Fatima, San Giovanni Rotondo, ma esistono anche degli itinerari turisti classici come la Cina e la Via
della Seta, il Cile con l’isola di Pasqua, il Marocco e le sue città imperiali. Vi sono poi destinazioni del
turismo religioso che si diversificano da fede a fede e, in tal senso, possiamo ricordare la Mecca per i
musulmani, Lourdes per i cattolici e Varanasi per gli induisti, considerate particolarmente sacre da
parte dei rispettivi credenti.
turismo enogastronominio
61.
Il turismo contemporaneo e postmoderno si nutre di un’altra dimensione delle realtà locali e/o
nazionali come l’enogastronomia, costituita da cibi e bevande diffuse in regioni diverse del nostro
pianeta che caratterizzano in particolare tali aree. Il cibo e le bevande riescono infatti a
contraddistinguere le peculiarità delle diverse regioni del nostro pianeta, sia rurale sia urbana. Il
turista enogastronomico si prefigge così di gustare le primizie di una regione per identificarla e
caratterizzarla in un mondo sempre più globalizzato, ovvero le specificità di una regione
rappresentano una caratteristica specifica di una regione (in tal senso possiamo ricordare il lardo
di Colonnata e il vino di Montalcino) o di una nazione in un mondo sempre più omogeneo e privo
di differenze.La gastronomia costituisce un elemento identitario che potrà essere apprezzato dal
turista e garantire così una crescita culturale, ovvero di conoscenza di modelli culturali diversi dal
proprio, favorendo comportamenti che in altri casi non sarebbe riuscito ad acquisire e conoscere
compiutamente.Apprezzare l’enogastronomia per i turisti e i viaggiatori costituisce un elemento
centrale del viaggio in ogni epoca, che favorisce non soltanto la conoscenza dei luoghi e delle
realtà visitate ma per giunta una maggiore consapevolezza di sé stessi, delle rispettive differenze e
delle comuni realtà. La possibilità di esperire nuove culture gastronomiche permetterà ai turisti di
comprendere come esistano cultura affini o diverse che caratterizzano gli altri popoli, favorendo
così una migliore conoscenza della propria cultura, non dando per scontato che sia l’unica ma che
ne esistono altrettante apprezzabili e di valore.
62 turismo della memoria
Tra le diverse realtà del turismo contemporaneo dobbiamo annoverare il turismo della memoria
che riporta il viaggiatore indietro nel tempo per ricostruire ciò che avvenne in passato, ovvero
eventi storici di grande rilevanza per molteplici motivi. Le finalità sono legate al desiderio da parte
del turista di vivere – in linea con una visione legata alla postmodernità – per quanto possibile
esperienze autentiche, per rivivere il passato senza i condizionamenti del presente.
In tal senso sono sorti dei parchi di carattere storico, culturale, letterario, archeologico, per
immergersi nel passato e ripercorrere avvenimenti storici salienti o stili di vita di una fase lontana
nel tempo, per evadere dalla quotidianità e vivere esperienze molto spesso con una punta di
nostalgia e di idealizzazione. Gli aspetti succitati vengono rafforzati con l’ausilio della fotografia,
dei filmati, degli odori e dei sapori del tempo, favorita anche dalla fantasia del turista che si
immerge in quegli avvenimenti del passato per superare la quotidianità, concedendo una funzione
rinnovatrice e liberatrice dalle sue ansie e dai suoi problemi.
È indubbio che il passato viene idealizzato, poiché non esistono epoche storiche migliori o
peggiori. In tal senso possiamo parlare di idealizzazione dal basso, legata agli interessi e ai gusti
dei turisti, oppure di idealizzazione dall’alto, connessa a interessi di matrice politica, ovvero legata
a disegni dei sistemi politici e di governo. È bene perciò sottolineare che le immagini proposte sia
nell’uno che nell’altro caso sono pur sempre stereotipate non avendo più quegli elementi autentici
del periodo storico e della temperie politico-culturale in cui si svolsero.
Sono perciò delle ricostruzione in gran parte costruite ad arte, di fasi storiche e culturali riproposte
nel mondo contemporaneo, ma di una autenticità costruita che in molti casi non corrisponde
esattamente alla realtà del passato, realizzata artificialmente, affinché il turista possa trovare ciò
che si aspetta di vedere di un passato fortemente idealizzato, ovvero costruito secondo canoni
mentali precostituiti e stereotipati che appartengono a lui. Tali stereotipi vengono costruiti
artificialmente in sede di ricostruzione storica nelle regioni che ospitano i luoghi di rilevanza
storico-culturale, ma sono già predisposti dalle agenzie di viaggio sul piano pubblicitario prima
della partenza del turista.
63.Quali sono le finalità che spingono il turista postmoderno a scegliere il turismo esperienziale?
Il turista postmoderno è spesso alla ricerca di emozioni forti, da esperire nell’arco di pochi giorni o di
una settimana. È il desiderio di vivere in un contesto diverso rispetto a quello della quotidianità, in
taluni casi addirittura alla ricerca di esperienze nuove e alternative che lo facciano evadere dalla vita di
tutti i giorni da ruoli e atteggiamenti prestabiliti dalle regole della società odierna.
64.Il candidato descriva alcune forme di turismo esperienziale.
Possiamo ricordare delle pratiche turistiche particolarmente rischiose, come il rafting, il bungee-
jumping o delle prove di sopravvivenza, offerte dalle agenzie di viaggio ai turisti in cerca di vacanze di
tipo diverso in grado di vivere esperienze nuove che lo differenzino dagli altri viaggiatori. Possiamo
anche aggiungere il gioco d’azzardo (Francia, Svizzera, Slovenia, o negli Stati Uniti: Las Vegas), i viaggi
in aree del pianeta pericolose per i rapimenti o i rischi di un conflitto armato (Yemen). Ancora il
turismo sessuale in alcune nazioni del pianeta, come la Thailandia, le Filippine, il Brasile, lo Sri Lanka o
le esperienze alla ricerca di droga, in Colombia, Olanda e India.
65.Quali condizioni se turistico?
Il prodotto turistico deve garantire alcune condizioni specifiche per essere appetibile dai consumatori e
nel quadro dell’offerta, ovvero l’esigenza di una filiera debitamente strutturata per accogliere i flussi e
mettere in condizione le aree turistiche di accogliere i fruitori, nonché la necessità di avere un realtà
territoriale in grado di accogliere i turisti. Vi è inoltre un altro elemento fondamentale come una
politica e un’analisi comune e sinergica fra imprese, enti e comunità locali per predisporre e offrire un
prodotto di qualità.
In tal senso, ad esempio in Italia, già dal 2001 con la Legge 135 sono stati istituiti i Sistemi Turistici
Locali che svolgono la funzione di favorire la competizione fra operatori turistici e località turistica.
A tutto ciò dobbiamo aggiungere l’importanza dell’elemento umano che risulta fondamentale per
offrire sul territorio un prodotto di qualità e un’organizzazione competitiva utile a favorire l’interesse
dei turisti nel loro insieme.
66. Quando ebbe luogo il riordino normativo del settore termale e per quale motivo?
Soltanto nel 2000, con la legge n. 323 per il riordino del settore termale, si è prodotto un riferimento
normativo sicuro in grado di operare per risolvere le problematiche più importanti, anche e non
soltanto, allo scopo di promuovere il termalismo e le sue competenze, fino ad istituire un marchio di
qualità termale.
67. Quando ebbe luogo lo studio scientifico delle funzioni benefiche del termalismo?
Le origini del termalismo moderno in Italia e in Europa risalgono alla metà del Settecento, anche se la
genesi può essere fatta risalire al mondo etrusco e romano. È però soltanto nel XVIII e nel XIX secolo
che grazie all’evoluzione scientifica si valutano gli effetti positivi delle acque termali. In tal senso, la
stazione termale si trasforma in una struttura per favorire il benessere e la salute, nonché lo svago
culturale e sociale, ma rimane ancora un fenomeno di l’élite.
Dalla seconda metà dell’Ottocento, l’interesse per lo studio delle acque termali subì un incremento da
parte della scienza e della medicina. si iniziarono a conoscere le virtù e le potenzialità grazie
all’avanzamento degli studi.
Si giunse così alla nascita di una prima regolamentazione, con la legge n. 947 nel 1916, relativa alle
disposizioni per le acque e gli stabilimenti termali; con il regio decreto n. 1924 del 1919, dove si
regolamenta il problema in termini esecutivi e lo si dota di una serie di indicazioni. Nel 1927 verrà
emanata la legge n. 1443 dove si prende in considerazione la ricchezza delle fonti sorgive,
assimilandole alle miniere. Nel secondo dopoguerra, con la Costituzione democratica della Repubblica
Italiana, gli articoli 117 e 118 attribuiscono alle regioni le competenze sulle acque termali e minerali.
68. Quali sono i problemi maggiori associati alla crescita diffusa del turismo?
I problemi legati al degrado ambientale e alle strutture turistiche obsolete rappresentano una realtà
diffusa nel turismo, con una clientela molto esigente e consapevole delle difficoltà. I flussi turistici
continui e in crescita creano problemi di natura ambientale, provocati dalla realizzazione e dallo
sviluppo delle infrastrutture stradali, portuali e aeroportuali, con problemi di emissioni di gas scarico e
di inquinamento di ogni genere, legati naturalmente alla necessità di rendere più accessibili le aree
turistiche. Del resto non è possibile dimenticare che i flussi turistici sono fondamentali per il corretto
funzionamento della valorizzazione turistica e dell’offerta, favorendo lo spostamento dei flussi in
direzione nuove rispetto alle direzioni del turismo tradizionale. Emerge sempre più la necessità di
riorganizzare le aree destinate ai flussi in virtù dei processi di globalizzazione in atto a livello planetario,
favorite dalla scomparsa delle barriere doganali, dai voli low-cost e dalla crescita del fenomeno
turistico.
69.Il candidato descriva i cambiamenti epocali avvenuti negli ultimi anni in campo turistico grazie
allo sviluppo tecnologico?
Negli ultimi anni i cambiamenti sono stati epocali. Non basta più la meta turistica in sé per attrarre i
flussi, ma sono necessarie delle strategie che creino una rete tra le imprese per ottenere dei risultati
utili anche e non solo sul piano economico e organizzativo. Il prodotto turistico deve garantire alcune
condizioni specifiche per essere appetibile dai consumatori e nel quadro dell’offerta, ovvero l’esigenza
di una filiera debitamente strutturata per accogliere i flussi e mettere in condizione le aree turistiche di
accogliere i fruitori, nonché la necessità di avere un realtà territoriale in grado di accogliere
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