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Estratto del documento

Anche la cagnetta ha delle aspettative nei confronti

2.

dell'avvocato: che cosa pretende da lui? Come cambia lo sguardo

dell'animale dopo che il padrone le impone di fare la carriola?

La cagnetta, che sta nel suo ufficio perché è l’unico luogo tranquillo

e silenzioso della casa, sta per ben quindici giorni a fissarlo dritto

negli occhi, con uno sguardo atterrito e stupito. Infatti, anche lo

stesso cane sa che l’umo non può, ma soprattutto non riesce a

scherzare; ma questa volta lo ha fatto: si è dato un paio di secondi

di “divertimento” svegliando il cane e "giocando" con lui. L’uomo ci

dice pure che se l’avessero fatto i suoi figli, la cagnetta non avrebbe

“detto” niente, perché avrebbe captato il tutto come un giochino,

ma non si capacitava di averlo fatto con l’uomo. Infine, questo si

ritiene come un terribile uomo, che ha commesso un terribile atto;

poi, vuole fare stara la cagnetta calma e tranquilla, dicendole che

era durato poco e non si era fatta male. Ma questa non smette più

di fissarlo negli occhi.

Che cosa significa la frase "Conoscersi è morire?"

3.

Spesso, noi esseri umani, cerchiamo disperatamente la persona che

siamo, il nostro vero carattere, o modo di fare. Queste nostre

caratteristiche, le possiamo notare solo quando siamo soli, solo

quando non indossiamo le migliaia di maschere che appaiono

quando siamo con gli altri. Allo stesso tempo, però, ciò che

potrebbe essere una scoperta emozionante ed entusiasmante, ci

può indurre a “morire”. Non intendo la morte che conosciamo tutti,

ma una morte di animo, un soffrire per sapere CHI siamo realmente.

La parola CONOSCERSI, infatti, è una parola che molti tengono alla

larga, forse perché già si conoscono: sanno chi sono e cosa fanno,

ma non lo vogliono ricordare; oppure c’è addirittura gente che crede

sia, umanamente, la persona che si vede ogni giorno quando è con

la famiglia o con gli amici, quindi la sua maschera. C’è una cosa

certa: le uniche persone che ci possono conoscere per quello che

siamo, siamo solo noi stessi: è infatti impossibile far vedere agli

altri, anche per le persone molto legate, chi siamo realmente;

questo è ovviamente, come già detto in precedenza, il pensiero

pirandelliano, trattato in molte sue novelle, come UNO, NESSUNO E

CENTOMILA.

Rifletti sulla seguente frase: "quello che hai fatto resta, come una

4.

prigione per te. E come spire e tentacoli t'avviluppano le

conseguenze delle tue azioni". Scrivi un racconto breve (max. 20

righe) in cui un personaggio tenta con grande difficoltà di liberarsi

del suo passato, ma le conseguenze delle sue azioni lo inseguono.

Che cosa pensano gli altri di lui? Riuscirà davvero a cambiare la sua

vita?

Nella strada principale di New York, Fifth

Avenue, camminava con passo lento, adagio,

con la testa in giù, come se non volesse farsi

notare, ma ahimè, cosi non fu; deriso, odiato,

disprezzato tutto il giorno, ininterrottamente.

Guardato con occhi che esprimevano ogni

emozione più devastante: lui vedeva tutto,

sapeva quello che la gente pensava di lui, anzi,

molti glielo dicevano in faccia, senza il minimo

senso di pudore e rispetto. In cuor suo, sapeva

cosa aveva fatto in passato. Stava in una vita

dedita alla cattiveria, ai ricatti: era spregevole.

Il tutto cambiò, quando, trovandosi a casa di un

suo traditore per fargliela pagare con tutte le

torture più dure, vide il figlio che lo fissava

ininterrottamente, non diceva niente, né con la

bocca, né con gli occhi: non esprimeva nessuna

emozione: era lì e basta. L’uomo si riconobbe in

tutto e per tutto nel bambino; lasciò perdere il

padre, e se ne andò, con una mente piena di

ogni pensiero, era completamente

scombussolato. Stese per settimane, anzi, per

mesi a casa, a pensare sulla sua persona, il suo

animo, su tutti i danni che aveva apportato a

quella città, e a tutti quegli innocenti… Un

giorno, decise di andare via di casa, a scusarsi

con tutte le famiglie distrutte da lui, ma queste

gli “sputarono in faccia”, lo presero a pugni, lo

ridussero in ceneri. Fu lì, che decise di volerla

fare finita con la sua vita, qualcosa che non

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
5 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/11 Letteratura italiana contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Stank88 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Il moderno nella letteratura italiana del Novecento e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Modugno Franco.