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DOMANDE COMUNI E RISPOSTE NEGLI ESAMI DI TECNOLOGIA
DELLA FORMULAZIONE
• Carragenine
Elencare quattro prodotti alimentari che utilizzano e
descrivere le proprietà funzionali delle diverse carragenine
• elencare almeno cinque additivi alimentari, ad esclusione della lecitina, con
emulsionante
il ruolo di e speci care i codici europei. Illustrare i criteri di
(X2)
scelta degli e emozionanti secondo l’indice HLB
• sostituti dei grassi
Classi care i e le loro applicazioni nei prodotti
alimentari
• viscosità
Indicare quali fattori in uenzano la di una soluzione di idrocolloidi
• Elencare almeno quattro additivi alimentari che svolgono ruolo di
antiossidante, codici europei inclusi e i prodotti alimentari formulati che ne
fanno uso
• rivalutazione dei criteri
Descrivere la procedura adottata dal EFSA per la
d’uso degli additivi alimentari
• produzione di gel
indicare due polimeri adatti alla duri e fragili, e due
polimeri adatti alla produzione di gel so ci ed elastici. Descrivere i
meccanismi di generazione ed indicare il codice europeo per ciascuno dei
quattro idrocolloidi selezionati
• amidi modi cati utilizzati nella
Descrivere quali sono tipicamente
produzione di prodotti estrusi derivati dai cereali e darne una
giusti cazione
• sostituti dei grassi e tre sostanze
Presentare almeno quattro ingredienti
mimetiche dei grassi indicando nome commerciale, composizione
chimica impieghi tipici nei prodotti alimentari per gli ingredienti selezionati
(X2)
• esaltatori sapidità
Descrivere gli additivi ruolo funzionale di indicando
codici eventuali controindicazioni e prodotti alimentari che ne fanno
(X2)
maggiore impiego
• Illustrare i principali metodi per caratterizzazione sperimentale della
separazione gravitazionale
• acido sorbico e acido benzoico
Per indicare sigle europea, ruolo
funzionale, almeno tre alimenti in cui sono utilizzati
• pectine
Indicare la composizione chimica delle speci cando il codice
europeo, i criteri per la scelta delle pectine nei prodotti formulati e i
meccanismi di gelazione. Indicare 4 esempi di prodotti alimentari nei quali
sono presenti le pectine (X2)
• criteri scelta
Descrivere i utilizzati nella di additivi con il ruolo di
emulsionanti per emulsioni W/O e O/W, speci cando nome e codice E di
(X2)
almeno 4 emulsionanti
• amidi modi cati
Descrivere gli utilizzati nella produzione di prodotti
(X3)
derivati dalla carne e darne una giusti cazione
fi fi fl fi fi fi fi ffi fi fi
• controllare l’attivita
Indicare quali ingredienti della formulazione possono
dell’acqua libera agli alimenti e speci care la loro modalità di azione
• valutazione del rischio
Descrivere il protocollo EFSA per la necessaria per
l’approvazione degli additivi alimentari
• cellulose
Descrivere la chimica, le proprietà siche e le applicazioni delle
modi cate presentando proprietà ed applicazioni nei prodotti formulati di
almeno 2 additivi derivati dalla cellulosa
• polimor smo dei lipidi
Indicare le modalità di controllo tecnologico del
cioccolato 25/06
nella produzione di
• De nizione di viscosità di una emulsione
• diagramma di temperaggio del cioccolato
Descrivere il e giusti care la
scelta delle condizioni operative adottate alla luce delle modi cazioni del
trigliceridi del burro di cacao
• comportamento in gelazione delle carragenine
Descrivere il e i criteri
tecnologici di scelta delle carragenine nei prodotti a base di latte
• Descrivere le indicazioni di uso degli additivi alimentari che sono contenute
2 del REG. 1333/2008
nell’allegato
fi fi fi fi fi fi fi
Descrivere la chimica, le proprietà siche, e le applicazioni delle carragenine
Le carragenine E407 sono degli idrocolloidi utilizzati come addensanti o agenti gelanti
nelle dispersioni alimentari.
Sono polimeri estratti dalle alghe brune coltivate sulla costa della Normandia.
Esistono 3 tipologie di carragenine in base ai gruppi solfato presenti ogni 2 monomeri:
- Kappa, con 1 gruppo solfato in grado di formare gel in presenza di un controione
(potassio) che fa da tramite tra le eliche di carragenina solubilizzata dando un gel duro
ma fragile
- Iota, con 2 gruppi solfato in grado di formare gel in presenza di un controione (calcio),
non essendoci interazione tra le eliche di carragenina si forma unge più morbido ed
elastico
- Lambda, con 3 gruppi solfato, questa forte carica negativa non rende possibile la
formazione di un gel ed agiscono solamente come addensanti nei prodotti alimentari,
va sottolineato che sono in grado di solubilizzare a freddo
Le carragenine vengono utilizzati in prodotti derivate del latte vista la naturale presenza di
controioni, in prodotti da forno e dressing per torte ma anche latte al cioccolato
Illustrare la legge sica che descrive la separazione gravitazionale e speci care i
criteri di formulazione delle emulsioni che sono utili per ritardare il fenomeno
La legge sica che governa la separazione gravitazionale è la legge di Stock, che enuncia:
la velocità di movimento di una particella in un uido è direttamente proporzionale al
quadrato del raggio della particella, alla di erenza di densità tra le fasi e alla forza
gravitazionale, ma è indirettamente proporzionale alla densità del sistema.
Detto ciò si può capire che i criteri per ritardare questo fenomeno derivano dalla legge
sopra enunciata: si agita andando sicuramente ad aumentare la viscosità del sistema ad
esempio con agenti addensanti o gelanti, andremo a diminuire la dimensione della fase
dispersa con processi di omogenizzazione e lavoreremo sulla scelta delle fasi al ne di
evitare una di erenza di densità troppo spinta.
Per garantire in oltre che non vi sia aggregazione e successiva separazione gravitazionale
potremo usare additivi emulsionanti in grado di andare a stabilizzare l’emulsione agendo
all’interfaccia ed abbassando la tensione interfacciale, oppure l’uso di polimeri in grado di
garantire stabilizzazione storica delle particelle sospese andando a far si che le forza
attrattive siano minori di quelle repulsive
I lipidi alimentari: comportamento alla fusione, indice di plasticità, de nizione di
polimor smo, fenomeni di polimor smo negli shortenings
I lipidi alimentari sono presenti in 2 forme:
- Solid fats, in struttura puramente cristallina
- Plastic fats, la cui struttura cristallina è avvolta in una fase grassa liquida
Con il raggiungimento della T di fusione i grassi alimentari tendono a raggiungere lo stato
liquido, i fattori che in uenzano il comportamento dei lipidi sono:
- Lunghezza delle catene: le catene di ag più lunghe si impacchettano meglio nel
cristallo e avranno bisogno di T più alte per la fusione
- Quantità di doppi legami: i grassi saturi si impacchettano meglio
- Cis o Trans, I trans si impacchettano meglio
fi fi ff fi fl fi fi ff fl fi fi fi
L’indice di plasticità sta ad indicare il rapporto tra grassi solidi e grassi liquidi: maggiore
sarà l’indice di plasticità maggiore saranno i grassi in forma liquida ed è importante in
funzione della storia termica cui andrà in contro il prodotto.
La formazione di cristalli di grassi a seguito di un ra reddamento di una fase liquida può
dare origine a 3 forme diverse, con diverse caratteristiche di fusione, e stabilita in
funzione della forma che il cristallo assumerà, abbiamo 3 forme (in ordine di stabilita: le
prime saranno le più bassofondenti e meno stabili): alpha, beta’ e beta.
Nella produzione di shortening (prodotti con una quantità di acqua interna praticamente
nulla e molto usati nell’industria dolciaria) la formazione di una forma rispetto ad un altra è
fondamentale al ne di ottenere le carattertiasche di plasticità e palpabilita del prodotto
nito: in questo caso, come nel cioccolato, si preferiranno le forme beta’ in grado di
sciogliersi a contatto con il calore della bocca.
Per far si che ciò avvenga avremo bisogno di agire sulla temperatura di produzione del
prodotto, facendo si che si sciolgano solo le forme meno stabili e che si trasformino nelle
forme a noi desiderate.
Gli esaltatori di sapidità: classi cazione secondo la legge sugli additivi alimentari,
proprietà ed applicazioni
Gli esaltatori di sapidità sono additivi facendo parte della classe degli E600, sono
sostanze in grado di andare ad intensi care una o più sensazione gustativa senza andare
ad alterare la composizione del prodotto.
Derivano essenzialmente dall’acido glutammico (E620) i cui sali sono molto importanti a
questo ne (E621-E625)
Nello speci co il più usato è il glutammato di sodio E621.
Esistono anche i ‘5 ribonucleotidi (di sodio E634 o calcio E635) caratterizzati dall’avere un
potere esaltante 10 volte superiore, cosi come è superiore anche il costo.
Sono molto utilizzate in diete e prodotti iposodici in quando riesco a far percepire meglio
l’azione del cloruro di sodio anche in condizioni in cui presente in piccole quantità.
Vengono utilizzati sicuramente in prodotti come dadi vegetali o di carne, ma anche in
prodotti derivate dalla carne o pesce, zuppe e alimenti pronti per esaltarne in gusto
umami
Coloranti alimentari: ruolo funzionale secondo la legge sugli additivi alimentari:
criteri tecnologici per la scelta di un colorante; elenco di almeno quattro coloranti
incluso il loro codice
I coloranti alimentari hanno il ruolo di andare ad esaltare le caratteristiche di un prodotto,
di richiamare caratteristiche perse o intensi care un colore ritenuto troppo debole.
Sono sostanze che tendenzialmente non sono consumate come alimento
Nella scelta di un colorante intervengono diversi fattori:
- Il processo a cui andrà in contro, i coloranti naturali rispetto a quelli sintetici sono meno
stabili e più termolabili
- La sicurezza e la DGA
- Fattori economici
- Fattori di marketing e clean label
fi fi fi fi fi fi fi ff
Esempi di coloranti naturali sono la curcuma (colorante giallo) E100, i carotenoidi E160, la
cocciniglia E120 e le cloro lline E141
Descrivere come è strutturato il regolamento (CE) 1333/2008
Il regolamento CE 1333/2008 è il regolamento riguardante l’uso, la commercializzazione,
de nizioni, condizioni d'uso, etichettatura e procedure.
È diviso in 5 allegati:
- Allegato I, funzioni tecnologiche degli additivi alimentari
- Allegato II, elenco degli additivi alimentari autorizzati all’uso
- Allegato III, elenco degli additivi autorizzati dall’unione europea per la produzione di
additivi
- Allegato IV, alimen