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IL TORACE
Il torace è formato da tre segmenti detti noti:
• Protorace o pronoto (porta il primo paio di zampe)
• Mesotorace o mesonoto (porta il secondo paio di zampe)
• Metatorace o metanoto (porta il terzo paio di zampe)
Unici invertebrati “volanti”. Ali su mesotorace e metatorace, muscolatura estrinseca.
Il movimento delle ali è dato da una muscolatura diretta alternata anche con quella indiretta, si contrae e
cambia la morfologia dello sternite e del noto quindi dei due scleriti su cui sono attaccate le ali. Ci sono
animali che hanno solo muscoli indiretti. Le libellule hanno muscoli diretti e indiretti mentre le mosche e le
zanzare hanno solo muscolatura indiretta quindi non hanno muscoli che si attaccano direttamente all’ala.
Questa muscolatura dà la possibilità di muovere le ali e batterle a una velocità elevata. Il percorso permette
anche il movimento in avanti per fare scappare l’animale. Ali molto irrigidite sono quelle delle cavallette.
L’ADDOME
L’addome è la sede dell’attività metabolica degli insetti ed è formato d a 9 a 11 segmenti (uriti) più il telson
non segmentato (in embrioni); solo i proturi mantengono il telson. Il telson può essere ridotto e avere i
cerci, possono essere due sporgenze molto modificate tipo a pinza. L’ultimo segmento può terminare con
due cerci. In tutti gli insetti i segmenti genitali, per cui quelli contenenti tutti gli organi genitali, sono il 9°
nel maschio e l’8° ed il 9° nella femmina. Gli uriti sono composti nella parte superiore dal tergo e nella parte
inferiore dallo sterno; tra questi vi sono delle membrane con dei piccoli forellini detti stigma che servono
all’insetto per respirare.
Riproduzione
Possono avere una fecondazione interna quindi troviamo degli accoppiamenti. Il maschio trattiene la
femmina e hanno una postura che si chiama a cuore. C’è una riproduzione partenogenica in qualche specie.
Hanno vari mezzi per attrarre il partner, colori, suoni, versi, posture.
Grandi quantità di prole vengono deposte, alcuni procurano cibo per la prole. Le zanzare depongono grandi
quantità di uova sull'acqua ma la schiusa è velocissima. Una volta deposte le uova abbiamo degli insetti che
compiono una metamorfosi incompleta e graduale quindi hanno varie mute. La maggior parte degli insetti
sono olometaboli cioè separano i processi di accrescimento, di differenziamento e della riproduzione. La
metamorfosi separa queste fasi.
Gli insetti invece ametaboli hanno sviluppo diretto, le forme sono simili all’adulto che hanno lo stesso
regimi alimentare. L'adulto negli insetti si chiama anche immagine.
La metamorfosi avviene per mute, le mute sono regolate da degli ormoni, dalle ecdisone.
Varie forme di larva, larva di libellula essendo un insetto emimetabolo chiamiamo ninfa.
Comportamento – strategie antipredatorie
Rompicapi Darwiniani: Caratteri in cui sembra che C>B. Molte specie si rendono evidenti ai loro predatori.
Colorazioni aposematiche
•Giallo-nero
•Rosso-nero
Alcune specie sono disgustose, tipo la farfalla monarca è disgustosa e molte farfalle mimano farfalle
velenose o immangiabili per i predatori.
Farfalla monarca: Colorazione brillante, accumulo di sostanze tossiche da piante di cui si nutre.
Molte farfalle vengono rilasciate immediatamente dal predatore. Selezione indiretta, la morte di un
individuo permette di educare i predatori→ riproduzione dei “parenti”.
Le specie commestibili di farfalle sono i mimi.
Mimetismo Batesiano
Strategia antipredatoria: imitare organismi pericolosi
aposematico-mimo - aposematico-velenoso
Specie commestibili (mimi)
Specie velenose
Bruchi (larve di lepidottero) che mimano serpenti
Farfalle che mimano gufi
Numerosi insetti mimano imenotteri aculeati: Ditteri sirfidi, Lepidotteri, Altri imenotteri, Coleotteri
Cerambicidi, Vespa.
Mimetismo Mulleriano
Tante specie velenose si assomigliano tra loro
Auto-mimicria= Deviare l’attacco e confondere il predatore ‘false teste’. Anche la coda delle lucertole.
OSMETERIUM
È un organo sito nel protorace delle larve di alcune famiglie di lepidotteri. Emette sostanze repulsive (come
terpeni). Effetto diluizione (muoversi in gruppi molto grossi per disorientare il predatore) es. farfalle su
pozze di fango e sfarfallamento effimere.
Vantaggi legati ai grandi raggruppamenti e alle colonie.
•Attacco di gruppo verso un possibile predatore (insetti sociali attaccano in massa, es. api africane,
sfruttate da molti mammiferi incluso l’uomo).
Camouflage si mimetizzano con l’ambiente utilizzando materiali che raccolgono e hanno il corpo molle
quindi costituiscono degli astucci composti da sete e particelle di terra.
Es. Cimice assassina africana che ricopre il corpo di detrito di cadaveri di formiche per mimetizzare l’odore.
Comportamento eusociale specie che vivono in colonie. In molte specie di insetti sociali operaie sono
sterili! Es. diverse specie di formiche, api e termiti.
Questi individui non hanno nessuna probabilità di riprodursi (o pochissime). In alcune specie c’è una
specializzazione anatomica particolare. Ad es. in formiche esistono dei soldati “granate” viventi. Pungiglioni
nelle api domestiche!
Nelle api: in celle di dimensioni minori vengono deposte uova fecondate→ femmine. Anche nelle formiche
di fuoco (Solenopsis invicta) le femmine possono utilizzare efficientemente lo sperma custodito
nell’apparato genitale.
Aiutanti al nido negli insetti:
Comportamento sofisticato negli insetti sociali:
Nelle vespe cartonaie le colonie sono composte da una o più femmine attive dal punto di vista riproduttivo
e da un certo numero di aiutanti. àoperaie femmine. La femmina fertile feconda alcune uova e produce
delle aiutanti femmine diploidi. Successivamente produrrà maschi e femmine destinati a riprodursi. Per
produrre maschi depone uova non fecondate. Le operaie hanno comunque ovari funzionali, possono
riprodursi anche senza accoppiarsi (maschi), succede raramente e se succede la regina le mangia. Le
operaie rinunciano alla fitness diretta per aiutare la madre nella produzione dei nuovi discendenti.
Comunicazione nelle api
Distanza circolare Apis mellifera
Storia evolutiva dell’eusocialità
Solitaria, Polimorfica, Eusociale, Parassita, sociale, Stato incerto.
Chetognati, echinodermi ed emicordati
Negli enterocelomati (o celomati enterocelici DEUTEROSTOMI): due tasche mesodermiche si
originano in seguito ad alcune estroflessioni dell' archenteron, il canale alimentare primitivo della
gastrula, per poi staccarsi e fondersi formando così due sacchetti celomatici.
Negli Schizocelomati (PROTOSTOMI): celoma si forma per fissurazione del mesoderma (Anellidi,
Molluschi, Artropodi).
Nell’uomo: Cavo pleurico, Cavo peritoneale, Cavità delle ovaie
Negli adulti: protostomi, deuterostomi
Phylum CHAETOGNATHA
-100 specie marine e planctoniche -1-10 cm -Forma ‘a freccia’ -Corpo quasi trasparante, diviso in
capo, tronco e coda. -Pinne laterali e caudali -Predatori. Con setole ai lati della bocca (cheto-gnati)
-Sistema digerente completo -Sistema nervoso formato da due grandi gangli (dorsale e ventrale) e
numerosi gangli laterali -Ermafroditi
Predatori di piccoli crostacei (copepodi) ed altri invertebrati. Estremamente voraci. Zonosagitta
assume giornalmente cibo pari al 37 % del suo peso. Secrezione orale agglutinante e paralizzante.
- Occhi, sete sensoriali e corona di cilia come organi di senso - Senza apparato circolatorio,
respiratorio ed escretore - Ermafroditi, con uova che possono essere rilasciate nell’ambiente o
trattenute attaccate al corpo per un certo periodo - Sviluppo diretto, senza metamorfosi
Phylum EMICHORDATA
•Corpo distinto in tre regioni: •Protosoma •Mesosoma •Metasoma
•Ciascuna di queste regioni racchiude un paio di celomi
•Una o più paia di fessure branchiali •Struttura simile a una notocorda nel protocele •Cordone
nervoso dorsale, tipico anche dei Cordati
Classe ENTEROPNEUSTA
•detti anche Balanoglossi •70 specie •Marini •Animali delicati, grossi e molli: 10-45 cm
•Generalmente detritivori o sospensivori •Si osservano spesso cumuli di deiezioni •Cuore-rene
Gonocorici Gonadi sacciformi nelle creste genitali Sviluppo attraverso larva TORNARIA
Corpo diviso in tre regioni: Proboscide, Collare, Tronco
Regione branchiogenitale Pori branchiali – fessure faringee Creste genitali
Regione epatica Evaginazioni dell’intestino che possono anche essere visibili all’esterno
Regione intestinale Molto lunga, cilindrica
Classe PTEROBRANCHIA
Emicordati coloniali e tubicoli Zoidi < 5 mm In mari freddi Cenecio: reticolo di tubi cuticolari,
occupato dalla colonia. La cuticola è secreta dalle cellule ghiandolari presenti sugli scudi orali degli
zoidi.
Scudo orale: Con questo l’animale striscia su e giù per il tubo. Superficie ciliata.
Braccia dorsali: (2 o più), con tentacoli
Peduncolo: serve per ritrarre velocemente lo zoidio nella guaina chitinosa
Sospensivori: Filtrano tramite le due braccia tentacolate. Il cibo trattenuto sulle braccia è poi
convogliato verso il basso sino a raggiungere la bocca.
Gli zoidi sono separati tra loro da setti del tubo, e sono collegati solamente da uno stolone di
tessuto vivo. I nuovi zoidi gemmano dallo stolone. Tramite questi stoloni comuni, gli zoidi sono
collegati ad un disco adesivo comune. In alcuni casi (Cephalodiscus) questo disco adesivo comune
è mobile e scivola sul substrato con i suoi zoidi al traino. Zoidi si riproducono per gemmazione
dallo stolone. Esiste anche riproduzione sessuale: zoidi maschi e zoidi femmine. Fecondazione
esterna. Larva planctonica per 1-2 giorni, poi si fissa e si sviluppa in uno zoidio
Phylum ECHINODERMATA
•Circa 6000 specie •Molto conosciuti i reperti fossili •Tessuto connettivo mutevole: possono
variare la rigidità del derma, da ‘fluido’ a ‘rigido’ •Simmetria pentaraggiata (più’ bilaterale’ che
→Sistema
‘raggiata’) •2 ‘facce’ : una orale, una dorsale •Importante apomorfia acquifero
•Cinque classi: •ECHINOIDEA: ricci di mare •ASTEROIDEA: stelle di mare •OPHIUROIDEA: stelle
serpentine •CRINOIDEA: gigli di mare •OLOTUROIDEA: cetrioli di mare
Parete del corpo: Epidermide. Derma con piastre calcaree: piastre fuse, piastre non fuse
DERMA SCHELETRO:
Dona rigidità e protezione. Prodotto da cellule del mesoderma. Costituito da placche e piastre
calcaree mobili o fisse, spesso con spine.
Sistema acquifero= Canale anulare + 5 canali radiali. Ogni canale ha una serie di ampolle e pedicelli
ambulacrali. Il canale radiale comunica con l’esterno attraverso un ma