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IMPORTANZA BIOLOGICA ED ECOLOGICA DEI PROTOZOI
• Enorme importanza ecologica in ambienti acquatici (o umidi)
• Simbionti, commensali o parassiti di animali e piante
• Componenti fondamentali del plancton e del benthos
• Enorme importanza dal punto di vista filogenetico ed evolutivo
• Enorme importanza medica
PORIFERI
Sono degli animali pluricellulari, non hanno una simmetria (alcuni pochissima radiale).
Protozoi Metazoi
Forme unicellulari Forme pluricellulari
COME SI E’ EVOLUTA LA PLURICELLULARITA’?
Gli animali tendenti alla pluricellularità guadagnano dei vantaggi per un aumento di massa (quindi maggior
numero di cellule ed una maggiore superficie cellulare) permette di aumentare la massa quindi di avere delle
forme più grandi, è impossibile mantenere un rapporto funzionale tra membrana e massa e superficie della
cellula non superando alcuni limiti, quindi quello che guadagnano è l’aumento di dimensione che ci permette di
essere più al sicuro da alcuni predatori, ad esempio alcuni animali ad esempio, portano dei vantaggi nella difesa
nella predazione.
1) Teoria dei ciliati o sinciziale evoluzione dei metazoi da ciliati plurinucleati (Hadzi - Ipotesi abbandonata)
e
Sincizio struttura derivata dalla fusione di due o più cellule si forma una sola cellula poli-o multi-nucleata. I
sincizi sono molto diffusi nei funghi, meno nelle piante, non li troviamo in animali pluricellulari.
Negli animali sono presenti in alcuni contesti:
● i muscoli striati contengono sincizi, cioè cellule multinucleate molto allungate, cilindriche à formano miofibre
muscolari
● i muscoli cardiaci hanno sincizi
● la placenta (mammiferi euteri): fusione cellule embrionali e materne
2) Teoria coloniale à evoluzione dei metazoi da flagellati coloniali (Haeckel).
PROTEROSPONGIA = nelle spugne quello che ci aiuta ad accreditare questa teoria è il fatto che nella spugna vi
siano dei coanociti che sono del tutto simili ai coanoflagellati.
Nei coanoflagellati esistono delle proteine utilizzate nella comunicazione tra cellule, e le proteine sono simili a
quelle che servono per comunicare tra i singoli protozoi omologhi ai protozoi.
Nella spugna sono presenti due tipi di cellule (flagellate e non flagellate). Esistono nei coanoflagellati che
formano delle colonie delle proteine che vengono utilizzate nella comunicazione fra cellule , queste proteine
servono per comunicare tra i singoli animali (protozoi).
Teoria di Haeckel = Ontogenesi ripercorre la filogenesi, qui vi è un obiezione perché i flagelli sono presenti nella
forma adulta della spugna, quindi sono presenti da un certo punto in poi dello sviluppo della spugna e non nel
primo stadio di forma giovanile. I primi stadi spesso si assomigliano tra organismi che sono filogeneticamente
molto vicini.
Le spugne hanno dei corpi molto semplici, nel senso che hanno un organizzazione particolare, non hanno una
simmetria (alcune solo simmetria radiale) non hanno bocca né tratto digerente ma alcune sono omologhi ad
elementi contenuti nel genoma dei metazoi.
Un ipotesi è che i poriferi attuali siano meno complessi dei poriferi estinti.
Questo genoma molto complesso non si sposa bene con questa struttura semplice che hanno.
I protozoi hanno un genoma più piccolo di quello mitocondriale.
Poriferi: Caratteristiche generali
Organismi pluricellulari, ma privi di tessuti. Sono dei PARA-ZOI hanno le cellule differenziate , le cellule sono
immerse in una matrice gelatinosa e le cellule sono toti-potenti nel senso che ogni cellula potrebbe svolgere
qualsiasi funzione, ma in base a dove si trova questa svolgerà una funzione specifica.
La matrice gelatinosa viene sostenuta da uno scheletro di spicole cioè minuscolo spine di calcare o silice e visto
che non hanno una forma vera e propria caratteristica di una specie molte volte vengono o utilizzate le spigole
per differenziare le specie.
CELLULE TOTIPOTENTI = permettono una ri-generazione ad esempio : setacciando una spugna, le cellule si
dividono e si comportano come singole amebe e se si riaggregano formano nuovamente una spugna, per cui non
è un vero e proprio tessuto. Le forme adulte delle spugne sono tutte sessili, mentre le forme giovanili hanno una
vita libera.
Si nutrono per filtrazione , i coanociti creano delle correnti d’acqua che fanno attraversare la spugna da acqua
ricca di particelle che vengono trattenute proprio dai microvilli dei coanociti, questo flusso avviene attraverso i
tantissimi pori presenti nella spugna da qui il nome Porifera = portatori di pori.
Le colorazioni possono essere dovute a pigmenti interni o a organismi endosimbionti.
Si possono definire pluricellulari ma hanno poco in comune le larve (che sono più simili ai metazoi). Sono tutte
specie di acqua marina o acqua dolce (in minoranza) hanno delle spicole di calcare/silice che sono spesso
inglobate in una struttura fatta di collagene, possono avere reazioni a stimoli locali, non è stato ancora
documentato un sistema nervoso.
Organismi marini
Componenti fondamentali delle barriere coralline ne esistono circa 10.000 specie. Solo due famiglie di acqua
dolce. Alcune spugne sono incrostanti ed alcune perforanti nel senso che riescono a corrodere i gusci di molluschi,
quindi possono essere in parte carnivore, ci sono alcune specie (non per forza filtratori) che possono nutrirsi
predando degli animali, sono gli unici animali che riescono a corrodere i gusci fatti di silice.
Forma del corpo
Le spugne hanno un accrescimento indefinito,sono asimmetriche, la loro forma può essere molto varia
(incrostanti- cubo) in base alla specie o anche al substrato ed alle condizioni ambientali.
Sono divisi in 4 classi :
HOMOSCLEROMORPHA = scheletro assente, troviamo invece delle spigole silice;
CALCAREA = tutte le spugne con spigole di carbonato di calcio;
DEMOSPONGIAE = vi sono delle spigole non a 6 raggi e una rete spongina spesso presente.
HEXACTINELLIDA = presenti spicole a 6 raggi, un reticolo sinciziale trabecolare e queste due classi condividono
questo reticolo organizzato in un sistema assiale.
Tutte queste spugne hanno un sistema interno di pori e canali.
DIMENSIONI = 1 mm a 2 mm
Nelle spugne sono presenti : organismi simbionti – organismi commensali –pesci – molluschi che possono abitare
all’interno o sotto o essere protette dalla stessa.
Sono sessili, hanno bisogno di un substrato su cui crescere (roccia, alcune possono vivere in zone più buie quindi
all’interno di frotte marine e altre crescono in zona anche di acqua bassa),possono soffocare altri organismi.
Spesso i loro scheletri hanno un odore ripugnante quindi non hanno molti predatori.
I microrganismi che sono simbionti con la spugna producono un altissima varietà di sostanze alcune utilizzate in
farmacia, come farmaco per curare delle malattie come la leishmaniosi.
Riconosciamo 3 forme principali:
1 ) ASCON = con lo spongocele (cioè la cavità interna della spugna) ricoperta di cellule flagellate;
2) SYCON = costituito da camere flagellate in cui viene convogliata l’acqua per trattenere particelle di nutrimento;
3) LEUCONOIDE= forma più complessa, caratterizzata da tanti pori e tanti canali esalanti ed inalanti quindi l’acqua
non fuoriesce soltanto dall’osculo ma anche dai canale. Queste spugne hanno una capacità maggiore di
accrescersi e possono raggiungere una maggiore dimensione. Ci sono circa 81 canali in una spugna di circa 10 cm.
Il flusso è molto veloce uscendo dall’osculo ma poi all’interno delle camere rallenta. L’acqua nella forma
leuconoide fuoriesce da tanti osculi differenti. Qui troviamo un pinacoderma formato da ‘’pinacociti’’
(rivestimento esterno) , uno strato gelatinoso chiamato ‘’mesenchima’’ in cui ci sono le cellule ameboidi che
hanno funzioni differenti, e uno strato interno chiamato ‘’coanoderma’’ sono tutti STRATI , NON TESSUTI. Qui
non troviamo i coanociti nello spongocele.
SPICOLE
Hanno forme differenti : SPONGINEA – CALCAREE (caratterizzate da 2-3-4 raggi) – SILICEE (hyalospongia e
demospongia). La spicola è un carattere tassonomico. La principale proteina che sostiene la spigola è il collagene
che si trova nel regno animale e fibrille di collagene che si trova nella matrice extracellulare presente nelle
spugne. Vi sono delle strutture che si associano con le spigole e delle strutture che non vi si associano come ad
esempio la nostra spugna da bagno. Le spicole sono sessili (non si muovono) solo alcune specie possono avere
una limitatissima capacità di spostarsi di 1-4 mm al giorno probabilmente grazie al movimento delle cellule
ameboidi. I coanociti sono legati al conoderma ed hanno funzione di ossigenazione e circolazione del flusso
dell’acqua. La spugna si riorganizza grazie al movimento dei coanociti – ameboidi per avere sempre un buon
flusso di acqua quindi la rete di canali e la struttura vengono continuamente rimodellati. Le spugne non hanno
delle forme definite perché la forma della spugna dipende anche dal punto in cui si sta accrescendo (luminosità –
correnti) in zone ad esempio con forti correnti le spugne sono più basse ed allungate, in zone con corrente meno
forte alte e cilindriche. Tutte le cellule delle spugne possono ingerire particelle per fagocitosi digestione
intracellulare. I coanociti fagocitano le particelle di cibo che possono essere digerite dal coanocita ma possono
anche essere ingerite dalle cellule ameboide che eliminano i detriti sempre nella direzione della corrente di acqua
del flusso, le particelle troppo grandi vengono selezionate dai pori già nella penetrazione dell’acqua all’interno
della spugna. Le cellule ameboidi insieme ai coanociti sono coinvolti nella riproduzione sessuale perché gli
spermatozoi non essendoci organi adibiti alla riproduzione ma cellule, gli spermatozoi vengono fagocitati dai
coanociti (che non digeriscono questi spermatozoi) li trasportano nelle cellule che contengono le cellule uovo.
Con l’introduzione di fluorescina (colorazione) si possono evidenziare le pressioni delle correnti d’acqua prodotte
da una spugna. Molte spugne hanno degli organismi endosimbionti e spesso alghe foto-autotrofe, da queste
simbiosi l’alga ricava un habitat/un riparo mentre la spugna parte dei prodotti della fotosintesi. Diffusi
endosimbionti :
• ZOOCLORELLE (alghe verdi)
•ZOOXANTELLE (dinoflagellati)
•CYANOBACTERIA
Queste specie si trovano in habitat poco profondi perché deve penetrare la luce , alcune spugne traggono dal 50%
all’80 % del loro fabbisogno energetico dai loro endosimbionti. Come sistema di difesa troviamo le spicole ma
anche la produzione di metaboliti tossici per i pesci e mali-odoranti.
Si riproducono per frammentazione (azione delle onde) , è una riproduzione asessuale (le cellule