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TESSUTO EPITELIALE
Vediamo nuclei molto vicini e numerosi, non sono visibili spazi occupati da matrice extracellulare, le cellule sono
giustapposte. A questo punto dobbiamo vedere se è osservabile una superficie libera sulla quale l’epitelio affaccia
come una lamina. Sì? E’ di rivestimento. No? E’ un ghiandolare. Attenzione a non confondere la superficie libera con il
lume tondeggiante di una ghiandola esocrina.
Rivestimento
Se vediamo più strati di cellule diverse per forma da uno strato all’altro è un pluristratificato, se abbiamo un solo
strato (che può essere formato da più file di cellule) allora è un monostratificato.
→
Monostratificato cellule molto adese e vicine alla membrana basale, non ci sono spazi, non ci sono vasi sanguigni.
Può essere cubico, cilindrico, pavimentoso, se è cubico o cilindrico guardare se ci sono specializzazione apicali di
membrana (ciglia e stereociglia).
→
Pluristratificato molto adese, più strati di forma diversa, non ci sono spazi o vasi. Può essere solo pavimentoso o
cilindrico.
Nel monostratificato le cellule avranno tutte la stessa forma, mentre per capire la forma di un pluristratificato si
guarda lo strato apicale che affaccia sulla superficie libera:
→
Cubico nuclei tondeggianti ed equidistanti dagli altri
→
Cilindrico nuclei tondeggianti, la distanza tra i nuclei che gli stanno sopra è maggiore della distanza tra i nuclei che
gli stanno a lato perché sono cellule alte
→
Pavimentose cellule piatte
Il pluristratificato pavimentoso si divide:
→
Strato corneo non abbiamo nuclei nello strato superficiale
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No strato corneo si vedono i nuclei nello strato superficiale
PSEUDOSTRATIFICATO
Nuclei sfalsati, sembra un pluristratificato, in realtà è un monostratificato: tutte le cellule sono in contatto con la
membrana basale. Non vi capiterà all’esame, ma per conoscenza se vedete tra le cellule epiteliali delle cellule
caliciformi allora è uno pseudostratificato. Se vi dovesse capitare sappiate che molto probabilmente non sarà messo in
evidenza per farvi capire che non è un pluristratificato con ematossilina-eosina, ma con coloranti diversi (nuclei rossi)
e sarà a forte ingrandimento.
UROTELIO →
Non rilasciato se siete fortunati vedrete che la superficie libera non è lineare e di conseguenza non lo è nemmeno
l’epitelio, ma presenta delle curvature e va a delimitare quasi un lume, il lume della vescica. Questo ci può aiutare, ma
non basta, bisogna osservarne la morfologia. Si possono vedere 3 strati:
Basale: cellule cubiche
Cellule a clava: hanno una capoccia apicale slargata ed un corpo sottile che si dirige verso la porzione basale,
sembrano quasi delle pere rovesciate.
Cellule a ombrello: cellule convesse verso la superficie esterna piuttosto voluminose
→
Rilasciato più facile da riconoscere. Le cellule ad ombrello diventano piatte sopra le cellule a clava, mentre queste
vanno ad inserirsi tra le cellule cubiche.
*Cellule caliciformi: le trovate intercalate negli pseudostratificati, ma anche cilindrici semplici ciliati. Sono cellule
lunghe, nettamente distinte dalle cilindriche che vanno a sboccare sulla superficie libera. A forte ingrandimento sono
delle coppette pallide o rosse se colorate con reazione PAS.
*Un vetrino molto comune è quello dell’epitelio cubico semplice che riveste la superficie dell’ovaio, è apprezzabile se
all’interno dell’ovaio fate notare la presenza dell’oocita nel suo follicolo ooforo, una grande struttura bianca con un
nucleo centrale circondata da uno strato di cellule del follicolo.
*Attenzione a non confondere un tessuto pavimentoso semplice che delimita il lume di un vaso sanguigno con un
tessuto esocrino che delimita il lume di una ghiandola. Nell’esocrino le cellule non sono pavimentose.
EPIDERMIDE
Vi può venire chiesto di delineare le differenze tra i vari strati dell’epidermide:
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Strato basale nuclei molto basofili, unica fila di cellule. Se si vedono dei granuli bruni sono di melanina.
→
Strato spinoso si colorano di rosa con eosina per la presenza di cheratina. Cellule pallide
→
Strato granuloso cellule con granuli rosa nel citoplasma
→
Strato lucido trasparente, non si vedono cellule o comunque se ne vedono poche
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Strato corneo scaglie disposte quasi come se fossero le ondine di una mare rosa
Ghiandolare
ESOCRINO →
Sezione longitudinale molto riconoscibile, basta individuare il dotto escretore che collega il margine libero del
tessuto ad un ammasso cellulare a livello del connettivo. Si osserva la forma dell’adenomero, se è in continuità con il
dotto e si vede il lume è tubulare. Se è tondeggiante ed il lume non è visibile è acinoso. Tondeggiante con grosso lume
è alveolare (mammaria). Tubulare con lume frastagliato è otricolare (prostata).
Si possono contare gli adenomeri:
Uno - semplice
Più di uno - ramificata (tubulare, acinosa, alveolare, otricolare)
Più di uno di tipo diverso - ramificata composta (tubulo-alveolare, tubulo-acinosa)
*Per distinguere in una tubulare la porzione di adenomero da quella del dotto guardiamo la posizione dei nuclei: se
sono centrali è il dotto, se sono spinti alla periferia più lontana dal lume della cellula è un adenomero, la porzione
apicale sarà occupata dal materiale di secrezione.
Sezione trasversale→ monostrato di cellule:
Lume visibile tubulare e cellule regolari - tubulari
Lume non visibile e cellule a tronco di cono - acinosa
Lume grosso e tondo, cellule regolari - alveolare
Lume a tubulo frastagliato – otricolare
Lume a S – ghiandola tubulare glomerulare
Tipo di secreto:
→Citoplasma
Mucosa chiaro, nucleo eterocramitico - cellule mucose (oppure hanno citoplasma rosso per reazione
PAS) →
Sierosa Basofilia citoplasmatica al polo più lontano dal lume, il resto del citoplasma è bianco - cellule sierose
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Mista le cellule mucose sono bianche, le cellule sierose blu si dispongono a formare delle semilune (del Giannuzzi)
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Sebacea adenomero formato da più strati di cellule con citoplasma bianco
*Le cellule mioepiteliali sono sempre attorno ad un adenomero ed immunomarcate in rosso
ENDOCRINO
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Cordonale cellule a pila giustapposte che formano un cordone circondato da matrice extracellulare con vasi
sanguigni. I cordoni possono essere ripiegati, basta che troviamo la struttura di una cellula dopo l’altra.
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Follicolare cavità molto ampie le une accanto alle altre, tappezzate da un epitelio cubico semplice dove le cellule
sono ben distanti, la sostanza colloide si colora, non è mai bianca, altrimenti non è la cavità di un follicolo ma un lume.
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Langerhans adenomeri che circoscrivono delle isole ben distinguibili dal resto del tessuto.
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Secrezione steroidea le cellule presentano numerosi liposomi, che appaiono come strutture bianche