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Il concordato serve a questo, come l’ora di religione che è disciplina concordataria cioè si
può aderire o meno.
Le intese sono i concordati che vengono stipulati con le altre religioni nello stato italiano.
Queste quindi sono fonti pattizie.
Cap.3 possono essere bilaterali o plurilaterali.
Tre stati fondatori: Germania, Francia, Italia.
Ci possono essere trattati aperti e trattati chiusi: all’adesione di nuovi stati, l’UE, sono
trattati aperti l’adesione di altri stati.
Oppure vi sono dei trattati chiusi, in cui non si può far parte.
I Trattati vengono stipulati dagli organi rappresentativi dei singoli stati.
Quando il trattato viene firmato in quel momento non è efficace (vincolante) per i cittadini.
Un atto è efficace quando è vincolante.
La firma deve essere definitiva (ratificata) dal Parlamento, perché è l’organo che
rappresenta il popolo.
Se qualche paese non ratifica il trattato non ha effetto per quel paese ma per l’altro si.
L’atto nullo è inefficace, l’atto annullabile vincola perché potrebbe essere annullato o
meno.
Atti validi: è efficace, è vincolante, in realtà non è sempre così, abbiamo atti validi ed
efficaci e poi atti validi ed inefficaci e sono molto frequenti.
Esempio: Se qualcuno vive in affitto, contratto stipulato scorsa estate, vengo a vivere a
settembre nella casa, il contratto viene apposto un termine iniziale cioè ha validità da
settembre, il giorno da cui l’atto diventa vincolante, nel contratto si stipula anche il
termine finale in cui dovrò restituire l’alloggio.
Contratto valido ma che cessa di produrre effetti.
L’atto valido quindi alla stipula del contratto potrebbe avere una sospensione.
Entra in vigore: quando ha efficacia.
Atti privati o amministrativi stessa cosa.
Norme consuetudinarie: è una parola molto sentita, es. la comunità internazionale, è
un’espressione giuridica, letteralmente la comunità degli stati, l’insieme degli stati, del
mondo, non è composta solo dall’insieme degli stati ma anche dall’insieme di
organizzazioni internazionali tipo le ONG, che sono organizzazioni tra stati, come anche
L’ONU, l’UE, L’Unesco, UNICEF, OPEC, UIL, gli stati tessono rapporti tra di loro, politici,
militari, economici, accordi tra stati ed organizzazioni internazionali, come l’accordo tra
USA e UE, oppure UE e Nato, tutti questi rapporti sono disciplinati da norme giuridiche,
costituiscono il diritto internazionale.
Le fonti del diritto internazionale sono le fonti pattizie.
Cos’è la consuetudine: è un comportamento ripetuto costantemente nel tempo accettato
dalla comunità internazionale, stipulando trattati internazionali, es. italiano all’estero che
viene perseguitato ingiustamente e chiede asilo all’ambasciato, sono territori dello stato
di appartenenza dello stato, quindi l’ambasciata francese a Roma è territorio francese.
La comunità internazionale sforna norme consuetudinarie scritte in accordi oppure trattati
che valgono solo per gli stati firmatari le consuetudinarie valgono per tutti i paesi.
Il capitolo 3 dice ancora una cosa sulla consuetudine: se non è recepita dal trattato la
dobbiamo osservare oppure no? Questo principio lo troviamo codificato all’art. 10 della
costituzione italiana, primo comma che recita: l’ordinamento giuridico italiano, si
conforma (si adattano) alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute
(norme consuetudinarie) —> adattamento automatico.
Es. tizio che ha commesso un reato , ma questo signore è un diplomatico francese, sul
suolo italiano, lo scoprono e la magistratura avvia le indagini per poterlo arrestare ma
questo soggetto gode dell’immunità diplomatica, quindi non si può far nulla.
Ratificare: consolidare un atto , rendere definitivo un atto precedentemente adottato in via
provvisoria e a consolidarne gli effetti.
Rettifica: correzione di errori materiali, es. sentenza giudice che sbagli i calcoli degli
interessi calcolati, gli avvocati chiedono una rettifica cioè una correzione degli errori
commessi. FONTI DELL’UE
Vi è una scala gerarchica nelle fonti europee: abbiamo i trattati istitutivi al primo livello, le
direttive e i regolamenti UE, che non hanno nulla a che fare con le fonti interne, capitolo 4.
La UE è stata creata per gettare le basi della pace in Europa.
Nel 2004 venne stipulato un trattato per creare una costituzione europea.
Le costituzioni degli stati sono le fonti di livello più elevato che racchiudono diverse
tipologie di norme: le norme di organizzazione dell’ente, accanto a queste le costituzioni
contengono una sezione dei diritti e doveri fondamentali dei cittadini, oltre ai diritti le carte
costituzionali rappresentano la tavola dei valori di quel popolo, raccoglie anche i valori
fondamentali dello stare insieme.
Nel 2000 hanno approvato la carta di Nizza: carta in cui ci sono i diritti fondamentali per la
costituzione dello stato.
E’ una dichiarazione programmatica, gli stati non erano vincolati a seguire tutte le regole,
in seguito hanno creato una costituzione, sono state delle persone nominate dai governi
hanno calato questa costituzione, non si sono messi d’accordo sui valori, non li hanno
trovati, hanno solo trovato le radici giudaico, cristiane.
Da allora si è abbandonata l’idea di avere una costituzione europea, si stipulò allora il
trattato di
I trattati istitutivi sono i trattati che hanno formato l’Europa, al di sotto delle fonti di vertice,
ci sono i regolamenti e le direttive.
I regolamenti sono vere proprie fonti legislative europee, sono fonti europee direttamente
vincolanti, efficaci, nei confronti dei singoli cittadini europei, col sistema europeo la
maggioranza fa calare leggi dall’alto, con i gruppi parlamentari che rappresentano uno
stato.
I regoamenti Europei sono leggi calate dall’alto.
Accanto i regolamenti hanno istituito la direttiva, è una fonte europea che contiene norme
solo di principio, solo delle linee guida (norme di principio),non sono rivolte ai singoli
cittadini ma agli organi legislativi degli stati, che approvino proprie leggi che diano
attuazione a quei principi, queste norme dettano degli obiettivi da raggiungere che
dovranno essere sviluppate meglio e rese operative dai vari stati.
I destinatari dei regolamenti siamo noi, le direttive hanno come destinatari gli organi di
governo, che dovranno recepire quei principi e svilupparli con delle norme puntuali in
modo da applicarle ai propri cittadini, come ad esempio la norma sull’antinfortunistica.
Anche se è più democratica genera dei problemi, perché se viene approvata la direttiva
non tutti gli stati la recepiscono, quindi se succede così si provvede con una sanzione, si
applicano procedure di infrazione tramite sanzioni a quegli stati che sono inadempienti,
sono sanzioni pesantissime dal punto di vista economico.
Ogni anno in Italia si approva la legge di bilancio entro il 31-12 e col nuovo anno deve
essere approvata questa nuova legge europea (legge la pergola ’89) è la classica ricetta
all’italiana per risolvere il problema, si fa un unico calderone in cui si buttano tutte le
norme non ancora approvate e vengono recepite, ma vengono approvate senza norme
interne, quindi senza senso.
Problema: non basta la sanzione, ci sono alcuni stati che non recepiscono le direttive, nel
tempo la corte di giustizia europea ha condannato i paesi inadempienti a risarcire i danni,
per non aver recepito la direttiva.
Vi è un terzo modo per imporre una direttiva: direttiva dettagliata (autoapplicativa) self-
executive , quando il parlamento europeo approva delle norme, non sono direttive ma
regolamenti con all’interno anche le norme di dettaglio, quindi la norma è direttamente
operativa anche nei confronti dei cittadini, quindi non ci sarà più un vuoto normativo.
L’ordinamento europeo prevale sul nostro ordinamento, se un regolamento o una direttiva
vanno in contrasto con le norme italiane prevalgono le norme europee.
L’ordinamento italiano rimane vigente e se c’è qualcosa in contrasto con la legge italiana
si sospende momentaneamente la legge europea.
Le raccomandazioni: sono molto simili alle direttive, contengono obiettivi da raggiungere
la differenza è che quando la direttiva è obbligatoria, nella raccomandazione ti
raccomandano di fare così ma non te lo impongono, possono rimanere lettera morta.
Le decisioni: sono provvedimenti ad personam o leggi provvedimento, sono
provvedimenti che sembrano legislativi, ma in realtà sono rivolte sono ad alcuni stati
particolari, vincolano solo magari uno stato, come se fossero atti amministrativi.
I pareri: è un consiglio che viene dato, meno forte della raccomandazione, ma la
raccomandazione è meno forte della direttiva.
fonti del diritto italiano
Capitolo 2:
Questo capitolo è molto analitico, c’è molto.
la costituzione italiana, è la legge fondamentale
Al vertice delle fonti interne abbiamo
dello stato italiano.
L’italia è una repubblica fondata sul lavoro: proposizione normativa.
La sovranità appartiene al popolo che la esercita nei limiti della costituzione.
E’ divisa in 4 parti: la prima parte è intitolata principi fondamentali che racchiudono gli
articoli dall’uno al dodici, quei troviamo i principi e i valori che sono consacrati in questo
testo.
Sono principi immodificabili, inderogabili, è giuridicamente immodificabile, nelle altre parti
può essere modificata tramite procedure gravose.
Art. 5 della costituzione: la repubblica, una e indivisibile, riconosce le autonomie locali.
Prima parte: diritti e doveri dei cittadini che contiene un bel numero di norme dall’articolo
13 all’articolo 54, spesso sono anche diritti e doveri di chi non è cittadino.
Ci sono diritti che riguardano l’uomo e diritti indirizzati soltanto ai cittadini.
55 al 139
Dal ordinamento della Repubblica, in cui c’è la parte organizzativa, norme sul
parlamento, sul governo sul pdr, ecc…
L’ultima parte che in realtà è una parte a parte intitolata: disposizioni transitorie e finali,
questa è una parte molto importante, quando esce una legge nuova bisogna sempre
transitorie
guardare la parte finale perché sono presenti le parti finali e (transitare da un
periodo all’altro) dal vecchio regime al nuovo regime, che sono norme destinate a durare
poco nel tempo.
La costituzione è il testo fondamentale ma spesso quando viene approvata una
costituzione c’è sempre qualche guerra/rivoluzione all’interno della nazione, perch&