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ITERS.2
La scala SVANI è composta da 37 item.
La scala SVANI ha introdotto due item dedicati alla valutazione del momento dell'ambientamento.
La scala SVANI è funzionale alla valutazione della qualità del servizio all'asilo nido.
La scala di valutazione prevista dalla scala SVANI va da 1 a 7.
La scelta delle tipologie di inserimento dipende dall'orario effettivo del nido.
La scoperta della relazione tra l'azione e il suo risultato viene definita coscienza cinestesica.
La scuola tradizionale veniva criticata dall'Attivismo anche perché creava un eccesso di sorveglianza educativa e di irreggimentazione dei corpi.
La selezione degli stimoli avviene per la loro intensità e significatività.
La sinergia tra attività didattiche svolte in outdoor e in indoor caratterizza l'Outdoor Learning.
La SOVASI è uno strumento per valutare la qualità nella scuola dell'infanzia.
La sub-routine è una micro-routine che si inserisce in una routine.
più ampia.3 La tecnologia è definibile come: un qualsiasi artefatto elaborato dall'uomo che ne consente l'ampliamento del gesto.4 La tecnica del rispecchiamento, nel primo colloquio individuale con i genitori, consente di riprendere il discorso altrui in forma dubitativa.5 La tecnica del riepilogo si utilizza nel primo colloquio tra genitori ed educatori di nido quando il genitore tende ad essere logorroico o dispersivo nell'esposizione.6 La valutazione delle attività volte all'apprendimento comprende anche indicatori relativi al gioco con la sabbia e l'acqua.7 La visione costruzionista sull'apprendimento si deve a Papert.8 La Zona di Sviluppo Prossimo è una elaborazione teorica di Vygotskij.9 Le aree di competenza presenti nelle TAVS sono otto.10 Le azioni dell'educatore a fronte di comportamenti "aggressivi" da 0 a 3 anni debbono essere ispirati alla verbalizzazione e alla mediazione.1 Le indicazioni relative alla valutazione dellinguaggio usato con ibambini sono presenti:nella subscala Ascoltare e parlare. 2 Le fasi fondamentali dell’ambientamento sono:avvicinamento, affidamento e appartenenza. 3 Le fasi in cui si articola ogni area nelle TAVS di Beller sono:quattordici. 4 Le Forest Schools si sono sviluppate:in Europa. 5 Le percezioni propriocettive:aiutano il bambino a costruirsi una rappresentazione del séin rapporto all’ambiente. 6 Le pratiche di indagine sulla qualità hanno preso avvio:nell’industria e nelle aziende. 7 Le prime assemblee con i genitori hanno diverse funzioni:pedagogica, organizzativa, di scambio informativo. 8 Le prime scuole all’aperto nacquero:nei primi decenni del Novecento. 9 Le protostorie solitamente presentano:un personaggio guida che compie semplici azioni insuccessione. 10 Le protoparole sono:parole inventate dal bambino ma con un’assegnazione disenso. 1 Le regole di sviluppo del corpo seguono:una direzione cefalo-caudale e prossimo-distale. 2 Le routinefavoriscono soprattutto processi di memorizzazione e previsione.Le routine debbono essere progettate tra genitori ed educatori per fornire continuità e coerenza.
Le sezioni Primavera vengono frequentate dai bambini da 24 a 36 mesi.
Le Sezioni Primavera attivano un progetto di continuità 2-6 anni.
Le tavole di Beller sono equiparabili a uno strumento osservativo.
Le tavole di Beller sono uno strumento didattico e formativo.
Le traiettorie educative delle sorelle Agazzi sono identificabili nel gioco e l'ordine.
Lo scopo delle prime scuole all'aperto nate in Europa era lo sviluppo fisico e il miglioramento della salute degli allievi.
Lo stile permissivo adottato nel nucleo familiare costituisce un potenziale attivatore di aggressività dovuta a insicurezza.
Lo stile che offre maggiori possibilità di rendere equilibrato socialmente il comportamento del bambino e quello autoritario.
Lungo, corto, grande, piccolo sono concetti che vanno elaborati considerando le
- variabili incontesto.3
- Nel colloquio iniziale e opportuno che:siano presenti due educatori.4
- Nel colloquio iniziale tra educatori di nido e genitori non videbbono essere interventi di:valutazione5
- Nel sollecitare l'attenzione dei bambini verso i viventi e opportuno: sollecitare l'osservazione sui comportamenti dei viventi.6
- Nell'intervista strutturata durante il primo colloquio al nido e importante chiedere, per un bambino di 7 mesi:quali cibi assume già.7
- Nella pedagogia steineriana si trova una forte associazione tra:conoscenza scientifica e fantasia, sentimento.8
- Nella progettazione del tempo al nido gli educatori debbono costruire una coerenza fra:tempo educativo e tempo dell'istituzione.9
- Nella ricerca educativa e importante il confronto tra operatori:per condividere punti di vista diversi ed elaborare una cultura comune.10
- Nella scelta dei materiali didattici occorre considerare:il rapporto tra affordance percepita e potenziali d'azione.1
1. Nelle Indicazioni Nazionali sono presenti indicatori relativi all'interazione tra bambini.
2. Nelle Indicazioni Nazionali l'obiettivo è "provare soddisfazione nel fare da sé" ed è finalizzato allo sviluppo dell'autonomia.
3. Nelle Indicazioni Nazionali l'obiettivo è "rendersi conto della necessità di stabilire regole condivise" ed è riferito allo sviluppo della cittadinanza.
4. Nelle Indicazioni Nazionali l'obiettivo è "sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato" ed è riferito allo sviluppo identitario.
5. Nelle Indicazioni Nazionali viene particolarmente suggerita l'attività di osservazione di luoghi.
6. Nelle Indicazioni Nazionali si suggerisce, rispetto al campo di esperienza Suoni Immagini Colori, di favorire la fruizione, produzione e invenzione di prodotti artistici.
7. Nelle scuole che adottano il modello di Reggio Children l'educazione artistica viene sviluppata negli atelier.
8. Nelle scuole libertarie l'aspetto fondamentale è il fare.
Per l'apprendimento delle prime generalizzazioni matematiche Dienes ha proposto l'uso di blocchi logici.
Per osservare lo stato emotivo del bambino è utile rilevare quando ride, piange, sorride, grida.
Per Piaget vi è una stretta relazione fra sviluppo motorio e sviluppo dell'intelligenza.
Per reciprocità si intende il rispetto dei diritti dell'altro all'interno di un progetto comune.
Per realizzare un buon progetto interculturale non è opportuno lavorare su stereotipi.
Per sviluppare capacità di indagine il materiale proposto deve sollecitare domande.
Predisporre un ambiente "sicuro" per agevolare lo sviluppo motorio significa tener conto della maturazione mentale del bambino circa lo spazio e il movimento.
Poter osservare solo l'esistente (vivente) in un
1. Quando il bambino vive le routine al nido ha modo di sviluppare: relazioni interpersonali, conoscenze e competenze nell'orientarsi nel tempo.
2. Quando il bambino compone sillabe diverse, senza assegnare un significato particolare, si parla di lallazione variata.
3. Quando il comportamento osservato non viene rilevato si attribuisce: nessun punteggio.
4. Quando gli educatori rilevano un problema la strategia adeguata e: scomporre il problema, individuare domande alle quali sia possibile rispondere tramite l'osservazione.
5. Quando l'educatore attua un supporto all'espressione del bambino ha un comportamento comunicativo di tipo tutoriale.
6. Quando si attiva un percorso di Robotica Educativa e importante: considerare innanzitutto le potenzialità del robot che si intende utilizzare.
7. Quando si decide di allestire un laboratorio teatrale occorre: pensare all'importanza di far fare esperienza del bello, del piacevole.
Quando si progetta un'osservazione è essenziale: scegliere la situazione e alcune variabili in essa presenti (con chi, come...). Quando si parla di relazione diadica nell'ambientamento si fa riferimento alla relazione intercorre tra due persone all'interno della triade adulto, bambino e educatore. Quando si parla di familiarizzare all'uso del linguaggio e attraverso il linguaggio si fa riferimento alla socializzazione linguistica. Quando si parla di mediazione restrittiva nella gestione dell'uso delle tecnologie per i bambini si intende che l'adulto crea dei vincoli e delle regole nell'uso delle tecnologie. Quando si parla di Media Free Zone in uno spazio educativo si intende una zona libera da schermi. Quando si propongono materiali non strutturati per alimentare la creatività è utile organizzarli per categorie (anche approssimative) per non disorientare. Quando un bambino inizia a fare i primi tratti grafici non bisogna cercare immediatamente.significato che essa può avere in rapporto al reale, sta riflettendo sulla sua pratica educativa.3 Quando un educatore utilizza il linguaggio non verbale per comunicare con i bambini, sta sottolineando l'importanza della comunicazione non verbale nella relazione educativa.4 Quando un educatore utilizza il linguaggio verbale in modo chiaro e semplice, sta facilitando la comprensione dei bambini e promuovendo una comunicazione efficace.5 Quando un educatore ascolta attivamente i bambini e risponde in modo empatico, sta creando un ambiente di comunicazione positivo e favorendo lo sviluppo delle competenze sociali dei bambini.