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CLASSIFICAZIONE:
Tumori primitivi Tumori secondari
Tumori benigni Tumori maligni Metastasi cardiache
MIXOMA Sarcomi Angiosarcoma Melanoma
(70-80%) Leiomiosarcoma Leucemie
Indifferenziato Linfomi
Rabdomiosarcoma Ca mammella
(pediatrico)
Fibroelastoma Fibroistiocitoma maligno Ca polmone
papillare (8%)
Lipoma Linfoma
(3%)
Rabdomioma Ca renale a cellule
(pediatrici) chiare
Emangioma
1) TUMORI CARDIACI PRIMITIVI:
Epidemiologia:
• I tumori primitivi del cuore sono rari;
• ¾ benigni (½ mixomi);
• I tumori maligni (25%) sono nella maggior parte sarcomi;
• Tutti i tumori cardiaci, indipendentemente dalla tipologia istologica, possono essere letali;
• I tumori cardiaci possono presentarsi con un ampio spettro di manifestazioni cardiache e
non, spesso aspecifiche, che dipendono dalla localizzazione e dalla grandezza del tumore
stesso (dolore toracico, sincope, scompenso, aritmie, soffi, versamenti, tamponamento,
fenomeni embolici, sintomi generali).
Classificazione:
a. MIXOMA:
• Epidemiologia:
- Tipo più comune di tumore cardiaco primitivo;
- 30-50% di tutte le neoplasie cardiache rilevabili all’autopsia;
- 75% tumori cardiaci trattati chirurgicamente;
- Età: tutte le fasce d’età (> 3°-6° decade);
- Sesso: F;
- Sede: Atrio sx> Atrio dx> Ventricolo sx:
90% Atri (fossa ovale del settto
interatriale);
1 rapporto sx/dx di 4:1
• Eziologia:
I mixomi originano da cellule mesenchimali multipotenti primitive e possono essere:
- SPORADICI (90%);
- EREDITARI a trasmissione AD (10%): spesso causati da mutazioni inattivanti del
gene oncosoppressore PRKAR1A (cromosoma 17), che codifica per la subunità
regolatrice 1α della proteinchinasi A.
Complesso di Carney (mixomi cardiaci, cutanei, mammari, pigmentazione
cutanea a chiazze e iperattività endocrina);
Sindrome NAME (nevi pigmentati, mixoma atriale, neutrofibroma mixoide,
efelidi);
Sindrome LAMB (lentiggini, mixoma atriale, nevi blu);
• Anatomia patologica:
- Macroscopica:
In genere lesioni singole (nelle forme ereditarie sono spesso multipli e
colpiscono in età più giovanile);
Dimensioni varie
Strutture gelatinose, molli o dure;
Spesso peduncolate (mobilitàeffetto a lancio di martello con protrusione in
sistole attraverso le valvole atrioventricolaridanno ai lembi valvolari);
- Microscopica:
Cellule mixomatose, stellate o globose, immerse in una struttura ricca di
glicosaminoglicani;
Presenti strutture pseudovasali e pseudoghiandolari;
Spesso presenti fenomeni emorragici e infiammatori con cellule
mononucleate;
• Clinica:
- Segni e sintomi possono dipendere dalla posizione del pz e presentarsi
improvvisamente;
- Segni/sintomi di ostruzione simili al quadro clinico di una valvulopatia mitralica o
di una stenosi (prolasso tumorale nell’orifizio mitralico o insufficienza valvolare
indotta da tumore);
- Embolia periferica o polmonare;
- Sintomi generali:
Febbre;
Malessere;
Artralgia;
Dimagrimento/cachessia;
VES;
Anemia;
Policitemia/leucocitosi;
Fenomeno di Reynaud;
Trombocitopenia/trombocitosi;
- Tumor plop: rumore patologico proto e mesodiastolico causato dall’impatto della
massa tumorale contro la valvola mitralica o la parete ventricolare;
• Diagnosi:
- La diagnosi viene effettuata tramite ecocardiografia bidimensionale transtoracica
o transesofagea, TC o RMN;
- È inoltre utile lo screening in pz a rischio per familiarità per mixomi;
2 - D.D : Trombi transmurali;
Fibroelastoma papillare;
• Terapia:
- Escissione chirurgica mediante bypass cardiopolmonare: è indicato
indipendentemente dalle dimensioni del tumore ed è solitamente risolutivo;
- Raramente la patologia recidiva dopo mesi o anni.
b. ALTRI TUMORI BENIGNI:
• LIPOMI: tumori benigni ben localizzati e circoscritti, composti da cellule adipose mature e
localizzati nel subendocardio, subpericardio o miocardio. Possono essere asintomatici,
produrre ostruzioni valvolari a palla o aritmie;
• FIBROELASTOMI PAPILLARI: sono strane lesioni incidentali alle valvole cardiache
che ricordano la forma degli anemoni marini e possono embolizzare e quindi diventare
clinicamente rilevanti (TIA, ictus, infarto miocardico). Istologicamente, le lesioni sono
ricoperte da endotelio, al di sotto del quale vi è un tessuto connettivo mixoide ricco di
matrice mucopolissaccaridica e fibre elastiche. Dovrebbero essere rimossi chirurgicamente
anche quando asintomatici;
• RABDOMIOMI: sono le neoplasie cardiache più frequenti nei neonati e nei bambini e di
solito interessano i ventricoli dove possono provocare ostruzione meccanica al flusso
sanguigno, simulando stenosi valvolare, scompenso cardiaco congestizio, miocardiopatia
restrittiva o ipertrofica o pericardite costrittiva. I rabdomiomi sono spesso associati a
sclerosi tuberosa e nel 90% dei casi sono multipli ma hanno la tendenza a regredire
completamente o parzialmente. A livello istologico sono composti da strani miociti
ingranditi con citoplasma filamentoso (cellule ragno);
• FIBROMI: sono neoplasie frequenti nei neonati e nei bambini, di solito singole e spesso
calcificate, che tendono a crescere e a causare sintomi ostruttivi. Devono sempre essere
asportati chirurgicamente;
c. SARCOMI:
Sono clinicamente simili a quelli presenti in altre sedi ed hanno decorso clinico caratterizzato da
rapido deterioramento che provoca la morte del pz entro settimane o mesi dall’inizio dei sintomi,
come risultato della compromissione emodinamica, dell’invasione locale o delle metastasi a
distanza. In genere interessano la parte dx del cuore provocando l’invasione dello spazio pericardico
e l’ostruzione delle camere cardiache o delle vene cave. Quando si presentano clinicamente sono
spesso talmente disseminati da risultare inoperabili e nonostante i tentativi di terapia chirurgica o
medica (chemioterapia, radioterapia etc) la prognosi è globalmente sfavorevole. L’unica eccezione è
rappresentata dai linfosarcomi, che sembrano rispondere bene a una combinazione di chemio e
radioterapia;
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