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VALUTAZIONE SEGNI NEUROLOGICI FOCALI
1)Diametro pupillare e riflesso fotomotore
Ricordarsi sempre che l'aumento di pressione intracranica causa l'erniazione del lobo temporale
(ernia uncale) che a sua volta causa compressione del III nc:
anisocoria con midriasi omolaterale
•
La pupilla all'inizio sarà reagente alla luce ma in
seguito comincerà a essere meno reagente e poi
diverrà totalmente areagente.
Un ulteriore aumento della pressione intracranica
determina lo stesso processp controlateralmente.
esplorazione dei riflessi oculocefalici (solo se si è
• escluso trauma al rachide cervicale!)
Si tiene la testa sollevata di 30° e si ruota da una parte
all'altra sul piano orizzontale.
Normale risposta: gli occhi mantengono la posizione opposta
rispetto alla rotazione della testa.
Il riflesso oculocefalico è fisiologicamente presente nei primi mesi di
vita. Scompare poi per il controllo inibitore esercitato dai centri superiori
(corteccia). Ricompare negli stati di coma da
disfunzione/compromissione corticale diffusa (anossia cerebrale e/o
sofferenza tossico-metabolica) per fenomeno di liberazione (del riflesso)
dal controllo (inibitorio) volontario corticale.
La presenza del riflesso oculocefalico indica quindi una sofferenza
corticale ma, allo stesso tempo, l'intergità del tronco encefalico.
2 Il fatto che un GCS 15 non abbia il 100% di sopravvivenza è legato al fatto che con la scala non si valutano le
lesioni focali che di per sè possono essere mortali
stimolazione calorica del labirinto (riflesso
• oculovestibolare)
Gli impulsi afferenti arrivano da nervi cervicali e
canali semicircolari.
Si iniettano 20mL di fisiologica fredda a 4°C,
mantenendo aperti gli occhi.
Risposta normale: deviazione coniugata lenta degli
occhi verso il canale uditivo irrigato, seguita dopo
alcuni secondi da un nistagmo compensatorio a scosse
rapide controlaterale al lato stimolato.
N.B: i riflessi oculocefalici e vestibolocefalici sono
importanti test per valutare la funzione della
sostanza reticolare del tronco encefalico→ una loro
assenza depone per una prognosi decisamente
negativa
2) Segni neurologici focali agli arti
L'esame neurologico degli arti dovrà valutare riflessi profondi, tono, forza e sensibilità.
Notevole importanza diagnostica rivestono le risposte motorie allo stimolo nocicettivo come visto
già per la GCS.
In genere una risposta motoria asimmetrica è indicativa di un come da causa strutturale (ad es.
lesione focale che dà sofferenza piramidale controlaterale); invece l'assenza di risposta completa si
osserva nel coma profondo (lesioni ponto-bulbari) per flaccidità e abolizione di qualsiasi postura e
movimento.
3) Valutare respiro, pressione e ritmo cardiaco
respiro di Cheyne-Stokes→ lesione del tronco o aumento PIC
• riflesso di Cushing→ ipertensione+ bradicardia
• febbre→ sovente in seguito a trauma cranico
•
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Quadro clinico dell'ernia uncale
ematoma extradurale→ ernia uncale→ comprime il IIInc che passa sopra il tentorio e successivamente anche il tronco
Quindi avremo in ordine temporale:
1) trauma
2) perdita di coscienza transitoria
3) ematoma
4) spostamento del lobo temporale mediale
5) anisocoria con midriasi omolaterale
6) ernia verso il tronco
7) emiparesi dell'arto controlaterale
8) coma per compressione della sostanza reticolare
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Particolare attenzione per:
pazienti in TAO: anche se c'è un minimo sanguinamento deve essere tenuto in
• osservazione, anche una GCS alta
epatopatie croniche
• leucemie
• epilessia
• età>70 aa perchè c'è atrofia cerebrale, quindi c'è più spazio liquorale e i meccanismi di
• compenso sono limitati
Questo a sottolineare l'importanza di una corretta anamnesi fin dall'inizio.
ESAMI
Chiedere TC se:
perdita di coscienza > 10 minuti
• La TC permette di seguire
paziente sonnolento
• l'evoluzione clinica
paziente con persistente nausea e vomito
• paziente con segni di lato neurologici
• paziente con frattura cranica
• paziente con oto-rinoliquorrea
• STUDIARE SEMPRE IL RACHIDE!
paziente intubato
•
La TC può mostrare:
edema
• lacerazioni
• emorragie
•
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TRATTAMENTO DEL TRAUMA
Nel trauma lieve non serve fare la Rx cranica perché la presenza di un’eventuale frattura della teca è
irrilevante rispetto alla prognosi definitiva (la testa a differenza di un arto non viene ingessata).
I traumi moderati vanno valutati in un centro neurochirurgico ma il fatto di aver discriminato una
enorme quantità di pazienti (i traumi lievi sono la maggior parte) che non lo richiedono consente di
avere un vantaggio sia economico sia funzionale perché non si viene a creare un intasamento delle
procedure e degli strumenti diagnostici utili invece per i pazienti gravi.
I traumi gravi necessitano anche di un reparto di rianimazione adeguato.
Dunque la gestione dei traumi deve essere molto organizzata.
Trauma cranico minore: GCS(13-15) 3
osservazione del paziente per almeno 4h
• si sottopone a TC se rientra nelle linee viste sopra
• in GCS 13 può essere utile: sollevamento testa a 20° e restrizione moderata di liquidi
• se c'è deterioramento si ripete TC
• c’è un’evoluzione peggiorativa nell’1-3% dei casi dovuta alla presenza di ematomi
• 4
extradurali, fistole liquorali
Traumi cranici maggiori : moderati (GCS: 9-13) e gravi (GCS: 8-3)
valutazione clinica+TC
• se la TC mostra ematoma→ evacuare chirurgicamente
• se la TC non mostra una lesione chirurgica, allora:
• - osservazione attenta del paziente con riferimento alla GCS
- attuare misure per diminuire il rigonfiamento cerebrale
Per ridurre il rigonfiamento cerebrale in genere si usa:
garantire la pervietà delle vie aeree→ una buona ventilazione e ossigenazione evitano
• l'ipercapnia che ha invece un ruolo vasodilatatorio
sollevamento della testa di 20°
• controllo del bilancio idrico ed elettrolitico
•
3 dopo tale tempo, se non compaiono sintomi prodromici si dimette il paziente con un foglietto informativo per
l'accompagnatore/parente in modo da informarlo sui "campanelli d'allarme" che possono eventualmente presentarsi
nelle ore/giorni seguenti e che richiedono un'ospedalizzazione del paziente
4 sono causate da una lesione cranica che coinvolge la lamina cribra, la fistola può infettarsi e causare morte
Considerare gli squilibri elettrolitici
Evitare l'iperidratazione che aumenta che si verificano in seguito al trauma
l'edema cerebrale - escrezione di K +
Dato che si trattiene più acqua - ritenzione di H O
che sodio 2
- ritenzione di Na +
IPONATREMIA
L'iponatremia severa (Na<130)può essere dovuta a:
ritenzione eccessiva di liquidi
• SIADH
•
→ un valore sierico <125 mEq/L può produrre un danno neurologico con depressione dello
stato di coscienza
E' inoltre importante controllare la temperatura corporea: una sua alterazione potrebbe essere
legata a un danno ipotalamico, all'emorragia subaracnoidea e ad infezioni→ l'ipertermia può
alzare la PIC
Nei casi più gravi in cui lo stato neurologico del paziente continua ad aggravarsi e la TC dimostra
edema senza ematoma, oppure c'è una risposta in decerebrazione agli stimoli e il paziente ha un
punteggio inferiore a 8 di GCS occorre monitorare in maniera più invasiva la PIC: trasduttore
intraparenchimale→ si mette il catetere direttamente nel ventricolo
Manovre mediche per controllare la PIC:
1) Ventilazione controllata: riduzione della PaCO (si mantiene a 30-35mmHg)
2
2) Drenare il liquor tramite catetere
3) Terapia diuretica: mannitolo e furosemide (non cs perchè sono utili sono per i tumori)
4) Terapia barbiturica: in teoria si basa sul presupposto di diminuire il metabolismo cerebrale
e quindi le sue necessità
N.B: poichè il CBF dipende non solo dalla PIC ma anche dalla PAM, è fondamentale sostenere
la pressione arteriosa oltre che ridurre la pressione intracranica!
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Trattamento delle lesione associate
Ferite del cuoio capelluto
Un'estesa lacerazione del cuoio capelluto può provocare la perdita di molto sangue: quindi quando
un paziente arriva in P.S. prima di eseguire un bendaggio sterile occorre chiudere tutte le arterie
sanguinanti.
I capelli devono essere rasi ampiamente attorno alla ferita, che deve essere pulita in maniera
accurata e liberata da tessuti contusi e necrotizzati.
Fratture del cranio
fratture lineari semplici : non esiste un trattamento specifico per una frattura semplice del
• cranio senza ferita della cute. Però la presenza di una frattura deve essere un avvertimento:
può formarmi un ematoma al di sotto!
→ricovero+TC
frattura composta : c'è lesione del cuoio capelluto o di un seno venoso.
• → ricovero+TC+ terapia antibiotica di profilassi
frattura affondata del cranio : c'è un distacco di una porzione di teca interna e/o esterna e la
• sua penetrazione rispetto alla superficie.
In genere provoca solo danni focali che si manifestano a livello clinico solo se è coinvolta
una parte eloquente dell'emisfero.
In questi casi però l'emorragia dai bordi osseri, dalla dura o dal trauma penetrante nel
cervello può causare un ematoma intracranico che dà deterioramento neurologico
progressivo.
C'è inoltre rischio di infezione se la dura è stata lacerata
→ricovero+TC preoperatoria+ terapia Ab e antitetanica+ INTERVENTO: si usa l'osso solo
se non è contaminato, altrimenti si fa una cranioplastica
Una frattura affondata ha un rischio medio di epilessia del 15% [3-50%]
Rinoliquorrea
Una frattura che coinvolge la base cranica anteriore può causare lacerazione della dura basale con
conseguente fistola del seno frontale, etmoidale o sfenoidale.
La diagnosi di rinoliquorrea può essere difficoltosa:
all'inizio, poco dopo il trauma: dd. con il siero di sangue che fuoriesce dal naso
• a distanza di settimane: dd. con riniti allergiche
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