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LESIONI MENISCALI

Strutture meniscali importanti per garantire il buon lavoro dell'articolazione.

MENISCHI sono strutture che dividono materialmente il piatto tibiale e il femore dalla tibia.

Come funziona il menisco del ginocchio non c'è nessuna struttura meniscale del nostro corpo.

Raggio di curvatura del condilo femorale laterale non è sferico, ma leggermente allungato.

Proiezione antero posteriore non cambia nulla da ginocchio esteso a ginocchio leggermente flesso, se non per lo spazio tra femore e tibia.

Se vediamo il ginocchio lateralmente quando flessione del ginocchio c'è un rotolamento e scivolamento del condilo femorale che è allungato.

I gradi di movimento flesso-estensione, varo valgo, rotazione, compressione e distrazione quindi è molto delicata e complessa. Rispetto alla spalla ha il fattore gravitazionale, fattore peso che gioca aspetto importante → Articolarità recuperare dopo trauma e intervento chirurgico.

importante farlo soprattutto l'estensione perché durante la quotidianità nella deambulazione abbiamo l'estensione perenne soprattutto nel primo passo, che deve esserci un estensione completa e va quindi a zoppicare. Estende→ camminare e flettere→squat per raccogliere qualcosa. Anche deficit di un grado provoca una piccola zoppia→ che interessa colonna, anca e tutto il corpo. Ai fini pratici ci interessa che la persona estenda bene piuttosto che ci sia flessione a 140°. Per avere punteggio maggiore dopo operazione deve avere estensione completa e possiamo permetterci di perdere 5-6 gradi in meno di flessione rispetto all'altro ginocchio. Dobbiamo recuperare estensione completa del ginocchio, soprattutto che sia uguale a quella controlaterale, in modo tale da avere una deambulazione corretta e senza compensi da una delle due parti. Il problema è anche delle articolazioni che sono al di sopra. Quando si va a valutare il soggetto, si valuta in.

totoVaro valgo→ movimento che si fa varizzando chiudendo lo spazio interno o valgizzando chiudendo lo spazio esterno.

La rotazione interna e esterna. Rotazione importante perché nei maggior parte dei traumi il ginocchio è flesso (20-40°) e ruotato. Il crociato si può rompere, oltre che per la rotazione 99 % dei casi, solo nel trauma in iperestenzione (calcio a vuoto). Rotazione del ginocchio pari a zero in estensione, man mano che si flette i legamenti non si bloccano reciprocamente e quindi questi diminuiscono la loro tensione e il ginocchio inizia a ruotare.

Ognuno ha una sua normalità che è definita dal controlaterale che è diversa dalla normalità dell’altro.

Epifisi distale del femore struttura ossea ricca di tessuto spongioso, distribuzione del peso in modo migliore ed equilibrato. Condilo laterale più alto con raggio di curvatura diversa, c’è un meccanismo di rotolamento e scivolamento.

Piatto tibiale→

superficie piatta, luogo in cui avvengono i rotolamenti. Epifisi prossimale della tibia che presenta curvatura diversa in base a se il piatto tibiale è interno o esterno, perché il concetto fondamentale è che il piatto tibiale interno è concavo, esterno convesso. Parte interna più consumata è dovuta al ginocchio varo. Parte più stabile del ginocchio è interna e chi ha minore bisogno di stabilizzazione è l'interna, chi è più soggetta a problemi è l'esterno. Chi ha minori necessità di stabilizzazioni è la parte interna e la parte più sensibile ad abrasioni è la esterna. Portare paziente in sicurezza l'attività sportiva. Dobbiamo preservare il tessuto cartilagineo perché non riusciamo a farlo ricrescere e si logora facilmente.

ARTICOLAZIONE FEMORO-ROTULEA: Rapporto tra rotula, grande osso sesamoide, che è all'interno dell'espansione del

tendine quadricipitale e articolazione femoro-rotulea. Le strutture combaciano in maniera perfetta ed è questo quello che ognivolta dobbiamo ritrovare. Dobbiamo cercare di recuperare la perfezione. La rotula è un fulcro che ci permette di estendere il ginocchio fino alla fine.

Patellettomia→ sbriciola la rotula e si toglie, continuano a vivere ma non avranno gli ultimi 5-6 gradi per estensione. Lavora bene la rotula quando è centrato sul femore e permette quindi di distribuire i carichi in maniera perfetta.

Rotula è situata nella tasca dell'apparato estensore del ginocchio. Quattro capi del retto femorale che confluiscano nel tendine quadricipitale ed è come se si sdoppiasse e facesse una sacca dentro cui c'è la rotula, che continua con il tendine rotuleo sulla tuberosità tibiale.

Tendine quadricipitale→ unisce osso (rotula) a muscolo.

Tendine rotuleo (chiamato anche legamento rotuleo)→ unisce la rotula alla tibia.

è tesa tra spina iliaca e tuberosità tibiale quindi qualsiasi atteggiamento di valgismo o varismo influenzano la posizione della rotula rispetto al solco femorale. Ginocchio valgo sposta la rotula verso l'esterno. Il modo in cui camminiamo influenza l'articolazione femoro-rotulea. Il dolore anteriore del ginocchio è uno dei sintomi più frequenti perché se si ha scarso tono muscolare, si cammina male, se ho ginocchio valgo eccessivo, torsione della tibia e quindi inizia a lavorare sulla parte esterna della rotula. Rotula tesa dal legamento retinacolo laterale e mediale con stessa tensione, tensione modificata tramite spostamento della rotula. Se si sposta la rotula verso l'esterno, il legamento esterno sarà più fibrotico. Se si sposta la rotula sublussazione esterna di rotula cosa bisogna fare (tre attori femore, tibia e rotula)? Rafforzare il vasto mediale che ha fibre leggermente oblique quindi per cercare di spostare la.rotula versol'interno e cercare di ruotare esternamente il femore lavorare su extrarotatori dell'anca (piriforme, otturatore esterno, quadrato) e su abduzione (gluteo). Chi soffre di dolore anteriore di ginocchio e non c'è trauma è perché fa lavorare male la rotula. Tra 0-45 gradi sta sopra il condilo femorale, comincia ad impegnarsi nel solco femorale, quando arriva a circa 45° di flessione. Condropatia femoro-rotulea → patologia in cui si consuma la cartilagine e si vede che ha ipotono-trofia muscolare. La debolezza muscolare fa sì che quando si fa il movimento il movimento della rotula rispetto al solco femorale non è armonico. Spesso c'è anche il ginocchio valgo, rotula spostata verso l'esterno. Potenziare il muscolo senza creare nuovi danni cartilagine. Rinforzare il vasto mediale, per farlo bisogna lavorare nei primi 45° di flessioni, si lavora così in un angolo sicuro, bisogna potenziare il muscolo.senzacreare ulteriori danni cartilaginei. Se si va oltre 40-45° femore e rotula vanno in contatto, si crea attrito. Le strutture muscolari che avvolgono il ginocchio sono tante quindi anche se è instabile riescono acompensare l'instabilità, a differenza della caviglia che non ha muscoli che lo aiutano. Se fa male la caviglia, l'unica cosa che posso fare è ginnastica propriocettiva. Ogni struttura può essere però parzialmente compensata da gruppi muscolari (gruppo quadricipite, gruppo ischiocrurali). Ischiocrurali sono più importanti per stabilizzare il crociato anteriore. Bicipite femorale e semimembranoso sono i più importanti. Lesione ischiocrurali sono molto difficili da gestire soprattutto se di secondo e terzo grado. Uno dei tre muscoli che si inseriscono sulla zampa d'oca, espansione dei tre muscoli: sartorio, semitendinoso e gracile. Nasce dalla faccia mediale della tibia che si dirige prossimalmente alla tibia, va da.medio laterale a postero-anteriore, confluisce nel tendine popliteo (fa parte della struttura legamentosa) si inserisce sul condilofemorale laterale. Hanno forma diversa in base a dove sono posizionati sul piatto tibiale. Menisco a C più aperto il menisco interno, a O chiusa menisco esterno. Menisco esterno, più chiusa, è il lato meno stabile, si muove maggiormente. Non sono appoggiati sul piatto tibiale. Meccanismi di stabilizzazione sono: due ancoraggi radici meniscali che sono nel corno anteriore e posteriore dei menischi su cui si inseriscono sull'osso e prendono contatto con la capsula articolare. Tre regioni, di stessa grandezza, divisi i menischi: corno anteriore, corpo o centrale e corno posteriore che ci aiuta dove è posizionata la lesione. Corno anteriore e posteriore lesioni sono le più sintomatiche perché sono regioni più innervate e vascolarizzate. Collegamento con la capsula è molto importante perché i menischisono fibro cartilagini ed hanno scarsa vascolarizzazione e dalla capsula riescono a ricevere il nutrimento. Distinte 3 zone: - Zona rossa corrisponde al muro meniscale, più alta del menisco, prossimale alla capsula e i vasi diminuiscono man mano che andiamo verso la zona interna del menisco. - Zona bianca-rossa dove i capillari che partono dalla capsula si spengono. Vascolarizzazione inferiore. - Zona bianca che non è raggiunta da vasi, dal terzo centrale dove il menisco è assottigliato. Questa classificazione ci aiuta a distinguere la futura guarigione. Lesione della zona rossa può guarire da sola se ci sono coaguli, la zona bianca non avrà nessun tipo di possibilità di guarire se c'è lesione. Zona bianca rossa poche possibilità, bianca nessuna. Zona triangolare perché parte inferiore si appoggia sul piatto tibiale, legamento menisco leggermente concavo perché deve accogliere il condilo femorale. Menisco importante per

La distribuzione dei carichi e la prevenzione dell'avanzamento eccessivo del condilo femorale rispetto al piatto tibiale sono importanti quando si rompe un legamento. Le fibre collageniche presenti nel menisco sono di due tipi: radiali e longitudinali. Le fibre radiali vanno dal muro al margine libero, dalla parte più alta alla più bassa del menisco, mentre le fibre longitudinali vanno dal corno anteriore al corno posteriore. Queste fibre formano un reticolo che è fondamentale per la distribuzione dei carichi.

Se il menisco si rompe, si interrompe questa distribuzione delle fibre e i carichi non vengono distribuiti correttamente. In alcuni casi, il menisco può essere rimosso o riparato. Se la distribuzione dei carichi non avviene correttamente, si può sviluppare l'artrosi. Nei soggetti più giovani, è particolarmente importante suturare la rottura del menisco, poiché dipende dalla capacità di vascolarizzazione del menisco.

Se la rottura del menisco avviene nella zona rossa e si lascia tempo al menisco di cicatrizzare, si può ottenere un recupero autonomo e la possibilità di guarire.

della cartilagine articolare. Questo può causare dolore, gonfiore e limitazione dei movimenti dell'articolazione interessata. In alcuni casi, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per riparare o rimuovere il menisco danneggiato. L'aumento della distribuzione dei carichi sull'articolazione può essere causato da vari fattori, come l'obesità, l'attività fisica intensa o ripetitiva, o una postura scorretta. Questo può portare a un maggiore stress sul menisco e contribuire al suo assottigliamento. Il corno posteriore e anteriore del menisco possono modificare la loro posizione e conformazione a causa dello scivolamento del condilo femorale sulla tibia. Questo movimento può essere influenzato da fattori come l'instabilità dell'articolazione, la presenza di lesioni o l'usura della cartilagine articolare. È importante consultare un medico se si sospetta di avere problemi al menisco o all'articolazione. Solo un professionista medico può diagnosticare correttamente la condizione e consigliare il trattamento più appropriato.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
132 pagine
3 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher silvia1020 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biomeccanica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Roma "Foro Italico" o del prof Margheritini Fabrizio.