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Nome
Name-Prénom
Cognome
Surname-Nom
TONTI LAVINIA
Materia
Subject-Matière
MACCHINE ELETTRICHE
Classe
Grade-Classe
Scuola
School-École
Cellulare
Mobile phone-Portatile
Scansionato con CamScanner
TRASFORMATORE: macchina elettrica statica reversibile, basata sul principio di induzione elettromagnetica, che trasforma potenza elettrica in potenza elettrica modificandone i parametri.
Il lato alimentato è il primario (induttore) per il quale si usa la convenzione dei utilizzatore, mentre il lato da cui si preleva è il secondario (indotto) per il quale si adotta la convenzione del generatore.
Il trasformatore ideale ha rendimento unitario e zero perdite:
- permeabilità magnetica infinita (riluttanza nulla) ⇒ nn c'e spesa di corrente per generare flusso nel nucleo
- è un oggetto trasparente alla potenza ⇒ potenza in ingresso uguale a sua potenza in uscita
NUCLEO: il nucleo è realizzato in materiale ferromagnetico con una permeabilità magnetica pari circa a 400 volte quella del vuoto ed è usato per convogliare le linee di flusso.
Il materiale è una lega ferro-silicio con una percentuale di silicio intorno al 2-4%, perchè esso rappresenta la fragilità meccanica del nucleo.
Lo svantaggio del materiale ferromagnetico è le sue caratteristiche non lineari. Sono infatti riconoscibili in essa 3 zone: tarlo iniziale, ginocchio e saturazione.
Conviene sempre far lavorare la macchina al ginocchio perchè con piccole variazioni di H ottengo grandi variazioni di B.
Poiché con piccole spese di corrente ottengo le flusso desiderato.
Il materiale ferromagnetico è sede di perdite per isteresi e, in caso di variazioni di corrente non infinitesima, anche di correnti parassite e perdite Joule.
Il nucleo ferromagnetico è ridotto in lamime perchè le perdite sono proporzionali alle dimensioni. I lammeimi possono essere:
- LAMINATI A CALDO: 70% perdite per isteresi e 30% per correnti parassite
- LAMINATI A FREDDO O A CRISTALLI ORIENTATI: 50% perdite per isteresi e 50% per correnti parassite
Forzando i domini magnetici ad orientarsi nel verso dei altri cristalli.
Funzionamento a carico
Uní primario: E1m + V1s = 0V1 = -E1m = jωL1Φ
Uní secondario: V2 = E2m = e I2
La legge di Hopkinson cambia perché adesso c'è una corrente I2 dovuta al secondario.La corrente del primario I1 sarà somma della corrente I10 che assorbiva a vuoto e della corrente di reazione I2, cioè la corrente vista dal primario per bilanciare gli effetti dovuti allo sforzo della corrente al secondario. Questa corrente viene anche detta "corrente del secondario riferrata al primario".I1 = I10 + I2
con I2 = N2/N1I2 ⇒ N1I2 = -N2I2
Flussi dispersi
Dato che la permeabilità del nucleo non è infinita ci sono delle linee di flusso che non sono di mutuo accoppiamento ma che si chiudono in aria, determinando i flussi dispersi.
- Φld1 è il flusso disperso mediamente concatenato con una spira del primario;
- Φld2 è il flusso disperso mediamente concatenato con una spira del secondario;
- Φ è il flusso comune mediamente concatenato con una spira di entrambi gli avvolgimenti.
Il flusso totale concatenato con ciascun avvolgimento è somma del flusso comune e di quello disperso dallí avvolgimento stesso.L1: E1 = V1 + V2 = jω(N1Φld1 + N1Φ)
R: V2 = Ζe I2
N1I1 = (Rd1Φld1 = N2) = (Rd2Φld2)
E2 = jωN2Φ - jωN2(Φld1 + Φld2) = E2m + E2d
N.B. Φld e Rd sono parametri reali perché le mete di dispersione ci sono.
RIPORTO AL SECONDARIO
Legge di Laplace: Ii1 + Ii2 + ΣIm = N1 Ii0
...
...
OSSERVAZIONI:
- Effettuando le riporti si trasformano due circuiti magneticamente accoppiati in un circuito elettricamente connesso.
- La potenza è invariante rispetto al rapporto:
- ...
- La tensione non è invariante rispetto al rapporto:
es: - ...
Rendimento:
η = Pout / Pin = Pout / Pout + Ppe + Pcu
Pin = Vin I1 cosφ1 potenza in ingresso al primario
Pout = V2 I2 cosφ potenza in uscita al secondario
Pperdite = Ppe + Pcu = (Vin / Rpe)2 + Re(I12)γ12 (Vn / Rpe)γ2 + Re(I2)2
Nota bene: non ci sono perdite per avvolto e ventilazione perché il trasformatore è una macchina statica.
Fattore di carico
α: rapporto tra la corrente effettiva circolante negli avvolgimenti e la corrispondente corrente nominale
α = I2 / I2n
Pout = V2 I2 cosφ = I2n V2 I2 cosφ = α V2 I2n cosφ = α I2n cosφ
Pcu = Req I22 = I2n2 = Req (I22)γ2 = α r I2n Req = α Pcu,n
η = α A n cosφ / α A n cosφ + Pren + α2 Pcu,n = α A n cosφ / α (A n cosφ + Pren + α Pcu,n)Ad ogni fattore di potenza cosφ corrisponde una curva di rendimento al variare del fattore di carico α.
dopt = fattore di carico che massimizza il rendimento
d / dα (A n cosφ + Pren / α + α Pcu,n) = Pren / α2 + Pcu,n = 0 minimizza il denominatore
1 / α2 - Pren / Pcu,n ⇒ dopt = sqrt(Pren / Pcu,n)
Dimostrazione:
I coefficienti di autoinduzione e mutua induzione del trasformatore trifase sono uguali a quelli del monofase.
LAA = LAA MAB
N.B.: consideriamo nucleo a stella (Riquadro)
Definizione di induttanza: LAA = φAA iA = N1 φAA iAA
Questo vale solo quando il flusso al numeratore è causato unicamente dalla corrente al denominatore cioè quando tutti gli avvolgimenti sono aperti tranne quello considerato, che in questo caso è primario di fase A.
Nel nostro magnetico questo vuol dire passivare tutti i generatori di forza magnetomotrice tranne quello del primario.
N.B. Passivare un generatore di forza magnetomotrice vuol dire cortocircuitarlo
Rad e Rrd che sono in parallelo a cortocircuitarsi non vengono percorsi da flusso perché ai loro capi è imposta una forza magnetomotrice nulla, quindi possono essere eliminate dall'equivalente che diventa il seguente: