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COMPETENZA e di ADEGUATEZZA. MISURAZIONE DI AUTOPERCEZIONE DI COMPETENZA E ADEGUATEZZA
Sviluppo del se (me-self) e dell'autostima:
Prima fanciullezza (2-6 anni):
- I bambini si descrivono soprattutto in termini di caratteristiche concrete, osservabili; Vale a dire il loro aspetto fisico, sono alto, sono basso, grasso, ho i capelli castani, oppure su attività che possono essere viste anche da un osservatore esterno, vado all'asilo, so disegnare, mi piace giocare con gli altri bambini.
- I bambini hanno una visione poco sfumata ed eccessivamente positiva di sé; possono attribuirsi delle capacità che non possiedono, ad es dire sono molto forte, sono forte come il mio papà.
Origine di questa visione ottimistica consta nella difficoltà a:
- distinguere realtà e desideri (attribuita ai bambini prima da Freud e poi da Piaget)
- effettuare un confronto sociale (autori contemporanei)
I bambini si confrontano con un altro coetaneo o con sé
quando erano più piccoli. Dal confronto deriva il progresso avvenuto e quindi il rafforzamento dell'immagine positiva che costituisce una spinta ed un aiuto per affrontare i compiti dello sviluppo. Perché i bambini di questa età non sono capaci di fare un confronto con diversi bambini contemporaneamente? Le operazioni mentali coinvolte nel confronto sociale sono quelle operazioni che Piaget ha definito SERIAZIONI ADITTIVE coordinazione di più relazioni asimmetriche transitive, come ad esempio quelle indicate da espressioni contenenti "più" e "meno". Es: ordinamento dei bastoncini Ai bambini venivano dati dei bastoncini di diversa lunghezza, sparpagliati sul tavolo, con la richiesta di ordinarli, di metterli in modo da fare una scaletta dal più piccolo al più grande. I bambini più piccoli (4/5 anni) non riescono a fare la scaletta ma riescono a identificare questa relazione tra più piccolo epiù grande tra singole coppie che non riescono a coordinare con altri e così coordinano gli elementodue per volta. Gradualmente (6/7anni ca) riescono a costruire la scaletta perché riescono a confrontare un elemento con tutti gli altri.Possiamo quindi dire che i bambini più piccoli coordinano due elementi per volta e solo gradualmente, al procedere dell’età, arrivano a confrontareun elemento con tutti gli altri. Media fanciullezza (7/10 anni) – scuola elementare I bambini non si limitano alla descrizione di caratteristicheosservabili ma si descrivono anche con tratti di personalità ( vivace, tranquillo, chiacchierone e disposizioni emotive (allegro felice). I bambini fannoconfronti multipli cioè sono in grado di confrontare se stessi non con un singolo bambino ma con più bambini, questo è reso possibile grazie a -emergere di seriazioni moltiplicative (operazioni che consentono di confrontare i bastoncini)-
La frequenza scolastica mette il bambino in situazione di co-presenza con diversi coetanei e in una situazione in cui vengono fatte valutazioni dagli insegnanti, quindi giudizi di tipo comparativo. Tutto ciò, insieme alle migliori capacità di comprendere le altre persone e le loro aspettative poste nei propri confronti, fa sì che i bambini nella media fanciullezza abbiano delle valutazioni più realistiche delle proprie competenze. A questa età comincia ad esserci una distinzione tra ciò che il bambino pensa di essere e pensa di saper fare e ciò che vorrebbe essere e vorrebbe poter fare, oppure tra il sé reale e il sé ideale. Da questa età viene studiata l'autostima globale nei bambini, nell'assunto che i bambini più piccoli non siano in grado di verbalizzarla. L'autostima dei bambini in età prescolare e addirittura più piccoli viene ricavata da osservazioni del loro comportamento.
ritenendo che esso sia indicativo per evincere caratteristiche come la curiosità, lo spirito di iniziativa e la socievolezza. Fonti dell'autostima in media fanciullezza e adolescenza 1) W.James: Autopercezione di competenza di aree valutate importanti: Chiedendo ai bambini di valutare quanto per loro era importante la riuscita nei vari ambiti e quindi calcolare la correlazione tra autostima e competenza/adeguatezza in: - Ambiti importanti: 0.70 - Ambiti non importanti: 0.30 Nel grafico vengono messi a confronto i profili di 2 bambini: un bambino A con un'alta autostima (colonnina azzurra) e un bambino B che ha un'autostima bassa. I 2 profili di competenza/adeguatezza sono molto simili nonostante il livello di autostima sia molto diverso nei 2 bambini. Molto diverso è invece il profilo dell'importanza che i bambini attribuiscono alla riuscita in questi diversi ambiti. Nel bambino A il profilo di importanza è quello di competenza/adeguatezza sono.Pressoché sovrapposti (il bambino riesce bene ed è soddisfatto di sé in quei ambiti che lui ritiene importanti), invece nel bambino B vi è una netta differenza tra il profilo di competenza/adeguatezza e quello di importanza (questo bambino percepisce una scarsa competenza in quei ambiti che per lui sono importanti e sui quali vorrebbe riuscire).
Percezione del supporto da parte degli altri: anche il supporto da parte degli altri contribuisce all'autostima-alla fine della fanciullezza-adolescenza: i due fattori (autostima e competenza-adeguatezza) si sommano e dunque agiscono in modo adattivo.
I livelli di autostima più bassa sono associati ad una più bassa percezione della competenza in ambiti ritenuti importanti, e viceversa, per ogni livello di competenza ci sono delle differenze connesse al grado di supporto percepito. È interessante sottolineare che nei bambini che percepiscono un supporto elevato i punteggi più
Bassi sono comunque più elevati dei punteggi di autostima massimi che si attribuiscono i bambini che hanno invece un supporto scarso ( vedi grafico).Adolescenza Gli adolescenti si descrivono mediante tratti più astratti che vengono costruiti combinando caratteristiche cui concetti si erano formati durante la fanciullezza, compaiono espressioni come introverso (combinazioni di più caratteristiche come timido, nervoso, sentirsi a disagio diffronte ad altre persone), depresso, sensibile.
11-13 anni : quadro di sé contraddittorio a causa della pressione a manifestare aspetti diversi in relazioni diverse (ad es un ragazzo potrebbe dire di essere allegro, estroverso e pieno di entusiasmo quando si trova con i coetanei e di essere invece chiuso, nervoso, introverso quando è a casa) Tali contraddizioni però a questa età non vengono avvertite e non sono fonte di disagio.
14-15 anni : percezioni delle contraddizioni ed interrogativi sul
“sé autentico”. I ragazzi affermano esplicitamente di sentirsi a disagio, di avere a volte il sentimento di una scarsa autenticità e si chiedono anche quali di queste molteplici manifestazioni di loro stessi, quali dei modi di essere che mettono in atto nei confronti di persone diverse corrisponde alla loro vera identità.
16-17 anni: concetti che integrano i tratti contradditori fanno si che si superino i conflitti (concetto di coerenza). Usano termini come flessibile, adattabile oppure ammettono di essere di umore variabile, questo consente di conciliare delle caratteristiche che prima davano l’idea della frammentazione. A questa età si modifica anche la concezione della necessità della coerenza o di presentarsi in modo uguale in tutti i contesti sociali e in tutti i tipi di relazione in cui si viene coinvolti e quindi il fatto di manifestare aspetti diversi di sé nell’ambito di contesti diversi non viene più
Considerato come un limite o una fonte di conflitto ma viene considerato come un aspetto assolutamente normale. Altri aspetti sulla descrizione di sé durante l'adolescenza: Accento sulle qualità interpersonali (gentile, affidabile) che assumono molta importanza in questo periodo perché si esce dalla famiglia e ci si confronta con gruppi di coetanei; compare inoltre l'affermazione di propri ideali, credenze, valori morali e ideologie. Si assiste però ad una diminuzione dell'autostima nella ragazza; ciò è determinato, tra le altre cause, da relazione tra la percezione del proprio aspetto fisico e la propria autostima. La valutazione del proprio aspetto negli anni (grafico) peggiora nelle femmina molto di più che nei maschi, si arriva da un positivo apprezzamento del proprio aspetto a 8 anni a un rifiuto del proprio aspetto a 16 anni nelle femmine. Avevamo visto elevata correlazione tra autostima ed aspetto fisico.
Perché "crolla" nelle ragazze adolescenti? Le femmine vengono messe a confronto con ideali di bellezza femminile attraverso il cinema, la moda, che mostrano un ideale difficilmente raggiungibile per la maggior parte di loro. La bellezza rimane un attributo che viene atteso maggiormente dalle donne. Verso la fine della fanciullezza e nell'adolescenza la percezione della propria competenza e adeguatezza e la considerazione che la sostengono degli altri concorrono in modo adattivo a determinare l'autostima. Ma non è detto che questo sia il modo in cui questi fattori agiscono nel corso di tutte le età. Possibili cambiamenti evolutivi negli effetti dei due fattori: INFANZIA, PRIMA FANCIULEZZA l'autostima riflette la natura dell'attaccamento tra il bambino e i genitori. Attaccamento sicuro, richieste estandard chiari e adeguati alle capacità del bambino fanno sì che questi abbia fiducia nella propria adeguatezza. Quindi ibambini che findall’infanzia avvertono la disponibilità della figura di attaccamento, la sentono sollecita nel rispondere alle proprie richieste e sentono che quello cheviene chiesto loro di fare è qualcosa che essi sono in grado di fare, e ai quali è chiaro l’obiettivo che ci si aspetta da loro sono in grado di far proprioquesti standard e di sviluppare quel tipo di attività che vengono loro sollecitate e richieste. Questo successivamente porta all’effettiva Acquisizione dicompetenze dalla quale deriva l’autopercezione delle proprie competenze. Nei primi anni di vita l’auto stima dipende molto più dalla stima edall’affetto che il bambino percepisce dalle persone per lui significative che non dalle valutazioni che egli stesso è in grado dare della propriacompetenza, queste compaiono successivamente.L’autostima viene minacciata da : 1. “SUPPORTO CONDIZIONATO” ( secondo la Harter) ecioè delle richieste da parte di persone significative per il bambino, troppo elevate rispetto alle capacità affettive e una affetto e una accettazione che sono subordinate alla bassa autostima allasoddisfazione di tali richieste. La compresenza di questi 2 fattori genera una bassa autostima. 2. Altra minaccia: eccessiva indulgenza. I ragazzi che sperimentano questo stile educativo hanno una valutazione esagerata delle proprie competenze.