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sulla loro sommità. Il citoplasma di queste cellule è più chiaro e si apre a livello del lume: si tratta
delle cellule caliciformi mucipare, responsabili della secrezione di muco. Il muco riveste la
superficie della mucosa respiratoria e viene movimentato dal battito regolare e direzionato delle
ciglia a costituire una vera e propria scala mucociliare, responsabile di trasportare eventuali
particelle introdotte con l'aria inspirata, di captarli e trasportarli verso le porzioni superiori per poi
deglutirli o eliminarli. Questa scala mucociliare è garantita proprio da queste due componenti: la
secrezione mucosa delle cellule caliciformi mucipare (ghiandole unicellulari intraepiteliali) e dalle
ghiandole sottostanti della sottomucosa (acini sierosi, alcuni tubuli mucosi e delle strutture duttali
responsabili di trasportare le secrezioni ghiandolari a livello del lume). Ci sono altre cellule a livello
epiteliale che sono più difficilmente identificabili; sono cellule poste a livello basale: identifichiamo
la presenza di alcuni nuclei posti immediatamente a ridosso della membrana basale: sono cellule più
indifferenziate (con caratteristiche meno individuabili proprio per la loro non terminale
differenziazione), si tratta di cellule staminali (di rimpiazzo) che andranno poi a ricostituire i vari
elementi differenziati dell'epitelio respiratorio. A livello basale si trovano anche cellule con
funzione secretoria di natura endocrina. È difficile distinguere questi citotipi, un criterio
morfologico (che tuttavia chiaramente non è richiesto) è la presenza di un alone chiaro a livello
citoplasmatico. Queste cellule di natura neuroendocrina sono responsabili della secrezione di
peptidi e mediatori che vengono rilasciati a livello dei capillari al di sotto dell'epitelio, non è una
secrezione rilasciata a livello del lume ma viene rilasciata nel torrente ematico per influenzare le
attività per esempio della parete respiratoria (secrezione ghiandolare o contrazione della porzione
muscolare liscia). Osserviamo una venula sottostante all'epitelio con globuli rossi al suo interno.
Altri citotipi cellulari segnalati in alcuni testi sono di difficile classificazione: si tratta di elementi
senza ciglia ma con microvilli, è probabile che possano appartenere a cellule con funzioni
chemorecettoriali o piuttosto anche a cellule che non si sono ancora terminalmente differenziate
(stadio morfologico intermedio tra cellule progenitrici e cellule specializzate ->ciliate o mucipare).
Ho inserito quest'altra immagine (anche se lui non ce l'ha mostrata) in modo tale da poter rendere
l'idea anche del preparato colorato con un'altra tecnica.
Trachea longitudinale, colorazione EE
Possiamo osservare una sezione condotta secondo un piano
perpendicolare rispetto al preparato precendente. Se osserviamo
questa sezione, l'immagine che vediamo è analoga a quella
precedente: parete della trachea con tonaca mucosa, tonaca
sottomucosa e tonaca fibrosa. Tuttavia vediamo in sezione degli
anelli sovrapposti, è chiaro che questa sezione è condotta secondo
un piano parallelo all'asse longitudinale dell'organo e quindi
osserviamo i vari semianelli sovrapposti e in particolare possiamo
cogliere la presenza della tonaca fibrosa che passa da un anello
all'altro riempiendo la soluzione di continuità non solo
posteriormente ma anche tra i vari anelli sovrapposti a costituire
la struttura che si denomina legamento anulare, legamento che
riempie la porzione che rimane libera dalla sovrapposizione dei
vari anelli che sono distanziati l'uno dall'altro.
Bronchi intrapolmonari (caratteristiche simili a quelle della trachea), colorazione PAS che mette
in evidenza i residui glicidici presenti a livello cellulare o della matrice, dove caratteristicamente si
possono ritrovare. Possiamo vedere bene la costituzione della parete di un
bronco intrapolmonare che ancora conserva delle
caratteristiche che ne fanno un bronco di calibro maggiore.
Osserviamo come la colorazione PAS mette in evidenza
strutture a livello epiteliale e a livello delle porzioni
cartilaginee. Non ci deve stupire perchè questa colorazione
individua i residui glicidici che si ritrovano sia a livello dei
mucopolisaccaridi che si ritrovano nella secrezione mucosa
delle cellule caliciformi mucipare, che nella matrice
cartilaginea. Osserviamo le caratteristiche della parete di
questa via aerifera: questa è ancora costituita da una tonaca
mucosa, una sottomucosa e una fibrosa laddove ritroviamo
le porzioni cartilaginee. A maggior ingrandimento possiamo
constatare la presenza a livello della tonaca mucosa
dell'epitelio respiratorio con le sue caratteristiche tipiche.
Ancora a maggior ingrandimento possiamo vedere come
questa colorazione ci restituisce un'immagine che è l'inverso di quella che abbiamo visto
precedentemente; la colorazione è specifica per le cellule caliciformi mucipare che ci appaiono
fucsia perchè hanno la teca ricca del muco che sono destinate a secernere. Le cellule ciliate, di cui
notiamo le estroflessioni apicali, sono invece chiare proprio perchè non hanno questo contenuto di
mucopolisaccaridi messo in evidenza dalla colorazione. Se osserviamo l'epitelio vediamo come si
alternano cellule intensamente fucsia e cellule più chiare. Se ritorniamo ad un ingrandimento
minore possiamo osservare come al di sotto della mucosa (al confine tra mucosa e sottomucosa)
abbiamo la presenza di un contingente muscolare liscio lungo tutto il contorno dell'organo, non è
ristretto solo al livello posteriore (come avevamo visto a livello della trachea). Questo contingente
muscolare liscio arricchisce tutta la circonferenza della parete dei bronchi a questo livello; esso
aumenterà la sua importanza man mano che scenderemo di calibro. Vediamo a livello della
sottomucosa la presenza di ghiandole, anche qui la colorazione PAS mette in evidenza la porzione
mucosa (tubuli mucosi), le strutture meno intensamente colorate sono gli acini sierosi.
Più esternamente possiamo osservare la presenza delle strutture cartilaginee che non figurano più
dei semianelli quanto piuttosto delle placche irregolarmente disposte lungo tutta la circonferenza
dell'organo. Sia la componete muscolare che quella cartilaginea interessano tutta la circonferenza
dell'organo. Le placche cartilaginee sono disposte a varia altezza e le ritroviamo percorrendo il lume
dell'organo. Vediamo anche la presenza di strutture vascolari all'interno della parete dell'organo:
queste sono attribuibili alla vascolarizzazione trofica della parete della via respiratoria (quella che è
costituita da arterie e vene bronchiali, deputate proprio all'irrorazione della parete delle vie aerifere).
Esternamente all'organo invece troviamo dei grossi vasi, satelliti delle vie aerifere, riferibili invece
alla circolazione funzionale (arterie e vene polmonari). I regimi pressori inferiori a livello della
circolazione polmonare rendono ragione di una parete anche a livello della controparte arteriosa che
è meno spessa rispetto alla circolazione sistemica (non ci deve stupire se troviamo delle strutture
arteriose riferibili ad arterie polmonari con una parete che presenta degli spessori inferiori rispetto a
quelli che avrebbe un'arteria sistemica di calibro analogo). Se scendiamo ad osservare strutture di
calibro inferiore vediamo come cambia la costituzione della parete: vediamo una via aerifera
proprio nel momento in cui essa si biforca in due strutture di calibro uguale (suddivisione
dicotomica che ci restituisce un'immagine a farfalla). A maggior ingrandimento vediamo che non
ritroviamo più la presenza di placche cartilaginee, ma ritroviamo un contingente muscolare più
rappresentato: fibre muscolari lisce che seguono tutta la parete dell'organo a costituire una tonaca
fibromuscolare giustapposta alla tonaca mucosa, non abbiamo più una sottomucosa rappresentata e
quindi non abbiamo la presenza di ghiandole nel suo contesto. Al di sotto di un certo livello di
calibro (circa 1 mm di diametro) scompaiono le placche cartilaginee e le ghiandole, mentre si
rinforza il contingente muscolare che obbedisce a funzioni regolatorie del lume di queste strutture,
che possiamo definire bronchiolari, in risposta ad esigenze funzionali che regolino un flusso d'aria
che può cambiare.
Altro preparato di polmone con EE Ritroviamo alcune strutture bronchiolari: in
questo caso vediamo un bronchiolo a livello
della sua ramificazione. Osservando la sua
struttura vediamo innanzitutto come il suo
decorso si accompagna al decorso di strutture
vascolari (vediamo la sezione di un'arteria
polmonare); nel contesto di questa struttura
troviamo anche dei vasi minori inclusi nella
parete: sono strutture di natura vascolare
bronchiolare (rami che irrorano la parete del
bronchiolo). Il contorno del bronchiolo
talvolta presenta un margine ondulato dovuto
alla presenza di un contingente muscolare
liscio che contraendo e restringendo il lume
può sollevare la soprastante mucosa. A
maggior ingrandimento vediamo come nel
contesto della parete dell'organo non
ritroviamo le placche cartilaginee ma un contingente di muscolatura liscia. Ancora a maggior
ingrandimento vediamo che non abbiamo un'immagine di fibre longitudinali perchè non sono fibre
orientate in senso trasversale ma sono orientate longitudinalmente e la sezione ci restituisce
un'immagine di fibre (cellule) circolari, che si allungano lungo un senso opposto al piano di sezione.
[CONSIGLIO: dobbiamo sempre interpretare l'orientamento del contingente muscolare che è
costituito a questo livello da fibre con andamento a spirale (fibre circolari e longitudinali) di volta
in volta il piano della sezione permetterà di individuare un contingente diverso a seconda
dell'inclinazione del taglio].
Se osserviamo la mucosa (per quanto le sue caratteristiche siano un po' danneggiate dalla
preparazione) vediamo come essa è costituita da un epitelio di natura respiratoria che conserva i
suoi caratteri di pseudostratificazione. A maggior ingrandimento possiamo vedere delle
estroflessioni apicali (ciglia), cellule maggiormente colorabili (cilindriche ciliate), cellule più
scarsamente colorabili (caliciformi mucipare). Se seguiamo il contorno di questo bronchiolo (che
definiamo così per l'assenza di strutture cartilaginee) notiamo ogni tanto la presenza di cellule che
hanno una forma più cupuliforme (sono difficilmente rintracciabili perchè ancora non rappresentano
un contingente ben rappresentato); sono cellule che mancano delle estroflessioni apicali, hanno una
forma più cupuliforme e sono le cellule di Clara che già compaiono a livello dei primi bronchioli
per poi costituire il citotipo che sostituisce le cellule mucipare dove queste scompaiono (a livello
dei bronchiol