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TIPOLOGIE DI MERCATO
Concorrenza Perfetta
Ci sono moltissime imprese che producono tutte lo stesso identico bene. Nessuna impresa è in grado di fissare un prezzo che è determinato dalla legge di mercato. Un mercato diciamo ideale perché varierà sempre da soggetto a soggetto. Esempi di questo sono i mercati di tipo finanziario (mercato dei cambi di valuta) che sono perlo più mercati su piattaforma o internet. Proprio perché i prodotti sono identici è impossibile che ci siano prezzi diversi altrimenti si comprerà sempre da chi vende meno. Quando il mercato si trova in equilibrio non è più possibile ridurre i costi. La concorrenza perfetta è quel tipo di mercato in cui tantissimi vendono e comprano senza costi all'entrata.
Concorrenza Monopolistica
Moltissime imprese che producono beni simili tra di loro ma non identici esempio le pompe di benzina e la loro collocazione del punto vendita oppure la bottega sotto casa/supermercato.
Nel mercato di concorrenza monopolistica c'è un procedimento detto di differenziazione del prodotto che può dipendere dalla collocazione sul territorio, dalla qualità, dal confezionamento etc... Nell'oligopolio, ci sono poche imprese che offrono beni simili. La differenza con la concorrenza monopolistica è proprio il fatto che ci sono poche imprese. È possibile per ogni impresa studiare il comportamento strategico dell'altra impresa e quindi si ha la possibilità di anticipare le mosse delle altre imprese e di poter predominare e resistere sul mercato. Nel monopolio, c'è una sola impresa e ci sono barriere all'entrata. Questo è legato alla tecnologia della produzione. Il monopolio naturale si ha tutte quelle volte in cui occorre un forte investimento iniziale e dei costi marginali bassi o pari a zero. Ad esempio, i servizi che necessitano di una rete di infrastrutture come l'acqua nelle case, la rete dei tubi è stata costruita dal Governo.Qb perché in quel range di produzione i ricavi superano i costi e quindi l'impresa otterrà un profitto.Qb.Tutte le imprese all'inizio saranno in perdita ciò perché devono affrontare COSTI FISSI e devono vedere quando arriveranno ad un punto di pareggio. La scelta ottimale si ha quando la differenza tra Beneficio e costi è massima.
ECONOMIA POLITICA LEZIONE 6° 23/03/2020
Produttività OTTIMALE IN BREVE PERIODO
Se la curva sta prima di D i ricavi stanno aumentando dopo non aumentano perché il costo di produzione aumenta rispetto al profitto che avrò.
Rm=Cm Profitto massimo, questa regola è valida anche nelle altre tipologie di mercato.
Il profitto è la differenza tra RICAVI E COSTI e nei costi dobbiamo inserire anche la retribuzione del venditore.
La società per azione raccoglie soldi vendendo azioni, gli azionisti stanno a casa e soltanto una volta l'anno si riuniscono; mentre i dirigenti danno ordini.
Nel calcolo dei costi dobbiamo tenere conto sia degli azionisti che dei dirigenti, il profitto dei ricavi delle vendite.
si avrà sottraendo i COSTI ECONOMIA POLITICA LEZIONE 6° 23/03/2020
FISSI,COSTI VARIABILI, Gli stipendi , la rendita (degli azionisti). Serimane qualcosa è profitto. Se non vi rimane niente secondo gli economisti non c'è problema poiché chi ha contribuito ha aumentato il suo reddito.
Come si sposta la domanda di un bene? Se cambiano Ricavi Marginali, Costi marginali, Costo di ogni risorsa o per la produttività di ogni gelataio. I costi più bassi si possono avere pagando di meno le risorse oppure aumentando la produttività. Se il prezzo di mercato aumenta l'impresa potrà produrre di più, la scelta ottimale sarà in corrispondenza di una quantità maggiore, se diminuisce il prezzo ci sarà una minore quantità e minor profitto. L'impresa può andare in perdita ma solo temporaneamente, può cambiare la sua scelta nel lungo periodo e ridurre la dimensione, altrimenti uscirebbe dal
mercato; se invece faccio più profitti voglio ingrandirmi, se P scende al di sotto del mio costo variabile medio minimo, l'impresa andrà in perdita, non può più limitare in nessun modo la perdita ed esce dal mercato, il cosiddetto PUNTO DI FUGA. Le curve di offerta individuali sono date dalle curve dei costi marginali a partire dai PUNTI DI FUGA. La curva di offerta di mercato è la somma orizzontale della Curva di offerta individuale.