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La tibio tarsica e il piede

La tibio-tarsica e il piede hanno una rilevanza notevole per il cammino e soprattutto per

l’appoggio di tutto l’arto inferiore, per cui insieme al ginocchio l’articolazione tibio-tarsica e il

piede assorbono l’urto una volta che tocchiamo il suolo.

Il piede funziona come un vero e proprio ammortizzatore data la presenza del cuscinetto

calcaneare e i polpastrelli delle dita che chiaramente hanno dimensioni maggiori rispetto a quelle

delle mani.

La prima cosa da notare nell’ispezione sono le scarpe, ovvero come queste sono consumate. Il

consumo della suola è determinato dal tipo di cammino e ci dà numerose informazioni sul tipo di

piede e di articolazione che andremo a osservare e valutare. ( per esempio persone che eccedono

nella dorsi flessione avranno un tacco molto più consumato, oppure in caso di piede varo

noteremo il lato esterno della scarpa maggiormente consumato rispetto che l’interno). Guardare

quindi le scarpe del paziente ci da infatti informazioni importanti sull’atteggiamento

deambulatorio del paziente.

Una volta fatto questo andremo a ispezionare il piede. Cosa guarderemo del piede? Se è cavo o

piatto, o se sono presenti calli perché ci darà informazioni su come il piede è posizionato nella

scarpa durante il cammino, ( per esempio un paziente con le dita dei piedi in griffe avrà del calli

sulle ultime falangi). Guarderemo poi se il piede è valgo o varo, presenza di dita a martello, ma la

cosa più importante è sicuramente durante la palpazione la temperatura; a seconda del colore del

piede ci aspetteremo una determinata temperatura ma è con la palpazione che ne avremo la

conferma, la temperatura della cute ci darà notizie riguardanti la circolazione, o se

presumibilmente in presenza di una lesione vi è infezione ( in quest’ultimo caso sarà

accompagnato anche da arrossamento della pelle). Nella valutazione sarà poi importante

chiedere al paziente di mettersi in posizione ortostatica per valutare l’atteggiamento del piede

sotto carico ( per esempio un piede piatto lo potremo notare solo se il paziente è in piedi perché,

proprio in questa posizione noteremo come la volta plantare scompare completamente, cosa che

invece non avremo potuto notare in una posizione in cui il piede non è sotto carico).

Faremo poi una suddivisione tra avampiede e retro piede, e controlleremo di questi gli assi, ovvero

tracceremo una linea immaginaria che va dall’apice del secondo dito alla fine del calcagno e poi

tracceremo un secondo asse bi malleolare in cui virtualmente uniremo le due prominenze ossee

che sono appunto i malleoli. In base a questi assi potremo notare delle variazioni anche notevoli

(di solito l’asse longitudinale dall’avampiede e del retro piede coincidono, in caso di variazioni

noteremo come questi due assi non siano assolutamente coincidenti)

Le articolazioni del piede sono, oltre alla tibio tarsica, l’astragalo calcaneare, metatarso falangea,

l’interfalangea prossimale e distale. I movimenti principali della caviglia sono: flessione dorsale

(quando il piede si avvicina alla tibia), flessione plantare o plantarflessione (quando il piede si

allontana dalla tibia) . I movimenti dell’astragalo calcaneare sono i movimenti di inversione ed

eversione ( che sarebbero i movimenti di supinazione e pronazione).

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
3 pagine
SSD Scienze mediche MED/48 Scienze infermieristiche e tecniche neuro-psichiatriche e riabilitative

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Stellaste89 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Cinesiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Sassari o del prof Aiello Giovanni.