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Estratto del documento

TRADUZIONE LETTERALE:

1. Ic þis giedd wrece bi me ful geomorre, io canto questo canto di me molto triste/tristemente

2. minre sylfre sið. Ic þæt secgan mæg del mio stesso destino. Io posso dire questo

3. hwæt Ic yrmþa gebad, siþþan Ic up weox,ciò che io patii di dolore da quando io crebbi,

4. niwes oþþe ealdes, no ma þonne nu. di dolori nuovi o vecchi, non più di ora.

5. A ic wite wonn minra wræcsiþa. sempre io ottenni tormenti (opp. mi lamento del buio) dei miei viaggi d’esilio

rest min hlaford gewat heonan of leodum Prima il mio signore è partito, lontano dalle genti

1. AE

6. ofer yþa gelac; hæfde Ic uhtceare sopra la distesa delle onde; mi chiedevo all’alba

7. hwær min leodfruma londes wære. di dove il mio signore nella terra fosse.

8. Ða Ic me feran gewat folgað secan, allora io mi spostai per cercare un seguito

9. wineleas wræcca for minre weaþearfe. senza amici esule per me stesso per il mio bisogno tormentoso

10. Ongunnon þæt þæs monnes magas hycgan cominciarono questo i parenti dell’uomo a pensare

11. þurh dyrne geþoht þæt hy todælden unc a pensare attraverso un pensiero nascosto che essi separassero noi

12. pæt wit gewidost in woruldrice che noi il più lontano possibile nel mondo

13. lifdon laðlicost; ond mec longade. vivessimo nel modo più odioso/ostile; e io soffrivo.

14. Het mec hlaford min her heard niman; il mio signore mi ordinò di prendere dimora qui

15. ahte Ic leofra lyt on þissum londstede, avevo io poco di cari in questa terra (avevo pochi amici)

16. holdra freonda; forþon is min hyge geomor. amici leali; per questo è il mio animo rattristato

17. Ða Ic me ful gemæcne monnan funde, perchè/allora io per me stessa trovai un uomo simile a me

18. heardsæligne, hygegomorne, sfortunato, triste nel cuore

19. mod miþendne, morþor hycgendne, che nasconde un pensiero omicida

20. bliþe gebæro. Ful oft wit beotedan con atteggiamento lieto. Molto spesso ci eravamo giurati

V.1: Ic c

viene dal lat.ego: g>k per 2° mutazione cons. e>i con palatalizzazione di

V.5: due letture:

1) ’sempre io ottenni tormenti dei miei viaggi di esilio/di tormento’

A= sempre

a->

wr æ csith gen. plurale che quasi sempre in inglese antico è una ‘a’. Tale parola è un composto

fatto da ‘wræc’ = esule (o anche guerriero) + siþ = viaggio e può significare anche

(v. 2 ‘siđ -> si pronuncia allo stesso modo perchè la đ si trova tra 2

metaforicamente ‘destino’

vocali e si legge come una spirante interdentale sonora)

wonn-> preterito del verbo forte ‘winnan’ =ottenere/vincere

wite=tormento

2) wite -> verbo -> ‘lamentarsi’

‘sempre io mi lamento del buio dei miei sentieri d’infelicità

wonn-> sostantivo-> ‘buio/oscurità’

contrapposizione tra ‘A’ = sempre e ‘Aerest’=avverbio che indica ‘prima’ non è un caso che

vengano messi uno dopo l altro

V.6-7-8:

min=possessivo per mio

hlaford= parola per signore antenato di ‘Lord’ (hlaf=pane; ord -> deriva da ‘ward’=guardia)

parole con ‘wu’ derivano dal germanico e si trasformano nell’italiano ‘gu’.

Calco semantico: hlaford =etimologicamente la parola per signore, ma poi diventa anche il

significato di ‘signore dei Cieli’ dopo la cristianizzazione. Pare che la parola sia ‘signore’ in senso di

marito

gewat-> 3 pers. sing. preterito indicativo = andare/andarsene/muoversi

è come se la donna dicesse che il suo uomo se n’è andato aldilà del mare.

• heonan of leodum ofer yþa (gen. plurale) gelac = è partito è andato aldilà del mare

a g

gelac (pronuncia ‘JelaK’ perché è una vocale velare non palatale; inoltre è seguita da vocale

palatale che la palatalizza.

Io stavo male all’alba su dove il mio signore della terra fosse. Hæfde = avere

hapax-> parola greca con cui si indica ‘una sola volta’

uhtceare (uht=prime luci dell’alba; ceare=cure/attenzione per qlcn)

Lei si chiede che fine abbia fatto lui: ‘’mi chiedevo/mi tormentavo all’alba di dove [hw>wh

(metatesi)] il mio signore della terra fosse.

londes=genitivo singolare->’terra’

Il genitivo poteva avere funzione di ‘locativo’ (dove il mio signore nella terra fosse).

La parola ‘uht' viene ripresa al v.35 dove fa capire che all’alba è particolarmente sofferente.

Leodfruma-> altra parola per signore-> Al poeta ags piaceva usare parole diverse per indicare la

stessa cosa (fruma=il primo/quello che sta davanti; leod= gente/popolo)

v.6 leodum->dat. plurale

Lei dà del marito una descrizione sociale.

Hlaford heonan

V. 6 è in allitterazione con la ‘h’ di

leodfruma londes

v. 8 allittera con

Questo a volte determina la necessità di inventare composti nuovi.

Tecnicamente dobbiamo saper che il verso germanico è un verso lungo, diviso in due

(a - b)

emistichi/semiversi che sono tenuti insieme dall’allitterazione= un verso lungo deve

contenere almeno 2/3 elementi che allitterino; se ce ne sono 2 non possono essere in un

emistichio ma nel 1° semiverso e nel 2°.

Arsi del secondo emistichio

Allitterazione per (Arsi->tempo forte-> prima parola portatrice di

accento metrico; l accento metrico cade in primo luogo sui nomi: sostantivo, aggettivo, pronome. Il

tempo metrico è in prima battuta un sostantivo)

U allittera con i a e o-> perchè le parole che iniziano con vocali sono di meno quindi allitterano tra

loro;

Uhtceare allittera con ofer e yþa

Suppletivisimo-> la flessione del verbo essere è suppletiva cioè le voci verbali sono costruite

attraverso radici diverse (elemento condiviso da tutte le lingue germaniche. Queste tre radici

germaniche derivano da radici indoeuropee:

*ues-

*es-

*bheu-

Nell’ie. queste radici verbali esistevano perchè si indicava con precisione che tipo di essere si

intendesse=>vivere/abitare…

Ciascuna di aquesti ne aveva no specifico. Questa differenza nelle lingue germ. si è persa.

Dalla radice *bheu- è tratto l infinito ‘’to be’’

*es- inglese ‘’is’’

*ues- inglese ‘were’

‘Essere’ è suppletivo-> sfrutta radici diverse per indicare cose diverse

Quest’uomo è vittima o complice di questa separazione?

V. 8-9-10

đa-> in grassetto non si sa perché. Vuol dire ‘allora’ -> avverbio

Se traduco ‘allora io andai..’ è anche congiunzione subordinante ; se considero ‘đa’ una

congiunzione devo tradurre ‘quando’ ma salta il punto perché il periodo non finisce. Quando

diciamo che la punteggiatura è un’interpretazione dell’editore teniamo conto della traduzione di

quell’editore perché regola di conseguenza la punteggiatura. E’ possibile che i poeti giocassero su

quest’ambiguità : lascia al lettore intendere quale è principale, quale secondaria. E’

un’interpretazione sulla base dell’edizione critica di uno studioso. stiamo cercando di fissare un

testo che nel Medioevo non voleva essere fisso perché i legami logico-sintattici non erano

immutabili

folgađ-> sostantivo allittera con ‘feran’

wræcca=esule

weaþearfe-> sostantivo più forte => bisogno + tormentoso (tautologico).

æ (r+consonante frattura).

þearfe = ‘bisogno’ viene da ata. ’darb> >ea

traduzione: allora io per me stesso mi spostai senza amici per il mio bisogno tormentoso

wine=amico

leas=privo

esule senza amici andai in viaggio a cercare un seguito/entrare in un servizio (cosa strana

se detta da una donna) quindi probabilmente è un uomo che si lamenta d’essere senza un

comandante.

Vv.11-12-13-14 -> problema fondamentale dell’interpretazione della poesia

‘’cominciarono questo/ciò i parenti dell’uomo a pensare attraverso un pensiero nascosto

(negativo) , che essi separassero noi, che il più lontano possibile nel mondo

vivessimo=cosicché noi viviamo nel modo più ostile e io soffrivo di nostalgia’’ quì c’è una

svolta nel componimento: l inizio in cui la donna dice che soffre e ha sempre sofferto e poi

parla del signore andato via e le provocava preoccupazione. Dice che si mette in viaggio

magas=i

(esule e senz’amici) ; si inserisce un 3° personaggio (i parenti). E’ incerto chi sia

monnes’

‘des =dell’uomo perché è possibile che sia un uomo qualsiasi, mentre x altri

studiosi è il marito della donna. Alcuni hanno immaginato che potesse essere un uomo

rifiutato dalla donna e che per mettere zizzania ha fatto in modo di separarli (non ci sono

prove).

Ongunnon=preterito plurale ‘cominciarono’ -> alcuni propongono di leggerlo come un

cominciato’

piuccheperfetto-> ‘avevano perchè l’azione deve coincidere temporalmente

con il fatto che l’uomo se ne andò. L’inglese però era già abbastanza maturo e se si

voleva dire un piuccheperfetto lo avrebbero fatto. Il discorso della protagonista appare

confuso, forse volutamente. I nessi logico-temporali saltano un po’. Abbiamo

‘magas’=parenti [singolare di ‘magas’ è ‘mæg<a (leggere ‘mei’) per formare il plurale la

desinenza è in ‘as’ (altro esempio ‘dæg-daegas)

todælden ->congiuntivo 3°pers. pl. ‘’che si separassero’’ formato da:

to->prefisso dæl->parte

+ (tedesco ‘’teil’’) che è la radice della parola.

þurh —> metatesi di ‘r’ (inglese ‘through)

dyrne = nascosto. ‘ne’ è la desinenza dell’accusativo

geþoht = pensiero

þæt—> congiunzione ‘che/affinché/perché’ ma meglio tradurre ‘cosicchè’

wit —> ‘’noi due’’ esito di ‘duale’ (nell’ie. esistevano singolare, plurale e duale); nelle

lingue germ. queste forme di duale sono rare e stavano già scomparendo. In questo caso

è stata usata per rendere più aspra la separazione, indica marito e moglie, insiste sul fatto

che sono una coppia.

Gewidost -> wi

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
14 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/15 Filologia germanica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher dance_manu di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filologia germanica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Siena o del prof Digilio Maria Rita.