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Sindrome dello stretto toracico

Il termine comprende una compressione di strutture nervose e/o vascolari da parte di strutture ossee o muscolari tra la clavicola e la 1° costola. Tale compressione può essere causata da un'alterazione dell'equilibrio posturale del cingolo scapolare, dall'attività prolungata dell'arto superiore sopra il capo o da problemi artrosici del rachide cervicale che possono determinare una contrattura riflessa degli scaleni. La sintomatologia è legata alla posizione dell'arto superiore ed è caratterizzata da sintomi al rachide cervicale, alla spalla, al braccio e alla mano che solitamente peggiorano se si solleva l'arto sopra il capo per ulteriore riduzione dello spazio anatomico destinato al passaggio delle strutture vascolo-nervose. Test di Adson: pz seduto con braccio interessato abdotto di 30° a gomito esteso. In contemporanea si estende il collo e si gira la testa verso la spalla omolaterale.Il paziente deve poi inalare profondamente e trattenere il respiro. È positivo se vi è diminuzione/assenza del polso radiale omolaterale e possibili parestesie. È più specifico per le compromissioni del plesso a livello dei muscoli scaleni.
  1. EAST (Elevated Arm Stress Test): pz seduto con braccia abdotte a 90°, in RE e con gomiti flessi a 90° (posizione di resa). Il paziente lentamente apre e chiude le mani per 3 minuti. È positivo se aumenta il dolore, se vi sono parestesie, senso di pesantezza e/o di debolezza. Il test esamina il carico/stress a cui viene sottoposto tutto il plesso in questa posizione. È sensibile per i TOS sia ad eziologia neurogena che vascolare.
  2. SCHIENA E BACINO
Instabilità lombare: rappresenta una patologia di carattere degenerativo o traumatico che consiste nella perdita della capacità del rachide di mantenere le relazioni tra le vertebre tale per cui le vertebre stesse risultano fuori asse ed.

Eccessivamente mobili anche se sottoposte a carichi normali.

Prone instability test: nella prima fase il paziente viene posizionato prono e rilassato con il corpo in appoggio sul lettino e gli arti inferiori posizionati oltre il bordo, con i piedi sul pavimento. L'esaminatore applica una pressione postero-anteriore a livello delle vertebre lombari. Nella seconda fase il paziente solleva gli arti inferiori dal pavimento e l'operatore applica nuovamente una pressione postero-anteriore. Il test è positivo se il dolore è provocato esclusivamente nella posizione in cui il paziente è rilassato e con i piedi in appoggio nel pavimento (Fase 1). Questo perché sollevando i piedi l'azione dei muscoli paravertebrali stabilizza i segmenti spinali.

Painful catch sign: il paziente viene posizionato supino. Il fisioterapista solleva gli arti inferiori del paziente (o chiede a questo di farlo attivamente) di 30 cm dal piano del lettino mantenendo

L'estensione di ginocchio. Successivamente chiede al paziente di riportare gli arti inferiori lentamente sul lettino. Il test è positivo se gli arti inferiori cadono rapidamente nel lettino a causa dell'improvviso dolore lombare provocato dagli spostamenti vertebrali.

Disfunzione dell'articolazione sacro-iliaca: la SIJD generalmente crea dolore nella zona lombare. Tuttavia, la diagnosi di questo problema non è facile per via della sua posizione anatomica e perché non c'è un GS diagnostico. È importante inoltre considerare che la SIJD si può sviluppare secondariamente ad altre patologie delle strutture intorno all'articolazione sacroiliaca.

Test di Gaenslen: il paziente è supino e la "gamba dolente" sta sul bordo del lettino piegata verso il basso in estensione d'anca. La gamba dal lato sano viene portata in flessione totale e anche il ginocchio è flesso quasi completamente.

L'esaminatore respinge verso il pavimento la gamba dolente e l'altra in flessione totale tramite un'aspirazione sul ginocchio. Il test è positivo quando il paziente avverte dolore durante l'esecuzione di questo test.

Test di Cranial Shear (test di spinta sacrale): il paziente è in posizione prona sullettino con le braccia lungo i fianchi e il capo girato verso il lato che preferisce. L'esaminatore applica una pressione diretta sul sacro: una mano viene posizionata posteriormente sul sacro e l'altra sopra che la rinforza. Il test è positivo se si produce dolore nella regione sacroiliaca, saremo in presenza quindi probabilmente di una sacroileite.

Gapping test (test di distrazione sacroiliaca): pz supino, si applica una pressione sulle spine iliache anterosuperiori in direzione postero-laterale. Applicando una forza di questo tipo sulle spine iliache si va a stressare la sacroiliaca e i relativi legamenti, quindi se il pz sente dolore il test è

positivo.+ ASLR e Test di Yeoman.

Sindrome delle faccette articolari: si palesa con un dolore al rachide lombare, dorsale o cervicale dovuto allamutata cinematica riguardante le faccette articolari. È un processo infiammatorio per sovraccarichi ripetutiche determina infiammazione della capsula che riveste l'articolazione e in casi più importanti anche ladeformazione della struttura con relativo restringimento del canale spinale della zona adiacente.

Kemp test: ha lo scopo di stimolare dolore, più spesso lombare, relativo allasindrome da faccette articolari e viene utilizzato anche per distinguere questasindrome da una forma di sciatalgia. Può essere eseguito sia in posizione erettasia in posizione seduta. Il paziente deve estendere il rachide, eseguire unaflessione laterale e rotazione dal lato del dolore. Il terapista con una manostabilizza la pelvi e con l'altra spinge la spalla omolaterale in indietroobliquamente.

Nessun dolore: assenza di

sindrome delle faccette o sciatalgia.- Dolore irradiato lungo la gamba fino al piede: sciatalgia.- Dolore alla schiena che si irradia fino al ginocchio: sindrome delle faccette.
➢ Springign test: consiste nella palpazione e pressione tramite l'osso pisiforme del processo spinoso della vertebra interessata. Inizialmente bisogna identificare la vertebra che si presume sia interessata con paziente prono. Posizionare il pisiforme sulla spinosa e l'altra mano sopra. Eseguire una pressione aiutandosi con entrambe le mani, verificando inoltre la mobilità della vertebra.
Peripartum pelvic pain: dolore nella regione pelvica (con o senza irradiazione) che inizia durante la gravidanza o entro le prime 3 settimane dopo il parto e per il quale non c'è una chiara diagnosi per spiegare i sintomi. Il dolore pelvico è preminente intorno alle articolazioni sacro-iliache e alla sinfisi. Si estende spesso ad altre parti del bacino, alla parte superiore delle gambe eeccezionalmente alla parte inferiore delle gambe.➢ PPPP test: valuta la presenza di disfunzione sacroiliaca nelle donne in gravidanzae distingue tra dolore alla cintura pelvica e lombalgia. Pz supina, anca flessa a 90°con ginocchio flesso. Una mano viene posizionata sotto l'osso sacro per fissarnela posizione mentre l'altra viene utilizzata per applicare una forza verso il bassoal femore. Applicando una pressione assiale lungo la lunghezza del femore, ilfemore viene utilizzato come una leva per spingere l'ileo posteriormenteaccentuando così il dolore. (+ fare gli altri test per la SIJD).Scoliosi: è una complessa deformità strutturale della colonna vertebrale che si torce sui tre piani dello spazio:sul piano frontale si manifesta con un movimento di flessione laterale, sul piano sagittale con un'alterazionedelle curve, il più spesso provocandone un'inversione (modifica della cifosi o della lordosi), sul piano assialecon unmovimento di rotazione.
  1. Test di Adams: si effettua esaminando il pz senza maglietta. Lo si invita a flettersi in avanti, tenendo le ginocchia dritte e chinando prima la testa e poi il tronco con le braccia rilassate, ma le mani unite. In questa posizione si può mettere in evidenza la presenza di un gibbo, le coste del lato della convessità sono spinte indietro e verticalizzate. Causano così una deformazione della gabbia toracica nota, appunto, come gibbo costale.
  2. ANCA E COSCIA

Problematiche coxo femorali (valutazione dell'anca)

  • Patrick test (F.Ab.Er test): è utilizzato per la valutazione dell'anca, in particolare per evidenziare disfunzioni ossee, muscolari o capsulo-legamentose dell'articolazione ma anche per la sacro-iliaca. Il test provoca una trazione anteriore dell'articolazione, data dall'insieme di 3 movimenti indotti a livello dell'anca: flessione, abduzione, rotazione esterna (da qui il nome F.Ab.Er). Il pz

è supino sul lettino; il fisioterapista fa passare il piede del lato da esaminare oltre la coscia del lato opposto, all’altezza del ginocchio, in una posizione di flessione, abduzione ed extrarotazione d’anca. L’altra mano è appoggiata sulla spina iliaca antero-superiore così da stabilizzare il bacino. Il fisioterapista imprime una leggera forza verso il basso applicata sul ginocchio dell’arto in esame, aumentando i movimenti di flessione, abduzione e rotazione esterna dell’anca. Il test è considerato positivo se evoca dolore o se il range di movimento è minore rispetto all’arto controlaterale.

Fadir Test: utilizzato per diagnosi di conflitto femoro-acetabolare. Il paziente è sdraiato sul lettino e il fisioterapista flette la gamba a 90 gradi ed applica dapprima una rotazione interna e successivamente aggiunge un movimento di adduzione. In questo modo la testa del femore viene forzata

Nell'acetabolo c'è da diminuire lo spazio tra i due capi ossei. Positività: dolore.

Sindrome del piriforme: è un disturbo neuromuscolare che insorge quando il muscolo piriforme, situato nella regione del gluteo, comprime od irrita il nervo sciatico poiché è accorciato o presenta una contrattura.

Test del piriforme: pz in decubito laterale vicino al bordo del lettino. Portare l'anca in flessione di 60° circa a ginocchio flesso. Con una mano fisso il bacino e con l'altra applico una forza verso il basso a livello del "ginocchio laterale". Il test è positivo se il pz ha dolore nella zona del gluteo oppure se ha dolore che si irradia posteriormente in tutto l'arto inferiore testato.

Sindrome della bandelletta ileotibiale: conosciuta anche come "ginocchio del corridore", è un'infiammazione della parte terminale della "fascia lata" (con borsa sierosa infiammata) dovuta ad una

frizioneeccessiva e prolungata del tensore con il condilo laterale del femore. Il dolore è lateralmente al ginocchio.

Test di Ober: questo test valuta il livello di tensione del tensore della fascia

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A.A. 2019-2020
16 pagine
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SSD Scienze mediche MED/33 Malattie apparato locomotore

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher edopov di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ortopedia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Medicina Prof..