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Esse hanno 2 caratteristiche: estensione della giunzione lungo la

superficie del plasmalemma e distanza tra il plasmalemma delle due

cellule che si affrontano (ovvero avvicinano). A seconda dell'estensione le

giunzioni si dividono in giunzioni: a zonula(1) e a macula (2)

>occupano tutti i lati della cellula

>occupano solo alcuni punti precisi della cellula

A seconda della distanza le giunzioni si dividono in giunzioni: occludenti

(1), aderenti(2) e gap juntion, ovvero comunicanti (3)

>le cellule con queste giunzioni sono completamente attaccate, e quindi

tra una cellula e l'altra non passa niente. Esse sono mediate da proteine

dette occludine. Si possono trovare solo a zonula.

> le cellule con queste giunzioni sono distanti tra loro circa 25 micrometri.

Esse sono mediate da proteine trans-membrana dette cadeine che si

oppongono alla trazione grazie al loro aggancio sui filamenti sottili del

citoscheletro dovuta ai desmosomi. Si possono trovare sia a zonula sia a

macula.

> le cellule con queste giunzioni sono tra loro distanti 2 micrometri. Esse

sono mediate da proteine dette connessine, le quali creano dei fori in

membrana delle cellule vicine in modo da fargli scambiare molecole e

organuli. Sei connessine creano un canale detto connessone, tale canale

può chiudersi. Si possono trovare solo a macula.

La classificazione degli epiteli avviene sulla base della forma delle cellule

(1), del numero degli strati (2) e della specializzazione dell'epitelio apicale

> classificabile in questo caso come: pavimentoso, cubico e cilindrico

> in questo caso classificabile come: semplice e composto

(monostratificato, ovvero un unico strato he poggia su una lamina basale

o pluristratificato, ovvero più strati di cui uno poggia sulla lamina basale,

uno è esterno e gli altri sono intermedi). Categoria a parte la fa quello

pseudostratificato e quello di transizione.

Importante è ricordare che quello pavimentoso si può trovare sia

semplice che stratificato, quello cubico solo semplice (la forma cubica

infatti è molto indifferenziata e perciò non si trova pluristratificato) e

quello cilindrico sia semplice che composto.

PAVIMENTATO SEMPLICE: è costituito da cellule appiattite con il nucleo

centrale e rigonfio. È la forma più semplice di tessuto epiteliale, ma ha

un'importanza vitale, infatti essendo uno strato non troppo alto permette

gli scambi di sostanze. Per esempio si trova negli alveoli polmonari, nel

mesotelio (rivestimento cavità sierose) e nell'endotelio. Non presenta

specializzazioni apicali.

Endotelio: rivestimento superficie interna di vasi e cuore, in questo caso

prendo nome di endocardio. Può essere di 4 tipologie: capillare continuo

(1), capillare fenestrato(2), capillare sinusoide (3) e endotelio con barriera

(4)

> liscio senza fenestrature

>con piccole fenestrature sulla cellula endoteliale

>con grandi fenestrature sulla cellula endoteliale

> con barriera fatta da congiunzioni occludenti a zonula

CUBICO SEMPLICE: è costituito da cellule di forma cubica con il nucleo

posto nel centro. Presenta tutte e tre le specializzazioni apicali, e perciò si

trova nei tubuli renali e nei dotti ghiandolari

CILINDRICO SEMPLICE: le cellule che lo compongono hanno forma

cilindrica, e nucleo nella parte inferiore della cellula. Hanno anche loro

tutte e tre le specializzazioni apicali, ma a differenza delle altre queste

sono più stabili e strutturate meglio. Si trova per esempio nella parete

dell'utero, delle tube di falloppio e dell'intestino.

PAVIMENTOSO COMPOSTO: le cellule che lo compongono hanno forma

appiattita. È classificato in corneificato (1) e non corneificato (2)

> caratterizzato dal fatto che le cellule dell'ultimo strato sono

desquamate perché morte e quindi si staccano. Sono caratteristiche

dell'epidermide

> caratterizzato dal fatto che le cellule dell'ultimo strato sono cellule vive.

Sono caratteristiche della mucosa orale, della faringe, dell'esofago, della

cornea e della vagina

Epidermide: è lo strato più esterno del tessuto epiteliale pavimentoso

composto. È formato da 5 strati (partendo dal più profondo): strato

basale, strato spinoso, strato granuloso, strato lucido, strato corneo. Nel

primo strato le cellule sono cubiche, non differenziate e con un grosso

nucleo; nel secondo strato sono ;nel terzo strato le cellule sono

formate da granuli, prodotti dal citoplasma, i quali contengono sostanze

impermeabilizzanti; nel quarto strato le cellule molto sottili con un nucleo

quasi appiattito; nell'ultimo strato le cellule sono piatte, desquamate e

prive di nucleo. Come abbiamo notato le cellule dell'epidermide sono via

via che si sale sempre più appiattite e bisogna aggiungere piene di

cheratina (proteina a struttura quaternaria che conferisce impermeabilità

e resistenza). Questo perché in un tempo di circa 20-30 gg le cellule

vanno incontro ad un processo detto: citomorfosi cornea, ovvero perdita

del nucleo, aumento cheratina e morte. L'epidermide è caratterizzato

dalla presenza di 3 tipologie di cellule: melanociti (1), cellule di

Langerhans (2) e cellule di Merkel (3)

>cellule contenenti melanina, ovvero un pigmento in grado di respingere i

raggi UV. In passato queste cellule erano in movimento e per questo

adesso i tumori della pelle (melanomi) metastatizzano molto

velocemente. Essi hanno al loro interno organuli detti melanosomi, i quali

contengono diversi tipi di melanina come per esempio eumelanina e

feomelanina

> cellule di forma dendridica aventi funzione di recettori degli antigeni e

trasportatori di questi ultimi nel condotti linfatici. Si trovano nello strato

spinoso.

> sono cellule di forma ovale che si trovano nello strato basale

dell'epidermide e che fungono da recettori tattili in quanto sono

connesse ai recettori. Esse hanno giunzioni con terminazioni afferenti

(corpuscolo di merkel)

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
6 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/17 Istologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuly97xs di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istologia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Pini Alessandro.