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Esistono vari tipi di Emoglobina con diversa affinità per l'Ossigeno: Adulto e Feto.

L'Emoglobina si lega all'ossigeno in presenza di alta concentrazione di esso, come in prossimità

degli alveoli polmonari, e lo cede dove la concentrazione e più bassa ( nei tessuti dell'organismo).

Emoglobina Ossigenata ---> Colore Rosso Intenso

Emoglobina Deossigenata --> Colore Rosso Scuro-Marrone.

I Leucociti

Sono cellule che si trovano soprattutto disperse nei tessuti periferici, solo un a parte di essa è

presente nel sangue circolante.

Hanno il compito di:

difendere il corpo umano da agenti patogeni (anticopri);

– rimuovere tossine, sostanze di rifiuto e cellule dannegiate/alterate.

Si formano nel midollo osseo come gli eritrociti, ma anche da altri organi come le ghiandole

lifatiche e la milza ( leucopoiesi).

Si possono dividere in due grossi gruppi:

leuciti granulati o granulociti: possiedono grosse inclusioni granulari nel citoplasma;

• leuciti non granulatio agranulociti: non possiedono granulociti citoplasmatici visibilin con

• il MO.

In un microlitro di sangue sono presenti dai 6000 ai 9000 globuli bianchi.

Leucopenia---> numero ridotto

Leucocitosi----> numero maggiore

Granulociti sono:

Neutrofili: rappresentano il 50-70% dei leucociti. La loro funzione è la difesa contro i

• batteri, infatti svolgono attività fagocitaria molto intensa (attaccare e digerire batteri), dopo

di che muore;

Eosinofili: sono impegnati in fenomeni allergici o batterici, attaccano tutto ciò a cui si

• legano gli anticorpi, riducono l'infiammazione;

Basofili: sono più tosto rari (1%). Contengono istamina (vasodilatazione) e eparina

• (impedisce coagulazione). Aumento della risposta infiammatoria. Stimolano i Mastociti.

Agranulociti sono:

Monociti: leucociti con dimensioni maggiori, come i Neutrofili la loro funzione è la difesa

• contro i batteri, entrano nei tessuti per trasformarsi in Macrofagi (Liberi);

Linfociti: rappresentano la componente principale del sistema linfatico, hanno il compito di

• formare gli anticorpi nelle risposte immunitarie (stimolo patogeno, sia batterico o proteina

estranea), i T aggrediscono direttamente, i B divantano plasmacellule che producono

anticorpi.

Piastrine

Sono frammenti cellulari circondati da memnbrana, sono Anucleate, piatte e arrotondate.

Sono prodotte dai megacariociti nel midollo osseo.

Le piastrine vengono continuamente rimpiazzate, una singola piastrina circola per circa 10-12

giorni prima di essere rimossa e fagocitata. Un microlitro di sangue contiene 3500000 piastrine.

Nella milza e in altri organi vascolari sono trattenute 1/3 delle piastrine, in caso di crisi circolatoria

( emoraggia).

Trombocitopenia ----> indice troppo basso di piastrine

Trombocitosi ----> indice troppo alto di piastrine

Le piastrine partecipano al processo di coagulazione del sangue, il quale richiede l'intervento di

proteine plasmatiche e di altri componenti dell App. Circolatorio.

Le funzioni delle piastrine sono:

Trasporto di sostanze chimiche importanti per la formazione del coagulo: attraverso il

• rilascio di enzimi e di altri fattori al momento opportuno, le piastrine danno inizio e

controllano il processo della coagulazione;

Formazione di un tappo nella parete del vaso danneggiato: le piastrine si aggregano tra

• loro nel sito danneggiato, formando il tappo piastrinico, che rallenta la perdita ematica;

Contrazione attiva dopo la formazione del coagulo: contengono filamenti di actina e

• miosina che, dopo la formazione del coagulo, si contraggono, riducendo la dimensione dello

stesso avvicinando i margini del vaso leso.

Come si formano le cellule del sangue?

L'Emopoiesi è il processo di formazione delle cellule del sangue. Cellule Staminali, dette cellule

staminali pluripotenti, si dividono per formare tutte le cellule del sangue.

La Linfa

Si forma quando il liquido interstiziale entre nei vasi linfatici.

Esso è un liquido circolante parallelo al sangue. Il numero di cellule nella linfa può variare ma nel

99% dei casi sono linfociti, il resto è costituito da macrofagi, granulociti eosinofili e neutrofili.

3. Tessuto Connettivo di sostegno

I TC di sostegno sono:

la cartilagine (tessuto cartilagineo);

• le ossa (tessuto osseo).

I quali costituiscono una struttura molto resistente che sostiene il resto del corpo.

La Cartilagine (Tessuto Cartilagineo)

La matrice della cartilagine è gelatinosa e contiene condroitin solfati (polisaccaridi complessi).

Come si chiamano le cellule cartilaginee ?

Sono i Condrociti, sono le uniche cellule che si trovano nel contesto della matrice.

Sono situati in cavità dette Lacune.

Controblasto: cellule deputate alla costruzione del Tessuto Cartilagineo, provengono dal

mesenchima, quando vengono ricoperti interamente da matrice diventano Condrociti.

In questo preparato, le cellule sono per lo più isolate le une rispetto alle altre.

La cartilagine ha proprietà fisiche che dipendono dalla matrice, e la rendono:

resistente alla trazione (fibre colagene)

– flessibilità e resistenza (fibre extracellulari e sostanza fondamentale).

È priva di vasi sanguigni, perchè i condrociti producono una sostanza chimica che si oppone alla

formazione di vasi.

Quindi come avviene lo scambio di nutrienti?

Per Diffusione avviene lo scambio di nutrienti attraverso la matrice.

É circodata dal Pericondrio che la separa anche da tessuti circostanti, formato da due strati:

lo stato fibroso, uno più esterno (costituito da TC denso irregolare);

• lo strato cellulare, uno più interno.

Lo stato fibroso svolge funzioni di sostegno e di protezione, permette ala cartilagine di aderire alle

strutture circostanti.

Lo strato cellulare trova invece la sua importanza nell'assicurare la crescita e il mantenimento della

cartlagine.

Perchè le cellule si osservano spesso in gruppetti?

Questi gruppi, chiamati Isogeni, sono il risultato della divisione di cellule incluse nella matrice

solida da essa prodotta.

La cartilagine si accresce mediante due meccanismi:

crescita per apposizione: le cellule staminali dello strato interno del pericondrio vanno

• incontro a numerosi cicli di divisione e si differenziano in condroblasti, i quali cominciano a

produrre matrice cartilaginea per poi diventare condrociti;

crescita interstiziale: le cellule figlie producono altra matrice, processo che accresce la

• cartilagine dall'interno, che si gonfia come un pallone.

Esistono diversi tipi di cartilagine caratterizzati principalmente da diversità nella matrice.

Si divino in:

Cartilagine Ialina: la più comune, la sua matrice contiene fibre collagene stretamente

• adese. Fornisce un sostegno rigido ma flessibile, inoltre riduce l'atteito tra le superficii ossee

(tra coste e sterno, copre superfici ossee tra le articolazioni, sostegno laringe, trachea e

bronchi, costituisce parte del setto nasale);

Cartilagine Elastica: ricca di fibre elastiche che la rendono resistente e flessibile,

• supportando la deformazione senza danno e ritornando alla forma originaria (orecchio

esterno, epiglottide, canale uditivo, e piccole cartilagini della laringe);

Cartilagine Fibrosa: ha scarsa sostanza fondamentale, matrice costituita da fibre collagene

• e può essere priva di pericondrio. É resistende alla compressione, previene il contatto tra le

ossa e limita i movimenti reciproci (dischi intervertebrali che separano le vertebre lungo il

rachide, menischi delle articolazioni del ginocchio, disco tra le ossa pubbliche della pelvi).

Le Ossa (Tessuto Osseo)

Come gli altri TC contiene cellule:

cellule specializzate;

• matrice extracellulare (fibre proteiche e sostanza fondamentale).

Forma specializzata di TC caratterizzata dalla mineralizzazione ( sali di calcio attorno alle fibre )

della matrice extracellulare, che conferisce al tessuto una notevole resistenza e durezza.

É circondato dal Periostio che lo separa dai tessuti circostanti.

Quando circonda un altro tessuto le pareti interne del osso sono rivestite da Endostio, il quale funge

da protezione per il Midollo Osseo.

Come gli altri tessuti connettivi ha delle componenti:

fibre extracellulari (fibre collagene);

• matrice (contiene sali di calcio);

• cellule specializzate.

La Matrice dell'Osso

I cristalli di idrossiapatite (fosfato di calcio interagisce con l'idrossido di calcio), che formano gran

parte della matrice ossea, contribuiscono circa i 2/3 del peso dell'osso, appena formati (cristalli),

incorporano altri sali di calcio (carbonato di calcio e ioni come soio, magnesio e fluoro).

Forniscono all'osso resistenza alla compressione, possono frantumarsi quando vengono sottoposti a

flessione, torsione o urti improvvisi.

1/3 è costituito da fibre collagene e da piccole quantità di altri sali di calcio, le cellule (osteociti e

altri citotipi) contribuiscono solo per il 2% alla massa dell'osso.

Cellule dell'osso

Contiene una popolazione cellulare specifica costituita da:

osteociti;

• osteoblasti;

• osteoclasti;

• cellule osteoprogenitrici.

• Gli osteociti: sono le cellule dell'osso maturo. Si trovano intrappolati in piccoli spazi, detti

– lacune, compresi tra strati della matrice chiamati lamelle. I Canalicoli sono vie di

comunicazione tra i vari osteociti per la diffusione di nutrienti e prodotti di rifiuto;

Gli osteoblasti: sono le cellule dell'osso immaturo, secernano i componenti organici della

– matrice ossea (sintetizzano l'Osteoide e mediano la sua mineralizzazione) e producono

nuovo osseo (processo dell'Oteogenesi). Quando viene circondato da matrice diventa

Osteocita;

Gli osteoclasti: sono grosse cellule multinuclate fagocitiche (derivano da macrofagi-

– granulociti) presenti nella sede di riassorbimento dell'osso. Svolgono il processo di

Osteolisi (aumento di calcio e fosfato e dimunuzione di matrice ossea). Lavorano

sinergicamente con gli Osteoblasti.

Cellule Osteoprogenitrici: cellule appiattite di origine mesenchimale. Presenti sullo strato

– più interno del Periostio e nell 'Endostio. Possono dividersi per produrre cellule figlie che si

differenziano in osteoblsti (Es. Importante dopo una frattura).

Esistono due tipi di T.O.:

Osso Compatto: rappresenta circa l'80% della massa scheletrica,;

• Osso Spugnoso o Trabecolare: costituisce circa il 20% della massa scheletrica.

Osso Compatto

L'unità morfofunzionale dell'osso maturo è l'Osteone (o Sistema di Havers).

Gli Osteociti si dispongono in strati concentrici attorno ad un Canale Centrale o di Havers, che

contiene uno o più vasi sanguigni che vascolarizza

Dettagli
A.A. 2014-2015
10 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Davide.Palumbo94 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Roma "Foro Italico" o del prof Palumbo Davide.