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Il comportamento di una persona rimanda ad una “struttura” sottostante di tratti di
– personalità
Un tratto definisce una modalità preferenziale di risposta riconducibile ad una serie di
comportamenti, non ad un singolo comportamento
La misurazione di un tratto, per essere efficace, deve considerare un campione
– ampio e rappresentativo di diversi comportamenti in diverse situazioni
Se un descrittore di un tratto è “prototipico”, significa che lo identifica in modo
– univoco; se è poco rappresentativo, invece, ha maggiore probabilità di ricadere
entro il dominio di un altro tratto
Benché i tratti siano dimensioni continue, un individuo si definisce caratterizzato da un
determinato tratto soltanto se possiede in misura consistente quella data caratteristica
A livello applicativo, i tratti continui finiscono coll’essere forzatamente considerati come
marcatori di tipologie discrete di caratteristiche di personalità (Johnson, 1997)
Le caratteristiche di personalità, “sommate” in un profilo, restituiscono la personalità
individuale
I tratti di personalità sono organizzati in maniera gerarchica, partendo da stili generali
di funzionamento per arrivare a risposte specifiche
La variabilità aumenta man mano che si procede verso la periferia della struttura: le
specifiche modalità di risposta introducono un principio idiografico, che tuttavia rimane
subordinato alla presenza di appropriati stimoli ambientali
Estroversione
Superfattore
Tratto Socievolezza Vivacità Assertività
Risp. Abituale
Risp.specifica
Tratti comportamentali
• Osservabili
– Possono avere valenza motivazionale, spesso assurgono a diversi scopi
– Possono costituire abitudini consolidate, non necessariamente adattive
–
Tratti cognitivi ed emotivi
• Devono essere inferiti
– Si traducono in desideri e credenze che caratterizzano stabilmente l’individuo
– Le loro origini sono da ricercarsi nella storia di vita del soggetto
–
MODELLI DI TEORIE DEI TRATTI
Modelli multidimensionali
• Riguardano caratteristiche specifiche di personalità (es.: impulsività; autostima)
– Possono essere fondati su modelli teorici ben definiti in termini di relazioni tra le
– variabili
Gli strumenti sviluppati a partire da questi modelli sono adatti ad indagare
– dimensioni specifiche chiaramente definite
• Modelli dei fattori generali
Considerano la personalità nella sua totalità
– Si concentrano su caratteristiche ampie e generali, ciascuna specificata da tratti più
– circoscritti
APPROCCIO PSICOMETRICO
I teorici dei tratti condividono con l’approccio psicometrico allo studio della personalità
l’interesse verso le procedure quantitative atte a misurare l’inclinazione delle persone a
pensare, a sentire e/o a comportarsi in determinati modi
La rilevazione dei tratti di personalità usualmente avviene mediante questionari ed
– inventari multidimensionali
L’aspetto più critico nella valutazione della personalità è concettuale, prima ancora
– che di misurazione, e riguarda quali costrutti dovrebbero essere rilevati
TRATTI E ASSESMENT
È opportuno ricordare che la valutazione della personalità si estende al di là del profilo dei
• tratti e richiede un assessment ad ampio spettro
In merito alle caratteristiche di personalità, si possono identificare tre livelli di
– valutazione (Wiggins, 1997):
Osservazione: descrizione di un comportamento
– Assessment: definizione di caratteristiche stabili di personalità
– Previsione: inferenze sul comportamento ipotizzate a partire dal profilo di
– personalità
DIFFERENZE INDIVIDUALI E STABILITA’ LONGITUDINALE
« Un numero di fattori simili con etichette simili ad età diverse non costituisce un modello di
sviluppo »
(Caspi, 1998, p. 338)
I teorici dei tratti hanno affermato la necessità di un approccio le cui misurazioni degli attributi
psicologici fossero altrettanto oggettive e affidabili di quelle delle scienze fisiche.
I tratti di personalità indicano pattern coerenti nei modi in cui le persone si comportano, provano
emozioni e sentimenti. Fondamentali sono la COERENZA e la PECULIARITA’.
La vita sociale contemporanea comporta numerosi cambiamenti: a dispetto di questi cambiamenti ,
alla base di tutto, c’è una personalità coerente.
La maggior parte dei teorici dei tratti cerca di definire uno schema descrittivo generale all’interno
del quale ogni persona possa essere descritta: una tassonomia della personalità.
Alcuni teorici dei tratti credono che alcuni fattori biologici ereditari siano i principali determinanti
delle differenze individuali dei tratti.
Gordon W. Allport (1897-1967)
Il testo di Allport Personality: a psychological interpretation (1937) segnò l’ingresso
• della psicologia della personalità nel mondo delle scienze sociali
Definì la personalità come:
« l’organizzazione dinamica entro l’individuo di quei sistemi psicofisici che
determinano
il suo personale adattamento all’ambiente »
I TRATTI DI PERSONALITA’ (Sono le unità base della personalità)
Hanno fondamento biologico
• Rappresentano disposizioni generali della personalità, e spiegano le regolarità del
• comportamento nel tempo e nelle situazioni
Sono tra loro altamente coerenti e, considerati nel complesso, rendono ciascun individuo
• chiaramente distinto dagli altri
Possono essere descritti secondo tre proprietà: frequenza , intensità , gamma di
• situazioni
Sono diversi dagli stati
•
TIPI DI TRATTI
Tratti cardinali
Caratteristica singola, caratterizzante e costante, che orienta l’intero comportamento dell’individuo
(rintracciabile in ogni azione)
Tratti centrali
Poche disposizioni generalizzate e coerenti, che costituiscono il profilo di personalità; hanno una
gamma situazionale ampia, ma non totalizzante
Disposizioni secondarie
Si manifestano in una gamma limitata di situazioni
L’AUTONOMIA FUNZIONALE
« Ciò che era estrinseco e strumentale diventa intrinseco e stimolante.
L’attività che una volta soddisfaceva la pulsione, o un qualche bisogno primario, adesso
soddisfa se stessa o, in senso più ampio, soddisfa l’immagine di sé (sé ideale) della persona.
Non è più l’infanzia, ma la maturità, a guidare le scelte »
Allport, 1961; p. 229
Differenza rispetto a Freud: nell’eta adulta le motivazioni diventano indipendenti o autonome
LA RICERCA IDIOGRAFICA
La teoria di Allport coniuga gli approcci nomotetico ed idiografico, poiché pone grande enfasi
sull’ unicità dell’individuo
Osservando le persone in contesti naturalistici e di laboratorio, e somministrando loro gli opportuni
test, è possibile inferire i tratti di personalità; tuttavia, per comprendere il funzionamento di un
soggetto, il confronto intra-individuale è importante almeno quanto il confronto inter-individuale.
Credeva che molti tratti fossero ereditari ma non ha condotto alcuna ricerca a riguardo.
Raymond B. Cattell (1905-1998)
Secondo Cattell, per definire il concetto di personalità è necessario innanzitutto specificare
• con chiarezza e precisione le variabili che la costituiscono
Definì la personalità come l’insieme di caratteristiche che permettono di predire quello che
• una persona penserà, sentirà e/o farà in una determinata situazione
CARATTERISTICHE DELLA PERSONALITA’
Cattel non vede la persona come un unità statica, l’azione sociale dipende,oltre che dai
tratti anche da altri due fattori:
Tratti
• Modelli di azione stabili e generali; sono determinati dal contributo relativo di fattori genetici
– ed ambientali
• Stati
Cambiamenti nelle emozioni e negli affetti; influiscono sulla percezione soggettiva e
– sull’espressione del comportamento in un dato momento
• Ruoli
Percezioni e comportamenti diversificati in base al contesto sociale (caratteristiche della
– situazione e aspettative connesse con lo status sociale); risentono delle differenze culturali
TRATTI
• Il comportamento segue configurazioni regolari, che si ripetono nel tempo e nelle
situazioni
I tratti sono gli elementi di base della personalità ed hanno carattere unitario
• I “veri” tratti costituenti la personalità sono tutte e sole le caratteristiche in grado di
• rendere conto della coerenza del comportamento e di avere valore predittivo
TIPI DI TRATTI (esistono gerarchie tra tratti)
Prospettiva comportamentale
• Tratti originari: coerenza latente(comportamenti che variano insieme per formare
• una dimensione indipendente di personalità)>>>scoperti grazie all’analisi fattoriale
Tratti superficiali: coerenza “di facciata” (osservabili)
•
Elementi più stabili della personalità
• Tratti di abilità: prestazioni
• Tratti temperamentali: reattività emozionale
• Tratti dinamici: motivazioni
•
-Erg: tendenze innate (INTRINSECHE)
-Sentimenti: obiettivi determinati dall’ambiente (ESTRINSECHE)
FONTI DI INFORMAZIONI
Cattel ha fondato il proprio lavoro su tre differenti tipi di dati relativi alla personalità
• L - Life record data
Valutazioni del comportamento in situazioni quotidiane
• Q - Questionnaire data
Autodescrizioni (SELF REPORT)
• OT - Objective-test data
Creazione, in un setting standardizzato di assessment, di situazioni comportamentali in cui
il soggetto non è consapevole della relazione tra la risposta prodotta e la caratteristica di
personalità misurata
ANALISI FATTORIALE
Tecnica di analisi multivariata che permette di identificare cluster di variabili (fattori)
• altamente correlate tra loro
Nel descrivere la personalità, Cattell preferisce utilizzare un elevato numero di fattori (i
• tratti, appunto), definiti ciascuno in modo specifico, e tra loro correlati
L’analisi fattoriale di caratteristiche di personalità rilevate da fonti diverse ha permesso a
• Cattell di identificare sedici fattori primari (16PF)
Hans J. Eysenck (1916-1997)
Critica la psicanalisi per l’incapacità di fornire prove scientifiche.
Ha condotto analisi fattoriali secondarie (una analisi statistica di una serie iniziale di fattori correlati)