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TESI QUATTORDICESIMA: L'INTERESSE PER L'UNITÀ DEL NEMICO

Simmel coglie un paradosso: un gruppo dalla struttura definita può desiderare che un rivale frammentato raggiunga una migliore organizzazione e una maggiore centralizzazione. Dal momento che l'unione accresce la forza, dovremmo aspettarci che il gruppo più organizzato speri che i suoi nemici rimangano dispersi e disuniti; ma se proviamo ad immaginare un esercito alle prese con una miriade di bande che utilizza la guerriglia, capiremo che è meglio che il nemico si unisca ed elegga i propri capi, con cui poter trovare una trattativa e accordarsi sul rispetto di certe regole fondamentali. La possibilità di instaurare un dialogo sul modo di condurre il conflitto aiuterà il gruppo più istituzionalizzato a indirizzare il gruppo rivale verso un tipo di combattimento che si aderisca meglio alla sua struttura interna.

Coser

Ritiene che queste tesi debbano essere ampliate e che la tesi di Simmel sia applicabile soltanto nei casi in cui le parti in lotta, quella organizzata e quella più dispersa, abbiano forze equivalenti.

LA TEORIA CRITICA DELLA SOCIETÀ

Mentre Gramsci scriveva nelle carceri fasciste, Horkheimer, Adorno, Marcuse e Fromm, ebrei tedeschi appartenenti alla classe media, si rifugiavano negli Stati Uniti per scappare dal nazismo. La loro scuola di pensiero è nota come scuola di Francoforte o teoria critica della società, una tradizione di ricerca formatasi all'interno dell'istituto per la ricerca sociale, fondato nel 1923 nell'Università di Francoforte. Il primo direttore u cialedell'istituto fu Karl Grunberg, nel 1930 fu sostituito da Max Horkheimer.

Tra i maggiori esponenti della prima generazione della scuola di Francoforte, gurano: Theodor Adorno, Herbert Marcuse ed Erich Fromm. Jurgen Habermas, che entrò nell'istituto

nel 1956, è considerato l'ultimo grande esponente della scuola di Francoforte. Nelle pagine nale di "teoria dell'agire comunicativo", Habermas ha scritto che la loso a della storia, alla quale era legata la vecchia teoria critica, è oggi "insostenibile". Adorno, Horkheimer, Fromm e Marcuse, hanno pubblicato le loro idee essenziali negli anni trenta e nei primi anni quaranta, ma sono stati portati in trionfo negli sessanta e ottanta, quando furono acclamati come i maestri della "nuova sinistra" rivoluzionaria. Marcuse verga la sua idea fondamentale, secondo cui la società tecnologica è una società tendente al totalitarismo, nell'articolo "alcune implicazioni sociali della moderna tecnologia"; Quando scoppieranno le rivolte studentesche negli anni settanta, migliaia di militanti di sinistra si sentivano orfani di un'ideologia rivoluzionaria. Molti di loro non riuscivanoariconoscersi nel totalitarismo di Stalin o in quello di Mao. I teorici critici, riutilizzando il stalinismo, il liberalismo e il fascismo, offrono ai giovani un comunismo mai esistito prima e, quindi, non criticabile. Il comunismo della teoria critica è un comunismo utopico, che consente ai giovani contestatori di vivere la condizione inebriante della purezza. È chiaro che chi rifiuta tutte le società esistenti si pone nella condizione di non dover giustificare la società in cui crede, che di fatto non esiste. La teoria critica: attività di ricerca e tratti peculiari Nelle pagine finali di "teoria dell'agire comunicativo", Habermas ha scritto che l'attività di ricerca dell'istituto per la ricerca sociale, dalla sua nascita fino agli inizi degli anni quaranta, è stata caratterizzata da sei temi fondamentali: 1. Le forme di integrazione delle società post-liberali; 2. La socializzazione familiare e.dell’evoluzione dell’Io; 3. I mass media e la cultura di massa; 4. La socio-psicologia della paralisi della protesta; 5. La critica del positivismo e della scienza; 6. La teoria dell’arte; Le indicazioni di Habermas sono utili per comprendere gli interessi di ricerca della prima generazione della scuola di Francoforte, ma non i suoi tratti peculiari. I tratti peculiari principali sono: per i francofortesi, il mondo è precipitato in un abisso di infelicità; Condanna della civiltà occidentale, la condanna della scuola di Francoforte inizia dal capitalismo e si estende a tutti gli aspetti della civiltà occidentale; Equiparazione tra fascismo, stalinismo e liberalismo, la società liberale viene descritta come una società totalitaria e il nazismo come uno sviluppo del liberalismo; Messianesimo rivoluzionario, il nuovo oggetto rivoluzionario non sono più i proletari, bensì catastro smo radicale.

Gli intellettuali dissidenti, che spezzano le catene dell'ignoranza e aiutano gli uomini a costruire una società umanamente superiore;

Rifiuto dell'avalutatività;

Il mito dell'uomo nuovo;

Autonomia della cultura, i francofortesi rifiutano il determinismo economico e attribuiscono una notevole autonomia alla sfera della cultura;

Critica della scienza e rifiuto della tecnologia, i francofortesi criticano la scienza e vedono nella tecnologia un pericolo per la libertà;

Pensiero utopico;

L'industria culturale "dialettica dell'illuminismo";

Il libro di Horkheimer e Adorno pubblicato nel 1947 ha un capitolo che è diventato più celebre del libro, "industria culturale". Con l'espressione "industria culturale", gli autori indicano il processo di mercificazione e di omologazione di tutta la vita spirituale che dominerebbe la società occidentale. Secondo Adorno e Horkheimer, tutto ciò che siamo.

abituati a considerare "culturale" sono "schifezze". Secondo loro, il mondo è nauseabondo e il progresso tecnologico ha peggiorato le nostre vite. Gli autori condannano persino il passaggio dal telefono alla radio, con i suoi orrendi programmi popolari, concepiti per gratificare un pubblico democratico massificato. La razionalità tecnica ha una logica intrinsecamente malvagia e sopraffattrice, che deve essere rifiutata e combattuta. L'uomo di Horkheimer e Adorno sono mossi da un'entità mostruosa, che gli autori chiamano il "sistema". Tuttavia, gli individui non sono consapevoli della loro infelicità perché il sistema li stordisce con il divertimento che reprime e soffoca ogni forma di libertà. Quando pensiamo di essere felici, assicurano Horkheimer e Adorno, siamo infelici; quando pensiamo di essere ricchi, siamo poveri; quando pensiamo di essere realizzati, siamo falliti e così via, in un catastrosmo. Formattazione del testo

radicale, dove tutti sono inconsapevolmente disperati.

Adorno e la personalità autoritaria

Nella personalità autoritaria Adorno e i suoi collaboratori studiano l'origine dei pregiudizi e della discriminazione attraverso una serie di ricerche. I soggetti con i pregiudizi più radicati provengono, per lo più, da famiglie autoritarie, i cui genitori hanno represso le loro capacità critiche sin da bambini. Adorno e i suoi collaboratori elaborano una "scala del pregiudizio etnico" basato sui punteggi attribuiti ai soggetti da loro intervistati. I soggetti affetti da pregiudizi che sono inclini alla convenzionalità e alla sottomissione verso i membri del gruppo interno, presentano una tendenza all'idealizzazione dei genitori, di cui glorificano l'aspetto fisico e la condotta esteriore, anziché la dimensione interiore della loro personalità. Di contro, i soggetti non affetti da pregiudizi dimostrano di saper valutare.

fi fi ff fi fi fi fi ff fi fi ff fi fii genitori in modo più critico e oggettivo. I soggetti che si pongono nella variante bassa della scala del pregiudizio etnico descrivono i genitori come persone reali, aventi qualità e difetti reali. Le loro descrizioni si concentrano soprattutto sulle caratteristiche interiori, anziché su quelle esteriori e sull'aspetto fisico. Paradossalmente, sono proprio i soggetti con i punteggi più bassi nella scala del pregiudizio etnico ad avere il rapporto più stretto e affettuoso con i genitori. C'è una stretta correlazione tra la glorificazione dei genitori e l'atteggiamento di sottomissione alla loro autorità e ai loro valori. Il rispetto, in questi casi, è fondato sul timore verso il padre e la madre. Avere un padre dominatore o una madre dominatrice da bambini predispone alla sottomissione acritica all'autorità e all'identificazione con chi infligge la pena: pena che produce piacere,

anziché azione. La sottomissione all'autorità ha ampie implicazioni per il comportamento verso coloro che esercitano il potere e verso coloro che non lo hanno. In questi soggetti, la sottomissione verso il forte si accompagna spesso alla sopraazione verso il debole. Secondo Adorno, la sottomissione all'autorità dei genitori può essere strettamente correlata alla sottomissione all'autorità in generale. Adorno individua due atteggiamenti opposti: la sottomissione all'autorità, tipica degli individui con molti pregiudizi, e l'indipendenza fondata sui principi, tipica degli individui con pochi pregiudizi. Fromm e il valore della disobbedienza La ragione critica di Fromm è molto costruttiva; Fromm scrive che, sebbene l'importanza di Marx sia molto superiore a quella di Freud, occorre fondere gli aspetti principali del loro pensiero per acquisire una conoscenza più profonda delle forze che muovono il.mondo. Fromm vorrebbe liberare gli uomini dall'alienazione e dall'egoismo per fondarlo sull'amore e l'altruismo. Questo progetto umanistico è impedito dalla società capitalistica che è un "mondo pieno di illusioni". Per sperare in un cambiamento radicale, gli uomini devono imparare, in primo luogo, il valore della disobbedienza tramite i quali gli uomini evolvono. L'umanità è cresciuta spiritualmente e intellettualmente grazie alla forza morale di quegli uomini che hanno saputo dire di no ai comandi superiori. Fromm si rende conto di porsi su un terreno scivoloso e, infatti, precisa che non tutti gli atti di disobbedienza sono leciti, utili e giusti. La posizione di Fromm è che la disobbedienza lodevole è quella che si oppone al conformismo della società di massa e alla logica del capitalismo, che promuove l'egoismo. Fromm indica i tre pilastri che fondano la sua teoria critica, a ognuno dei quali corrisponde una forma di disobbedienza: la disobbedienza alla società di massa, la disobbedienza all'ideologia capitalista e la disobbedienza all'egoismo.Quali attribuisce una massima. "De omnibus dubitandum est." Il primo pilastro è l'atte
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A.A. 2021-2022
29 pagine
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Anastasia.b19 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia classica e contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università internazionale degli studi sociali Guido Carli - (LUISS) di Roma o del prof Orsini Alessandro.