vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
La memoria sensoriale e la memoria di lavoro
L'intervallo era più lungo, le lettere rievocate diminuivano. Grazie a questa tipologia di esperimenti, Sperling giunse a sostenere l'esistenza di un sistema sensoriale a rapido decadimento, dove l'informazione è codificata nella stessa forma dello stimolo originario.
In maniera più specifica, il registro sensoriale si distingue in: memoria ecoica (stimoli uditivi) e memoria iconica (stimoli visivi).
L'informazione, successivamente, passa dai registri sensoriali alla memoria a breve termine (MBT), dotata di capacità limitata; la memoria a breve termine comunica con la memoria a lungo termine, dalla capacità più estesa, che contiene due tipologie di informazioni: dichiarative (proposizioni, pensieri, ricordi espliciti) e procedurali (modalità di esecuzione di azioni).
La memoria a breve termine, per le sue funzioni, è stata denominata anche memoria di lavoro, infatti essa è in grado di riconoscere, elaborare,
trasformare le informazioni in modo che possa essere conservata e utilizzata successivamente per comprendere e riconoscere nuove informazioni.
Alla memoria a breve termine appartiene anche l'azione di ripetizione dell'informazione, ovvero un processo fondamentale affinché l'informazione possa essere mantenuta nella MBT per un tempo necessario al trasferimento alla memoria a lungo termine.
Tale teoria, tuttavia, presenta delle criticità: infatti, non sempre la memoria a breve termine elabora le informazioni a livello consapevole e molto spesso le esperienze sono in grado di influenzare la selezione dei dati sensoriali da immagazzinare; inoltre, numerosi studi hanno dimostrato l'esistenza di sistemi di memoria che non agiscono in sequenza, ma simultaneamente contribuendo ciascuno alla propria specifica memorizzazione di informazioni.
TEORIA DELLA PROFONDITA' DI CAMPO di Craik e Lockhart (1972) L'assunto di base di tale teoria è che la durata della
La traccia presente in memoria dipende dalla profondità con cui l'stimolo viene elaborato in fase di codifica. Ovvero, se un'informazione nuova è connessa a quelle precedentemente acquisite, è emotivamente significativa, è chiara, ordinata, passerà alla memoria a lungo termine in maniera più veloce e facile, senza la necessità di ripetizione, ma proprio per le sue caratteristiche strutturali.
ESPERIMENTO Craik e Tulving a dimostrazione di ciò presentarono a dei soggetti tre tipologie di compiti in cui, dopo aver fatto vedere una parola, si chiedeva: nel compito ortografico di trascriverla in maiuscolo, nel compito fonetico di trovarne un'altra che facesse rima, nel compito semantico di capire se un'altra fosse legata a quella mostrata in precedenza. Quando i soggetti vennero sottoposti ad un compito di riconoscimento, in cui dopo aver presentato diverse parole venne chiesto quali fossero state già viste nei compiti precedenti,
Essi riuscivano a ricordare meglio quelle che appartenevano al compito semantico. Questo ha dimostrato che nel compito semantico, poiché si attivano processi di elaborazione più complessi e profondi, gli stimoli vengono memorizzati meglio.
STRUMENTI
- WAIS – IV (Weschler Adult Intelligence Scale): 15 subtest che valutano quattro dimensioni, tra cui la memoria di lavoro e la velocità di elaborazione.
- WISC – IV (Weschler Intelligence Scale Children): versione per bambini dai 6 anni.
- WIPPSI – IV (Weschler Intelligence Prescholar Scale): versione per bambini in età prescolare.
- Il Profilo di Rendimento Mnestico di Rey, per la valutazione della memoria, e dei deficit dovuti al deterioramento della stessa, in soggetti adulti.
- Test della memoria di prosa o "raccontino" di Spinnler e Tognosi, incluso in un test per il...