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Caratteristiche dei vetri bassoemissivi

In particolare quelli bassoemissivi riflettono e trasmettono la radiazione solare su specifiche lunghezze d'onda, con un' emissività ridotta.

I vetri temprati hanno subito un processo termico o chimico che ha aumentato la resistenza meccanica. Tale procedimento consiste in un riscaldamento e in un brusco raffreddamento. Se invece viene fatto chimicamente la lastra viene immersa in una soluzione di sali di potassio (non è possibile sottoporlo ad altre lavorazioni). In caso di rottura essi si romperanno in pezzi piccoli e poco taglienti.

I vetri stratificati aumentano la resistenza meccanica della lastra e diminuiscono la pericolosità in caso di rottura. Essi sono costituiti da lastre di vetro unite con l'interposizione di un foglio di materiale plastico (che migliora anche l'isolamento acustico), mediante un processo a caldo e sottopressione. Nota: possono essere divisi in vetri stratificati per la sicurezza (fuoco - gel particolare) e...

Il perl’isolamento acustico può essere ottenuto utilizzando vetri fotovoltaici. Questi sono costituiti da due lastre di vetro unite da un doppio strato di materiale plastico (polivinilburritale), all’interno del quale vengono poste le celle fotovoltaiche mono o policristalline. La distanza tra le celle definisce il grado di trasparenza, ombreggiamento e filtro dei raggi UV.

I vetri stampati sono distinti in diffusori, che servono per pareti e solai in vetrocemento, e tegole in vetro.

I pannelli vetrocamera sono costituiti dall'accoppiamento al perimetro di lastre di vetro. L'intercapedine può essere riempita d'aria o gas nobili. Le due lastre possono aver subito lavorazioni.

Le fibre di vetro sono ottenute dal passaggio del vetro fuso, ad alta velocità, in filiere. Sono molto resistenti a trazione e meno fragili. Vengono utilizzate per produrre pannelli con alte proprietà di isolamento termico e acustico.

Il processo produttivo inizia con la preparazione della massa vetrosa, che contiene sostanze vetrificanti come la sabbia silicea (69/74%).

1) Composizione della miscela:

  • Sostanze fondenti (abbassano la temperatura di fusione; soda) 12/16%
  • Sostanze stabilizzanti (aumentano la resistenza agli agenti atmosferici; calce) 5/12%
  • Sostanze affinanti e omogeneizzanti (ferro, potassio e solfati)
  • Additivi coloranti (composti metallici)

La miscela viene lentamente portata a 1500 gradi fino alla fusione. Ha quindi inizio la fase di affinazione che elimina le impurità. Infine vi è la fase di lento raffreddamento fino ad un valore che ne consenta la lavorazione.

2) Lavorazioni:

  • Modellazione: tagli, incisioni, curvature fatte da un artigiano a 700 gradi
  • Soffiatura: insuflaggio di aria nella massa vetrosa
  • Stampaggio
  • Filatura

3) Formature di lastre:

  • Lastre tirate: la massa vetrosa viene tirata e fatta passare in piccoli rulli
  • Lastre laminate: la massa vetrosa passa in un laminatoio a rulli
  • Lastre float: sono prodotte in orizzontale ed è un processo continuo.

La miscela, su nastri trasportatori, giunge al...

passando su una serie di rulli-raffreddamento-controlli rigorosi-lastre di colata-lastre più piccole.

4) Lavorazione delle lastre

Operazioni atte a modificarne le superfici e i bordi.

I bordi possono essere sottoposti a molatura (smussa, non sono più taglienti).

Le superfici possono essere sottoposte a smerigliatura o sabbiatura (opacizza), a smaltatura (a caldo: maggiore resistenza agli agenti termici, a freddo: estetica) e incisione.

La serigrafia consiste nell'applicazione di vernici che si vetrificano in cottura, ed è possibile opacizzare il vetro secondo svariati patterns e disegni.

Profilo ambientale-utilizzo di materie prime-utilizzo di grandi quantità di combustibile fossile-impatti ambientali nel trasporto-frequenti cicli di pulizia. Il vetro è totalmente reciclabile.

Tipologie di serramenti

La scelta del tipo di movimento delle ante va effettuata in ragione delle esigenze d'uso

funzione di interfaccia tra il serramento e il muro sono chiamati davanzali o architravi. Possono essere realizzati in diversi materiali come pietra, legno o metallo. La scelta del posizionamento del serramento rispetto alla parete opaca dipende dalle esigenze di isolamento termico, acustico e di sicurezza. In generale, si preferisce posizionare il serramento in un punto intermedio rispetto al vano murario, in modo da garantire una migliore tenuta all'aria e all'acqua. Per collegare il telaio fisso del serramento a quello mobile, vengono utilizzati diversi accessori come cerniere, carrelli o carrucole. Questi accessori consentono il movimento del serramento, che può essere di tipo rotatorio o traslatorio (scorrevole). La tenuta all'aria e all'acqua del serramento è garantita da sigillature, che evitano infiltrazioni indesiderate. Inoltre, il lato esterno del serramento, chiamato stipite, può essere rivestito con lastre di pietra o lamiere di alluminio per proteggerlo dagli agenti atmosferici. In conclusione, i serramenti sono elementi fondamentali per gli ambienti interni ed esterni, e la loro corretta installazione e scelta dei materiali è essenziale per garantire comfort e sicurezza.funzione di interfaccia tra il serramento e la muratura nella parte inferiore e superiore sono il davanzale e l'architrave. Il serramento deve avere sempre un sostegno inferiore, anche superiormente è necessario prevedere un fissaggio all'architrave (che sostiene anche la chiusura opaca soprastante). La veletta è un architrave sagomato per coprire e proteggere il rullo avvolgibile dell'oscuramento. Il davanzale è composto da due elementi, interno ed esterno, al fine di non creare ponti termici (solitamente di materiali diversi). Il davanzale esterno deve proteggere dalle intemperie e dalle infiltrazioni, solitamente è inclinato e sporge rispetto alla copertura opaca sottostante. Deve inoltre essere dotato di gocciolatoio. Se si tratta di una portafinestra o una porta tale elemento prende il nome di soglia. Può essere una soglia abattuta se crea un dislivello, a raso se i pavimenti sono allo stesso livello (problemi di tenuta).

d'acqua).

Modalità di attacco e fissaggio

Il serramento è prodotto in stabilimento e la sua precisione è al millimetro. Diversamente la precisione del vano è al cm. Spesso quindi bisogna colmare una differenza tramite elementi di raccordo, il controtelaio.

Esso consente di assorbire le tolleranze di fabbricazione e di permettere piccoli scostamenti dalla muratura necessari per regolare la verticalità.

Il controtelaio è costituito da profili in legno o metallici. Se si tratta di una parete in muratura viene fissato tramite zanche (elementi metallici con estremità ripiegata inglobati in uno strato di malta per fissarli).

Se si tratta di una parete leggera il serramento viene fissato ai montanti, considerato che la precisione di questi è al millimetro e quindi il controtelaio risulta superfluo.

È importante sigillare il raccordo per evitare infiltrazioni e solitamente il controtelaio viene nascosto dallo strato di

rivestimento. Serramenti in legno Vengono selezionate le essenze lignee dotate di maggior resistenza meccanica, indeformabilità e resistenza agli agenti atmosferici. I legni resinosi rispondono a questi requisiti. Le superfici lignee vengono sottoposte a trattamenti protettivi: - deresinazione (vengono imbibiti con prodotti a base di alcol etilico o metilico o di acetati di etile e di metile che accelerano il processo di espulsione della resina) - trattamento antiparassitario - impermeabilizzazione (turapori a base di resine) - apprettatura (fissativi per la permeabilizzazione) - strato di collegamento - verniciatura o pitturazione Nb: non sono in legno massello, a in legno lamellare incollato o incastrato. Serramenti in alluminio Si basano sull'assemblaggio di profili prodotti per estrusione. Normalmente i pezzi vengono accoppiati a scatto, per infilaggio o mediante elementi di collegamento in materiale plastico. L'alluminio si altera in presenza di ossigeno. Lo strato di ossido che si forma sulla superficie dell'alluminio lo protegge dalla corrosione.

La forma sulle superficie lo protegge dall'acorrosione ma gli conferisce una colorazione scusa poco gradevole. Le due tecniche più utilizzate per la finitura sono la anodizzazione (ossidazione anodica) e la verniciatura.

La prima consiste in un processo elettrolitico che tende ad aumentare lo spessore di ossido protettivo (può essere lasciato naturale o colorato con pigmentazioni). È necessaria una fase di fissaggio al alta temperatura, che rende il metallo inassorbente.

La verniciatura è composta da tre fasi: preparazione della superficie (rimozione degli ossidi tramite bagni decapanti), conversione chimica del metallo (rende la superficie rugosa ricoprendola di ossidi di cromo che incrementano la resistenza agli agenti corrosivi) e applicazione della vernice (realizza un film protettivo).

Serramenti in acciaio

Si basano sull'assemblaggio di profili ottenuti per piegatura a freddo di lamiere in acciaio zincato (anche inox, corten o in lega di rame e zinco).

I serramenti in acciaio inox sono inossidabili, e anche in questo caso possono essere rifiniti con verniciaturelucide o satinate.
L’acciaio corten è ad elevata resistenza meccanica, consente di realizzare serramenti di grandi dimensioni.Inoltre ha la caratteristica di autogenerare una patina che impedisce l’estendersi della corrosione, diconseguenza non richiedono molta manutenzione e risultano durevoli nel tempo.
Serramenti in PVC (polivinilclorulo)E’ un materiale plastico sintetico composto da acido cloridrico, etilene e ossigeno. Le sostanze che vengonoaggiunte sono stabilizzanti per impedirne l’invecchiamento e la degradazione, pigmenti colorati, plastificanti.Il processo utilizzato è l’estrusione o la pultrusione (si utilizzano resine rinforzate con lunghe fibre

minerali). Essendo plastico ha una buona capacità termoisolante, tuttavia non è molto resistente dal punto di vista meccanico per cui solitamente sono inseriti profili di acciaio zincato come rinforzo strutturale. Inoltre ha un elevato coefficiente di dilatazione.

Serramenti ibridi in legno-alluminio: sono costituiti da una sezione portante in alluminio rivestita in legno sul lato interno oppure da una sezione portante in legno rivestita in alluminio verso l'esterno. Unisce resistenza ed estetica. La lavorazione segue processi distinti ed autonomi e solo terminati vengono assemblati. L'utilizzo di due materiali differenti provoca problemi per quanto riguarda i movimenti dovuti ai diversi coefficienti di dilatazione termica, per questo vengono utilizzati particolari fissaggi che consentono lo scorrimento relativo tra i profili.

Esistono anche serramenti misi di PVC e alluminio o PVC e legno.

Le chiusure continue - Lezione 9, 18 maggio 2015: L'evoluzione della tecnica

costruttiva dei serramenti ha permesso di realizzare sistem
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A.A. 2019-2020
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SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/12 Tecnologia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nene-onice di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di tecnologia dell'architettura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Lavagna Monica.