Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 10
Sylvia Plath Pag. 1 Sylvia Plath Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 10.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sylvia Plath Pag. 6
1 su 10
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

And a head in the freakish Atlantic

E una testa nell'Atlantico strano

Where it pours bean green over blue

Dove la pioggia da verde diventa blu,

In the waters off the beautiful Nauset.

Nelle acque della bella Nauset.

I used to pray to recover you.

Ero solita pregare affinché tu guarissi.

Ach, du.

Oh, tu.

"Bianca" è una metafora per "spaventata"

Onomatopea per "starnutire"

La presenza del padre "pesante come il marmo"

Il padre che si sente come Dio, pieno e fiero di sé

Enjambement

Sebbene abbia odiato il padre, pregava per la sua guarigione, come se riconoscesse il problema, ma ne fosse comunque dipendente. Una sorte di odi et amo.

"Ach, du" sta per "Oh, tu" in tedesco

In the German tongue, in the Polish town

In tedesco, in una città della Polonia

Scraped flat by the roller

Al suolo spianata

Of wars, wars, wars.

Da guerre, guerre, guerre.

But the name of the town is common.

Ma

il nome della città è comune. My Polack friend Un amico mio polacco Says there are a dozen or two. Mi dice che ce ne sono una dozzina o due. So I never could tell where you Così non ho mai saputo Put your foot, your root, Dov'eri passato, o cresciuto. I never could talk to you. Non ho mai potuto parlare con te. The tongue stuck in my jaw. La lingua mi si bloccava al palato. It stuck in a barb wire snare. Mi si bloccava a un filo spinato. Ich, ich, ich, ich, Io, io, io, io, I could hardly speak. Non riuscivo a dir di più di così. I thought every German was you . Per me ogni tedesco era te. And the language obscene E quella lingua oscena An engine, an engine, Era un treno, un treno che Chuffing me off like a Jew. mi portava via come un ebreo. A Jew to Dachau, Auschwitz, Belsen. Un ebrea a Dachau, Auschwitz, Belsen. I began to talk like a Jew. Ho iniziato a parlare come una ebrea. I think I may well be a Jew. Penso potrei essere una buona ebrea.

snows of the Tyrol, the clear beer of Vienna

Le nevi del Tirolo, la birra chiara di Vienna

Non son molto pure o sincere.

Are not very pure or true.

Per la mia ava zingara e fortunosi sbocchi

With my gypsy ancestress and my weird

E il mio mazzo di tarocchi e il mio mazzo di

luck tarocchi

And my Taroc pack and my Taroc pack

Qualcosa di ebreo potrei avere.

I may be a bit of a Jew.

Ho avuto sempre terrore di te,

I have always been sacred of you,

Con la tua Luftwaffe, il tuo blablaba.

With your Luftwaffe , your gobbledygoo .

E il tuo baffo ben curato

And your neat mustache

E il tuo occhio ariano, blu lucente.

And your Aryan eye, bright blue.

Uomo-panzer, uomo-panzer, O tu –

Panzer-man, panzer-man, O You—

Non Dio ma svastica nera

Not God but a swastika

Così nera che nessun cielo può trapelare.

So black no sky could squeak through.

Ogni donna adora un fascista,

Every woman adores a Fascist,

Fa riferimento alla città natìa del padre

Enjambement

Associa il padre, le cui origini sono tedesche, ai nazisti14

Il tedesco15

Enjambement16

Onomatopea17

“Neve” e “birra” sono due metafore per “luoghi”, luoghi che rappresentano il padre. Luoghi dai colori chiari, ma che non richiamano in questo caso la purezza. Fanno riferimento anche al colore chiaro della pelle del padre.18

La scrittrice si identifica con tutti coloro che potrebbero essere considerati dei diversi o semplicemente degli ebrei19

La Luftwaffe è l’aeronautica tedesca20

Suono onomatopeico senza significato. Si fa riferimento semplicemente al parlare del padre che per lei risultava incomprensibile.18

The boot in the face, the brute
Lo stivale sulla faccia, il brutale
Brute heart of a brute like you.
il brutale cuore di un bruto come te21

You stand at the blackboard , daddy,
Tu stai alla lavagna, papà,
In the picture I have of you,
Nella foto che ho di te,22

A cleft in your chin instead of your foot
Biforcuto nel mento

anziché nel tuo piede, But no less a devil for that, no not ma non per questo meno diavolo, men che Any less the black man who l'uomo nero che Bit my pretty red heart in two. Morde il mio bel cuore rosso in due pezzi. At twenty I tried to die A venti cercai di morire And get back, back, back to you. E tornavo indietro, indietro, indietro da te. I thought even the bones would do . Pensai che persino le ossa avrebbero voluto. But they pulled me out of the sack, Ma mi tirarono via dal sacco, And they stuck me together with glue. E mi rincollarono i pezzetti con la colla. And then I knew what to do. E poi ho saputo cosa fare. I made a model of you, Ho fatto un modello di te, A man in black with a Meinkampf look Un uomo in nero con uno sguardo da Meinkampf, And a love of the rack and the screw. E con un gusto nel torturare e picchiare. And I said I do, I do. E ho detto sì, sì. So daddy, I'm finally through. Quindi papà, alla fine ho finito.Il tuo compito è formattare il testo fornito utilizzando tag html. ATTENZIONE: non modificare il testo in altro modo, NON aggiungere commenti, NON utilizzare tag h1; Il testo formattato con i tag html è il seguente:

telephone’s off at the root, E io dicevo sì, sì.The voices just can’t worm through. Così papà, finalmente l’ho superato.Il telefono nero è spento alla radice29If I’ve killed one man, I’ve killed two — Le voci non possono più strisciare.The vampire who said he was youAnd drank my blood for a year, Se ho ucciso un uomo, ne ho uccisi due –Seven years, if you want to know. Il vampiro che diceva di essere teDaddy, you can lie back now. E che per un anno ha bevuto il mio sangue,Sette anni, se vuoi saperlo.There’s a stake in your fat black heart Papà, puoi adesso riposare.30And the villagers never liked you.They are dancing and stamping on you. C’è un palo conficcato nel tuo grasso cuore neroThey always knew it was you. E ai paesani non sei mai piaciuto.Daddy, daddy, you bastard, I’m through. Stanno ballando e ti stanno pestando.Hanno sempre saputo che eri tu.Papà, papà,

bastardo, ho finito.

21 Riferimento alla professione del padre

22 Il piede a cui si fa riferimento è il piede biforcuto, lo zoccolo, con cui viene rappresentato il diavolo

23 Enjambement

Sottinteso “came back”

25 Momento epifanico, rivelatorio

26 Nel senso che ha ricercato quel modello di uomo, di padre, nel marito con cui poi ebbe una relazione

27 Andrebbe scritto “Mein Kampf” e significa “la mia battaglia”. È un riferimento al testo con cui Hitler diffuse le sue teorie a favore della razza ariana contro gli ebrei.

28 Enjambement

29 Metafora. Se ha ucciso nella sua mente il padre, riuscirà ad uccidere anche il marito, ad andare oltre, a superare il momento dell’abbandono dal marito.

30 Verso ironico

Analisi del testo: Dovrebbe essere una poesia di elogio per il padre (dato il titolo) morto nel 1940 a causa del diabete, dunque una poesia di dolore dovuta alla perdita, invece è una poesia di conforto e sollievo per la morte del padre.

La Plath si autodefinisce come "una ragazza con il complesso di Elettra". Descrive il padre come un nazista, lei e la madre come delle ebree, o ancora descrive il padre come una "black shoe" dentro la quale si sentiva stretta, o ancora come un vampiro, etc. Dice poi di aver avuto voglia di ucciderlo a causa della sensazione di soppressione che sentiva. Brano: [da Ariele, Lady Lazarus] 31 L'ho rifatto. Un anno ogni dieci Ci riesco – Una specie di miracolo ambulante, la mia pelle Splendente come un paralume nazi, Un fermacarte il mio Piede destro, La mia faccia un anonimo, perfetto Lino ebraico. Via il drappo, O mio nemico! Faccio forse paura? – 31 L'ho rifatto: la Plath comincia la sua "confessione" utilizzando un'espressione tipica di una conversazione intima, ma soprattutto sottolinea fin dall'inizio la sua dipendenza dalla morte, per lei come una droga. 32 Un anno... riesco –: un chiaro riferimentoalla sua esperienza autobiografica: è giunta al terzo tentativo di suicidio. Il trattino indica l'attimo di silenzio, di sospensione verbale che separa questa terzina dalla successiva. 33 Una specie... ambulante: viene introdotto il tema centrale del miracolo, già richiamato dal titolo (Lazarus ovvero il "Lazzaro" risvegliato da Cristo), trattato però con insolente e amara ironia. 34 la mia pelle... ebraico: inizia la prima delle quattro fondamentali sequenze di immagini che definiscono la frammentata identità della "signora": ella è ora un assemblaggio di oggetti materiali inanimati che evocano naturalmente le peculiari caratteristiche fisiche di una persona quasi morta, come il chiarore cadaverico della pelle (uguale a quella di un paralume nazi), la rigidità e la pesantezza del Piede destro (identiche a quelle di un fermacarte) e il pallore spettrale della faccia (simile al biancore del Lino). Ovviamente,si può notare l'introduzione del tema dell'olocausto echeggiato dai termini nazi (abbreviazione di "nazista") ed ebraico. Anonimo e perfetto sono due aggettivi che rendono alla perfezione l'idea del volto di una suicida, non scomposto dalla paura della morte (perfetto) e assolutamente identico a quello degli altri defunti (perciò anonimo). La Plath desidera, in questo caso, ammonire i suoi interlocutori a non trattare i suicidi come fenomeni da baraccone, poiché la morte (comunque essa arrivi) rende tutti uguali. È necessario soffermarsi ulteriormente sui termini paralume, fermacarte, Lino che offrono il tipico esempio dell'utilizzo da parte della Plath della tecnica del "correlativo oggettivo": oggetti quotidiani e fondamentalmente non poetici riescono a descrivere in maniera precisa l'idea di morte che l'autrice tende a rappresentare in questi versi, assumendo una qualità lirica solitamente.

nonassociata a essi.

35 drappo: lenzuolo. Evidentemente la poetessa si trova in un letto d'ospedale, appena salvata da una morte certa.

36 O mio nemico!: il primo osservatore è un ignoto nemico che molti hanno identificato con il marito (probabilmente accorso al suo capezzale) o con l'intero genere maschile. Ovviamente, gli occhi maschili che insistentemente la scrutano rafforzano la sua convinzione di essere ridotta alla svilente condizione di mero oggetto.

37 Faccio forse paura?: si tratta di una domanda di sfida rivolta a uomini che spesso, temendo la sua esuberanza fisica e intellettuale, hanno cercato di limitarla.

Il naso, le occhiaie, la chiostra dei denti?

38 Il fiato puzzolente In un giorno svanirà. Presto, ben presto

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
10 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/11 Lingue e letterature anglo-americane

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher dario_kat di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura anglo-americana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Persico Gemma.