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BARTHES
Mitologie della società di massa.
In una raccolta di interventi analizza alcuni aspetti della società di massa.
In particolare Barthes si occupa del modo in cui la società borghese fa passare come
“naturale” ciò che invece è storico e culturale. Infatti, la storicità di alcuni eventi viene fatta
passare come naturale.
Questo meccanismo di mascheramento è definito mito. Barthes, dunque, analizza le mitologie
della società borghese.
Il mito è un sistema semiologico secondo ed è definibile come:
Un segno (cioè unione fra un significante e un significato)
• Divenuto ad un secondo livello il significante
• Che veicola un altro significato.
•
Il secondo livello è quello che rappresenta il mito.
Prendiamo come esempio una fotografia. Questa fotografia è un segno, ovvero l’unione fra un
significante (che Barthes chiama senso) e un significato.
Questo segno diventa tutto intero un significante (che Barthes chiama forma), che veicola un
altro significato. Questo secondo segno, che collega il significante e il significato di secondo
livello, svuota il primo segno, lo impoverisce e lo deforma.
Il mito, dunque, deforma i segni di primo livello facendo passare per naturali fenomeni storici
e culturali. Il mitologo, nella sua analisi, deve distinguere questi due livelli e svelare la
deformazione operata dal mito.
L’obiettivo è quello di liberare un grado zero della lingua, privo di ideologie.
Elementi di semiologia: denotazioni e connotazioni.
Due elementi fondanti la teoria di Barhes:
Ribaltamento di Sassure: la semiologia è parte della linguistica, perché ogni sistema
• semiologico dipende dall’intervento di messaggi linguistici, come nel caso di una
didascalia che spiega una fotografia.
Teoria della connotazione: non esiste solo la semiotica connotativa, in cui un primo
• sistema semiotico (denotativo) diventa il piano dell’espressione di un secondo sistema
semiotico (connotativo), ma può esserci anche un caso inverso in cui il primo sistema
va a costituire il piano del contenuto del secondo sistema. Si tratta di un
metalinguaggio, cioè di una semiotica che ha per contenuto un’altra semiotica. La
semiologia è un metalinguaggio, perche il suo contenuto è un altro linguaggio.
Sistema della moda: retorica e ideologia.
Secondo quanto appena detto (supremazia della linguistica sulla semiologia; metalinguaggio
come linguaggio che ha per contenuto un altro linguaggio), Barthes vuole studiare il sistema
moda (che è un linguaggio) con le categorie della linguistica (che è un altro linguaggio).
Nel sistema moda, Barthes vede gli stessi elementi della linguistica di Sassure:
Langue e parole: abbigliamento come fenomeno individuale; costume come fenomeno
• sociale.
Sincronia e diacronia: moda in un momento; evoluzione della moda nel tempo.
• Significante e significato: colore, lunghezza della gonna e lutto e giovanilità.
•
Nello studio del sistema della moda, Barthes conferma il ribaltamento di Sassure: il sistema
semiologico della moda non può essere descritto se non attraverso la parola.
Retorica dell’immagine: le connotazioni visive.
Secondo Barthes, anche le immagini funzionano come i miti, mascherando la realtà.
Lo scopo dell’analisi è quello di definire il ruolo dell’immagine nella comunicazione.
In che modo è possibile descrivere un’immagine dal punto di vista semiotico? Barthes si
concentra sulla pubblicità perché in pubblicità il significato dell’immagine è intenzionale.
Esistono due livelli dell’immagine:
Livello letterale: immagine denotata; si basa su un sapere culturale più profondo che
• consente al destinatario di riconoscere nell’immagine degli oggetti (pasta, pomodoro,
busta)
Livello simbolico: immagine connotata; costruisce dei significati simbolici sugli
• oggetti presenti nell’immagine (italianità, genuinità).
La distinzione fra questi due livelli è solo operativa: non si può incontrare un’immagine
letterale allo stato puro.
L’immagine denotata naturalizza il messaggio simbolico, rendendo innocente l’artificio
semantico della connotazione: la comunicazione pubblicitaria risulta efficace proprio per la
sua capacità di iscrivere il piano connotativo in quello denotativo.
L’analisi del racconto.
Barthes prova ad applicare il metodo strutturale anche all’analisi letteraria.
Secondo Barthes, se abbiamo a che fare con gli infiniti atti di parole (i racconti), dobbiamo
provare a descrivere la langue (modello narrativo universale) da cui derivano e da cui sono
stati generati.
Barthes distingue tre livelli di senso:
Funzioni: germe del racconto, che maturerà più tardi in qualche modo (all’inizio di un
• racconto si dice che la protagonista ha un cane e quel cane avrà poi un ruolo
importante nella vita della protagonista); diversi tipi di funzione
o Funzioni cardinali (o nuclei): aprono alternative per il prosieguo della storia,
inaugurano o concludono situazioni incerte.
o Catalisi: descrizioni accessorie che dilatano il racconto.
o Indizi: contribuiscono a delineare la psicologia di un personaggio o a
descrivere atmosfere.
o Informanti : dati puri e immediatamente significanti (es: l’età di un
personaggio).
Catalisi, indizi e informanti rappresentano delle espansioni rispetto ai nuclei.
Azioni
• Narrazione
•
La fase semiologica: connotazioni e ideologie.
L’intento di Barthes è quello di smascherare i miti, che sono pratiche borghesi impiegate per
far passare come naturale ciò che è costruito culturalmente e storicamente. Queste pratiche
sono ideologiche e devono essere svelate dal semiologo.
ECO
La struttura assente: metodologia vs ontologia.
Secondo Eco:
I fenomeni di cultura sono fenomeni di comunicazione
• I messaggi si organizzano e diventano comprensibili in relazione a dei codici.
• La funzione del metodo strutturale è quella di desumere una griglia strutturale comune
• fra diversi oggetti culturali.
Prima domanda: la struttura è un modello strutturale o un oggetto strutturato?
Sassure diceva che non bisogna considerare gli elementi del linguaggio nei loro aspetti
materiali, in quanto essi si definiscono solo in relazione ai rapporti che stabiliscono con gli
altri elementi del sistema.
Quindi… la struttura è un modello composto di relazioni e può essere applicato come griglia
descrittiva a fenomeni e oggetti concreti.
Seconda domanda: la struttura è un modello operativo o una realtà ontologica?
Come modello operativo significa che viene fabbricata per studiare alcuni aspetti di un
oggetto, mentre come realtà ontologica significa che è definitiva e immutabile.
Secondo Eco è un modello operativo e metodologico.
Trattato di semiotica generale: dai codici alla produzione segnica.
Significazione si attiva ogni volta in cui qualcosa di materialmente presente sta per
• qualcosa d’altro (es: un albero che sta per l’idea di natura) e può sussistere
indipendentemente dal fatto che un destinatario la attivi (la significazione è astratta).
Comunicazione: processo fra esseri umani che presuppone sistemi di comunicazione e
• li attiva (momento in cui ci si serve delle significazioni per veicolare messaggi).
Quindi… per Eco è possibile ipotizzare una semiotica della significazione che sia
indipendente da una semiotica della comunicazione.
Semiotica: è una teoria generale della cultura. Tutta la cultura può essere studiata con
• una prospettiva semiotica.
Domanda: la semiotica è una disciplina specifica con il proprio oggetto e i propri metodi o è
un campo di studi non del tutto unificato e unificabile?
La semiotica è un campo di studi. I due domini della semiotica sono:
Teoria dei codici: si propone lo studio della funzione segnica
• Teoria della produzione segnica: riguarda il lavoro compiuto nel produrre e
• nell’interpretare testi, segni e messaggi.
La teoria dei codici e l’influenza di Peirce.
FINIRE
Lector in fabula: la cooperazione interpretativa.
Eco studia: Il ruolo svolto dal destinatario nell’interpretazione di un testo
• Il modo in cui il testo stesso prevede una certa interpretazione.
•
Inferenza: attività interpretativa di un destinatario. Si svolge per ragionamenti (=inferenze).
Tre elementi entrano in gioco in qualsiasi processo inferenziale:
Caso: occorrenza concreta a cui viene applicata una
• Regola
• Risultato: conseguenza prevedibile dell’applicazione di quella regola a quel
• caso.
Dalla combinazione di questi tre elementi emergono tre tipi di inferenza:
Deduzione:
• o Regola: se un uomo è governatore, allora riceve grandi onori
o Caso: quest’uomo è un governatore
o Risultato: quest’uomo riceve grandi onori
Il risultato è la conseguenza necessaria di una regola applicata a quel caso. Non
comporta rischi.
Induzione:
• o Caso: quest’uomo è un governatore
o Risultato: quest’uomo riceve grandi onori
o Regola: se un uomo è un governatore, allora riceve grandi onori
Il caso e il risultato sono le premesse da cui, per generalizzazione, si istituisce una
regola. Ha questo ragionamento ha un margine di rischio e dovrebbe essere verificato
empiricamente.
Abduzione
• o Risultato: quest’uomo riceve grandi onori
o Regola: se un uomo è governatore, allora riceve grandi onori
o Caso: quest’uomo è un governatore
È l’inferenza di un caso da una regola ad un risultato. Rappresenta una vera e propria
scommessa e l’unico modo per verificare se il ragionamento è corretto è ricorrere ad
una verifica sperimentale.
Autore modello e lettore modello.
I testi non sono mai completi: chi li produce lascia degli “spazi bianchi” che prevede vengano
riempiti dal destinatario.
Quindi… chi produce un testo cerca strategicamente di prevedere le mosse del suo
destinatario.
Dunque… per organizzare la propria strategia testuale, l’autore deve prevedere un lettore
modello che cooperi all’attualizzazione testuale così come egli pensava.
La figura del lettore modello non è concreta, ma rappresenta un riferimento strategico in base
al quale adattare le proprie scelte testuali.
Nello stesso tempo si profila nel testo anche un autore modello, che non corrisponde
all’autore empirico del testo, ma che conduce il lettore nell’interpretazione del testo.
Cooperazione testuale: fenomeno che si realizza tra due st