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IL NOVECENTO E LE LETTERATURE IN INGLESE
Capitolo 8: Il primo Novecento
L’età edoardiana → Il regno di Edoardo VII, salito sul trono nel 1901 alla morte della regina Vittoria,
fu accompagnato dal consolidamento del trionfo economico, industriale e militare del paese. Le
condizioni di lavoro e di vita erano durissime; la classe dominante (=la borghesia) fu spazzata via
per sempre dalla prima guerra mondiale. Il vecchio mondo ottocentesco doveva lasciare posto al
nuovo, “alla modernità” (Make it new! – modernism). Il movimento modernista ebbe un diretto
rapporto con le arti figurative (Manet e i post-impressionisti). L’impeto del primo modernismo si
spostò sul recupero della tradizione (quella a partire da Dante o meglio ancora da Omero). Nel
dopoguerra, alcuni scrittori che sentirono i cambiamenti avvenuti dalla fine dell’800 hanno
rinunciato da una parte a voler rappresentare la vita nel suo svolgimento, con la scelta di limitare
l’argomento della narrazione a poche ore o giorni, nella convinzione che è meglio indagare il
singolo fatto. Dall’altra parte ciò comportava dissolvere la realtà, frantumandola in aspetti e
significati molteplici.
Bloomsbury Group (formato da rivoluzionari tra i quali: John Maynard Keynes, Lytton Strachey,
Roger Fry, Leonard Wolf) → ebbero una formazione elitaria e un’alta collocazione sociale. Questo
gruppo, a livello ideologico si tradusse in posizioni coraggiosamente liberali. Il frutto più bello è
rappresentato dalla rivendicazione della scrittura femminile. Questo atteggiamento consentirà la
valorizzazione delle scrittrici del primo 900. Le più importanti sono:
Dorothy Richardson (1873-57) → Pilgrimage, fatto di 12 romanzi pubblicati tra il 1915 e il 1938,
che hanno come protagonisti la autobiografica Miriam: l’azione passa attraverso la mente del
personaggio, concentrandosi sulla percezione soggettiva del presente.
Katherine Mansfield (1888-1923) → Nata in Nuova Zelanda; fu autrice di splendidi racconti; la
sua è una scrittura originale, che spesso rinuncia a una trama definita per affidare il senso e l’unità
del racconto a un equilibrio di sensazioni e impressioni.
La poesia
Nei primi decenni – poesia tradizionalista: John Masefield (1878-1967), incoronato “poeta laureato”
nel 1930. Una poesia che celebrava il mondo rurale inglese attraverso forme e linguaggi ripetitivi. Il
rinnovamento del linguaggio poetico fu promosso dalla lezione del simbolismo francese e
dall’imagismo (hard dry image in opposizione alla poesia romantica: quindi non più abbondanza si
aggettivi e metafore, ma un linguaggio diretto, concentrato sull’esaltazione dell’immagine).
WILLIAM BUTLER YEATS (1865-1939) → proveniente da una famiglia protestante di Dublino; le
arti figurative mantennero un ruolo centrale nella sua poesia (su padre e suo fratello furono pittori).
La sua poesia iniziale è stata caratterizzata da: un’atmosfera tardo romantica, elegiaca (cioè
ispirata alle figure leggendarie dell'antica Irlanda, nel suo folklore e le sue bellezze naturali, non
contaminate dalla rivoluzione industriale). Yeats fu un creatore di strutture ritmiche e di una
imagery. Spesso i toni erano: nostalgici, sognanti, carichi di esprimere un sentimento di
abbandono. Poi interveniva il richiamo degli eroi della leggenda, al mito eroico dell’Irlanda celtica
(allusione alla rinascita dell'Irlanda).
Una prima importante influenza esterna gli fu offerta dal simbolismo francese - incontro con Pound
(principale esponente del modernismo); altrettanto importante fu la rivolta dublinese della Pasqua
nel 1916 (ribellione irlandese armata contro governanti britannici → da cui è emersa la sua famosa
lirica Easter. Yeats dopo si volse a un linguaggio più diretto e asciutto. Allo stesso tempo ha
smesso di mescolare il personale con il mitico e ha cominciato a presentare i dilemmi del presente:
un presente che sentiva nemico. La sua poesia modernista passa da toni più elevati a quelli teneri,
dall’ incanto alla riflessione, dalla musicalità armoniosa alla dissonanza. Gli fu conferito il Premio
Nobel nel 1923.
THOMAS STEARNS ELIOT (1888-1965) → Nato nel Missouri; studiò presso l'Università di
Harvard (USA). Studi per la lettura dei poeti metafisici e Dante. Altrettanto importante fu la poesia
francese, in particolare il Simbolismo francese. Si incontrò con Pound a Londra.
Raphsody on a windy night (1915) → pubblicata sulla rivista "BLAST"; contiene una delle
immagini tematiche della sua poesia: lo squallore urbano.
Prufrock and other observations (1908-1915) → è una raccolta di poesie modernista: usa il
verso libero; lo strumento ideale per ritrattare la realtà impoetica del mondo contemporaneo.
Usa la satira e l’ironia.
The hollow men (1925) → costituisce una barriera contro ogni tentazione tardoromantica e uno
sberleffo alla mediocrità di un presente banale.
The Waste Land (1922) → è il capolavoro; poemetto che racchiude la visione del mondo offerta
dal modernismo. I versi iniziali preannunciano il tema che è quello della crisi della civiltà
occidentale vista attraverso il simbolo dalla perdita di fertilità. Uno dei elementi mitici è quello della
leggenda del Re Pescatore, che ha perso la sua virilità facendo così perdere la fertilità al suo
popolo e alla sua terra. Un altro è quello della figura di Tiresia, l’androgino delle mammelle
avvizzite che vede l’accoppiamento senza amore e senza passione (fugace, meccanico, sterile).
L’immagine della città è centrale che per il Modernismo rappresenta un importante punto di
riferimento per l'esperienza creativa, mentre il provincialismo era odiato. Per Eliot Londra era "città
irreale", luogo di alienazione e di anonimato. Il suo percorso personale e poetico si caratterizzò per
il superamento della negatività attraverso una prospettiva religiosa: nel 1927 fu accolto nella
Chiesa anglicana.
Ash Wendnesday (Mercoledì delle Ceneri,1930) → rappresenta una sorta di "Purgatorio" che
segue l’"Inferno" (The waste land) e precede il "Paradiso" (Four quartets). Fa registrare una nuova
musicalità con il nuovo modello di versi: è simile ad un canto religioso. Il mondo esterno non è
rilevante: l’attenzione è rivolta al mondo interiore.
Four Quartets (1943 in un unico volume) → è un poema religioso in 4 parti: Burnt Norton (1936),
East Coker (1940), The Salvages Dry (1941) e Little Gidding (1942). Ciascuna parte inizia con una
esperienza personale del poeta; prosegue con una riflessione, che mira a rivelare la presenza del
divino nella nostra vita e nella storia. Ha in parte, sullo sfondo la presenza della guerra. C’è però
l’ammirazione per un linguaggio intenso e affascinante, in grado di creare una pluralità di
significati. La narrativa
Henry James – scrittore americano che aveva scelto l’Europa come unico luogo possibile della
creazione letteraria; diffuse nel mondo culturale inglese l’importanza dell’opera di Flaubert e
Maupassant e Zola (e il suo rivoluzionario naturalismo).
I romanzieri di maggior successo dell’inizio del secolo, erano pienamente convinti della necessità
di superare le forme del romanzo ottocentesco e adottarono una nuova forma, ispirata dalla
lezione naturalista:
HERBERT GEORGE WELLS (1866-1946) → anche lui propose una nuova arte "basata sulla
scienza" (come i naturalisti francesi), ma soprattutto su una scienza che non c’era ancora, cioè
sulla fantascienza. Da The Time Machine (1895) e The first man on the moon (1901) → Lui
immaginò invenzioni straordinarie: sviluppi tecnologici, invasioni marziane e guerre mondiali,
distopia occhi chiari (opposto di utopia) Il suo interesse centrale era il cambiamento sociale; per
superare le barriere sociali ereditate dal mondo vittoriano → Mr Lewisham (1900), Kipps (1905),
Ann Veronica (1909) → la “donna nuova” delle rivendicazioni femministe. In Tono Bungay (1909)
c’è un’analisi della cultura del tempo in un ritratto critico della società britannica.
ARNOLD BENNETT (1867-1931) → anche per lui la preoccupazione sociale è molto importante;
Anna of the five towns (1902) è la storia di una donna, vittima di un padre avaro, ambientata
nella zona industriale delle "5 città" (ispirata a Balzac, da lui ritenuto il più grande maestro del
romanzo moderno). Clayhanger (1910) è un ritratto della vita provinciale.
JOHN GALSWORTHY (1867-1933) → Importante romanziere e drammaturgo, con forte senso di
giustizia sociale e di una critica all’establishment. Ricevette il Premio Nobel per la letteratura (nel
1932). I suoi drammi: Justice (1910) → portò a una revisione del sistema penale britannico.
The man of property (1906) → è affresco molto critico della borghesia inglese e della sua
tendenza a trasformare ogni cosa in merce. C’è l’idea di rappresentare attraverso la vicenda una
famiglia, la crisi di una classe sociale e dei suoi valori. In seguito il romanzo fu trasformato in una
saga familiare (The Forsyte Saga e dopo A Modern Comedy) → la sua critica sociale scomparve
lasciando posto a un’appena mascherata ammirazione.
JOSEPH CONRAD (1857-1924) → nato da genitori polacchi; cresciuto in Russia e in Polonia, a 17
anni è andato a Marsiglia per diventare un marinaio (fu iscritto prima nella marina mercantile
francese e poi a quella inglese. Dopo la pubblicazione del primo romanzo, Almayer’s Folly (La
follia di A.,1895) si stabilì in Inghilterra; ottenne la cittadinanza britannica e si dedicò interamente
all’attività di scrittore. I suoi maestri furono Flaubert, Maupassant e poi Henry James. Maestra gli fu
anche la sua esperienza come marinaio (hanno visitato i luoghi più esotici del globo)
Questa esperienza gli ha fornito la sua visione del mondo come senso di comunità. I membri di
questa comunità sono uniti dal confronto con le avversità. Molte delle sue storie si svolgono nei
territori coloniali e i mari che li congiungono. (il suo atteggiamento è critico nei confronti del
colonialismo).
La follia di Almayer (1895), An outcast of the Islands (1896), Un Outpost of Progress (1897) e
Heart of Darkness(1899) → la vicenda si svolge in Congo; ha al suo centro la misteriosa figura di
Kurtz, simbolo dell'Europa e mandato in Africa come un "portatore di civiltà". Il cuore di tenebra è
Quello dell'uomo europeo civilizzato, che lasciato li (in Africa) si abbandona alla parte di sé
primitiva.
Typhoon (1902) → che racconta della terribile