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O'
a oo
O'' oo
centro S può essere
individuata sul quadro scegliendo
un ipotetico punto P e
proiettando tale punto P sul
quadro secondo i due centri di
proiezione impropri, fatto ciò la
P
A retta congiungente i punti
d'intersezione (P', P'') delle due
proiezioni di P con il quadro
indicherà la direzione del centro
oo
dell'omologia S .
A'' P''
A' P' oo
S
s a a
= '= '' s Nel secondo caso i due centri di
O'
a O'' proiezione O' e O'' giacciono su
di una retta parallela al quadro
oo
quindi il centro dell'omologia S
è un punto improprio e la sua
direzione è data dalla retta
congiungente i due punti di
proiezione O' ed O''.
A oo
S
A'' A'
s a a
= '= '' s Nel terzo caso la direzione di
O' a oo
oo
O'' S si ricava proiettando una
retta da O' secondo la direzione
oo
di O'' e quindi la direzione di
oo oo
S sarà parallela a O'' .
A A'
oo
A'' oo
S
s a a
= '= '' s OMOTETIA
a
Se il piano della figura è parallelo al quadro, l'asse dell'omologia risulta coincidente con la retta impropria comune ai diversi piani.
Di conseguenza due qualsiasi rette corrispondenti risultano parallele tra loro dato che il loro punto comune
oo
A° coincide con un punto dell'asse. O' Le due rette a' e a'' (proiezioni di
a da O' e O'') sono rette
O'' corrispondenti e dovrebbero
intersecarsi in un punto dell'asse,
ma dato che il punto di
intersezione di tali rette è un
oo
punto improprio ( A° ) le rette
B a risulteranno parallele.
A
a Il centro S dell'omologia resta
individuato dall'intersezione con il
quadro della retta passante per i
oo
A° due punti di proiezione.
a'' a'
B'' B'
A'' A' S
s a a
= '= '' TRASLAZIONE o EQUIPOLLENZA
oo oo
Se si verificano simultaneamente i due casi precedenti, dunque che siano impropri sia il centro S che l'asse s le rette che
congiungono punti corrispondenti sono parallele tra loro e sono parallele tra loro le rette omologhe. pertanto ogni figura si trasforma
mediante una traslazione di se stessa secondo la direzione del centro.
O''
O' Le due rette a' e a'' (proiezioni di
a da O' e O'') sono rette
oo
S° corrispondenti e dovrebbero
intersecarsi in un punto dell'asse,
ma dato che il punto di
intersezione di tali rette è un
oo
punto improprio ( A° ) le rette
risulteranno parallele.
a a
A I centri di proiezione O' e O''
B giacciono su una retta parallela al
quadro quindi il centro
oo
dell'omologia S è un punto
improprio e la sua direzione è
oo
A° data dalla retta congiungente O'
e O''.
A'
A'' B'
B'' a'
a''
s a a
= '= '' OMOLOGIA
ESERCIZI
Affinità Omologica Affinità omologica con centro improprio ed asse
proprio. L'unica differenza da un'omologia
normale è che la proiezione dei punti in
questione avviene secondo la direzione del
C' oo.
centro improprio di proiezione S
A'
B' s
B'' A'' oo
S
C''
Omotetia C' Omotetia, centro proprio di proiezione ed asse
improprio. Le rette corrispondenti (C'A' // C''A''
oo
etc.) sono parallele in quanto il punto A° in cui
A' si intersecano è un punto dell'asse (l'asse
coincide con la retta impropria del piano).
B' C'' A''
B'' S
Traslazione Traslazione, centro ed asse impropri. Stesso
procedimento dell'omotetia, solo che avendo
C' C' anche centro di proiezione improprio oltre alle
rette corrispondenti saranno parallele anche le
rette omologhe (A'A'', B'B'', C'C'').
A' A'
B' B' oo
S
OMOLOGIA DI RIBALTAMENTO
a
Per risolvere i problemi metrici relativi ad una figura appartenente ad un piano generico , è necessario riportare sul quadro la figura in
vera forma e grandezza. A tale scopo è necessario operare il ribaltamento del piano della figura sul quadro.
d
Durante il ribaltamento un punto A descrive un arco di circonferenza nel piano passante per A ortogonale alla retta s e il cui centro è
d
individuato nell'intersezione del piano con la retta s, così si determina sul quadro il ribaltato A* di A. Osserviamo come il punto A* si
può ottenere come proiezione del
oo
punto A dalla direzione R
oo
R b.
ortogonale al piano bisettore
a Si noti che la relazione che lega i
O' punti A' e A* si può considerare
come la proiezione di uno stesso
punto A da due centri distinti O' e
oo
R e dunque si tratta di
un'omologia.
A a a
*= '
A'
A*
S
s Il centro S di tale omologia è
l'intersezione con il quadro della
oo
retta R O' che congiunge i due
oo
centri di proiezione R e O'.
oo
R a La relazione che lega l'immagine
a
e il ribaltato di ogni punto di è
detta omologia di ribaltamento
w = (S, s, A', A*).
O' b
A a a
*= '
A'
A*
S
s METODO DI MONGE
Il riferimento nello spazio oo
O'
Il riferimento nello spazio è rappresentato da: p
''
p
due piani di proiezione, detti anche quadri, ' oo
O''
p
(I° piano di proiezione) e '' (II° piano di
proiezione) ortogonali fra loro; II I
Diedro Diedro
oo oo
due centri di proiezione impropri O' e O''
ciascuno ortogonale al relativo quadro;
l
la retta d'intersezione tra i due piani, detta p
'
linea di terra.
Inoltre i due piani si dividono in senso orario in l
I II III IV
quattro diedri, denominati , , e diedro. III IV
Diedro Diedro
Il riferimento nel piano
Nel piano il foglio da disegno è assunto come
p p
coincidente con ' mentre il piano '' si oo
O'
p
''
p
considera ribaltato in senso antiorario su '.
Il riferimento sul piano, ovvero sul foglio da oo
O''
disegno, risulta costituito da una sola retta
l
orizzontale, la linea di terra . semipiano superiore p
'
semipiano posteriore semipiano anteriore
semipiano superiore = semipiano posteriore p p
'= '' l
semipiano inferiore
l
semipiano infeeriore = semipiano anteriore RAPPRESENTAZIONE DEL PUNTO
Il riferimento nello spazio p
'' oo
O'
Le due proiezioni P' e P'' di un punto P dello g
p p''
'
spazio su e sono dette rispettivamente
prima e seconda proiezione. oo
O''
Le rette proiettanti determinano un rettangolo
g
contenuto nel piano (passante per P e P'' P
l
ortogonale ad ) di vertici P, P°, P'' e P'. p
'
P° P'
l
Ribaltamento del piano
p''
Nel ribaltamento di il punto P'' descrive nel
g
piano un arco di circonferenza di centro P° e
raggio P°P'' che cade sulla retta perpendicolare
l
ad
e passante per P' (ovvero l'intersezione dei
g p
e '
piani ).
Analogamente è possibile rappresentare
qualsiasi altro punto dello spazio. p
'' oo
O' g oo
O''
Il riferimento nel piano P
Le due proiezioni sul foglio da disegno risultano
dunque allineate su una retta perpendicolare ad p
'
l detta retta di richiamo. P°
P'' P'
p p
'= ''
P'' l
quota di P retta di richiamo
P° l
aggetto di P P' RAPPRESENTAZIONE DELLA RETTA
Il riferimento nello spazio p
'' oo
O'
oo
Una generica retta r viene proiettata da O' su
p
' nella retta r' (prima proiezione di r) mediante a
a oo
O''
il piano (piano proiettante in prima oo
proiezione) definito dal centro definito da O' Tr=Tr''
e dalla stessa retta r.
Con procedimento analogo, la stessa retta
p
oo '' r''
viene proiettata da O'' su nella retta r'' p
b '
r
(seconda proiezione di r) mediante il piano Tr'
(piano proiettante in seconda proiezione) r' Sr=Sr'
oo
definito da O'' e dalla retta r. Sr''
La retta r è dunque rappresentata dalle due l
proiezioni r' e r''. Costruzione semplificata
I punti Sr e Tr (prima e seconda traccia di r) e Si proietta il punto Tr=Tr''
le loro proiezioni rappresentano i punti oo
secondo la direzione di O' e
p p
d'intersezione della retta con i piani ' e ''. si unisce Tr' con Sr ricavando in
tal modo r'.
Successivamente si proietta Sr
oo
secondo la direzione di O'' e
si unisce Sr'' con Tr=Tr''
ricavando in tal modo r'' che
Ribaltamento del piano successivamente sarà ribaltata.
In particolare si ribalta il punto
Tr=Tr''* e unendo tale punto con
p p
Il ribaltamento di '' su ' ci permette di il punto Sr'' avremo la seconda
proiezione r''.
tradurre la posizione spaziale di una retta r, che
attraversa il primo diedro, nella sua
rappresentazione. p
'' oo
O' b oo
O''
Il riferimento nel piano Tr=Tr''
Nella rappresentazione sul piano avremo
questo risultato. p
'
r
Tr'
Tr=Tr''* r' Sr=Sr'
r'' Sr''
p p
'= ''
Tr=Tr'' l
r''
Sr'' Tr' l
r'
Sr=Sr' POSIZIONI PARTICOLARI DELLA RETTA
p
'' oo
O'
p
Retta parallela a ' oo
O''
o''
p o
Ogni retta appartenente ad un piano parallelo a ' To=To