Successioni

Tipologie di testamento

Olografo: redatto di sua mano dal testatore, firmato e datato

Pubblico: redatto da un notaio che raccoglie le volontà del testatore in presenza di due testimoni

Segreto: redatto o anche solo sottoscritto dal testatore, che lo consegna chiuso e sigillato a un notaio in presenza di due testimoni

Successione necessaria

La successione necessaria ha luogo nel momento in cui il testamento sia stato redatto senza tener conto dei vincoli che obbligano il testatore verso alcune tipologie di congiunti. La libertà del testatore è piena solo nel caso siano assenti alcune categorie di parenti. In caso contrario, queste categorie avranno comunque diritto ad una quota del patrimonio, che, poiché a loro riservata per legge, prende il nome di quota di riserva o quota legittima. Per tale motivo sono indicati come legittimari.

La porzione del patrimonio che rimane libera una volta assolti gli obblighi di riserva si chiama quota disponibile.

Lesione legittima

Per verificare se vi

È stata lesione di legittima occorre procedere: Alla riunione fittizia del patrimonio del defunto alla data di apertura della successione Alla quantificazione del valore dell'asse ereditario Alla determinazione della quota di riserva Alla determinazione della quota disponibile A questo punto se, con quanto donato in vita e disposto con testamento, il testatario ha lesato la quota legittima di uno o più eredi si procede alla cosiddetta riduzione. La riduzione consiste nell'azione di rivalsa degli eredi legittimi che hanno avuto meno della quota di riserva loro spettante nei confronti di quelli che hanno avuto di più. ESERCIZIO: Genitore con un unico figlio che, morendo, lascia le seguenti disposizioni testamentarie: Oliveto € 140.000 ad estranei Suolo edificabile € 116.000 al figlio Capannone ad uso industriale € 328.000 ad estranei Appartamento € 190.000 al figlio Titoli e liquidità € 30.000 Debiti €

1. 45.000• In vita il genitore ha inoltre donato al figlio un immobile del valore di € 95.000
2. Riunione fittizia = Relictum + Donatum = € 8540.000
3. Relictum: 140.000 + 116.000 + 328.000 + 190.000 + 30.000 – 45.000 = 759.000
4. Donatum: 95.000
5. Quota legittima = 854.000/2 = 427.000
6. Da testamento all’erede è spettata una quota pari a 116.000 + 190.000 + 95.000 = 401.000 per cui vi è una lesione della legittima paria 26.000 €
7. Riduzione: sull’oliveto per un importo pari a 26.000 €
8. Collazione e pagamento dei debiti
9. Il coniuge, i figli e i discendenti di questi ultimi hanno l’obbligo di conferire all’asse ereditario quanto ricevuto a titolo di donazione dal de cuius, in vita o con testamento. Il soggetto donante può tuttavia dispensare il donatario da concorrere alla donazione.

ESERCIZIO: il defunto lascia un patrimonio relitto di € 500.000. I legittimari sono due figli A e B. In vita il figlio A ha ricevuto a titolo di donazione beni

per150.000 senza dispesa dalla collazione. Da testamento si dispone che la quota disponibile sia distribuita per 2/3 al figlio B e per 1/3 al figlio A

Relictum + Donatum: 500.000 + 150.000 = 650.000

Quota legittima: 2/3 * 650.000 = 433.333

Quota disponibile: 216,677

Quota legittima per figlio: 433.000/2 = 216,000

Avendo il figlio A già ricevuto € 150.000 a lui andranno solo € 66.000 della quota legittima, mentre al figlio B € 216.000

A questi importi andranno aggiunti: al figlio A 1/3*216.677 = € 72.226 di quota disponibile; al figlio B 2/3*216.677 = € 144.451 di quota disponibile

Figlio A: 288.226

Figlio B: 361774

Se il defunto avesse dispensato il figlio A dalla collazione, quanto da lui ricevuto (€ 150.000) non andrebbe incluso nel relictum ma nella quota disponibile. La quota legittima sarebbe di € 500.000*2/3 = 333.333, mentre la riserva per ciascun figlio sarebbe di € 166.666