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WBS.
E’ fondamentale perché:
Permette di ufficializzare le
responsabilità dei WP e dei
delivarable
Responsabilizza gli attori del
progetto sul dettaglio del lavoro
Facilita il project manager
nell’indirizzamento al
responsabile di ogni particolare
fase o delivarable.
Grazie alla RAM i livelli di
responsabilità sono chiari a tutti.
Finalità: allocare le persone
assegnando responsabilità e compiti.
Generalmente si usano sigle che
esprimono responsabilità; le più utilizzate sono quelle dell’acronimo RACI, che ci aiuta ad
indentificare per ogni work package le responsabilità e chi vi partecipa:
responsabile
Responsible: significa che la persona è della deliverable, e svolge
l’attività {es. prof} approva
Accountable: significa che la persona la deliverable e ne risponde dei
risultati {responsabile corso di laurea}
viene consultata
Consult: significa che la perdona sul rilascio della deliverable e sulla
conduzione dell’attività (ciò implica che c’è un confronto) {colleghi}
Inform: significa che la persona viene informata della deliverable e delle attività
svolte. Questa è una comunicazione ad una via {supporto it}
rappresentazione grafica delle attività necessarie
La PROGRAMMAZIONE consiste in una
per completare il progetto, ed è una prerogativa dei Project Manager.
Aiuta la comunicazione tra le persone coinvolte, ed anticipa i problemi che possono
sorgere durante il progetto.
SCHEDULE: rappresentazione grafica delle attività del progetto e delle loro tempistiche,
che facilita la comunicazione tra le attività attigue, aiuta ad anticipare i problemi.
Cosa bisognare fare per una buona programmazione : Inserire tutte le attività, in sequenza
logica, per completare il progetto; mostrate interdipendenze e milestones;
sufficientemente dettagliate e visivamente facilmente interpretabili.
Le principali metolodogie per il Project manager per una programmazione migliore
sono: Gantt, Concurrent engineering, Benchmark, Front loading.
DIAGRAMMA DI GANTT
1) :
Rappresentazione grafica che contiene tutte le attività necessarie in sequenza logica,
mostrando le interdipendenze.
E’ usato da tutti i Project Manager per studiare l’avanzamento dei lavori del progetto e
mettere in comunicazioni le persone delle fasi attigue.
diagramma cartesiano
E’ un con:
Ascisse: unità di tempo (mesi)
Ordinate: le attività previste per le varie fasi del progetto (come individuate sulla
base della WBS)
Come si costruisce:
1. Si identificano tutte le attività necessarie per raggiungere gli obiettivi
2. Si identifica il limite temporale del progetto complessivo
3. Si rappresenta graficamente il limite temporale previsto per ciascuna attività
4. Si verifica il tempo effettivo impiegato per realizzare ciascuna attività.
Con il diagramma riesco a vedere:
Il tempo necessario per realizzare il progetto
La sequenza delle fasi
Quali fasi possono essere svolte contemporaneamente
Una chiara illustrazione dello stato di avanzamento del progetto
Definire Milestones (eventi o date chiave)
E’ un grafico di facile offre
interpretazione, ma NON
informazioni su costi e risorse, ne
esplicita il percorso critico (che si
vede con il PERT e CPM)
Verde: Preventivo
Nero: Consuntivo (tempo effettivo
di realizzazione)
nell’esempio sono strutturate le attività per finire il progetto a metà novembre
CONCURRENT ENGINEERING
2) (Progettazione integrata) (evoluzione del Gantt)
Le varie fasi invece che sequenziali, sono diventate parzialmente sovrapposte e
condotte in parallelo.
Quindi permette un approccio collaborativo alla progettazione di un prodotto e del suo
processo produttivo.
Sovrapponendo le varie fasi, le persone di una fase iniziano a lavorare prima della
conclusione della precedente. Così eventuali migliorie sono segnalate in corso d’opera.
Risultato: Miglior Prodotto finale e Minori tempi di realizzazione richiesti (evitando
modifiche ed aggiustamenti). BENCHMARK
3) :
Confronto dell’andamento del progetto (in
termini di costi, tempo e qualità) con altri
progetti simili all’interno dell’azienda o,
meglio ancora, di altre aziende.
Infatti per realizzare i prodotti e servizi ai
migliori livelli di efficienza ed efficacia, bisogna conoscere non solo le capacità interne ma
anche quelle dei nostri concorrenti
FRONT LOADING
4) :
Si utilizzano più risorse all’inizio del progetto, realizzando una prima protipizzazione del
prodotto (non deve essere perfetto ma rapido e rispondente quanto più al prodotto
finale).
Obiettivo: ridurre i costi per le modifiche in corso d’opera, ed i tempi di realizzazione
grazie ad un prototipo, se il prodotto lo permette, quindi avere più risorse per essere
innovativi sul mercato.
Inoltre visualizzando in maniera grafica il prodotto finito da parte di tutto il team
proveniente dalle diverse aree funzionali, si può avere una visione di insieme e possibili
migliori.
Il FL si promuove anche come trasmettitore di conoscenza, cioè promuove l’utilizzo
post-mortem
del , ovvero della trascrizione e trasmissione dell’esperienza del
progetto per futuri utilizzi e nuovi progetti.
Permette una risoluzione rapida dei problemi: sfrutta tecnologie e metodi avanzati,
per aumentare il tasso generale di identificazione e risoluzione dei problemi di sviluppo
In questo modo il personale può consultare i problemi e le soluzioni adottate in passato
per evitare ritardi e problematiche in futuro. Il prototipo può
essere sia
materiale che
virtuale (con
software di
computer Aided
Design).
(Aziende come
Toyota risolvono
l’80% dei
problemi nella
prima fase del
progetto, con
questi strumenti).
5) PERT:
Abbiamo detto che nel diagramma di GANTT non si vedono i vincoli di sequenza, le
interconnessioni più complicate, ne esplicita il percorso critico.
Ciò è un limitite perché i progetti sono sempre più complessi con attività sovrapposte,
perciò nascono nel 1958 le Tecniche di Scheduling, con lo sviluppo del PERT, e quasi in
contemporanea del CPM.
Il PERT è un grafico che riassume visivamente le principali fasi del progetto, le loro
relazioni logiche e le interconnessioni, per capire cosa deve essere fatto prima o
dopo. permette di andare più nel dettaglio
GANTT è utile per progetti semplici, il PERT in
progetti complessi, di avere un’idea della durata delle attività, di visualizzare le
relazioni tra le attività, ed i percorsi critici dove è necessario intervenire.
Il PERT descrive una sequenza cronologica, secondo la quale certi eventi devono essere
raggiunti se si vuole completare il progetto nel suo complesso. E’ composto da:
Nodi o eventi (milestones): che si caratterizzano come sotto-obiettivi da realizzare
se si vuole procedere verso il raggiungimento del risultato finale del progetto.
Linee: congiungono fra loro i vari nodi, rappresentano le attività.
La stima del tempo richiesto per svolgere ognuna delle linee (attività) è indicata nel
diagramma.
Metodo:
1. Si analizza il progetto per realizzare un elenco di attività, tramite la WBS
2. Si rileva un primo ordine temporale tramite il GANTT
3. Per ogni attività si stima il tempo necessario per il completamento, per assegnarne
la durata e le precedenze logico – temporali.
Si parte dalla tabella in cui sono riportate tutte le attività da svolgere, riportando le
relazioni di precedenza delle attività (propedeuticità attività) ed i tempi per il loro
svolgimento.
Dati e formule del grafico:
* Stima della durata delle attività: potrebbero variare, per cui si usa tale formula:
Minimo+ 4∗Medio+ Massimo
����� ������ = 6
* invece di usare la durata, si possono usare le h/l: 6 (giorni) x 8 (ore lavorative) = 48 ore
lavorative totali
Il FLOAT dipende dalla durata media dell’attività e dal percorso critico
(Tmax,n+1 – Tmin, n) – durata attività
Il FLOAT è calcolato come
Quando ci sono più attività che confluiscono su di un nodo, è tipico che ci sia un’attività
FLOAT che può essere sfruttata.
Individuato il critical path ci permette di individuare quali sono le attività NON critiche:
quelle che possono subire ritardi, senza impattare il percorso: Attività FLOAT
Inoltre è utile per cercare di ridurre e controllare il rispetto dei tempi previsti:
resource
Si possono allocare maggiori risorse prelevandole da altre attività (
leveling) non critiche, che quindi possono permettersi tempi più lunghi
concurrent engineering)
I può ipotizzare di porre alcune attività in parallelo ( per
diminuire il tempo critico
Con un esempio vediamo tutti i passaggi per il PERT:
1) Analisi dei dati, ed eventuali calcolo del Tempo atteso.
Minimo+ 4∗Medio+ Massimo
����� ������ = 6
2) Costruire il grafico, che rappresenta le relazioni di dipendenza e precedenza delle
attività:
Viste le precedenze, Con il PERT possiamo
individuare e rappresentare le attività
sovrapponibili (qui C e D; F e E)
3) Calcolare il Tempo Previso Massimo per il completamento del progetto,
determinando il Percorso Critico (Critical Path), con il CPM.
Per individuare le attività del percorso critico e calcolarne il tempo, bisogna considerare
tutti i percorsi possibili.
A + B + F + G = 5 + 3 + 6 + 3 = 17
Il Critical Path è il percorso più lungo.
B + D + F + G = 10 + 2 + 6 + 3 = 21
Attività FLOAT: A, C, E)
B + E + G = 10 + 4 + 3 = 17
In realtà il modo corretto per stabilire il percorso critico è determinare: ����, :istante di
�
accadimento più
Istante più anticipato (EF): ����,� = max (����,� + ��)
anticipato degli eventi
il tempo minimo è il massimo tra tutti i nodi precedenti più la durata dell’attività.
da cui originano le x
Istante più ritardato (LF): ����,� = min (����,�+1 − ��)
attività confluenti nel
Quando i due coincidono per un’attività, allora questa fa parte del cammino critico:
dono n
Tmin, 0 = 0 T min,1 = 5 Tmin, 2 =10 T min,3 = max (5+3; 10+2) = 12
dx: durate delle
T m