Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 6
Stratificazione sociale Pag. 1 Stratificazione sociale Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 6.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Stratificazione sociale Pag. 6
1 su 6
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

La domanda che dovrebbe sorgere spontanea è: “è possibile cambiare la

propria posizione sociale”? La capacità o incapacità di mutare la propria

posizione all’interno della società è definita mobilità sociale. Essa è

ascendente se si è capaci di spostarsi da una classe inferiore ad una di

livello più alto. In altre parole, la mobilità ascendente è la via per uscire

dalla povertà. È discendente quando avviene un declassamento, un

passaggio da una classe sociale ad una inferiore. Si ha mobilità

orizzontale nel momento in cui il lavoratore viene assegnato a mansioni

equivalenti alle ultime effettivamente svolte. Per equivalenza si deve

intendere un’affinità di professionalità tra le vecchie e le nuove mansioni.

Un esempio è un CTO di una piccola azienda che diventa un CTO di

società molto più ampia. La mobilità è intragenerazionale quando c’è un

movimento (verso l’alto o verso il basso) nel sistema di stratificazione

durante il corso della propria vita (un esempio è un cameriere che diventa

chef, ma poi viene assunto come aiuto-cuoco). Si parla di mobilità

occupazionale quando ci sono cambiamenti nel lavoro che una persona

svolge. Si definisce mobilità strutturale l’insieme dei cambiamenti nella

società circa le posizioni che gli individui ricoprono nel sistema di

stratificazione.

Quando una società è completamente (o quasi) priva di mobilità sociale,

allora è quasi sicuramente presente un sistema di stratificazione in caste.

È quasi impossibile uscire dal gruppo di casta in cui si è nati ed è vietato il

contatto con membri di caste differenti. Se una persona nasce in una

casta povera, rimarrà povera per tutta la vita. Di conseguenza, le

disuguaglianza sono riprodotte in più generazioni.

Nel corso del tempo, le classi sociali sono cambiate e altre addirittura

scomparse. Tra queste ultime ci sono gli schiavi, persone che

appartenevano ad altri individui e considerati come oggetti.

Com’è facilmente intuibile, le classi benestanti possono accedere a beni e

servizi che le classi medie e inferiori non possono nemmeno contemplare.

Possiamo assistere ad una vera e propria stratificazione del consumo. Con

questa definizione si intende dire che, come ha affermato Simmel, coloro

che si trovano ai livelli superiori di questo sistema di stratificazione

tendono a distinguere i propri consumi rispetto a quelli sotto di loro. Un

esempio è la moda. Sono le classi d’élite a stabilire quale prodotto sia di

moda. Tuttavia, quando le classi sottostanti, copiano le loro mode

attraverso imitazioni a basso costo, l’élite si distingue passando ad una

moda differente. Thorstein Veblen sottolinea, inoltre, che le classi

benestanti, per distinguersi, hanno il bisogno di sfoggiare la loro

ricchezza. Se nell’antichità bastava svolgere una mansione lavorativa per

dimostrare di essere ricchi, con le fabbriche, le loro gesta divennero

sempre meno visibili. È per questa motivazione che le classi abbienti

investono in palazzi, automobili costose, abiti firmati e gioielli dispendiosi.

È un modo, infatti, per distinguersi e per definire pubblicamente il proprio

status.

Pierre Bourdieu sottolinea che l’élite tende a distinguersi dalle classi a

loro inferiori per il suo buon gusto. Le élite utilizzano la cultura per

mantenere la loro posizione. Egli definisce coloro che appartengono alle

classi più agiate onnivori culturali, nel senso che apprezzano ogni aspetto

della cultura ed ogni genere di cose. Per esempio, le classi benestanti

possono apprezzare tanto le arti marziali, quanto il golf. Le classi inferiori

saranno principalmente proiettate verso le arti marziali e difficilmente

verso il golf. Bourdieu, come i sociologi marxisti e i loro seguaci, crede che

la stratificazione sia come un’arena in cui si affrontano classi sociali

differenti. Questa lotta, al contrario di ciò che si possa pensare, è per il

sociologo francese, principalmente culturale piuttosto che economica.

In ultima analisi, è bene sottolineare che c’è un’abissale differenza tra il

Nord e il Sud del mondo. Il primo ha dominato, controllato, colonizzato e

sfruttato il secondo, che, oggigiorno, comprende perlopiù tutti gli Stati

più poveri del globo. Infatti, come sostiene la professoressa Pietra Rivoli,

il tasto di accensione dell’economia in questi ultimi Paesi è la corsa al

ribasso, che consiste nell’offrire prodotti, beni e servizi ad un prezzo

inferiore rispetto alla concorrenza. Questi prezzi così vantaggiosi, però,

derivano da una non-tutela dei lavoratori, salari più bassi, ore lavorative

maggiori, pressioni e condizioni peggiori. Un esempio sono stati

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
6 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gcolonna di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Petrosino Daniele.