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TE SECO NDA : L' ASCESA AL SO GLI O P ONTI F I CIO
NOTA: secondo la costituzione di Gregorio X che istituiva il conclave (1274), e che Celestino aveva confermato, i cardinali dovevano chiudersi nello stesso palazzo ove il papa defunto (o dimissionario) aveva risieduto. Non potevano comunicare con l'esterno, una sola apertura era consentita per lasciare passare alimenti e bevande, ma se 3 giorni dopo l'inizio del conclave non fosse stato eletto un nuovo papa, i cardinali avevano diritto a un solo piatto al giorno. Dopo 5 giorni li si riduceva a cibarsi unicamente di pane, vino e acqua.
IL CONCLAVE DURO' UN SOLO GIORNO! (venerdì 24 dicembre 1294) Al momento della sua elezione Bricevette il mantello rosso dalle mani del cardinale Matteo Rosso Orsini. Subito dopo i cardinali baciarono il piede al nuovo papa in segno di sottomissione. Quindi il papa si affacciò ad una finestra di Castelnuovo mostrandosi al clero ed al popolo.
Lo stesso giorno Pietro da
Morrone (Celestino V) rese visita al nuovo papa e fece atto di sottomissione prosternandosi ai suoi piedi e abbracciandoli. Lo pregò quindi di permettergli di ritornare al suo antico romitaggio, ma pare che B sia stato severo, violento, minaccioso e abbia persino "cominciato a spaventare" il vecchio eremita (biografo di Pietro da Morrone).
Anche Carlo II d'Angiò si recò a visitarlo quel giorno.
FALSE VOCI alcuni giorni più tardi si sparse per Napoli la voce che il papa fosse morto e ciò provocò "una generale allegrezza nel popolo".
LA SCELTA DEL NOME in controtendenza con i papi del secolo che scelsero nomi di chi li aveva preceduti da poco, B sceglie di chiamarsi come un papa del VII sec, Bonifacio IV: il quale aveva chiesto all'Imperatore Foca il permesso di poter trasformare il Pantheon in chiesa cristiana, e il Pantheon divenne appunto il simbolo della Roma pagana divenuta cristiana gusto.
dell'antichità → desiderio di porsi simbolicamente al crocevia tra la Roma antica e quella cristiana riproposizione di uno dei simboli del potere del papa su Roma (il Pantheon o chiesa di S. Maria Rotonda) Subito dopo la sua elezione, B tolse al vescovo di Ostia (Ugo Aycelin) l'uso del pallium, in presenza dei cardinali, per MESSAGGIO DI AUTORITÀ NEI RIGUARDI DEI CARDINALI. "certi fatti che erano avvenuti" È vero peraltro, che 6 mesi dopo B confermò al cardinale ed alla sua famiglia tutti i benefici ricevuti da Celestino V. IL SOGGIORNO NAPOLETANO 3 giorni dopo l'elezione: B revocò tutti i provvedimenti relativi ai benefici che stavano per divenire vacanti, di tutte le nomine di Celestino V. Annulla anche le concessioni di aspettative di benefici AGOSTINO PARAVICINI BAGLIANI, Bonifacio VIII 4 AUMENTO DEL PROPRIO decretate da Niccolò IV e quelle da lui stesse decise durante la sua legazione in Francia CONTROLLOSULL'APPARATO DELLA CURIA. Inoltre non ha permesso che si mettesse nulla per iscritto: era una misura prudenziale, che rientrava nel quadro di un arresto totale della cancelleria in vista di una sua completa riforma.
L'INCORONAZIONE Non essendo che prete, per prima cosa B dovette essere consacrato vescovo da Ugo Aycelin. Matteo Rosso Orsini, il più vecchio dei cardinali diaconi, gli conferì il pallium che si doveva fissare, secondo cerimoniale, davanti dietro e a sinistra con 3 spille d'oro, passando sul capo del papa 3 ametiste. Così abbigliato il pontefice doveva avanzare verso l'altare per celebrare la messa. B ricevette poi l'omaggio delle grandi famiglie romane e di altre personalità. L'incoronazione ebbe luogo lungo il portico della Basilica di S. Pietro. Stefaneschi ha dedicato 400 versi all'avvenimento, che egli volle forse ravvicinare ai trionfi degli antichi imperatori. La tiara, "antica insegna
dell'Impero", era decorata di penne di pavone e una grossa gemma si trovava alla sua sommità, assieme a gemme, rubini balasci, smeraldi, perle.
Dopo essere stato incoronato, B rientrò al Laterano attraversando a cavallo la città di Roma. Il papa, i cardinali e gli altri prelati erano tutti rivestiti di bianco e per questo la processione soleva chiamarsi la "bianca cavalcata".
Davanti all'atrio del Laterano, due dei cardinali più vecchi dovevano accompagnare il nuovo papa al trono di pietra e farvelo sedere "con onore". Dopo aver ricevuto dal suo cameriere 3 manciate di monete da lanciare al popolo esclamando "Questo argento e questo oro non mi sono stati dati per il mio piacere; ciò che ho, te lo darò", il papa doveva sedersi su altri 2 seggi: su quello di destra il priore del Sancta Sanctorum gli consegnava la ferula (insegna di potere) e le chiavi; su quello di sinistra veniva cinto di un cordone.
rosso dal quale gli pendeva una borsa color porpora contenente 12 sigilli di pietra preziosa (=apostoli e tribù d’Israele) e un po’ di muschio (= “noi siamo il buon odore di Cristo” 2 Cor 2.15-16).
Un banchetto tenutosi nel vasto triclinium del Laterano ornato di mosaici chiuse la cerimonia dell’intronizzazione. Il papa sedette da solo ad un tavolo con vasi d’oro, servito dai laici nobili presenti, il più importante dei quali doveva portare il primo piatto in questo caso il re di Napoli e d’Ungheria.
La festa terminò a notte fonda con un vero e proprio massacro: quando i “Romani” uscirono dal palazzo e cominciarono a discendere lo scalone, l’agitazione della folla provocò la caduta di un gran numero di persone, di cui 50 tra chierici e laici perirono schiacciati.
PIETRO DA MORRONE B permise al suo predecessore di lasciare Napoli ancor prima di essere egli stesso in grado di mettersi in viaggio per Roma.
Durante il viaggio verso Roma. Pietro decise che si sarebbe recato nel suo anticoromitaggio di S. Onofrio (Sulmona – Abruzzo) e così fece.Il papa ne fu informato solo dopo la sua incoronazione, mentre era già in viaggio per Anagni. Incaricò subito l’abateAngelerio di Montecassino e Teodorico da Orvieto, suo cameriere e stretto collaboratore, di cercarlo. Lo trovarono aSulmona nella sua cella e gli ordinarono di ritornare subito dal papa “per non irritarlo”. Pietro insistette nella suaintenzione di tornare ad una vita eremitica e promise che non avrebbe più rivolto la parola a nessuno, se non ai suoi 2fratelli del suo ordine che vivevano con lui. Teodorico, fortemente impressionato, acconsentì e tornò a Roma con il suocompagno per informare il papa. Allora Pietro depose le “vesti preziose che aveva portato con sé” e ogni segno esterioredella sua vecchia dignità.Pare però che Binviò un messo a Teodorico con l'ordine di riportare a qualunque costo a Roma il vecchio eremita, ma costui riuscì a nascondersi nei pressi di Sulmona e attese la partenza del cameriere pontificio per fuggire verso la Puglia. Lì cercò aiuto per traversare il mare fino alla Grecia, ma dovette attendere migliori condizioni atmosferiche. Quando il tempo migliorò si imbarcò con i suoi compagni, ma fu costretto dalla tempesta a sbarcare sulla costa nord del Gargano, nei pressi di Vieste, dove fu arrestato (10 maggio 1295) per essere portato ad Anagni, dove B trascorreva l'estate. Fu infine condotto a Castel Fumone, non lontano da Anagni, nella 2° metà di agosto, dove fu chiuso nella torre della fortezza, dato che alcuni cardinali affermavano che "se Pietro fosse ritornato nella sua cella, B non avrebbe potuto essere papa di diritto". A riguardo delle condizioni della sua detenzione le fonti divergono. Alla sua morte, laPrima domenica dopo la Pentecoste 1296, alle sue guardie parve di scorgere una sfera rosso fuoco nel cielo, che si trasformò poi in una croce d'oro e si fermò per un po' nel luogo dove era morto.
LA QUESTIONE DELLE DIMISSIONI DEL PAPA fu una polemica molto vivace, che coinvolse i cardinali ma anche maestri dell'Università di Parigi
PRO 1) il "potere di giurisdizione" di un papa non è della stessa natura del "potere del sacramento dell'ordine" del prete e del vescovo e il papa può quindi rinunziarvi; 2) siccome è espressione dell'unità della Chiesa, il potere del papa è di natura indistruttibile, ma può essere trasferito quando il pontefice muore o cade in manifesta eresia; 3) abdicare è un atto libero che mira al bene comune della Chiesa quando un papa non si senta all'altezza dei suoi compiti.
CONTRO 1) il papa non ha diritto di rinunziare né al suo incarico,
né alla sua dignità, e non può essere sostituito mentre è ancora in vita da un’altra persona, perché il rapporto tra il papa e la Chiesa è identico a quello che lega marito e moglie e dunque, se la Chiesa non può essere la sposa di 2 mariti viventi il papato ha un carattere di irrevocabilità;
2) per questo, coloro che obbediscono al nuovo papa appartengono alla “sinagoga di Satana”.
AGOSTINO PARAVICINI BAGLIANI, Bonifacio VIII 5
I POVERI EREMITI un gruppo di francescani aveva avuto da Celestino V il permesso di vivere la propria vocazione in maniera autonoma e radicale e per questo si erano fatti chiamare i Poveri Eremiti del signor Celestino, e dopo la rinuncia di costui al papato preferirono fuggire l’ira dei fratelli francescani che avevano già tentato di perseguitarli. Alcuni hanno pensato di vedere in due bolle papali del 1296 l’intenzione di B di perseguitarli : 1) B ordinò ai
vescovi, inquisitori, potere, legare, sciogliere, confessioni, assolvere, peccati, riunioni, perversità, papa, perseguire, bizzochi, penitenti, margine, mondo francescano, cappella funeraria, estate, Anagni, Vaticano, residenza ufficiale, vescovo di Roma, Laterano, Bonifacio IV, tomba, portico, basilica, ossa, altare, descrizione, tramandata.solo da Sigfrido di Ballhausen, che sottolinea lo splendore dei marmi e dei trafori dorati e ci fa sapere che era a forma di