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SPARTA: IL MIRAGGIO, LA REALTÀ
Abbiamo difficoltà nel conoscere approfonditamente le istituzioni spartane, perché loro non fornivano molte informazioni e gli autori ateniesi tendono ad idealizzarle. Le prime vittime del miraggio spartano sono gli spartani stessi: l'ordinamento di Sparta è considerato perfetto e viene mantenuto tale per tutta la storia, ma in realtà ci sono grandi disparità economiche nella popolazione e grandi ingiustizie. I re mitici di Sparta sono Euristene e Procle, discendenti degli Eraclidi. Il potere regale è eccellente, sono considerati eccezionali rispetto alla comunità dei cittadini. Pausania nel III libro parla della Laconia, e localizza la sepoltura di Menelao. Gli spartani "spostano" la sede di Agamennone da Micene ad Amicle (poi inglobata da Sparta) per rivendicare entrambi i re omerici in funzione antiargiva. Secondo le fonti, la costruzione territoriale di Sparta avviene in 3 fasi, di cuila prima è l'inglobamento di Amicle, considerata sede della regalità achea. Pausania dice che gli Amiclei resistettero a lungo, così in questo modo esalta il valore degli Spartani. La seconda fase si ha quando, conquistata Amicle, gli Spartani conquistarono Elo per garantirsi un accesso al mare, fecero schiavi gli abitanti e da qui deriva il termine Iloti. La terza fase dell'espansione territoriale di Sparta è data dalle guerre messeniche, anche se non si sa bene quanti sono: le fonti classiche sembrano fare riferimento a due guerre, una di conquista e una di rivolta nel 464 che crea gravi conseguenze nel rapporto tra Atene e Sparta (Cimone manda gli opliti ad aiutare Sparta, ma gli Spartani li mandano via e loro si offendono...). Fonti più recenti parlano invece di 4 guerre messeniche: un'ulteriore guerra di rivolta all'epoca di Tirteo e un'altra nel 490 (perché gli Spartani sono arrivati in ritardo a Maratona).
realtà non si sa se c’èdavvero stata una guerra all’epoca di Tirteo: Aristotele lo deduce perché Tirteo parla di ridistribuzione di terre, ma il frammento del poeta è troppo lacunoso e la terra può essere stata ridistribuita anche per altri motivi.
Gli Iloti diventeranno un incubo per Sparta, perché il loro sfruttamento risulta necessario, ma è pericoloso tenerli così vicino agli Spartani, è come allevarsi dei nemici in casa: quindi vengono sfruttati ma poi eliminati nel momento in cui diventano pericolosi. Tucidide racconta che dopo che gli Iloti aiutarono in guerra gli Spartani dissero loro che i migliori dovevano farsi avanti per essere liberati…e invece li fanno fuori misteriosamente.
C’è quindi un’evidente disparità tra i cittadini che hanno diritto e tutti gli altri (iloti, perieci, bastardi) che sono trattati malissimo: ci deve essere alla base un’ideologia incrollabile.
che accetta e sostiene tutto ciò altrimenti non sarebbe sostenibile, ma se quest'ideologia inizia a vacillare gli Spartani si ritrovano seduti su una polveriera. Gli Iloti (e i Messeni dunque) sono considerati schiavi pubblici: devono portare a Sparta metà dei loro prodotti agricoli e alla morte del re devono presenziare ai funerali e osservare il lutto (Tirteo). Sparta fissa un'asticella molto alta per i tributi che devono essere versati per essere considerati veri cittadini: molti ne rimangono sotto, e in questo modo si selezionano solo i migliori. Gli Iloti però seguono lo stesso percorso educativo degli spartani pur non essendo cittadini, quindi sono pericolosi: periodicamente ci sono concessioni della cittadinanza seguite poi da eliminazioni, per mantenere il vertice della piramide stretto a fronte di una base molto ampia. Un sistema così sbilanciato non può essere gestito se non è accettato da tutti, ma fino alle guerre persiane.riescono a convincere i Greci della loro egemonia, sono quindi eccezionali e riescono a mantenere il favore di tutti. I Perieci costituiscono uno status di mezzo perché non sono cittadini di pieno diritto ma sono comunque liberi. Per molto tempo si è pensato che le città di perieci fossero città preesistenti e sottomesse a Sparta in un sistema a metà tra lega egemoniale e stato federale. Sellasia è un esempio di città periecica, deve accogliere coloro che restano esclusi per esempio perché bastardi o vili in battaglia. Sono città che nascono successivamente e si dotano di istituzioni e modo di vita simile a Sparta. I perieci pagano tributo al re. Si sa molto poco della diarchia in quanto regalità: forse è un fossile di tutta la Grecia che si è conservato solo a Sparta, oppure è un'istituzione originale in quanto uno rappresenta gli Eraclidi e l'altro è una compensazione dellaessere menzionati come guerrieri nel poema epico dell'Iliade di Omero. Secondo Erodoto, gli Achei erano divisi in diverse tribù e avevano un sistema di governo basato su una monarchia elettiva. Erano noti per la loro abilità nella guerra e nella navigazione, e si diceva che avessero fondato numerose colonie lungo le coste del Mar Mediterraneo.