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Storia greca - la colonizzazione Greca Pag. 1
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Crisi di formazione della madrepatria: la soluzione della mobilità

La colonizzazione non va vista come un evento a sé stante: è l'esito naturale del processo di strutturazione delle poleis, perché nascono delle crisi di assestamento che si risolvono attraverso l'emigrazione forzata o spontanea di parte della comunità, con movimenti interni o esterni ai confini. Un esempio di ciò è dato dalle vicende di Sparta, che sperimenta sul suo territorio insediamenti Argivi (Pausania racconta che gli Asinei Argivi aiutarono Sparta ad invadere l'Argolide e poi vennero cacciati dagli Argivi: Sparta concede loro parte del territorio messenico conquistato). Sparta sperimenta anche la colonizzazione in prima persona fondando Taranto in seguito alle guerre Messeniche: secondo la tradizione spartana, il re spartano Teleclo si recò a Messene con delle fanciulle che vengono violentate dai Messeni; mentre secondo la tradizione messenica

Teleclo si recò a Messene con dei soldati imberbi vestiti da fanciulli che attaccarono i Messeni. In ogni caso, scoppia la guerra messenica e, secondo il racconto di Eforo, i Lacedemoni vanno in guerra giurando che non sarebbero tornati prima di aver distrutto Messene. Dopo 10 anni le donne chiedono una soluzione per sopperire alla penuria di uomini e vengono rimandati indietro dalla guerra i più giovani, che non avevano giurato. Da queste unioni nascono i Parteni, ai quali non verranno riconosciuti gli stessi diritti civili. Cercano di fare una congiura con gli Iloti ma poi i Lacedemoni li convincono ad andarsene a fondare Taranto (706). Molto spesso i coloni sono un gruppo composito: Archiloco racconta che un gruppo di Parii guidati da suo padre andò a fondare Taso, ma parla di "miseria di tutta la Grecia", quindi forse i coloni non sono solo di Paro. Le colonie spesso hanno anche motivazione religiosa: Strabone racconta che Reggio è stata fondata dai.

Calcidesiche avevano consacrato a Delfi 1/10 della popolazione dopo una carestia, e questa parte della popolazione è stata staccata e mandata a Reggio. A questi Calcidesi si uniscono i Messeni, che si lamentavano con Apollo per non averli preservati dalla distruzione, e lui risponde loro di andare a Reggio con i Calcidesi. Anche Cirene (Libia) ha una fondazione religiosa: Erodoto racconta che l'oracolo di Delfi dice ai Terei di andare a fondare Cirene con ecista Batto. Ci provano, ma non riescono a sbarcare e tentano di tornare a Tera dove però gli viene impedito di approdare e devono ritornare a Cirene: una volta che si è partiti per una fondazione non si può più tornare indietro. La fondazione di una colonia spesso è mista, ma non sono misti i NOMIMA (istituzioni sociali, politiche e religiose di una città). L'ecista è colui che ha il compito di fondare le nuove istituzioni. Tucidide racconta che Gela fu fondata da ecisti.

rodiesi e cretesi, che scelsero istituzioni doriche perché comuni sia a Rodi sia a Creta. Cento anni dopo gli abitanti di Gela fondarono Agrigento, e imposero istituzioni di Gela. Non bisogna neppure dare per scontata la presenza di una madrepatria ben definita: Sibari, Crotone e Metaponto sono state fondate da gente dell'Acacia che sostanzialmente non ha poleis fino all'età classica. L'ecista ha il compito di istituire i luoghi sacri e distribuire le terre: è una figura che ad un certo punto bisogna sistemare perché ha poteri maggiori degli altri, così viene quasi divinizzato e considerato un eroe, e quindi "isolato" dai cittadini: i suoi figli non potranno farne un vanto, perché lui diventa padre fondatore di tutta la comunità. Quando una città viene conquistata può capitare che il nuovo conquistatore venga considerato ecista: quando Brasida conquista Anfipoli gli vengono tributati culti eroici.

Vengono smantellati tutti gli edifici dedicati ad Agnone, il primo fondatore.

La divinità della fondazione è Apollo: è a lui che ci si rivolge in caso di dispute e è lui che stabilisce il luogo dove deve essere fondata la nuova colonia. A lui sono dedicati i primi templi fondati nelle colonie. Se non ci si rivolge ad Apollo prima di fondare una colonia non si riesce a fondarla: Erodoto racconta che quando Dorieo vuole diventare re di Sparta ma gli viene preferito il fratello maggiore Cleomene decide di partire per la Sicilia per fondare una colonia, ma non ci riesce perché non aveva consultato gli oracoli necessari.

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
2 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/02 Storia greca

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher atychifobia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia greca e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Zunino Maddalena.