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I Greci si rifugiano nel mito
L'arrivo a Tebe di Cadmo, che aveva portato molti insegnamenti, tra cui le lettere tà gràmmata. Mentre la lineare B era una scrittura sillabica (ovvero, un suono corrispondeva a una sillaba), il sistema fenicio (retrogrado: da destra a sinistra) vede la corrispondenza per ogni segno a un suono (o al massimo una piccola gamma di suoni). Le lettere fenicie vengono adottate nel sistema greco. Erodoto è consapevole sia di ciò che viene preso dai fenici (con i necessari adattamenti, anche grafici) sia delle novità (non tutti i suoni fenici servivano ai greci). Sono gli Ioni i portatori della diffusione dell'alfabeto greco, perché più numerosi. I Beoti furono i primi a scrivere perché là arrivò Cadmo. Ioni e Ateniesi non solo la diffondono, ma le usano chiamandole "lettere fenicie". Riflessione di Erodoto sul fatto che i
Greci, prima di Cadmo non sapevano scrivere: in realtà, tanto si era persa la competenza della lineare B,Anche la riflessione sull'adattamento dell'alfabeto fenicio alle necessità tanto era stata dimenticata.greche è molto importante.Coppa di Nestore.È una rivendicazione di una famiglia nobile? Paragone tra oggetti?Iscrizione su coppa da simposio ritrovata in una tomba, cosa che rende più semplice la datazione(seconda metà dell'VIII sec.: è, per ora, l'iscrizione greca più antica databile con sicurezza ).sull'isola di Ischia, ovvero la più antica delle "colonie"Ritrovata nella necropoli di Pithekussa:greche in Italia. Si trattava piuttosto di una "stazione commerciale" degli Euboici. Da lì, sbarcaronoin Campania, dove fondarono Cuma, prima vera colonia. Alla metà dell'VIII sec., allude a un mitoche si ritrova nell'Iliade: esiste dunque un antico
Il patrimonio mitico greco è comune anche prima della formazione scritta dei poemi omerici. Nell'Iliade, Nestore, il più anziano degli eroi, è colui che cerca di mettere pace, essendo un vecchio re saggio. Invita tutti nella sua tenda a bere per permettere la pace: in Omero è un grande calderone, ma questa è semplicemente una coppa da simposio. L'iscrizione ha un andamento retrogrado e sembra alludere all'episodio omerico e al legame tra il bere, il simposio e l'esperienza amorosa/erotica. Il patrimonio di miti e leggende confluito in Omero esisteva già prima dell'VIII secolo ed era sicuramente, in certa misura, panellenico. Le iscrizioni provengono principalmente da aree di "colonizzazione" euboica (Medone, Pithkussa) e mostrano l'essere attivo prima, durante e dopo le dark ages. Conferma la Grecia delle città: sviluppi tra l'VIII e il VI secolo.
- Colonizzazione
- Legislatori (Licurgo, Zaleuco di Locri)
- Tirannidi arcaiche
Colonizzazione nel Mar Nero,
Italia meridionali, Sicilia, in minor parte Francia e Spagna• spesso legata alla legislazione, quasi sentita più necessaria nelle colonie che in madrepatria• talassocrazia minoica vs commerci micenei (non fondano città o palazzi), quindi rotte legate alle coste e al meteo: si raggiungono nuove località seguendo la costa. Restano punti di approdo anche per i Greci (“costa del tonno”)• colonializzazione arcaica: fenomeno di migrazione di massa (forse per mancanza di risorse→alimentari) con l’intenzione di crearsi nuove città nell’VIII sec.idea di città già affermata→ nascono come nuove realtà indipendenti con legami religiosi e di alleanze in caso di necessità con la madre patria, ma da essa non prendono null’altro. Anzi, si sviluppanonotevolmente (Siracusa). Si trovano su territori non greci, spesso e volentieri a contatto con popolazioni non greche: Strabone rivela che poche disec.) da parte degli Ateniesi: gli abitanti di Chersoneso celebrano ogni anno la memoria degli ecisti ateniesi.sec.), racconta il ruolo di Milziade il Vecchio: al tempo dello scritto i sacrifici al fondatore erano ancora attuali: conferma ciò che dice Callicamaco
- coloni da Creta e altri dorici, l'ecista è Gela: Antifemos (Antifamos in dorico): prova archeologica di una coppa ritrovata lì dedicata (anatitemi) a qualcuno che ha un culto-religioso (fine VI sec. inizio V sec.)
- → Paestum: tempio dell'ecista è solo poche prove archeologiche sul culto degli ecisti ipotesi. 17.10
Sparta e Atene in età arcaica: alle origini dei due modelli "alternativi" di società
- molto ideologico: Sparta è raccontata o dagli avversari o dagli amministratori che la idealizzano, poche sono le testimonianze interne (qualcosa è ricavabile da Tirteo, qualche breve iscrizione). Una prima differenza tra Sparta e Atene è proprio il numero di fonti: sono decisamente più numerose per Atene
arcaica sono quasi tutti perduti• –IV III sec.: atticografia: molti sono gli storici di Atene leggibili in frammenti, alcuni danno un’idea della storia di Atene in epoca ellenistica (a differenza impegnati civilmente, delle altre città)• fonti epigrafiche (più ancora delle letterarie) abbondanti per Atene e Delfi in particolare:→rituali, relazioni estere, elezioni magistrati liste degli arconti (fine VI sec.): la produzione non si arresta nei secoli successivi, continua fino all’età ellenistica: continuità di distribuzione: nel 373, il tempio di Apollo venne distrutto da un terremoto e ricostruito con l’aiuto popolare testimoniato da numerosi testi epigrafici (nomi degli artigiani, collaboratori…) concentrate attorno ad alcuni eventi particolari.
Sparta.• è l’unica personalità letteraria legata in qualche modo a Sparta, scrisse una Senofonte Costituzione degli Spartani; ma non era spartano:
È un esempio di ammiratore, quindi non ne parla in modo equilibrato: • Plutarco: biografie di personaggi spartani, ma non è spartano e di età imperiale. Trasmette anche leggi spartane, come la Costituzione di Licurgo: a lui si fa risalire il divieto di mettere per iscritto le leggi, o comunque erano limitate alla conoscenza da parte di un'élite. Questo "culto della segretezza" ha portato a poche iscrizioni, soprattutto di aspetti rituali e religiosi, ma non di decreti: è un modo diverso di gestire la cosa pubblica rispetto ad Atene. • Differenza aspetto esteriore: sobrietà spartana vs ricchezza costruzioni pubbliche di Atene. In più, Sparta era costituita da 5 villaggi senza fortificazioni (fino alla fine del V sec.): ciò si spiega perché aveva un controllo così forte sul territorio da non aver bisogno di mura difensive. • → Eraclidi di Sparta: 2 re, spiegati con i due fratelli eraclidi dacui nascono due dinastieregali- Messenia: annessa a Sparta e abitanti resi schiavi, legati alla terra che erano costretti a lavorare: sono gli iloti
- spartiati: uguali tra loro per il patrimonio uguale. La loro vita ruotava intorno alla guerra e invecchiaia alla politica: completamente legati alla vita pubblica. Da qui, i miti (probabilmente sull'uccisione dei bambini più deboli falsi, inventati dai nemici)
oligandria o oligantropia: basso numero di nascite, dovuto sia all'impossibilità di dividere il patrimonio terriero tra più figli, sia alle perdite umane in guerra. Politia, Aristotele: sconfitta di Leuttra (371) contro i Tebani ha un grande peso sulla diminuzione del potere spartano ed è dovuta proprio all'oligantropia
fonti spartane: Tirteo (letteraria e frammentaria); Erodoto, Tucidide, Senofonte, Polibio (quest'ultimo confronta la costituzione romana e quella spartana nel libro VI); Senofonte, Costituzione degli
Spartani; Platone (idealismo, ma si riconoscono certi aspetti dell'esperienza spartana); Aristotele (Politica); trattazioni sulle costituzioni; Crizia (uno dei 30 tiranni di Atene, cercò di rendere la sua città più simile a Sparta); Plutarco (oltre le biografie, anche nei Moralia, dove inserisce i detti laconici); Diodoro Siculo e Pausania di età romana; poca epigrafia sulle istituzioni; fronti letterarie dell'epoca classica e interne a Sparta: "miraggio spartano" (Ollie) immagine distorta e idealizzata da trattare con cautela. - kosmos: indica un buon ordinamento, anche esteriore, insieme di usi, costumi, istituzioni spartane - eunomia: buon governo. Spiccatamente aristocratici (quindi anche per Creta astrazione -> costituzione cretese; Locri VII sec. Zaleuco dà presto una costituzione che avrà grande fortuna). Di solito si mettono in relazione i 3 legislatori (Licurgo andò a Creta? GliSparta furono i primi?
- Tucidide, Storie I, 18: sulla tirannide, conosciuta da buona parte della Grecia, ma non con effetti negativi, tranne Sparta, "nemica della tirannide". Di solito, va a cacciare i tiranni: per es., aiuta in modo importante i Pisistrati. Sottolinea l'esistenza di una Sparta pre-dorica (vd. Menelao) con una sorta di nuova fondazione dorica: lungo periodo di lotte interne seguito da un buon governo (eunomia, riferita a Licurgo senza nominarlo) e immune alla tirannide → (atyrannetos) era un fattore positivo per i greci il non cambiare leggi, ma queste rimasero immutabili (la costituzione non cambiava da 400 anni): Aristotele critica la loro immobilità su alcuni fattori che portano alla loro decadenza.
- Licurgo.
- "genetiche", cioè in base alla distribuzione dei cittadini in 3 tribù (fylai) nascita familiare (il 3 è un numero ricorrente nel mondo dorico) + 5 di