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L'EMANCIPAZIONE DELLE DONNE IN LIBIA
Titolo: Elaborato per il corso di Storia e istituzioni dell'Africa
Docente: Bianca Maria Carcangiu
Indice: delle donne in Libia - L'emancipazione di Qaddafi - L'opinione - L'indipendenza - Le organizzazioni femminili - Le guardie del corpo e le suore rivoluzionarie - Conclusione
"L'EMANCIPAZIONE DELLE DONNE IN LIBIA" è diversa dall'uomo, inferiore, perché, La donna, nella storia del mondo è sempre stata considerata creata da una costola dell'uomo, maltrattata, oggetto sessuale, venduta, secondo la Bibbia scambiata, messa al rogo come strega. Viene il dubbio che tutto questo sia stato fatto per umiliare e eliminare la donna, perché avevano già capito il suo potenziale. Convincerla che era inutile e sbagliata, sembrava di prendere il potere. Come tutti sappiamo, nel mondo musulmano è diffusa la concezione della differenza tra uomo e donna,
delle donne nella società. Secondo Qaddafi, le donne sono esseri umani a pieno titolo e devono essere trattate come tali. Ha sottolineato l'importanza dell'istruzione per le donne e ha promosso l'uguaglianza di genere come fondamentale per lo sviluppo di una società equa e progressista. Durante il suo discorso, Qaddafi ha criticato le interpretazioni errate del Corano che giustificano la discriminazione delle donne. Ha sostenuto che il vero messaggio del Corano è quello di promuovere l'uguaglianza tra i sessi e che le donne devono essere libere di scegliere il proprio destino e di partecipare attivamente alla vita sociale, politica ed economica del paese. In Libia, durante il regime di Qaddafi, sono state introdotte numerose riforme a favore delle donne. Sono state promosse politiche di inclusione e di parità di genere, con l'obiettivo di garantire alle donne le stesse opportunità degli uomini. Le donne libiche hanno avuto accesso all'istruzione, all'occupazione e hanno potuto partecipare attivamente alla vita pubblica. Tuttavia, dopo la caduta del regime di Qaddafi nel 2011, la situazione delle donne in Libia è peggiorata. Il paese è stato sconvolto da conflitti e instabilità politica, che hanno portato a un aumento della violenza e della discriminazione contro le donne. Oggi, molte donne libiche lottano per i loro diritti e per ripristinare i progressi ottenuti durante il regime di Qaddafi. In conclusione, l'opinione di Qaddafi sulla posizione delle donne nella società era progressista e promuoveva l'uguaglianza di genere. Durante il suo regime, sono state introdotte importanti riforme a favore delle donne in Libia. Tuttavia, dopo la sua caduta, la situazione delle donne è peggiorata e molte di loro lottano per ripristinare i diritti che avevano ottenuto.dannoso per la sua natura femminile. Inoltre, Qaddafi sostiene che le donne libiche abbiano già raggiunto un alto livello di emancipazione, avendo accesso all'istruzione e occupando posizioni di potere nella società. Tuttavia, nonostante le parole di Qaddafi, la realtà per le donne in Libia e nel mondo arabo è molto diversa. Le donne continuano ad affrontare discriminazioni e restrizioni nei loro diritti e opportunità. La sharia, legge islamica, spesso limita la libertà delle donne e le relega a ruoli tradizionali di mogli e madri. Inoltre, la violenza contro le donne è ancora diffusa e le donne sono spesso vittime di abusi domestici, violenze sessuali e discriminazioni sul lavoro. L'accesso all'istruzione e all'occupazione rimane limitato per molte donne, e la partecipazione politica delle donne è scarsa. In conclusione, nonostante le dichiarazioni di Qaddafi, la situazione delle donne in Libia e nel mondo arabo in generale è ancora molto lontana dall'essere paritaria e giusta. È necessario un cambiamento reale e un impegno concreto per garantire i diritti delle donne e promuovere l'uguaglianza di genere.Un'“ingiustizia” “non vi è differenza tra riconoscere i suoi diritti, Dalla carta verde: i diritti umani tra l’uomo e la donna e fra l’adulto e il bambino, ma non vi è eguaglianza completa fra loro per i doveri cui devono assolvere”. Denuncia la situazione estrema nei paesi del golfo, dove la “donna è un pezzo di mobilio” scambiata come un oggetto e senza diritti. In Africa la situazione è ancora differente, la questione uomo-donna non esiste proprio, per questo 40 anni fa con la rivoluzione verde iniziò una Repubblica araba-socialista, di cui egli fu il fautore, abbattendo la monarchia di re Idris e instaurando la repubblica, scrivendo il libro verde, che è la migliore sintesi del pensiero islamico e del socialismo. Prima con l’indipendenza e poi con le idee Analizzare il progresso delle donne nella zona evoluta sull’influenza dell’islam. Il problema dell’emancipazione e le istituzioni.
È complesso anche per il femminile era parte integrante del loro programma di modernizzazione, ne sono esempi la Tunisia, repubblica democratica dello Yemen. Mervet Hetem definisce lo “State feminism” la Turchia e la come “un ambizioso programma dello stato che riguarda il ruolo riproduttivo e produttivo delladonna” è inerente anche all’istruzione, accesso al mondo del lavoro, che hanno fatto bene alle donne che però erano e rimangono sempre limitate dalla shar-ia. Purtroppo spesso queste promesse si rivelano essere combustibile per le campagne elettorali, e che rimangono inattuate una volta finite le elezioni, il tutto a scapito della donna.
L’indipendenza: La Libia ha raggiunto l’unità e l’indipendenza nel 1951 con la creazione della monarchia costituzionale, pur essendo islamizzata ha al suo interno un bel po’ di etnie diverse che ne fanno un paese di forte caso particolare.
La donna anche lì era contraddizioni, anche a livello di evoluzione, da una parte la colonizzazione francese e l'amministrazione britannica avevano dato il via ad una trasformazione, ma allo stesso tempo c'era una miseria intellettuale notevole, per questo motivo il re aveva formulato un programma che prevedeva l'istruzione in scuole primarie e secondarie, per sopravvivere invece, prima si accettarono sovvenzioni finanziarie, essendo un paese ben posizionato geograficamente era appetibile, poi si cedettero le concessioni petrolifere agli americani, evento che portò molti esuli che si erano allontanati di nuovo a casa, ma con una visione culturale totalmente diversa, per esempio le loro donne avevano avuto la possibilità di studiare, o avevano visto il movimento di liberazione femminile, e non potevano quindi accettare la concezione libica. Questo sconvolgimento portò il primo ministro Fekini a richiedere il diritto femminile al voto che fu concesso.
L'anno successivo. Questo porta ad un quadro di modernità in contrasto con le tradizioni, le donne infatti passarono da una situazione abitativa all'altra che si arricchì di tecnologia, ma le tradizioni sopravvissero, donne moderne in grado di lottare per le loro idee ma allo stesso tempo fortemente legato alla religione della shar-ia. La legge del 1968 formalizzò il piano di alfabetizzazione diffusa, fortemente voluta dal sovrano, ma questo ebbe un rovescio della medaglia, ovvero per via dell'inadeguatezza del importare dall'estero, dopo poco tempo si arrivò alla consapevolezza corpo insegnanti si dovette ridi gestire tutto all'interno della Libia stessa, e per via della scarsa popolazione non si poteva proprio escludere la donna da questo piano. Cristine Souriau ricorda delle donne esemplari morte in battaglia o sulla via dell'esodo, o ancora nei campi di raggruppamento italiani, che devono essere ricordate, in modo da non cadere
Nella consuetudine che l'uomo è il centro e l'eroe della storia. La forte ondata occidentalizzante creò un divario tra antico e moderno che portò alla destabilizzazione sociale e al golpe, nel 1969 il leader Qaddafi sovvertì la monarchia e instaurò la repubblica araba il 5 settembre. Egli predicava sull'unità della Libia, sull'uguaglianza tra i sessi, e sull'unica lingua che doveva rendere unito il già omogeneo popolo libico unito dalla religione musulmana e dalla personalità araba, di fatto alla fine dello stesso anno si era praticamente tornati alla normalità, si era dato precedenza alla costruzione di un apparato amministrativo utile a sviluppare le idee rivoluzionarie. L'uguaglianza si presupponeva anche di fronte alla legge, ma in effetti questa non c'era ancora.
Le organizzazioni femminili: Negli anni '70 ci fu una svolta notevole, per la questione femminile, nella Jamahiriyya
Nacquero delle associazioni femminili, nel novembre del '75 fu promulgata la legge che regolamentava l'organizzazione, essa si strutturava in 10 punti fondamentali, tra i più importanti:
- La propagazione della coscienza politica, grazie a cicli di conferenze e seminari e esposizioni e all'utilizzo dei mezzi d'informazione.
- L'appello delle donne per l'approfondimento della conoscenza delle armi.
- L'incoraggiamento.
- Il consolidamento dei costumi e delle tradizioni della civiltà del paese ad esse a non occuparsi di compiti non confacenti alla loro natura.
- Il legame con le associazioni delle donne arabe al fine di propagare i principi ai quali le associazioni libiche erano legate.
- L'appello per il cambiamento rivoluzionario con tutti i mezzi, su scala nazionale su scala araba.
- La partecipazione attiva alla salvaguardia del regime nato dalla rivoluzione del 1 settembre.
Questa associazione che sembrava un fantastico passo
avanti in realtà aveva una motivazione, i libici temevano i modelli egiziani e tunisini di emancipazione femminile, per questo fondarono l'organizzazione definendola con delle leggi, in modo che non prendesse troppo potere, infatti le donne seppur partecipando alle associazioni, che furono fondate in ogni municipalità con un tetto minimo di partecipanti, in realtà al loro interno discutevano più dei loro problemi e delle questioni domestiche che interessarsi di politica o rivoluzione, anche perché fortemente sconsigliate da mariti, fratelli e padri, che vedevano la politica e la guerra come una cosa tipicamente maschile. La reazione di Qaddafi fu inaspettata e prorompente infatti egli ribaltò la situazione, perché come previsto dalla legge esse dovevano occuparsi anche di politica e rivoluzione, arrivò a fondare nel '79 addirittura l'accademia militare femminile, e circondarsi di guardie del corpo donne. Le guardie delCorpo e le suore rivoluzionarie: Intervistate esse hanno dichiarato la loro totale devozione al loro leader, e che se sono lì a proteggerlo, e perché lui così facendo ha dimostrato al mondo che la sua non è una rivoluzione solo di parole ma anche e soprattutto di fatti. Un'altra figura importante è la suora rivoluzionaria che al contrario delle guardie del corpo difendono la rivoluzione ideologicamente e non fisicamente e che ci si dedicano anima e corpo per tutta la loro esistenza. Ma come ha giustificato il leader libico la presenza di donne nubili, in un paese la cui religione ha come valore centrale la famiglia e il dicendo che se la donna è libera ed eguale all'uomo, anch'essa ha matrimonio? Semplicemente diritto di scegliere di sposarsi e dedicarsi alla famiglia, o non farlo e dedicarsi all'ideale della rivoluzione. Qaddafi ha anche richiesto di regolarizzare il divorzio, vietare la poligamia e alzare l'età da
Matrimonio alle donne, rifiutata