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MONODIA SACRA
Cantus planus
Canto monodico, solo vocale (l'accompagnamento strumentale era
fuorviante e profano: distoglieva l'attenzione dall'oggetto liturgico
e religioso), con escursione limitata e ritmo legato al testo.
Trattava temi sacri, liturgico-spirituali con testo in latino.
Lauda [da XII sec.]
Canto religioso monodico non liturgico a scopo devozionale,
caratteristico di processioni.
Cantato in lingua "italiana" (volgare).
Si sviluppa maggiormente nell'Italia centrale(Umbria, Toscana).
La struttura poetica era quella della ballata, che si prestava
all'esecuzione alternata tra solista e coro.
"Altissima Luce"
Cantigas de Santa Maria [da XIII sec.]
Attribuite ad Alfonso X "El Sabio" (cioè sapiente)
Oltre 400 canti spirituali dedicati a Maria in lingua Gallega Antica
(parlata in Galizia, Nord-Est Spagna).
Forma poetica affine a quella del Virelai francese, formato da
ritornello e strofe.
La musica risente di influenze trovadoriche (ultimi trovatori
soggiornarono proprio presso la corte di Re Alfonso X)
"Como poden por sas culpas"
TEATRO RELIGIOSO
Primi spettacoli teatrali, mettevano in scena episodi tratti dalle
Sacre Scritture:
Uffici Drammatici
1. [a partire da X sec.]
Nati da canti degli Uffici delle Ore o della Messa.
Formati da l'interpolazione di nuovi testi e nuove musiche
all'interno di brani del repertorio liturgico.
All'originario nucleo, si aggregarono successivamente altre scene,
largamente inventate sia nel testo che nella musica.
"Visitatio Sepulchri"
Drammi Liturgici
2. [XI-XIII sec.]
I testi erano in latino.
Esecuzione avveniva in Chiesa e l'azione si svolgeva davanti l'altare
con essenziale apparato scenico e costumi.
Mescolate in un linguaggio omogeneo si trovano:
- citazioni e parafrasi di melodie gregoriane
- prestiti da sequenze e tropi
- derivazioni da melodie dei trovieri
In alcuni dei codici che ci hanno tramandato drammi liturgici, sono
riportate minuziose didascalie, quasi note di regia, che prescrivono
i movimenti che devono compiere gli attori.
"Ludus Danielis" - Ilario
La monodia sacra veniva impiegata per:
Messa
1.
- Ordinarium: (parti fisse)
Missae: - Kyrie
- Gloria
- Credo
- Sanctus
- Agnus Dei
- Proprium (parti che variano con anno liturgico)
Missae: - Introito
- Alleluia
- Offertorio
- Communio
Uffici delle ore
2.
Letture e altre formule distribuite per tutta la giornata:
- Mattutino
- Laudi
- Prima
- Terza
- Sesta
- Nona
- Vespro
- Compieta
Modi di intonazione :
- Accentus (cantillazione, sillabico): una nota per ogni
sillaba, molto
vincolato al testo
- Concentus (melisma moderato): ampliare una sillaba con
diverse note, possibilità
molto varie
- Jubilus (canto melismatico): molto svincolato dal testo,
privilegia la melodia rispetto
al testo
Modi di esecuzione salmodica :
- Diretta: Il coro esegue una parte comune dall'inizio
alla fine del brano
- Responsoriale: Botta e risposta tra un solista e il coro
- Antifonico: L'assemblea si divide in due o più parti e si
eseguono parti differenti
Tropi
Ampliamenti di un brano liturgico già dato, attraverso inserimento di
un testo o di una melodia.
Serviva a dare una forma particolarmente solenne a determinati
elementi della liturgia.
Testo o melodia venivano collocati all'inizio, in una sezione
intermedia o alla fine.
Tali arricchimenti potevano essere di tre tipi:
- Inserimento di melismi in alcuni punti di melodie tradizionali
(tropi musicali)
- Inserimento nuovo testo in un brano su melisma esistente
(tropi testuali)
- Inserimento in un brano di nuovo testo con una nuova musica
Sequenze
Componimento poetico musicale liturgico, che viene citato o cantato
nella celebrazione eucaristica solenne prima del Vangelo.
Appartiene al "Proprium" della Messa, il suo testo quindi varia a
seconda dell'occasione liturgica celebrata.
Sostanzialmente si trattava di un' aggiunta di testi allo Jubilus
alleluiatico (un tropo testuale specifico per l'Alleluia).
In un secondo tempo, la pratica delle aggiunte si evolse presentando
una forma composta da due strofe isolate
all'inizio e alla fine mentre all'interno erano appaiate e cantate
con una melodia che si ripeteva in ogni coppia.
"Dies Irae" - "Stabat Mater"
MONODIA PROFANA
Forma monodica in opposizione alla monodia sacra.
Tutta la musica non destinata alla liturgia o alla devozione.
(profano: davanti/fuori del tempio).
Canzone Trobadorica
Monodia profana più diffusa nel medioevo.
La diffusione delle lingue nazionali diede vita a produzioni liriche
di spirito cavalleresco-cortese in cui musica e poesia si univano.
Questo movimento nacque nella Francia Meridionale ad opera dei
trovatori e si estese poi in tutta la Francia e Germania.
La poesia trattava generalmente di argomenti amorosi.
Il patrimonio che ci è pervenuto è notevole e raccolto in canzonieri.
La vita nelle corti diventa meno rozza.
Cerimonie di investitura, nuovi valori.
Il castello non è solo centro difensivo, ma diventa anche centro
culturale.
I feudatari diventano promotori della cultura.
Guglielmo IX d'Aquitania era il più potente signore della Francia
Meridionale e fu il primo Trovatore.
L'esecuzione e diffusione delle opere di Trovatori, Trovieri e
Minnesanger era affidata a Menestrelli itineranti.
TROVATORI (Francia Meridionale/Occitania) [1100-1350]
La concezione dell' Amor Cortese fu elaborata nei castelli della
Francia Meridionale e diffusa dalla lirica trovadorica in
Lingua D'Oc (provenzale).
Non erano intrattenitori girovaghi, ma restavano in un posto per un
lungo periodo di tempo, sotto la protezione e mecenatismo di un ricco
nobile.
Le melodie erano vicine a formule del gregoriano, con prestiti dalla
musica popolare.
I temi trattati erano quelli dell'amor cortese e dell'ideale
aristocratico.
La forma più diffusa era la Cansò, la cui struttura era simile a
quella di un inno con varie strofe ("coblas").
Varie erano le tematiche trattate:
- Liriche:
- Canso : canzone d'amore
- Sirventese : satira politica o morale
- Ennui : satira
- Planh : lamento funebre
- Narrativi o drammatici:
- De toile : narrazione al femminile
- Aube : distacco tra due amanti all'alba
- Pastorella : corteggiamento cavaliere-pastorella
- Lai : origine bretone, in ottonari
- Dialogiche:
- Jeu parti (tenso) : discussione poetica su amore,
politica o morale
- A ballo:
- Ductia
- Estampida
- Virelai
- Ballade
- Carole
Vi erano anche gli stili :
- Trobar Plan : diretto e semplice
- Ric : complesso e con allusioni misteriose
- Clus : con frequente ricorso a metafore ed
espressioni oscure
Esponenti:
- Guglielmo IX d'Aquitania (1° trovatore) [1071-1127]
"Pos de chantar"
- Marcabru (trovatore umile, non aristocratico) [XII sec.]
"Pastorela"
- Arnaut Daniel
Dai suoi versi prese ispirazione Dante Alighieri
TROVIERI (Francia Settentrionale) [1160-1280]
Poeti musicisti in lingua d'Oil (antico francese), molto simili ai
trovatori, sia nei soggetti che nelle forme.
La loro posizione sociale era nobile e borghese.
La Chanson è composta da strofe ripetute 2 volte:
- la prima in forma aperta
- la seconda in forma chiusa (a conclusione)
I temi trattati erano : amore cortese, cicli cavallereschi,
"attualità", autobiografia,
devozione religiosa
Melodie : libertà e naturalezza nel canto
Esponenti:
- Riccardo Cuor di Leone
"Je nul hons..."
- Adam de la Halle
"Le jeu de Robin e Marion"
- Thibaut IV de Champagne
MINNESANGER (Germania) [1150-1230]
Il matrimonio tra Federico Barbarossa con Beatrice di Borgognona
segnò la penetrazione degli ideali cavallereschi in Germania e la
nascita dell'equivalente del Trovatore ovvero: i Minnesanger.
I temi trattati sono sempre amorosi. La lingua era un Alto Tedesco
medio.
Le forme più impiegate hanno i loro modelli nella lirica provenzale:
- Lied: si svolge in più strofe (modello: Cansò)
- Leich (modello: Lai)
- Spruch (modello: Sirventes)
- Tagelied (modello: Alba)
Esponenti:
- Walter von der Vogelweide [1170-1230]
"Sotto il tiglio"
- Wolfram von Eschenbach [1170-1220]
- Tannhauser (modeste origini) [1220-1270]
Carmina Burana [XIII sec.]
Testi poetici, in lingua prevalentemente latina, contenuti in un
importante manoscritto del XIII sec. proveniente dal convento di
Benediktbeuern.
Scritto dai Clerici Vagantes : corrente contraria alla
mondanizzazione degli uomini della Chiesa.
315 componimenti poetici dei quali possiamo ricostruire l'andamento
melodico solo di 47.
Il codice è suddiviso in :
- Carmina Moralia : argomento satirico e morale
- Carmina Veris et Amoris : argomento amoroso
- Carmina Lusorum et Potatorum : canti bacchici e conviviali
- Carmina Divina : argomento moralistico
Teatro Profano
In contrapposizione con il teatro religioso trattava temi comuni al
popolo in chiave comica.
La prima opera rappresentata è stata:
"Le jeu de Robin et Marion" - Adam de la Halle (metà XIII sec.) in
cui erano presenti varie forme musicali: mottetti, rondeau, brani
strumentali, ecc..
POLIFONIA SACRA
Il desiderio di rinnovare il canto liturgico, senza alterarne la
purezza melodica favorì il diffondersi dell'uso di accompagnare il
canto sacro con altre melodie. (a partire dal IX sec.)
Esse procedevano parallelamente, nota contro nota, seguendo la
tecnica del contrappunto.
A partire dal X sec. fino ad arrivare al XVI sec. ci fu la prevalenza
di forme polifoniche e del contrappunto.
Gli storici suddividono questo ampio ciclo in 5 periodi :
1. Inizi della polifonia [X sec - prima metà XII sec.]
2. Ars Antiqua [seconda metà XII - XIII]
3. Ars Nova [XIV sec.]
4. Età Fiamminga [XV - inizi del XVI sec.]
5. Polifonia Rinascimentale [XVI sec.]
Inizi della polifonia
1.
ORGANUM
Dal Cantus Planus si passò all'Organum: la più antica forma
polifonica (IX - X sec.).
Nelle prime fasi l'Organum coinvolgeva solo 2 voci:
una melodia gregoriana sovrapposta a se stessa, spostata di un
intervallo consonante (quarta o quinta giusta).
Le note della voce bassa vennero dilatate e allungate, mentre la voce
più alta, in forma melismatica (un gruppo di note ad altezze diverse
per una sola