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LE DONNE DELLA LETTERATURA LATINA: CINZIA E CORINNA

Sesto Properzio è un poeta di grande spicco dell'età Augustea. Probabilmente originario di Assisi, è nato intorno al 50 a.C. e morto intorno al 15 a.C. (poi non abbiamo più sue notizie).

Anche Properzio è un personaggio con una parabola iniziale non dissimile da Virgilio o Catullo, provinciali benestanti, provenienti da famiglie agiate, giunti a Roma per intraprendere la carriera politica e/o forense, che poi hanno abbandonato questi propositi iniziali per dedicarsi alla poesia.

È una poesia che riprende e sviluppa la grande lezione di Catullo, egli fu un maestro, un iniziatore, ha sdoganato la poesia d'amore lirica, soggettiva, e dopo di lui ci fu una generazione di poeti che presero questa lezione componendo dei canzonieri sulla sua falsa riga. Mentre in Catullo il tema amoroso era uno dei temi del Liber (trattava carmi politici, rivolti ad amici o nemici, carmi omosessuali) per i poeti postcatulliani il tema erotico diventa l'unico. Un altro elemento di cambiamento sta nel fatto che mentre Catullo utilizzò una pluralità di metri, i poeti post-catulliani usano esclusivamente il distico elegiaco, difatti sono chiamati poeti elegiaci, e i loro carmi elegie, definizione che non allude al contenuto, ma alla forma (regolare alternanza tra esametro e pentametro). Properzio compone 4 libri di elegie, il più antico intorno al 28, mentre il più recente nel 16. Un altro elemento che questi poeti riprendono da Catullo è la celebrazione della donna amata attraverso uno pseudonimo, difatti Properzio utilizza Cinzia, che nel mondo antico non era un nome proprio, ma un aggettivo, e significa relativa al monte Cinto, monte sacro al Dio Apollo, dio sacro alla poesia (il gioco di significati è quindi simile a quello di Catullo). Cambia invece rispetto a Catullo lo status delle amanti, mentre Lesbia era una donna di condizione sociale molto elevata, ledonne di Properzio sono delle cortigiane (figura inafferrabili per i moderni,presenta delle caratteristiche per noi contraddittorie, è una donna di bassa condizione sociale con cuisi intrattiene una relazione venale, ovvero con passaggio di denaro, ma non di tipo occasionale).
Elegiarum libri 1, 6
Il destinatario è Tullo, uomo al seguito del quale avrebbe potuto intraprendere la carriera politica, eraun politico che era stato inviato a governare la provincia d'Asia (territorio costiero della Turchia), allorachi aveva ricoperto a Roma una carica alta, al termine del mandato veniva inviato a governare unaprovincia, e spesso si circondava di giovani (questo accade anche con Catullo).
In Asia minore si arriva in nave, per questo nei primi versi Properzio giustifica il rifiuto di seguire diTullo non per per la paura di affrontare il mare, anzi, per la sua amicizia si spingerebbe finoall'estremo nord (Rifei) e sud (Etiopia), dichiarazione topica di amicizia per.dire che si è legati a qualcuno (ti seguirei ovunque). A spingermi a dirti di no, non è la paura di affrontare un viaggio, ma il pianto della mia donna. Nel carme si vede la contrapposizione tra due modelli di vita, due scelte biografiche antitetiche: da un lato Tullo è il cittadino romano modello, viene da una famiglia prestigiosa, ha percorso la carriera politica, antepone la patria in armi, l'attività politico militare come priorità della vita, mentre la sua giovinezza non ebbe mai tempo dell'amore (ha riservato agli affetti uno spazio marginale, poiché il focus dell'esistenza fu il servizio della patria, quindi è giusto che lui faccia ciò che sta facendo) dall'altro lato Properzio è il portatore di una gerarchia di valori rovesciata, se Tullo non ha mai avuto tempo per l'amore, Properzio sebbene pronto a seguire Tullo, è trattenuto dalle parole, abbracci e pianti dell'amata, cherappresenta per lui una priorità. Cinzia ha probabilmente reagito con l’invettiva alla sua partenza (non si dice più mia), lo aggredisce presentandolo come qualcuno di infedele che scappa, Properzio a questi lamenti non sa resistere, perché non si può amare in maniera tiepida, fredda, l’amore o è passione o non è. Questa situazione di una donna che implora un uomo di non partire, sicuramente ricorda il quarto libro dell'Eneide. Properzio ci mostra un nuovo modello rispetto ad Enea, siamo nella medesima situazione di una possibilità di partire per adempiere al proprio compito e una donna che chiede di restare per amore, e che utilizza l’alternanza di toni di minaccia e lamento. L’unica discrepanza si vede nel protagonista maschile, per Properzio nulla di quello che può fare vale le lacrime di Cinzia, il peso dell’amore è determinante, individua altro oltre alla gloria, Enea ritorna alleTuttavia è improbabile cronologicamente che Properzio conoscesse l'Eneide, anche se nel mondo antico il concetto di pubblicazione del libro è diverso da oggi (prima che un libro venga pubblicato, questo è noto solo allo scrittore, nel mondo antico spesso i testi venivano messi in circolazione mentre erano ancora incompiuti) di conseguenza non è del tutto impossibile Properzio lo conoscesse, soprattutto perché il quarto libro fu uno dei primi ad essere composto. Virgilio è l'espressione di una cultura, quindi il paragone resta plausibile (Properzio è una novità non solo per la visione di Virgilio, ma per la sua cultura), attorno al modello di Virgilio, Roma aveva costruito l'etica pubblica, ovvero la prevalenza del collettivo sull'individuale, la scelta di Properzio è rivoluzionaria. Properzio continua però a sottolineare il suo vivere sotto una dura stella, parlando di sé sembra descrivere

La propria scelta di vita privo di orgoglio, vi è una contraddizione, ancora oggi non si ha una spiegazione certa, forse si pone dal punto di vista dei benpensanti (parla di sé utilizzando il linguaggio di chi giudica chi compie queste scelte).

Questo tipo di poesia lascia intravedere anche un diverso atteggiarsi del rapporto uomo-donna, un rapporto più paritario: la matrona originale era sottomessa, secondo il diritto romano una moglie entra nella famiglia del marito occupando rispetto al marito lo stesso ruolo di una figlia, in questi carmi vediamo invece donne libere che prendono decisioni per se stesse e contraddicono il marito.

14 Elegiarum libri, 2, 14

Secondo libro pubblicato a pochi anni di distanza dal primo Properzio è divenuto parte dei poeti che lavorano intorno al principe, sebbene fatichi a esserne parte, continuando a cantare della propria donna invece del regime, riguardo cui esprime pareri contrari.

L'elegia tratta di una lunga attesa per essere

Ammesso al letto di Cinzia, Properzio si immaginò un'elegia scritta all'indomani della notte d'amore. Per comunicare la notizia della fine dell'attesa di questa notte, utilizza vari paralleli di carattere mitologico riferiti a eroi che hanno provato una gioia inattesa e arrivata dopo un tempo infinito. L'utilizzo del mito serve a spiegare un evento personale attraverso il riferimento a storie conosciute, e servono a indicare quanto le gioie provate dagli eroi siano effimere rispetto a quella di Properzio.

Starsene insensibile mentre io piango. Si sono invertiti i ruoli: ora è l'uomo a piangere e la donna insensibile lo ignora. Uno degli aspetti che consentono di parlare di questi poeti come rivoluzionari è la ricalibrazione dei rapporti di genere, questo elemento torna anche qua: è Cinzia che controlla e decide la propria disponibilità sessuale, può decidere di negarsi o concedersi, non era così in una comune coppia romana.

E qui si può analizzare questo sempre in contrapposizione alle Eneide, e in questo caso abbiamo la certezza che Properzio conoscesse il libro (Enea resta insensibile e decide di andarsene, qui è Properzio e piangere, e Cinzia si mostra indifferente, e infine cede per sua volontà).

C'è una logica, una coerenza che tiene insieme due cose così lontane tra loro, il rifiuto della gloria militare e questo rovesciamento della relazione uomo-donna nasconde una profonda affinità, la sottomissione di popoli e la sottomissione dei corpi sono due aspetti di una stessa idea del maschile come colui che sottomette, questa idea del maschile si declina in campo militare come la conquista di popoli o dominio politico, e una declinazione privata di conquista del corpo femminile, il diritto di usarne a proprio piacimento.

Vi è quindi una coerenza nel fatto che Properzio rifiuti entrambi questi aspetti.

Questa vittoria è per me più importante di

una sconfitta dei Parti

I Parti sono popolazione che viveva nel territorio della Mesopotamia (Iraq), dove avevano costruito un vasto impero che nel suo confine occidentale toccava il confine orientale dell'impero romano, furono per questo sempre un grande nemico di Roma, costituendo una situazione geopolitica instabile senza che nessuno dei due sia mai riuscita a sopraffare l'altro.

E pochi anni prima di questi versi avevano appena inflitto una terrificante sconfitta ai romani contro Crasso (nel 60 era parte del triumvirato insieme a Cesare e Pompeo, caratterizzati da grande prestigio militare, a differenza di Crasso che decide di guadagnarselo con una spedizione contro i Parti, morirà in battaglia per dell'oro versato in bocca, i Parti catturarono inoltre varie insegne dell'esercito, come vessilli e bandiere aventi un valore profondo per i romani, questa costituì infatti un'enorme umiliazione).

Dopo questo drammatico episodio, la situazione si era stagnata.

Ma per tutti gli anni 20 del primo secolo d.C., la propaganda augustea promette una grande campagna di conquista verso i Parti per vendicare Crasso e recuperare le insegne, noi lo sappiamo attraverso i poeti, citando questa campagna dandola come imminente, anche Virgilio ritorna spesso sul tema.

Tuttavia la battaglia non avvenne mai, e Augusto si accontentò di un accordo diplomatico con il quale ottenne una restituzione delle insegne, immagine diffusa nell'impero attraverso varie insegne (sulle monete viene coniata l'immagine dei Parti che consegnano le insegne).

Quando Properzio scrive i versi, siamo ancora nel pieno della campagna propagandistica, hanno quindi una vena provocatoria: per lui una notte d'amore passata con Cinzia è più importante di una vittoria sui Parti. Per i lettori romani dei suoi tempi, era un evento di grande rilievo, ma non per Properzio, per il quale passa in secondo piano per una notte con la donna che ama.

Vi è un profondo

Contrasto tra il modello del cittadino romano, e le priorità di vita di Properzio

I poeti avevano il compito di far risonare le volontà di Augusto, qui si mostra invece come Properzio

Dettagli
A.A. 2021-2022
26 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/04 Lingua e letteratura latina

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chiara.kikka01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Lingua e letteratura latina e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Siena o del prof Lentano Mario.