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SCONTRO DI CIVILTÀ

Visione manichea: o con noi o contro di noi

Il discorso di Bush jr. su "L'Asse del Male" (2002) accomuna realtà diversissime come Corea del Nord, Iran e Iraq

  • Il Male contro il Bene, i barbari contro i civilizzati: si presenta il conflitto come culturale, non economico o sociale o ideologico; Implica lo sfumare delle distinzioni tra civili e combattenti
  • Si rendono lecite misure altrimenti moralmente inammissibili come tortura, rapimenti, omicidi mirati senza processo (non solo droni)

Intervento in Afghanistan battezzato inizialmente "Crusade" (CROCIATA), presto cambiato in "Enduring T’reedon”, questo perché il nome crociata agli alleati arabi non era apprezzato.

Samuel Huntington sviluppa un articolo, Scritto in risposta all'opera di un altro politologo: Francis Fukuyama, ‘La fine della storia’, Libro spesso letto parzialmente ed utilizzato strumentalmente.

(1927-2008) politologo neoconservatore fa Importanti studi sullo Statoe sui i rapporti tra i poteri civile e militare e sono Fondamentali le sue critiche alparadigma della modernizzazione e alle analisi basate solo sulle dinamicheeconomiche a scapito di quelle sociali e culturali

Scritto in risposta a: Francis Fukuyama, ‘La ne della storia e l'ultimo uomo’ del1992 che Sviluppa un saggio ‘The End of History?’, pubblicato su "The NationalInterest" nell'estate 1989, prima della caduta del Muro di Berlino in cui Sostieneche in breve tempo sarebbero caduto il Muro di Berlino e le barriere ideologicheereditate dal Novecento. La caduta dell'Urss avrebbe segnato il trionfo dellademocrazia liberale, del capitalismo globalizzato e del modello di vita occidentale.Nessuna altra alternativa ideologica sarebbe rimasta valida.Il "bushismo", o l'idea che la democrazia si possa imporre con la forza, è anchefrutto di questa

concezione. Entrambi i testi sono ridicolizzati dalla comunità scientifica ma Hungtington viene riscoperto dopo l'11 settembre, perché: 1. gli attentati sembrano convalidarne la tesi 2. è funzionale ad una semplificazione delle cause del terrorismo e ad essere utilizzato politicamente 3. fornisce uno schema interpretativo facile e autogiustificatorio Dal 7 ottobre 2001 al 31 agosto 2021 Scopi dichiarati: - la cattura di Bin Laden, leader di Al-Qaeda e responsabile dell'11 settembre! individuato e ucciso in Pakistan il 1° maggio 2011 - imporre la democrazia, anche con la forza - liberare il popolo dai talebani e dall'applicazione dogmatica della sharia, cioè liberare le donne dal burka Negli USA e in larga parte dell'Occidente si forma il clima del 'fronte interno' simile a quello delle guerre totali. Le conseguenze sono: - si costruisce un'immagine degli Usa come potenza aggressiva, per via del ruolo di Bush jr. di delegare

All'Onu il controllo delle operazioni:

  • per la diffusione di foto di bombardamenti sui civili
  • per il prolungarsi della presenza militare, anche perché è la guerra più lunga nella storia degli Usa
  • soprattutto per la mancata pacificazione del territorio

Il Ritiro delle truppe Usa e degli alleati dopo accordi di Trump con leaders Talebani, con la ne che recita 53 caduti italiani; 2.312 Usa, una Stima dei costi: mille miliardi di dollari, un caos nella gestione del ritiro delle truppe e l'Immediata capitolazione del governo loccidentale oltre alle ulteriori critiche a Usa (Biden).

La storia di quel territorio è questa:

  • 1747: Indipendenza da Persia
  • 1839-42, 1878-79: guerre contro influenza Gb, appoggiati da Russiaindipendenza per politica interna, sussidi da Gb per appoggio in politica estera
  • 1919: terza guerra afgana, ritiro britannico e completa indipendenza
  • 1979-89: invasione Urss, gli Usa finanzianno, armano ed

Addestrano imujaheddin (letteralmente "combattenti per la Jihad"). Oggi i mujaheddin in Siria lottano contro Daesh (Isis) e Bassar al-Assad

1989-96: scontri a causa delle divisioni etniche e religiose (sempre in ambito Islam)

1996: I talebani (studenti pashtun lopakstani) conquistano Kabul e impongono una rigida sharia (2001: distruzione dei Buddha di Bamiyan). Al nord Alleanza antitalebana: Fronte islamico per la salvezza

1998: bombardamento Usa per rappresaglia all'attentato di Nairobi

2001: intervento Onu, il 13 novembre Kabul capitola, il 5 dicembre accordi di Bonn di un Governo con varie etnie: Pashtun, Tagika, Hazara, Uzbeka; Presidenza Hamid Karzai (pashtun). Confermato alle elezioni 2004, le prime dopo 35 anni, e 2009: 2014: dopo di cili elezioni (attentati e brogli: riconteggi) eletto Ghali, ex ministro di Karzai, riconfermato nel 2020

Febbraio 2020: accordi di Doha tra emissari di Trump e talebani con il ritiro truppe Nato in cambio di una generica

Promessa dei talebani ad impedire che il territorio sia usato come base del terrorismo internazionale

Obama nel 2011 aveva parlato di un ritiro entro il 2014; Trump: "riporto a casa i soldati Usa"; Biden mette in atto i propositi dei suoi predecessori nell'estate 2021

Nessun impegno dei Talebani verso una tregua: attentati continuano con morti 136 civili e 168 militari in 11 mesi

La mobilitazione dell'opinione pubblica porta ad un appiattimento dell'informazione Usa, con un Sistema dei pool di giornalisti. C'è il Ricatto di un falso "patriottismo", più vicino allo sciovinismo e l'Informazione Usa perde autorevolezza.

Nel 1996 viene fondata Al Jazeera la "Cnn araba" fondata in Qatar, sul Modello giornalistico anglosassone, con punto di vista arabo, ed ha un Successo planetario, anche se viene criticata quando trasmette i videomessaggi di Bin Laden. Dopo l'intervento Usa in Afghanistan dà voce ai talebani

trasmette immagini delle vittime civili. C'è però una frattura tra le diverse narrazioni e Nascono numerose testate "allnews" dove è difficile filtrare le informazioni. Nel 2003 viene fondata Al Arabiya in Eau (Dubai), fondata con capitali anche Usa, per contrastare le narrazioni di Al Jazeera.

LA SECONDA GUERRA DEL GOLFO

Presentata come guerra preventiva, cioè evitare Monaco 1938 (l'aggressione di Hitler alla Polonia). Saddam viene accusato da Bush jr:

  • di avere armi di distruzione di massa utilizzate contro Iran 1980-88 ma mai trovate nel XXI sec.
  • di essere in contatto con Al Qaeda, anche se la Cia lo smentisce
  • di opprimere il suo popolo, questa incontrovertibile

L'Opinione pubblica Usa a favore, non quella internazionale, perché manca l'avvallo dell'Onu e anche gli Alleati storici degli Usa criticano l'attacco e non partecipano, tra cui Francia, Germania, e le forti critiche dal Vaticano.

L'Italia partecipa alla "missione di pace", dopo la caduta di Saddam. Oggi, nel 2021, restano 1.100 militari italiani, consulenti anti-Daesh. C'è un forte ridimensionamento del soft power Usa, che causa migrazioni di profughi e una forte destabilizzazione dell'area è un ra orzamento del terrorismo religioso islamico (Daesh/Isis). Le caratteristiche della comunicazione della guerra sono: - narrazioni autonome e punti di vista razionali - I media non tollerano più pool e censure della 1a guerra del golfo - Internet entra in Molte case e moltiplica i commentatori e i ussi di informazione - Bryan Withman reinventa il giornalismo EMBEDDED, cioè aggregato ad un reparto Baghdad ospita alcuni giornalisti chiamati UNILATERALS, anche se non ne è garantita l'incolumità. Gli informati con la stampa sono sempre nel quartiere generale USA a Doha e la guerra diventa sempre più INFOTAINMENT, cioè informazione e

intrattenimento. C'è Molteplicità di narrazioni (E etto Rashomon da un lm di Akira Kurosawa del 1950 sul relativismo della verità la stessa storia è raccontata in modi diversi, da punti di vista diversi). Si incrina il mito dell'obiettività: ci sono più modi di interpretare gli avvenimenti = più verità.

In Cina e in India narrazioni critiche ma moderate che utilizzano le immagini dei network occidentali, mentre Al Jazeera fornisce immagini complete e diventa un punto di riferimento che trasmette materiali e interviste dei briefing Usa e dell'avanzata ma senza nascondere vittime civili, bambini mutilati, soldati americani prigionieri.

Decima lezione (18/12/2021)

Di nuovo il prof. Forno

L'ultima lezione ci siamo so ermati sull'analisi della terza pagina. In quella di oggi affrontiamo invece il periodo che attraversa la I Guerra Mondiale, periodo in cui c'è un controllo severissimo sui contenuti del

giornale.In campo ci sono infatti forze propagandistiche che possono sostenere le milizie ele loro operazioni, con una pesante azione sia di propaganda che di censura. Adesempio gli USA avranno un apposito ufficio di propaganda, creato per convincere gli americani che la I GM fosse fondamentale, che portò gli Stati Uniti ad entrare poi nel 1917. Nel frattempo i giornalisti, tra i quali si a erma fra gli altri la figura del fotografo di guerra, sono chiamati a mettere al servizio della patria il proprio lavoro. In tutti i paesi principali diventano quindi dei giornali propagandisti più che informatori. Le due direttrici durante il periodo di guerra sono quindi CENSURA, cioè togliere tutto quello che può nuocere al paese, con appositi uffici che dovevano revisionare i giornali prima della loro pubblicazione, e PROPAGANDA, cioè un qualcosa rivolto sia all'interno per sostenere lo sforzo bellico e raccontare ai cittadini che va tutto bene.

e che si vincerà la guerra, e poi anche una propaganda verso il nemico. In Italia ad esempio il dibattito fra neutralisti ed interventisti trova lungo spazio fra i giornali, come ad esempio il caso dell'Avanti di Mussolini dal quale fu allontanato proprio per il titolo fortemente interventista del giornale che dirigeva che era però neutralista in quanto di stampo socialista (ecco perché fonderà 'il popolo d'Italia' come giornale interventista). Un dato importante da ricordare è che durante la IGM si accelera un processo già avviato alla fine dell'800, cioè quel fenomeno in cui entrano moltissimi industriali nel mondo dei giornali divenendone proprietari. Avere la proprietà di un giornale che orienta l'opinione pubblica era importante, ecco perché acquistano in massa quotidiani e giornali. Non ci so fermiamo sulla I GM perché l'ab
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Publisher
A.A. 2021-2022
66 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Matty_Car33 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del giornalismo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Forno Mauro.