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La Guerra Fredda: suo significato e sviluppo storico

Premesse

La collaborazione militare che Stati Uniti e Unione Sovietica avevano instaurato nel corso del secondo conflitto mondiale si tramutò, a guerra conclusa, in aperta competizione: tra le due potenze, divenute di fatto superpotenze, ossia Stati egemoni in grado di condizionare da soli le vicende mondiali, si accese un aspro confronto nel quale si scontrarono opposte concezioni ideologiche, a supporto di concrete politiche di controllo delle rispettive aree di influenza.

Oltre ai territori direttamente annessi l'Unione Sovietica pose sotto il proprio controllo politico ed economico tutta la parte orientale dell'Europa che l'Armata Rossa aveva liberato dal nazismo. In Polonia, Romania, Bulgaria, Ungheria si insediarono governi comunisti satelliti di Mosca. Molti Paesi europei invece beneficiarono del piano Marshall e avviarono proficui rapporti di cooperazione oltreoceano, mentre l'America Latina

rimase subordinata economicamente e le excolonie europee in Asia divennero avamposti da difendere in ogni modo dall'espansione comunista. La competizione coinvolse anche i Paesi dell'Africa i quali, liberandosi dai governi coloniali europei, cercavano alleanze politiche e soprattutto sostegni finanziari per risolvere i problemi interni.

Il confronto fra USA e URSS fu solo parzialmente alterato dall'ingresso sulla scena internazionale della Cina Popolare, che nel 1949 aveva visto concludersi la lunga guerra civile tra nazionalisti e comunisti con la vittoria di questi ultimi e che rimase nel blocco comunista fino al 1960, anno della rottura dei rapporti tra Pechino e Mosca.

Il mondo prigioniero del bipolarismo (1945-1989)

La divisione dell'Europa in due blocchi (l'uno orientale, del Patto di Varsavia, 1955, l'altro occidentale, del Patto Atlantico o NATO, 1949) secondo la linea di demarcazione che Churchill chiamò "cortina di ferro", fu

uno degli aspetti della "Guerra Fredda", combattuta in aree di teatro, di prova del rispettivo potenziale (Corea e Vietnam, la crisi di Cuba) esul fronte dei modelli di vita, economici, religiosi, tecnologici (la corsa agli armamenti e la conquista dello spazio), giacché la guerra vera e propria era impossibile nell'era nucleare. La competizione USA-URSS partì dal controllo militare dei rispettivi territori, servendosi del duopolio della bomba atomica per installare arsenali nucleari di sempre maggiore potenza distruttiva (negli anni Cinquanta esperimenti di bombe atomiche di crescente potenza): era nato il cosiddetto "equilibrio del terrore". Il segretario del partito comunista sovietico Breznev dal 1964 al 1982 esasperò la sfida militare agli Stati Uniti, impegnandosi in una continua corsa agli armamenti, che rallentò solo con l'avvento al Cremino di Gorbaciov (1985-1991). La conquista dello spazio fu un altro piano sul quale

Le due superpotenze si confrontarono. Nel 1957 i Sovieticilanciarono il satellite Sputnik in orbita intorno alla Terra, allarmando il governo statunitense che temette di esseresuperato nella tecnologia missilistica a fini militari e nel 1961 Yuri Gagarin fu il primo uomo nello spazio. La rispostastatunitense arrivò otto anni dopo con il primo uomo a camminare sul suolo lunare (Neil Armstrong, 1969). Nel 1983 ilpresidente degli Stati Uniti Reagan lanciò un nuovo programma di ricerca militare denominato "Scudo di difesa spaziale".Nel clima della guerra fredda ebbe scarso peso l'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), l'organismointernazionale istituito nel 1945 a New York in seguito all'accordo tra 51 Stati, con la finalità di preservare la pace e difavorire lo sviluppo mondiale. I limiti della forza diplomatica dell'ONU derivano dalla logica del bipolarismo, che finì colcollocare le Nazioni Unite in una posizione marginale,

Dalla quale raramente riuscirono a disinnescare le tensioni internazionali.

Berlino

Nel giugno 1948 gli alleati occidentali (America, Inghilterra, Francia) vollero favorire lo sviluppo di un legame più stretto fra la Germania occidentale e la zona di Berlino da loro amministrata, la cosiddetta Berlino Ovest. I Sovietici chiusero allora le vie di accesso ai settori occidentali della città, bloccando il rifornimento di viveri e combustibile. Gli alleati risposero organizzando un gigantesco ponte aereo. Nei 320 giorni (24 giugno '48-11 maggio '49) che durò il blocco, aerei americani e inglesi rifornirono con quasi 200.000 voli la popolazione di Berlino Ovest. Il blocco a Berlino fu tolto dai Sovietici nel 1949.

Cuba

Il blocco di Cuba del 1962, a seguito dell'installazione di missili sovietici nell'isola, divenuta comunista dopo la rivoluzione di Fidel Castro (1959), fu l'evento più emblematico del terrore di un conflitto mondiale atomico.

La crisi si risolse con il ritiro da parte dell'Unione Sovietica delle armi atomiche. Nel 1969 iniziarono i negoziati SALT (Strategic Army Limitation Talks) per limitare la corsa agli armamenti, ma solo nel 1987 verrà firmato a Washington lo storico trattato che prevede la distruzione di tutti i missili atomici a corto e medio raggio.

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Publisher
A.A. 2012-2013
2 pagine
3 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Moses di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Bongiovanni Bruno.