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Stoicismo, lex calpurnia e lex villia annalis, Storia romana Pag. 1
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Stoicismo

• Zenone (fondatore) —> attento ai ceti inferiori (anche antipatro)

• Antipatro di Tarso —> filone rigorista —> discepolo;

• —> Blossio di Cuma (maestro dei fratelli Gracchi);

• Diogene di Babilonia —> discepolo

• —> Panezio di Rodi (quando è a Roma vive in casa di Scipione l’Emiliano ed elabora

teoria che è volta a giustificare imperialismo romano).

Rischio che filosofi venissero perseguitati (epicurei sempre, idem pitagorici).

Esigenza di sopravvivenza.

Panezio di Rodi:

1. Perfetto incontro bilanciato tra cultura greca e cultura romana, compenetrazione.

2. Giustificazione teorica imperialismo.

3. Giustificazione di una società classista (differenziazione poveri e ricchi).

—> si riassume in un principio: Principio del Primato del Sapiente e del Virtuoso (sapiente

e virtuoso coincidono).

Solo colui che è sapiente (sofia greca, saggezza che deriva dalla cultura) e ha la virtù (virtus

romana —>abbinamento elementi greci e romani) può governare.

Sapiente e virtuoso tutti i diritti di essere ricco, giustificazione della proprietà privata, sistema

classista e schiavitù. Società schiavista —> società “giusta”.

Uomo sapiente e virtuoso deve essere moralmente equilibrato che capisce problemi degli

uomini (no schiavi), illuminato, generoso —> punto di riferimento società in cui vive.

Coloro che sono governati sono felici di esserlo da lui.

E’ un bene per i soggetti di essere governati dal sapiente e virtuoso così anche il popolo

sapiente e virtuoso ha il diritto di governare sugli alti popoli —> dominio beneficio per i

popoli soggetti perché soggetti ad un popolo sapiente e virtuoso —> giustifica imperialismo

romano.

Idea dello stato etico, non soltanto abitanti di una determinata regione ma è un valore morale

tanto è più grande tanto è più capace di imporsi sugli altri.

XX secolo esempio di stato etico quello hitleriano, amico di Goebbels appassionato di

stoicismo.

Erano tutte cose che facevano piacere a Scipione l’Emiliano.

Scipione l’Emiliano odiava tutti i Gracchi (tra cui anche Sempronia). Quando i Gracchi

falliranno Blossio non rinuncerà a predicazione suo ideale di giustizia e andrà a Pergamo

(stato nella penisola della Turchia) dove era scoppiata una rivolta da parte dei ceti inferiori.

Predica i soliti ideali zenoniani:

1. Ridistribuzione terre;

2. Cancellazione debiti;

3. Liberazione schiavi (aggiunto).

Fallirà. Il rigorismo zenoniano dopo Blossio di Cuma si perderà e continuerà con il ramo

della conciliazione cultura greco-romana che troveremo in Posidonio (allievo Panezio) e

Cicerone (allievo Posidonio). Cicerone prenderà tante filosofie, ma di base stoico.

Circolo Scipione l’Emiliano importanza immensa. —> base nostra cultura.

Limite vittoria aristocrazia romana II secolo a.C.è stato quello di volere star vincere, lo

stoicismo dava un input (via delle riforme andava tentata), anche nell’ambiente di Scipione

l’Emiliano maturava idea riforma agraria per pericolo riforme. I più pensosi propongono

riforme regolarmente cassate. Programma dei Gracchi non rivoluzionario (non erano pre-

comunisti, erano aristocratici abbastanza conservatori ma illuminati nei confronti dei bisogni

delle classi povere e dei bisogni dello stato). Teoria che lega riforma Gracchi a quella

dell’esercito. Scipione l’Emiliano atteggiamenti contraddittori riguardo a ceti inferiori, era

Dettagli
A.A. 2014-2015
3 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/03 Storia romana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher beatricebianca di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia romana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Michelotto Giuseppe.