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Pagine gialle riguarda sia in forma cartacea, sia in forma web, l’ubicazione degli operatori economici sul
territorio.
Un tema molto delicato è l’armonizzazione e la confrontabilità delle fonti, deriva fondamentalmente dai
sistema di classificazione e bisogna fare attenzione alle nomenclature utilizzate.
2 – Geografie
Le ripartizioni territoriali, sono molto utili, poiché una volta scelti i dati si ha la necessità di visualizzarli ed
analizzarli sui dati territoriali o cartografie elettroniche. I dati territoriali identificano le unità territoriali, gli
oggetti da rappresentare e le varie modalità della loro rappresentazione. Ogni ripartizione geografica è
costruita per scopi e settori differenti. Le cartografie possono essere divise in due famiglie:
Amministrative o istituzionali: sono ripartizioni riconducibili alle norme sul decentramento politico e
amministrativo dello Stato, le informazioni relative a questa tipologia di aggregazioni sono più facilmente
reperibili in quanto messe a disposizioni sia di enti pubblici sia privati;
Abbiamo le macro regioni Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud e Isole.
Regioni che sono l’ente di amministrazione statale che esercita attività nell’interessa dello Stato oltre che al
proprio, è la più grande entità territoriale con propri poteri e funzioni.
Provincia e comuni sono suddivisioni della regione e variano nel tempo.
Le sezioni di censimento sono il livello geografico sub comunale più piccolo, comprendono l’intero territorio
comunale e nazionale e sono identificate da un codice univoco. Sono autocontenute, cioè comprese
all’interno di una e una sola località. Si utilizzano con l’obiettivo di assegnare ad ogni rilevatore l’area di
propria competenza, in modo di migliorare l’organizzazione della raccolta dati, e consentire la migliore
associazione della raccolta statistica al territorio.
Aziendali o funzionali: sono ripartizioni che vengono costruite ad hoc per raggiungere l’obiettivo che si è
prefissato, create ad hoc dalle aziende per ottenere il giusto livello di dettaglio con cui rappresentare i dati
che si hanno a disposizione. → →
Abbiamo le zone altimetriche e regioni agrarie, con il seguente schema: comune regione agraria zona
→
altimetrica provincia.
Le zone agrarie sono aggregazioni di comuni contigui, con analoghe condizioni naturali e agrarie tipo la
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SAU estensione della coltivazione durante l’annata agraria, la tipologia di produzione di ciascuna coltura e
la quantità prodotta ottenuta nel corso dell’annata agraria.
Le zone altimetriche sono aggregazioni di comuni o di regione agrarie aventi le stesse caratteristiche
relative a una soglia altimetrica. Come per la montagna territori con quota territori con > 600/700 metri, la
collina < 600/700 metri e la pianura con territori bassi e pianeggianti.
I comuni vengono suddivisi in base al grado di urbanità, cioè vengono sviluppati 4 gruppi principali: urbani,
semi-urbani, semi-rurali, rurali. In totale invece vengono sviluppati 9 gruppi in base alla numerosità di
abitanti per territorio
Si possono raggruppare anche in geografie che valicano confine provinciali, ma non quelli regionali, come le
comunità montane, sono enti locali istituiti dal presidente della giunta regionale, con l’obiettivo di
valorizzare le zone montante e promuovere lo sviluppo economico, sociale e culturale.
I Sistemi locali del lavoro sono una ripartizione ottenuta aggregando più comuni al cui interno è massimo il
flusso di trasferimento giornaliero casa-lavoro, sono esenti da vincoli amministrativi e per questo motivo
possono superare limiti provinciali e regionali. Autocontenimento, il territorio al cui interno sono
concentrate attività di produzione e di servizi in quantità tali da offrire alla maggior parte della popolazione
presente opportunità di lavoro; Contiguità, i comuni all’interno di un SLL devono essere confinanti;
Relazione spazio-tempo, la distanza e il tempo di percorrenza per raggiungere la località di lavoro dal luogo
di residenza.
8 SAU: Superficie Agricola Utilizzata 5
I distretti aziendali sono aree territoriali locali caratterizzate da un’elevata concentrazione di piccole
imprese, con particolare riferimento al rapporto tra la presenza delle stesse e la popolazione residente.
Indice d’industrializzazione manifatturiera: quota di addetti dell’industria sul totale delle attività sul
territorio, deve superare del 30% l’indice nazionale o regionale;
Indice di densità imprenditoriale: rapporto tra unità manifatturiere e popolazione residente, deve superare
l’indice nazionale;
Indice di specializzazione produttiva: rapporto tra addetti occupati in una determinata area manifatturiera e
il totale, deve superare la media nazionale;
Indice del peso occupazionale locale dell’attività; il numero occupati nel settore deve superare il 30% del
totale occupati manifatturieri dell’area;
Indice della piccola impresa: la percentuale di addetti in piccole imprese operanti nel settore di
specializzazione deve superare il 50% del totale degli addetti.
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Asl può essere utilizzata per gli ambiti sanitari e la loro suddivisione. È una ripartizione territoriale,
risultante dall’aggregazione di comuni, che rispetta i confini regionali, ma non quelli provinciali.
Per l’editoria si potrebbero utilizzare i distretti scolastici che sono stati istituiti per promuovere la cultura e
l’educazione. L’estensione territoriale non deve superare quella provinciale, l’ambito territoriale non deve
comprendere più di 100.000 abitanti, le caratteristiche sociali, economiche e culturali guidano la
delimitazione del territorio.
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Gli STL sono contesti turistici omogenei o integrati che comprendono ambiti territoriali anche di regioni
diverse, caratterizzati dall’offerta integrata di beni culturali o dalla presenza di imprese turistiche singole o
associate. Incentivano processi e attività di aggregazione e integrazione tra le imprese turistiche, attuano
interventi per la qualifica dell’offerta turistica, innovano tecnologicamente gli uffici informazione e
adeguano le imprese turistiche alle normative di sicurezza. Inoltre, lo scopo è quello di migliorare la qualità
dei prodotti e servizi, potenziare e ottimizzare la rete dei trasporti, infine, rendere più efficiente l’assistenza
al turista.
I distretti di corte d’appello è un organo della giurisdizione ordinaria, civile, penale e ha giurisdizione nella
regione e sede nel capoluogo. 11
In Europa vengono utilizzati i NUTS unità statistiche territoriali create per fornire una scomposizione unica
ed uniforme del territorio dell’UE ai fini della compilazione delle statistiche regionali. Al fine di raccolta e
sviluppo e armonizzazione delle statistiche regionali comunitarie, l’analisi socio-economiche delle regioni e
la definizione delle politiche regionali comunitarie. Sono suddivisi in regioni normative e funzionali, con lo
stesso significato dato da noi alle ripartizioni amministrative e aziendali. I NUTS sono a vari livelli in base al
dettaglio della loro focalizzazione del territorio.
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Le cartografie aziendali comprendono il CAP , che sono stati introdotti per facilitare l’individuazione del
luogo di destinazione dei pacchi, ciascuno può coprire più comuni, non necessariamente adiacenti. Anche le
compagnie telefoniche avevano suddiviso l’Italia in base ai prefissi telefonici.
Aree Nielsen, sono comprese nelle cartografie aziendali, e sono convenzionali suddivisioni dell’Italia usate
dalla società A.C. Nielse per le indagini di mercato., sono quattro Nord Ovest, Nord Este, Centro, Sud e
isole. Sono zone omogenee in base alla similarità di abitudini di consumo, di sistema distributivo e di
numero di negozi. Sono correntemente usate in particolare nel mondo della pubblicità.
Le Aree di gravitazione della Banca d’Italia facilitano la gestione del territorio su cui operano le varie
banche, aiutano l’azienda a comprendere l’universo che gravita intorno alle filiali distribuite sul territorio
nazionale. Non tengono conto dei confini amministrativi.
9 ASL: Azienda Sanitaria Locale
10 STL: Sistemi turistici locali
11 NUTS: Nomenclature of Statistica Territorial Units
12 CAP: Codice Avviamento Postale 6
Le Zone e MicroZone del settore farmaceutico esistono ai fini di studi di geomarketing create da IMS
Health. Sono state create per misurare le azioni di un’azienda farmaceutica con i risultati di vendita dei
prodotti a livello territoriale. Non superano i confini amministrativi e vengono utilizzate insieme alle ASL per
gli studi di settore.
3 – TIPOLOGIE DI AZIENDE E INDICATORI
Al fine di poter effettuare una opportuna attività di statistica all’interno dell’azienda occorre inquadrare le
aziende stesse. Si può far ricorso alle tipologie aziendali e agli indicatori.
Le tipologie di aziende si suddividono in base a:
-Tipologia di produzione:
Può essere a commessa, a magazzino oppure continue.
A commessa sono quelle aziende che lavorano per altri in base a una commessa specifica, come indicatori
possiamo avere le percentuali del rispetto di consegna fissati dal cliente oppure le percentuali di commesse
che rispettano tempi, costi e qualità, che sono definiti dal cliente all’interno dell’accordo di produzione.
Le aziende a commessa hanno svariati tipi di dimensione.
Esempio: aziende che lavorano nell’abbigliamento, che lavorano per terzi e che hanno costi, tempi e qualità
fissati dal ciente
A magazzino gli indicatori fondamentali sono il tasso di rotazione delle scorte di prodotti finiti, poiché
quando produco a magazzino produco per inserire i materiali per rilasciarli nel tempo. Altro indicatore è il
work in process, cioè quanto prodotto sto processando in un momento all’interno della catena di
produzione.
Esempio: produttori stagionali, cioè si lavora per approvvigionare un magazzino per sfruttarli in un
determinato periodo.
Continua gli indicatori più importanti sono il prodotto conforme sulle ore disponibili degli impianti e
l’efficienza degli impianti che è data dal rapporto tra ore di produzione e ore degli impianti.
Gli indicatori tipici sono strettamente legati alle tipologie di produzione.
Esempio: aziende che hanno impianti consistenti e producono sulla base della domanda, ma in maniere
continua come per le automobili.
-Ripetitività produzioni:
Possiamo avere produzioni di piccola serie, grande serie e di tipo unitario.
Piccola serie: prodotti di moda o legati a target molto specifici.
Grande serie: mass market.
Produzioni unitarie: cantiere navale, una nave occupa moltissimo tempo e non ha ripetitività nel tempo.
-Grado complessità dell’organizzazione aziendale:
Possono essere semplici, complesse o articolate.
Semplici: sono le aziende che producono uno o pochi prodotti tramite una sola unità produttiva, la funzione
produttiva è prevalente sul resto della gestione e hanno una struttura manageriale poco sviluppata.
Possono anche essere grandi e internazionali, ma essere semplici.
Esempio: Gimoka, produce caffe e cappuccino in capsule.
Complesse: più linee di prodotto in diversi settori tramite più unità produttive, hanno più funzioni
sviluppate e una struttura manageriale articolata e a un più livello. Più facili aziende grandi e internazionali.
Esempio: Barilla, ha sia linee di pasta sia di sughi. 7
Articolate: più linee di prodotto nello stesso settore tramite una sola unità produttiva, hanno più funzioni
sviluppate e una struttura manageriale articolata e a un più livello.
Esempio: PGA sviluppa prodotti di stampa utilizzando semplicemente un’unica linea.
-Livello di complessità: avviene tramite una distinzione tra i settori high-tech e low-tech, non è
strettamente legata agli aspetti dimensionali, ma più probabilmente ad alcuni aspetti settoriali come
alimentari e abbigliamento per low-tech e metalmeccanica e elettroni per gli high-tech. Anche se al giorno
d’oggi non regge più questa distinzione settoriale.
INDICATORI STATISTICI PER MISURE AZIENDALI
Indicatori per area produttiva: