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Quando nei campionamenti casuali, i gruppi presenti nella popolazione non rappresentano il
campione, si ha una DISTORSIONE CAMPIONARIA. Ci sono principalmente tre tipi:
DISTORSIONE CAMPIONARIA. Quando si estraggono campioni non probabilistici.
DISTORSIONE DOVUTA ALLE RISPOSTE. I soggetti danno risposte non corrette ai
quesiti.
DISTORSIONE DOVUTA ALLE NON RISPOSTE. I soggetti si rifiutano di rispondere o
partecipare al campionario.
Ci sono altri tipi di campione:
CAMPIONE SISTEMATICO. Viene costruito selezionando un certo soggetto, che si trova in
prossimità dell’inizio della lista di campionamento, e dopo aver saltato un certo numero di
soggetti, ne viene selezionato un altro. Il numero di soggetti saltati costituisce il passo di
estrazione.
CAMPIONE STRATIFICATO. La popolazione viene suddivisa in gruppi distinti chiamati
strati e da ogni strato viene selezionato un campione.
CAMPIONE A GRAPPOLO. La popolazione viene divisa in tanti grappoli e si estrae un
campione casuale da ogni grappolo.
CAMPIONE A PIU’ STADI. È un insieme di tutti gli altri tipi di campionamento.
PARTE 3
Per i dati categoriali la rappresentazione tabellare prevede un elenco delle categorie della variabile e
accanto la sua frequenza.
La FREQUENZA è il numero di osservazione di una variabile. Ci sono diversi tipi di frequenza,
ovvero:
o Frequenza RELATIVA è la proporzione, o percentuale, di osservazione che ricade in una
3
determinata categoria.
o Frequenza PERCENTUALE è la proporzione moltiplicata per 100.
NUMEROSITA’
TIPI DI FAMIGLIA PROPORZIONE PERCENTUALE.
Coppie sposate. 24.1 0.22 22
Coppie non sposate. 31.1 0.28 28
Sposati con figli. 19.1 0.17 17
Non sposati con 30.1 0.27 27
figli.
Monogenitoriali. 6.7 0.06 6
Altre tipologie. 111.1 1.00 100
Distribuzione di Numero frequenza Numero di OSS. TOT. Proporzione x 100.
frequenza osservata diviso N osservazioni
Una DISTRIBUZIONE DI FREQUENZA è una lista di tutti i possibili valori di una variabile,
ciascuno dei quali è associato a un numero che rappresenta quante volte quel valore è stato osservato.
3 La PROPORZIONE si calcola come il numero di osservazioni totali di una categoria diviso il numero totale di
osservazioni.
Una distribuzione di frequenza RELATIVA considera il valore della variabile con la rispettiva
proporzione o percentuale.
Quando si rappresenta una distribuzione di frequenza per una variabile quantitativa, si utilizza un
istogramma. Un ISTOGRAMMA utilizza delle barre per rappresentare ogni intervallo, l’area di ogni
barra rappresenta il numero di osservazioni di un intervallo.
Tasso del crimine
5
4
3
2
1
0 Anni 0-11 Anni 12-23 Anni 24-35 Anni 36-47
Frequ. Rel.
C’è anche una rappresentazione alternativa, che è il DIAGRAMMA RAMO-E-FOGLIE.
I grafici servono anche per confrontare vari gruppi con valori diversi.
La forma della distribuzione dipende dalla frequenza:
Se assume valori elevati si ha una distribuzione a “U”.
-
- Se assume valori più centrali si ha una distribuzione campanulare.
A seconda di dove pende la distribuzione, se a destra o a sinistra, si ottiene una distribuzione
simmetrica o asimmetrica.
Le statistiche evidenziano la tipicità della distribuzione individuando il centro di una distribuzione
con frequenze di variabili quantitative. Queste statistiche sono dette misure di tendenza centrale,
ovvero gli indici.
Gli indici sono:
MEDIA ARITMETICA. È la somma dei valori assunti dalle osservazioni divisa per il totale
delle osservazioni. Esempio:
Numero delle osservazioni= 4 ; 8 ; 24 ; 48
Somma delle osservazioni= 84
Totale delle osservazioni= 4
Media= 84:4=21 MEDIA = 21
∑