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STATISTICA SOCIALE cod. 13112
La statistica è la disciplina che quantifica in maniera certa l'incertezza. Usa e capisce i dati in suo
possesso attraverso la teoria della probabilità. Essa ci permette di misurare l'incertezza poiché
consiste nella parte teorica che ci permette di porre le basi di un modello.
La statistica parte dall'osservazione della popolazione ovvero l'oggetto sul quale si ricerca
l'informazione; dalla popolazione si prende un campione che sarà un sottoinsieme più piccolo scelto
secondo criteri opportuni; gli elementi che costituiscono il campione vengono chiamati unità
statistiche o casi; su di essi viene rilevata la variabile ovvero la caratteristica di interesse; tutti i
valori di una variabile vengono chiamati dataset.
La statistica si divide in statistica descrittiva e statistica inferenziale; la statistica descrittiva è
quella che parte dai dati che sono stati osservati e li analizza. La statistica inferenziale parte dai dati
della statistica descrittiva e ci permette di fare una stima o una previsione sul fenomeno osservato.
Gli elementi della statistica descrittiva sono in primo luogo i dati che vengono rilevati dal fenomeno e
sui quali si cercano le variabili statistiche. La variabilità è una delle caratteristiche fondamentali della
statistica. Le variabili statistiche sono di due tipi e a loro volta si dividono ciascuna in altrettante due
modalità (k). Le variabili numeriche o quantitative si dividono in discrete nel caso in cui si
esegue un conteggio(es. N° dei figli) e continue nel caso in cui si usi un apparecchio per misurare e
quindi sono il risultato di una misurazione(es. reddito, peso).
Le variabili categoriche o qualitative si dividono in nominali nelle quali non è presente un
ordine(es. M/F, si/no) e ordinali quando si possono ordinare(es. titolo di studio). Dopo aver rilevato
le variabili e le modalità sui dati osservati si costruiscono le tabelle di frequenza che contengono al
proprio interno le frequenze assolute(n ) cioè quante volte compare quel determinato dato nella
i
nostra osservazione; le frequenze relative(f ) sono date dalla divisione tra le frequenze assolute e il
i
numero delle osservazioni e la somma di tutte le frequenze relative è 1; le frequenze percentuali(p )
i
sono date dalla moltiplicazione per 100% delle frequenze relative. Quando nelle domande sui dati
appare la parola “proporzione” devo calcolare le frequenze relative.
Oltre alle frequenze di questo genere esistono le frequenze cumulate che consistono in una somma
delle frequenze assolute e relative.
Dopo aver fatto le tabelle di frequenze si possono fare le rappresentazioni grafiche o i disegni delle
nostre osservazioni; tali rappresentazioni dipendono dal tipo di variabile e dal tipo di modalità. Le
variabile categoriche nominali possono essere rappresentate da un grafico a barre per le frequenze
assolute, relative e percentuali o da un grafico a torta nel quale abbiamo le frequenze relative e
percentuali. Le variabili categoriche ordinali possono essere rappresentate solo con un grafico a barre
poiché si mantiene il carattere di ordine dei dati. Le variabili numeriche discrete possono essere
rappresentate con un grafico a barre o se divise per classi con un istogramma nel quale hanno la
stessa ampiezza(a) e un altezza proporzionale. Le variabili numeriche continue possono essere
rappresentate solo con un istogramma poiché vengono sempre divise per classi ma è necessario
calcolare sia l'ampiezza relativa a ciascuna classe(a ), sia la densità assoluta(l ) o relativa(d ) di
i i i
ciascuna classe. La densità assoluta si calcola dividendo le frequenze assolute per le ampiezze di
ogni classe e la somma delle aree di ogni rettangolo presente nell'istogramma sarà uguale a n. La
densità relativa si calcola dividendo le frequenze relative per le ampiezze di ogni classe e la somma
delle aree di ogni rettangolo presente nell'istogramma sarà uguale a 1. Le frequenze cumulate si
rappresentano ponendo un puntino corrispondente al dato nel grafico e se c'è continuità fare una
linea tratteggiata o una linea continua. Nelle divisioni per classi bisogna mettere il puntino nel
nell'estremo superiore della classe. Quando si costruisce una tabella a doppia entrata si prendono in
considerazioni due variabili sulle quali si attuano le distribuzioni(distribuzione congiunta); se si
prende in considerazione una sola delle due distribuzioni si parla di distribuzione condizionata di x
in base a y o y
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