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Cavità nasali conche turbinati
Si notano i cornetti (o o – con mucosa di rivestimento) superiore,
medio e inferiore. Il superiore e il medio appartengono all’etmoide, mentre i
cornetti inferiori sono a sé. Delimitano i meati, spazi vuoti di drenaggio (lacrime,
emorragia, materiale purulento) e utili per un’eventuale endoscopia – si tende infatti a
seguire gli spazi anatomici.
Il seno mascellare è il seno più ampio e cresce con l’età, tanto che ampliandosi
scende quasi a toccare le arcate dentarie.
L’apertura piriforme porta le cavità nasali separate da un setto nasale più o
meno deviato. Per poterle vedere si farà una sezione coronale (o frontale). Il
pavimento della cavità nasale è il tetto della cavità orale. Il setto nasale si completa
con vomere, lamina perpendicolare dell’etmoide, piccola parte del mascellare
e piccola parte del palatino.
È una zona molto vascolarizzata.
Osso mascellare
Osso molto esteso ed irregolare, accoglie l’arcata superiore dentaria e
partecipa alla costituzione delle cavità orbitarie (pavimento dell’orbita) e alle pareti
mediali delle cavità nasali e tetto della cavità orale. Il mascellare non solo va a
determinare il viso armonico ma delimita cavità funzionali molto importanti e per
questo va evitata l’infezione al seno del mascellare. Il mascellare presenta una
protuberanza molto acuta che è la spina nasale del mascellare. La spina si può
rompere e la frattura è rara ma molto ostica da trattare e da diagnosticare. Forma
parte del palato duro insieme all’osso palatino e presenta un grande seno all’interno.
In parte posteriormente
articola con lo sfenoide
lasciando uno spazio, la fossa
pterigomascellare.
Le Fort:
1. Distacco dell’arcata
superiore
2. Frattura piramidale
3. Separazione craniofacciale
Zigomatico
Forma irregolare e un po’ tozza. Presenta un processo temporale dello zigomatico che
articola col processo zigomatico del temporale e un processo frontale. Presenta un
forame nutrizio per il passaggio di vasi sanguigni e costruisce il margine infraorbitale.
Le fratture dello zigomatico sono le più comuni dopo quelle del nasale, generalmente
unilaterali e sul destro: appiattimento dello zigomo (che fisiologicamente sporge)
unilaterale con un’asimmetria (un occhio appare calante e arrossato – congestione
dell’occhio).
Osso nasale
Da loro due dipende l’integrità del naso, apicalmente articola col frontale e
distalmente forma parte dell’apertura piriforme della cavità nasale.
La crescita del naso nelle donne completa dopo 15-16 anni, negli uomini 18-19 e
avviene tramite gli ormoni. Il naso è completato da diverse cartilagini: sotto le ossa
nasali ci sono le cartilagini del setto, le cartilagini laterali e grandi cartilagini alari,
cartilagini nasali accessorie e tessuto adiposo e fibroso che varia a seconda dell’etnia).
La crescita delle ossa nasali si completa ai 10 anni, dopo quest’età crescono cartilagini
e tessuti molli. La vera forma del naso che identifica ognuno di noi avviene dopo,
durante la pubertà, per la presenza degli ormoni. Ciò è utile anche per valutare la
crescita di un bambino. Nella frattura l’osso nasale perde l’asse.
Osso lacrimale
Osso piccolo, forma parte dell’orbita, presenta due protuberanze:
1. Cresta lacrimale anteriore
2. Cresta lacrimale posteriore
Queste creste formano il solco lacrimale che serve a drenare le lacrime, che drenano
nell’insieme della parte accessoria dell’occhio.
Osso palatino
Possiede una lamina orizzontale e due verticali (perpendicolari), unite ad angolo retto.
Presenta 3 processi:
1. Piramidale
2. Sfenoidale
3. Orbitario (piccolo e arriva all’orbita, poco
riportato)
La lamina orizzontale del palatino forma parte della
sezione posteriore del palato duro. La lamina
verticale forma parte delle pareti posterolaterali della
cavità nasale. Il processo orbitale fa parte della
parete mediale dell’orbita.
Dietro al palato duro c’è una porzione di palato molle
che non è fatta da ossa.
Labbro leporino e la palatoschisi: separazione
completa o incompleta delle ossa della faccia, in
particolare del palato del mascellare. Il problema non
è solo estetico, ma anche funzionale: ci possono
essere problemi di nutrizione e fonazione. Prima si
diagnostica prima si ripara.
Cornetto nasale inferiore
Unico cornetto che è un osso a sé stante, delimita il meato inferiore insieme al
pavimento delle cavità nasali/tetto della cavità orale e il meato medio insieme al
cornetto medio. Attraverso l’apertura piriforme si vedono questo e quello medio.
Funzionalmente si parla di unità ostio-meatale del naso: si parla di osso + cavità +
mucose. Il meato medio è la sede dove drenano i seni frontale, etmoidale e
mascellare. La mucosa che riveste i seni è sempre idratata che drena normalmente sui
meati (in particolare quello medio).
Vomere
Forma a punta di freccia, forma la parte inferiore del setto nasale (la parte superiore la
fa l’etmoide con la lamina perpendicolare) ed è completato anteriormente dalle
cartilagini nasali. Dall’apertura piriforme si vedono i cornetti e inferiormente c’è il
vomere. Possiede una lamina perpendicolare e due ali. Forma il setto nasale il vomere,
la lamina perpendicolare e
cartilagine quadrangolare anteriore.
Setto nasale
Parte anteriore: cartilaginea, Parte
posteriore: ossea.
Deviazione del setto nasale: la
deviazione è frequente, l’importante
è che non comporti un’ostruzione a
respirazione e fonazione. Cause
possibili: traumi, congeniti, etnia
(caucasici + predisposti).
Dopo un piccolo intervento il naso torna in asse
recuperando la capacità respiratoria. L’intervento
settoplastica
chirurgico è chiamato .
Mandibola
Presenta due ossa che si congiungono al centro e due prominenze importanti: condilo
della mandibola e processo condiloideo, importante per l’articolazione temporo-
mandibolare (unica articolazione mobile del cranio). Presenta un’incisura mandibolare,
un angolo mandibolare (più evidente nei maschi, si sviluppa nella pubertà) e un corpo
che offre gli alveoli per l’arcata dentaria inferiore. È concava internamente ed è
foramina
irregolare. Dà inserzione a diversi muscoli della masticazione. Ha una serie di
nutrizi per vasi sanguigni e solchi per far passare nervi e alloggiare ghiandole salivari
come la sottomandibolare. La congiunzione fra le due ossa originali avviene a livello
della sinfisi mandibolare (a livello del mento). L’angolo è irregolare per le tracce che
lasciano i muscoli della masticazione (il massetere, ad esempio, è molto forte). La
fossa sottomandibolare fa posto alla ghiandola sottomandibolare. Presenta dei fori per
vasi e nervi che vanno a innervare ciascuno dei denti.
Le arcate quindi sono superiore o mascellare e inferiore o mandibolare. A sua volta
sono divise in due emiarcate, sinistra e destra. Così si numerano i denti, dalla metà
verso l’esterno. I denti decidui sono 20 (5 per ogni emiarcata)
mentre i denti permanenti sono 32 (8 per ogni emiarcata).
Dente :
- Cuspide, parte atta a masticare
- Corona, parte che si vede normalmente e
fisiologicamente bianca
- Collo, a livello delle gengive e tende a retrarsi con l’età
- Radice/i, a seconda che sia monoradicolare (incisivo e
canini) che pluriradicolare (premolare e molare)