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K=K T
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Sintesi con reazione dell'uscita
Condizione necessaria: il sistema deve essere osservabile
Criterio di Nyquist
1) Scrivo F(s) in forma canonica di Bode, mettendo in evidenza il guadagno di Bode e gli
zeri e i poli. Quindi scrivo la risposta armonica in F(jw).
2) Nelle ascisse del diagramma di Nyquist ho la parte reale di F(jw), Re [F(jw)]
Nelle ordinate ho la parte immaginaria di F(jw), Im [F(jw)].
A seconda della molteplicità del polo nell'origine varia il numero di semicerchi che devo
fare per chiudere il diagramma: 1 polo, 1 mezzogiro, 2 poli un giro completo.
Pulsazione di rottura = 1/|τ|
1) Per trovare il valore in cui il grafico interseca l'asse reale (per sapere se mi trovo prima o
dopo il punto (-1, 0) valuto il valore del modulo con fase a 180°. Se questo è negativo in dB,
significa che il valore puro sarà inferiore a 1.
2) Se viene chiesta la pulsazione di cut off (w ), la trovo verificando quando il modulo vale
0
0 dB, ovvero |F(jw)| = 1. Per trovarla faccio la circonferenza di raggio 1 e trovo per quale
valore del grafico la mia linea interseca la circonferenza. Quello sarà il punto in cui il
modulo vale in unità assolute 1 (ovvero 0 dB)
3) La regola per la stabilità è N = - P , in cui
p
N è il numero di giri fatti attorno al punto (-1, j0).
Senso orario → giri presi con segno positivo
Senso antiorario → giri presi con segno negativo
P è il numero di poli a parte reale positiva di F.
p
4) Posso definire il margine di guadagno (m ) e il margine di fase(m ):
φ
g
m = 1 - |F(jw)| =180°
∠F(jw)
g ∠F(jw)|
m = 180° -
φ w= w0
CASI CRITICI
Se ci sono poli di F(s) nell'origine o puramente immaginari, tali che non posso applicare il
lemma del mapping, si va a definire un percorso uncinato che aggira il polo nel suo intorno.
Tale percorso infinitesimo si chiama chiusura: se il polo sta a sinistra della chiusura, questa
va fatta in senso antiorario
Calcolo della risposta a regime permanente con disturbi
1) Per la linearità rispetto le sollecitazioni posso studiare separatamente il caso in cui è
presente il solo ingresso e sono nulli i disturbi e quello in cui è nullo l'ingresso e sono
presenti i disturbi.
Per prima cosa, se necessario, separo l'ingresso in ingresso elementari, così da ritornare al
h
polinomio nella forma t /h! Tratto perciò ogni caso separatamente.
A sua volta scrivo ogni ingresso come ingresso canonico moltiplicato per il suo coefficiente,
evidenziando l'ordine h dell'ingresso polinomiale.
2) Devo trovare il tipo del sistema: utilizzo la funzione di trasferimento ingresso-uscita
W(S) facendo finta che i vari disturbi siano nulli.
W(S) = F(S)/[1 + K F(S)] , in cui F(S) è il prodotto dei vari blocchi lungo la catena diretta.
d
Per vedere il tipo di sistema è sufficiente osservare la molteplicità del polo nell'origine della
funzione W(S), ovvero della funzione F(S).
3) Ora sfrutto la tabella che mi dà la relazione tra ordine dell'ingresso e tipo del sistema.
Noto che se i due valori coincidono, allora avrò un errore costante e diverso da zero da
calcolare. Se il tipo del sistema è maggiore dell'ordine dell'ingresso, allora l'errore è nullo e
la risposta permanente coincide con l'ingresso. Altrimenti l'errore è ∞.
Se ordine e tipo sono 0, allora l'errore vale:
Se ordine e tipo sono ≥ 1, l'errore vale:
in cui K è il guadagno del ramo di retroazione, K è il guadagno di Bode nel ramo della
d g
funzione di trasferimento in catena diretta. ẽ – ỹ(t)
4) Trovato l'errore si calcola la risposta a regime permanente: (t) = y (t)
u des
Tuttavia nel nostro caso y = K u(t) in quanto trattiamo sistemi proporzionali.
des d
ỹ(t) – ẽ
Perciò = K u(t) (t)
d u ẽ
Fatto ciò trovo le risposte al variare degli ingressi, ricordando che al termine di (t), che
u
coincide con un numero, moltiplico il termine δ (t), ovvero l'eccitazione.
-1
5) Ora viene calcolato l'effetto dei disturbi, trattandoli come ingressi.
Se l'errore in corrispondenza al disturbo è nullo, allora viene chiamato astatico.
Se l'errore in corrispondenza al disturbo non è nullo, allora viene chiamato statico.
Se il disturbo entra nel ramo di retroazione → non c'è mai astatismo
Se il disturbo agisce in catena diretta → c'è astatismo se le funzioni di trasferimento che
stanno a monte dell'inserzione del disturbo hanno almeno un polo in S=0
Se il disturbo è in uscita → verifico i poli nell'origine delle funzioni di trasferimento a
monte.
Se verifico la presenza dell'astatismo, allora la risposta al regime permanente al disturbo è
nulla, così come l'errore. Altrimenti guarda i casi sul quaderno.
Nel caso abbia disturbi di tipo sinusoidali, devo agire in questa maniera:
ỹ (t) = M(w)[sin(wt)+φ]
il disturbo in ingresso è costituito da una forma Asin(wt): quindi d
Devo quindi calcolare modulo e fase F(jw)=1/(1+G G G ..).
1 2 3
Trovata questa uscita la sommo alle altre trovando l'uscita a regime permanente totale.
Sintesi del controllore in ω
1) L'obiettivo è quello di dare una forma al controllore G(s) dato il processo P(s), tale per
cui il sistema a ciclo chiuso soddisfi specifiche univoche e lasche.
Si inizia con la lettura dei dati forniti: se viene espresso e , significa che il rumore costante è
1
presente quando l'ingresso è di ordine 1 e il sistema è di tipo 1. Di conseguenza si trae che,
al fine di avere un sistema di tipo 1, devo avere un polo nell'origine in G(s)∙P(s)
r
Inizio a dare forma alla mia G(s), fatta in questo modo: G(s) = (K /S ) R(s)
G
dove K è il guadagno del controllore G(s) (che ancora non conosco, perciò da lasciare
G r
incognito solitamente), S sono i poli da aggiungere, con r la molteplicità degli stessi e R(s)
è la funzione compensatrice che risolve i problemi quando il controllore di primo tentativo
(ovvero Ĝ(s) r
= K /S ) non mi permette di soddisfare le specifiche lasche (sulla risposta
G
transitoria).
2) Definizione del controllore di primo tentativo: Si definisce il controllore di primo
tentativo, che risponde alla domanda legata alle specifiche univoche. Nel caso in cui mi
viene dato e e ho già un polo nella funzione di trasferimento ad anello aperto (ovvero
1
G(s)∙P(s)), allora il controllore di primo tentativo Ĝ(s) avrà il valore di un guadagno puro
K .
G
Conosco già le formule per calcolare gli errori (da calcolo della risposta a regime
permanente con disturbi); ovviamente il risultato sarà in funzione del guadagno del
controllore di primo tentativo.
Per il calcolo di e , quando è richiesto, si vede se il sistema è statico o meno. Se presente, si
d
studia come è stato riportato sugli appunti (risposta a disturbi additivi).
Trovati i due risultati in funzione di K si trova quale valore del guadagno soddisfa la
G
specifica (maggiore o uguale), scegliendo tuttavia il valore minimo.
Quando viene fornito un limite alla risposta a regime permanente al disturbo sinusoidale, si
introduce la cosiddetta maschera. Si agisce in questa maniera: | ≤ x
si trova il valore della risposta a regime permanente, ovvero dato |ỹ conosco che |ỹ | =
d d
(jω)| = |1/(1+F(jω)|, che con F(jω)>>1 coincide con |1/F(jω)|.
|W d
Perciò |F(jω)| ≥ 1/x, ovvero F(jω) ≥ 20log (1/x). Ma dovrà esserlo in ω ≤ z
10
Se la maschera viene intersecata, dovrò progettare una rete anticipatrice che consentirà di
non attraversarla.
3) Soddisfacimento specifiche lasche: Ora si verifica se le specifiche lasche sono
soddisfatte: è necessario lavorare con la pulsazione di attraversamento ω e il margine di fase
t
m , che sono parametri a ciclo aperto, mentre spesso viene fornito dal testo modulo alla
φ
risonanza M e banda passante B ovvero parametri a ciclo chiuso. Se vengono forniti M e
r 3 r
utilizzo le relazioni per trovare ω
B e m .
φ
3 t
ω (rad/s) = (3÷5) B (Hz)
t 3
Se invece viene fornita la sovraelongazione ŝ e il tempo di salita t , utilizzo le seguenti
s
relazioni:
1+ŝ ≈ 0,85 M ≈ 3
B t
r 3 s
Per ricavare infine il margine di fase devo utilizzare la carta di Nichols: trovato il modulo
≤ 2 dB, prendo la curva a 2
costante al valore minimo di dB richiesto (se per esempio M r
dB), si va a vedere la sua intersezione con l'asse a 0 dB (l'asse orizzontale) per poi leggere il
valore della relativa fase. Si troverà un numero negativo, a cui si aggiunge 180°; il valore
che se ne ricava è il margine di fase m minimo da rispettare.
φ
Valori conosciuti:
≤ 2 dB ↔ m ≥ 47°
M φ
r ≤ 2 Hz ↔ ω
B = 8 rad/s
3 t
≤ 2,5 Hz ↔ ω
B = 10 rad/s
3 t
≤ 7,5 Hz ↔ ω
B = 30 rad/s
3 t
4) Sintesi di funzioni compensatrici elementari: Per vedere se la sintesi è già completa
(evento più unico che raro) si vede se le specifiche sono soddisfatte utilizzando il
della nostra F^(jω) = Ĝ(s) ∙ P(s). Per prima cosa esamino i
diagramma di Bode (pag.124)
diagrammi di Bode della funzione F^(jω) al fine di individuare i valori di ω e m .
φ
t
Confrontando questi ultimi con i valori di ω e m corrispondenti alle prestazioni desiderate
φ
t
si trovano con i grafici le funzioni necessarie.
Per prima cosa si sceglie la rete anticipatrice: è fatta in modo tale da avere il polo dopo lo
zero. Da Bode trovo:
il valore della fase quando il modulo vale 0 (m )
φ
il valore del modulo quando la fase vale -180°
e τ
Devo determinare i valori di m : per determinare m prendo i diagrammi universali e
a a a
vedo il valore minimo che mi aumenta il grafico della fase desiderata;
per quanto riguarda la scelta di τ , questa è vincolata al punto in cui dobbiamo aumentare la
a
fase: noi dobbiamo aumentarla nella pulsazione di attraversamento ω . Ho perciò il valore
t
ω , vedo qual è la ωτ in cui prendo il grafico (corrispondente alla linea verticale) e da cui
t
ricavo il mio τ .
a
Ora dovrei graficare il diagramma di Bode della funzione vecchia per la nuova R(s). Si
ricavano però alcune conclusioni. La pulsazione di attraversamento ω avrà:
t<