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Somma dei termini di una progressione geometrica
La somma dei primi n termini di una progressione geometrica di ragione q (e a=1) si può
esprimere attraverso la seguente sommatoria:
1
Dimostrazione
Prima di tutto si moltiplicano entrambi i membri dell'equazione per il termine (1-q),
ottenendo così la seguente uguaglianza:
2
Da questo momento in avanti analizzeremo solamente il primo termine dell'equazione.
Osserviamo subito che il valore (1-q) rappresenta una costante perché equivale alla
differenza tra due costanti numeriche. Per la prima proprietà formale delle sommatorie
possiamo portare questo termine all'interno dell'operazione di sommatoria.
3
Eseguiamo l'operazione di moltiplicazione tra la costante e il termine della sommatoria.
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Applichiamo all'operazione di sommatoria la terza proprietà formale, ottenendo così la
differenza tra due sommatorie aventi stessi indici. In seguito si applica la prima proprietà
delle potenze al termine della seconda sommatoria in modo tale da scrivere la seguente
uguaglianza:
5
Per ragioni di comodità si applica la proprietà di traslazione degli indici alla seconda
sommatoria ottenuta. In poche parole si vogliono rendere identici i termini che compaiono
al secondo memento dell'equazione. Sarà quindi necessario determinare un valore
numerico il cui opposto possa elidere il secondo addendo dell'esponente k+1. Risulta
chiaro che tale valore equivale a +1. Si potrà quindi scrivere la seguente uguaglianza:
6
Consideriamo ora la prima operazione di sommatoria e proviamo a scomporla mediante
la quarta proprietà formale. In altre parole dobbiamo assimilarla al modello di sommatoria
contemplato dalla proprietà stessa.
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Ricordiamo che la proprietà di scomposizione delle sommatorie (quarta proprietà
formale) consiste nella seguente uguaglianza:
8
Nella 7 la lettera n che appare in entrambi i membri della relazione di equivalenza non
corrisponde al medesimo valore numerico. Ciò può essere giustificato attraverso un
semplice ragionamento. Il significato dell'equivalenza consiste nel fatto che la prima
sommatoria corrisponde nella forma alla sommatoria "tipo" a cui si può applicare la
proprietà di scomposizione. In altre parole l'indice n equivale nella forma all'indice n+m
della seconda sommatoria. Ne consegue che per ottenere il risultato desiderato dovrò
sommare un certo valore numerico n all'indice di partenza. Questo indice dovrà
necessariamente essere nullo, altrimenti si otterrebbe un valore numerico espresso dalla
somma n+m. Si può quindi procedere alla scomposizione della sommatoria.
9
Nella prima operazione di sommatoria non vi è alcuna variazione di indice, di
conseguenza i suoi termini q^k equivarranno ad un solo termine di valore q^0=1.
Riscriviamo l'uguaglianza:
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