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Il funzionario

Il funzionario è colui che esegue gli ordini del leader e, a sua volta, impartisce ordini. Egli subisce un controllo sia dall'alto (cioè dal leader) che dal basso (dagli utenti). Secondo Weber il burocrate legale è simile all'operaio di Marx: non solo non possiede i mezzi di produzione, ma svolge un'attività unica.

Ogni funzionario è caratterizzato da alcune proprietà.

ATTIVITÀ GERARCHICA: Le figure della burocrazia sono disposte in maniera ordinata e questo ordine viene stabilito sulla base delle responsabilità. Più responsabilità si hanno, più alta è la figura.

ATTIVITÀ SPECIFICA: All'interno di una burocrazia ad ogni funzionario viene assegnato un argomento specifico che gli compete, infatti ogni atto avviene entro confini prestabiliti.

ATTIVITÀ CONTINUA: L'attività del funzionario non è casuale ed episodica ma ininterrotta.

Le attività sono costruite fra loro in maniera interdipendente, perciò nessuno può sottrarsi al suo compito perché ognuno costituisce un pezzo fondamentale di un ingranaggio. ATTIVITÀ GIURIDICA: Tutte le attività del funzionario sono descritte da un regolamento. Egli infatti non può agire secondo criteri personali ma oggettivi. ATTIVITÀ IMPARZIALE: L'attività del burocrate deve essere "sine ira ac studio", cioè senza ira né passione. È un'attività senza atteggiamento negativo e senza atteggiamento positivo. Quindi un'attività senza sentimento, senza emozioni. ATTIVITÀ UNICA: L'attività del burocrate è unica, nel senso che non fa altre cose: dedicherà tutta la sua vita ad un'unica attività. Questo è dovuto al fatto che le competenze tecniche richieste sono molto elevate, quindi tutti devono dedicarsi ad una sola.

attività. ATTIVITÀ SEPARATA: L'attività del burocrate dev'essere separata dalla sua vita privata.

L'UTENTE: Gli utenti sono coloro che ricevono dei servizi, ma a loro volta sono sottoposti a procedure formali. Questo vuol dire che per la burocrazia tutti gli utenti sono dei numeri. Essere dei numeri significa tagliare le informazioni di tipo personale. Proprio per questo gli utenti godono dell'anonimato.

BUROCRAZIA TRADIZIONALE: Un'organizzazione tradizionale si fonda su un regolamento consuetudinario. Questo regolamento è basato sulla tradizione, quindi sul ripetersi di certe procedure: ci si comporta come ci si è sempre comportati, seguendo regole valide da sempre.

IL REGOLAMENTO: Non esiste un regolamento scritto che assegni dei compiti perché questi vengono assegnati personalmente dal leader. La gerarchia si determina sulla base di un criterio personale: è il leader che attribuisce la responsabilità. Weber

infatti preferisce la burocrazia legale perché essa cancella i privilegi.

IL LEADER

Il leader, in questo caso, non deve attenersi ad un regolamento e non c'è nessuno che controlli dal basso.

Le relazioni tra il leader e il resto del gruppo sono di tipo personale.

IL FUNZIONARIO

Il funzionario tradizionale è un signore le cui responsabilità sono divise personalmente dal leader. Anche il funzionario tradizionale è caratterizzato da proprietà, ma rispetto alla burocrazia legale le cose cambiano.

ATTIVITÀ GERARCHICA: La gerarchia c'è ma cambia il criterio, cioè le regole secondo cui qualcuno è superiore o inferiore. Le responsabilità si distribuiscono sulla base di personali criteri di opportunità ed equità. Tutto dipende dai rapporti personali e dalla stima che il leader nutre nei confronti del funzionario.

ATTIVITÀ SPECIFICA: Il burocrate non ha compiti specifici perché si occupa di tutto.

Per questo motivo il funzionario tradizionale non ha competenze tecniche.

ATTIVITÀ CONTINUA: La continuità non è garantita in quanto il funzionario non è vincolato da un regolamento, ma il comportamento è a sua discrezione e dipende dalle relazioni col leader. Quindi anche l'interdipendenza è messa in discussione.

ATTIVITÀ GIURIDICA: Questa proprietà manca completamente. Il leader impartisce gli ordini secondo un regolamento consuetudinario, nel senso che "si è sempre fatto così".

ATTIVITÀ IMPARZIALE: Non c'è imparzialità perché manca un regolamento astratto e generale, quindi si agisce secondo personali criteri di opportunità ed equità. Non si hanno diritti ma privilegi.

ATTIVITÀ UNICA: Non è un'attività unica perché ci si occupa di tutto.

ATTIVITÀ SEPARATA: Non è un'attività separata dalla vita.

privata perché spesso viene svolta in casa.

L'UTENTE

Gli utenti sono soggetti a privilegi, nel senso che non hanno diritti o garanzie formali se non istaurano una relazione personale con il leader. L'utente non è più un numero e non viene trattato in maniera imparziale ma in maniera personale: si guarda al caso specifico e talvolta anche a certi requisiti dell'utente. Ad esempio: il voler entrare in circoli esclusivi come Rotary o Lions. I requisiti richiesti agli iscritti sono il conoscere qualcuno già iscritto, avere un buon conto corrente...

BUROCRAZIA CARISMATICA

Un'organizzazione di tipo carismatico si fonda sulla dedizione, sulla passione nei confronti dell'attività che si svolge. In essa non c'è la tranquillità dell'ordinamento legale ma tutto è legato alle emozioni. La relazione con il gruppo è intensissima: più si è sconvolti, più si è innamorati del gruppo.

Inoltre l'architettura è legata alla maggiore o minore distanza dal leader. IL REGOLAMENTO Non c'è un regolamento che attribuisce delle responsabilità ma tutto ruota attorno alla figura del leader. IL LEADER Il leader carismatico è un leader rivoluzionario, cioè afferma cose differenti da quelle affermate da un ordinamento legale o tradizionale. Egli pretende di avere capacità particolari e una missione speciale da compiere (che può essere di qualunque tipo). Weber indica nella figura di Gesù (che si presentava come il figlio di Dio) un esempio di figura carismatica, ma dice che anche il capo dei ladroni può essere un leader carismatico. IL FUNZIONARIO Un funzionario carismatico è una persona molto coinvolta nel suo lavoro. È una persona riconosciuta dal leader. ATTIVITÀ GERARCHICA: La gerarchia, in questa organizzazione, dipende dalla vicinanza al leader: più si è vicini al leader e più siÈ importante. ATTIVITÀ SPECIFICA: Non vi è nessuna attività specifica perché in questo gruppo tutti fanno tutto. ATTIVITÀ CONTINUA: La continuità dipende dalla discrezionalità del leader. Il leader prende decisioni di volta in volta: sono decisioni non descritte, non specificate. Dunque, la continuità potrebbe non esserci. ATTIVITÀ GIURIDICA: Nessun regolamento dice come dover fare le cose. Non ci sono regole. ATTIVITÀ IMPARZIALE: Non vi è imparzialità ma è tutto a discrezione del leader. ATTIVITÀ UNICA: Spesso l'attività non è unica perché ci si può occupare di più cose. ATTIVITÀ SEPARATA: Questa proprietà dipende dal grado di innamoramento verso la propria attività. L'UTENTE L'utente viene trattato in maniera personale. Tutto si basa sulle emozioni. L'OBEDIENZA Esistono due concezioni di Stato: la concezione dello

Stato secondo i pubblicisti e la concezione di Stato secondo Weber. I pubblicisti hanno una concezione giuridica di Stato. Secondo loro lo Stato è manifestazione di una non meglio identificata volontà, che si esprime attraverso organi come il Parlamento, il governo, le camere, etc... Quindi parliamo di cose astratte. Questa è una visione ottocentesca dello Stato, dove si dà per scontata l'obbedienza.

Weber, invece, ha una concezione sociologica dello Stato. Secondo lui, lo Stato dipende da un particolare agire degli individui che attribuiscono validità alla legittimità (come se la pretesa di legittimità del leader fosse giusta).

Il leader è colui che comanda; colui che impartisce ordini. Weber si occupa di obbedienza perché chi impartisce ordini si aspetta obbedienza: non la contratta ma la pretende.

Ma perché si obbedisce? Spesso lo si fa per paura, perché si è in uno Stato di privilegio, per interesse.

peravere un certo vantaggio. Ma questi non sono motivi fondanti (sono fragili) perché costituiscono una relazione fra soggetti che può interrompersi (ad esempio: la paura può finire). È bene precisare che visono due tipi di relazione di potere: costringere indipendentemente dalla propria volontà (ad esempio: il rapinatore che ci deruba e ci costringe ad obbedire contro la nostra volontà); relazione di autorità: si ha quando qualcuno impartisce un comando e l'altro obbedisce come se il volere dell'altro fosse il proprio. In questo caso, chi obbedisce "sente il dovere dell'obbedienza". Nella sua analisi sull'obbedienza Weber tiene conto solo della relazione di autorità. Il dovere dell'obbedienza può essere di due tipi: IMPERSONALE: quando si obbedisce ad un regolamento astratto e generale e non alla persona; PERSONALE: quando si obbedisce alla persona. Weber non fornisce una tipologia dipotere ma una tipologia dell'obbedienza. L'OBEDIENZA AL LEADER LEGALE La pretesa di legittimità dei comandi del leader legale si appoggia sul fatto che essi derivano da un regolamento astratto e generale. In questo caso si pretende obbedienza perché si ha fede in un regolamento che si ritiene valido. Quindi la pretesa di legittimità viene fondata sulla validità: chi obbedisce ritiene che l'ordinamento formale sia valido. Il leader legale non viene eletto ma viene nominato. Egli pretende legittimità al proprio comando, cioè associa al proprio comando un discorso. "Obbediscimi perché sono il tuo superiore legalmente nominato": è questo il tipo di discorso che fa un leader legale. Qui entra in gioco la razionalità: la pretesa di legittimità discende da un regolamento astratto e generale (cioè da principi ben definiti su cui si sono sviluppate delle procedure). Un comando è razionale.perché è deducibile da principi astratti e generali, può essere percorso dal basso verso l’alto e viceversa.
Dettagli
Publisher
A.A. 2004-2005
21 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Chiakka87 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Musmeci Gabriella.