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LA FIDUCIA NELLA STAMPA

Non va sovrapposto il grado di fiducia con i numeri di vendite dei giornali cartacei, in

che relazione sta il grado di fiducia con la vendita dei giornali cartacei, siamo sicuri che

una variabile dipenda dall’altra?!.

Il grado di fiducia è il 47%, che è sì basso rispetto al 100 però non è nemmeno il 6% dei

partiti. È ancora una macchina produttrice di info e comunicazione con una certa fiducia.

La testata la Stampa ha la capacità di costruire fiducia su un numero di soggetti assai

più grande del partito (PD o movimento 5stelle o Forza Italia)

Ma allora di nuovo, tutta la retorica sulla disintermediazione da dove arriva? Arriva

dalle retoriche, ma non è fondata.

Ci sono contesti assai differenti il dato greco va preso con “le pinze” perché si tratta di

una realtà particolarmente complessa oggi, ma per il resto i giornali reggono molto bene.

LA FIDUCIA IN INTERNET

In Italia (36%) meno della radio, meno della tv e dei giornali, dato leggermente più alto

della media Europea che è al 32% ma comunque basso.

Internet non è la soluzione ai problemi di comunicazione e informazione odierni, non è

la soluzione del giornalismo, è una possibilità e una grossa potenzialità per tutti, però

prima di abbracciare retoriche precise va capito e analizzato lo schema reale del quadro

della fiducia che ci allontana dal quel tipo di retoriche (disintermedizione).

“La retorica della disintermediazione (che mette in relazione diretta il brand ad

esempio o l’istituzione con i suo cliente/il cittadino) arriva dove può”. Ma se la

relazione tra istituzione e cittadino fa schifo, se la qualità di quella relazione fa schifo

e tu la disintermedia non è che migliora.

Se due persone che si odiano e le metti faccia a faccia non si piacciono, si odiano.

Togliendo tutto la mediazione, laddove non ci sia questo aumenta lo scontro diretto,

la disinformazione ecc.

Polonia Romania Slovenia paesi dove la fiducia più alta, son paesi tendenzialmente meno

democratici.

Il grado di fiducia alto in questo caso non sembra essere un buon segnale. Anche qui c’è

dell’est europeo con ancora

una predisposizione dei paesi del nord Europa, paesi

difficoltà ad interpretare alcuni meccanismi fondamentali della democrazie e poi i paesi

del sud Europa. È interessante che tipo la Svezia non si fidano dell’internet (prevale la

fiducia nei media tradizionale).

Giovedì 19/10/17

L’influencer in termini di: (es. Bruce Springsteen che consiglia l’ascolto di un disco) è

uno che agisce sugli atteggiamenti.

Il problema di tutti i comunicatori è che se pensiamo alla pubblicità o alla

comunicazione politica quello deve tradursi a comprare qualche cosa o ad andare a

(una volta ti dice di votare Obama, l’altra volta

votare Clinton) quanto funziona questo?!

Assumiamo che ci sia un0influenza sul piano deli atteggiamenti e sulle predisposizioni

(attitudes) però sono predisposizioni e atteggiamenti mentali, come questo sia utile a

trasformare quello a comportamento in realtà serve di più come ad esempio “una moglie

ti sgrida”.

che Questo è un’influencer vero: il meccanismo diventa di tipo sociale.

La costruzione di una comunità e dell’influencer è importantissimo sì ma per gli

atteggiamenti. Un atteggiamento non può da solo poi trasformarsi in un

comportamento, ed è qui che entra in gioco la fiducia. E sono quelli i veri infuencer (tua

moglie i tuoi amici, colleghi) poiché sono quelli che influenzano la tua persona attuando

delle pressioni sociali (Lazarfeld e Katz).

La fiducia si (ri)genera attraverso fattori di re-intermediazione

Come si re- intermedia?

Facebook ad esempio mette in gioco due fattori in re-intermedizione:

l’algoritmo: –

1) nel quale io non posso metter mano (fuori dal mio controllo) NON è

SOTTO IL MIO CONTROLLO

2) la cerchia di persone che ho intorno: il mio potere è agire su quello, le relazioni che

io introduco nel mio campo d’azione sono tendenzialmente sotto il mio controllo – è

SOTTO IL MIO CONTROLLO.

Ragionare n termini di fattori di re intermediazione è importante poiché è lì che si

costituisce la fiducia. Ricostruire fiducia sia in campo commerciale che politico non è

facile.

Immaginiamo queste comunità di riferimento sempre più piccole, sempre più fedeli con

qualcuno al centro, la necessità di re-intermediare è strutturale, deve essere fatto.

Stati Uniti d’America

Queste cose erano già note negli anni 40 e 50 negli e divenute

punti di riferimento per i consulenti ad esempi di Barack Obama.

Tutto ciò che è stato detto nel classici è esattamente ciò che sta capitando oggi.

Lazarfeld e Katz , Columbia University Bureau diretto da Lazarfeld: dove si studiavano

gli effetti della comunicazione di massa sull’organizzazione sociale: che avevano gà

teorizzato che per capire che tipo di impatto hanno i media sulle persone, vanno studiate

le persone e non i media stessi, non le piattaforme.

ha due livelli: “Two

La comunicazione Step flow communication” ( 1940)

1) la relazione del soggetto con il messaggio: la televisione la radio, Facebook

(avrebbero aggiunto), che è il primo livello quello tra Soggetto e fonte diretta della

comunicazione elaborazione dell’opinione

E 2) il secondo livello: di (che non avviene nella relazione

diretta con la televisione, con il video o con Facebook) quello diviene oggetto della

discussione poi, oggetto della realtà quotidiana di ciascuno di noi, anche il tg diviene

quella cosa che si discute a tavola.

La relazione diretta tra me e Mentana= diviene poi immediatamente rimessa in gioco di

frame, di contenuti e di interpretazione nella discussione ad esempio con i coinquilini

con cui mangio. Se poi si esce a prendere un birra con gli amici, si ricomincia di nuovo

a parlare di quello, e cosa è successo di quella che era stata la tua relazione con

Mentana? Viene ritagliato rimesso in frame, ri discussi, ri significato

Cosa diviene il tg? La notizia? E cosa diviene il giorno dopo?!

Se io mi fermo al primo stadio della relazione con il testo chiedendomi cosa succede dopo

aver visto questo contenuto?!, mi fermo perdendomi tutto ciò che ha senso cioè la rimessa

in frame di quel contenuto. È il quotidiano che genera senso. Cosa emerge della

rappresentazione televisiva quando si scontra con la realtà quotidiana, quali percezioni

emergono (quelle percezioni si giocano all’interno dei contesti della vita quotidiana

(Renzi che mi dice in tv che ci sono più posti di lavoro, ma io continuo a non lavorare) =

cosa diviene quella rappresentazione nel quotidiano?!- questo è quello che teorizzano

Lazarfeld e Katz.

Che c’è sicuramente un problema di relazione tra individuo e i media ma subito dopo cosa

accade intorno a noi dipende da come quella relazione tra individuo e media viene giocata

all’interno dei contesti diffusi che sono squisitamente sociali come gli altri.

Cosa succede secondo Lazarsfeld e Katz:

1) prima noi leggiamo i giornali e/o guardiamo la tv

2) quello che abbiamo letto/ abbiamo visto ci viene mediato dai leaders informali di

opinione (leader molecolari):

Leader primari: la famiglia poi i colleghi di lavoro e gli amici.

La capacità di influenza che questi soggetti hanno sulla comunicazione pesa più della

comunicazione stessa. e quell’influenza deriva dal fatto

I leader molecolari: sono capaci di produrre influenza

che questi stiano nel tuo quotidiano, ti fidi di più di qualcuno che guardi in faccia tutti

i giorni rispetto a quello che vedi 4 volte l’anno.

Un altro elemento che emerge dalle ricerche di Lazarfeld e Katz è:

 La SELETTIVITA’: i soggetti scelgono in prima persona le fonti a cui espormi,

non mi espongo a tutte le fonti.

 L’INFLUENZA PERSONALE NEL PROCESSO DELLE OPINIONI:

leader molecolari.

Ciò che inoltre rilevano è l’esistenza di leadership orizzontale e della presenza del

principio di omofilia. (Mi contorno di gente che mi somiglia e mi piace chi mi somiglia

= Facebook).

All’interno della comunità online si formano le stesse dinamiche e le stesse relazioni che

ho offline, le relazioni più attive online sono quelle che esistono anche online sono le

persone con cui ho condiviso esperienze.

Così come nel gruppo online cerco di eliminare dalla cerchi tutti quelli che non mi

piacciono, lo stesso tipo di atteggiamento è quello che ho offline quando sono in

qualunque altro posto. Costruisci in continuo il perimetro dell’omofilia.

Era già lo logica di sopravvivenza dei gruppi sociali.

L’importanza delle variabili della pressioni sociali (se disturbi troppo una persona su di

un gruppo, arrivano gli amici a difenderlo) ogni gruppo sociale si fonda su dinamiche di

conformismo (pena l’esclusione dal gruppo). Quando l’attacco viene “da fuori” l’esercito

arriva a difenderti” si tratta di dinamiche online e offline.

Il digitale è quello spazio della comunicazione che prende la società e la immette nei

media. La piattaforma riafferma centralità a tutte queste teorie sociali. Il problema non è

essere strateghi della piattaforma ma lo stratega sociale.

La forza dei legami sociali (possibilità di fare satira online di qualsiasi contenuto in

maniera praticamente istantanea) ha una grande forza diretta del contenuto mediatico,

oggi abbiamo una capacità di relazionarsi estremamente più ampia di un tempo. Qualsiasi

cosa è politico diviene satira nei nostri profili pochi minuti dopo. Questo cambia quindi

come tutto questo viene percepito è differente.

Quando parliamo di comunicazione dobbiamo tenere presente questi 4 elementi:

The people’s choice (1940)

Studio in cui si andava a analizzare dal punto di vista empirico il comportamento di voto

all’esposizione ai media.

delle persone in relazione

Venne fuori che:

Il pubblico di espone in maniera selettiva ai media e nel processo di decodifica contava il

fatto che le persone leggessero i giornali e poi ne parlavano in famiglia, tra amici ecc,

l’esperto per ogni campo (l’amico esperto di politica,

individuando tra questi interlocutori

di cinema ecc). Si tratta dell’opinion maker: del leader

quello di sport, quello di mode,

molecolare che abbiamo visto prima, si andava a ricondurre la discussione politica in

specifici della vita del quotidiano di ciascuno e lì pesava più dell’articolo

alcuni ambiti

letto.

Vengono classificati gl

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
176 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher daria.loreti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sistemi mediali e ICT e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Cepernich Cristopher.