Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
processo previsionale, aggregazione delle previsioni, …- Necessità di scorte: tipologia di articoli da tenere a scorta, loro livello di differenziazione,entità e posizionamento fisico delle scorte, …- Livello di servizio assicurato a cliente: tempo ciclo ordine-consegna, livello di coperturascorte, ampiezza gamma, livello di differenziazione,
SISTEMI DI MOVIMENTAZIONE
Sono vincolati alle caratteristiche dei materiali da movimentare (peso, ingombro, ecc.). Il loro dimensionamento avviene sulla base della quantità dei materiali da movimentare tra le diverse aree e della posizione relativa delle aree stesse all’interno dello stabilimento. Ad ognuno dei sistemi di trasporto interno che si possono adottare per un determinato ciclo di lavorazione può corrispondere una diversa sistemazione dei macchinari e degli impianti
TRASPORTI INTERNI
Movimentazioni di materiali di qualsiasi tipo e forma eseguite all’interno degli
stabilimenti,dall’arrivo delle materie prime alla spedizione dei prodotti finiti. - riguardano sia il trasferimento dei materiali nei reparti di lavoro e nei magazzini, sia le operazioni di scarico e carico dei materiali in arrivo e partenza, sia le movimentazioni in corrispondenza dei posti di lavoro. L’ottimizzazione dei trasporti interni è un problema rilevante nelle imprese di tutte le dimensioni - hanno diretta incidenza sui costi di fabbricazione, sulle condizioni di lavoro e di sicurezza degli addetti, sulla produttività, sull’utilizzazione dello spazio e degli impianti, sul livello tecnico dell’azienda. - non aumentano il valore dei prodotti finiti, ma ne accrescono il costo; una buona sistemazione dei reparti produttivi dovrebbe sempre condurre ad un minimo di trasferimenti e di riprese dei materiali, evitando congestioni, ritardi e trasporti inutili. I sistemi di trasporto possono essere: - Senza vincoli di mobilità - Vincolati a specifichearee operative- Vincolati a specifici percorsi operativi- Ausiliari UNITÀ DI CARICO - GENERALITÀ Raggruppamento di materiali disposto in modo tale da poter essere movimentato e trasportato mediante mezzi di trasporto meccanici- PALLET (a): di legno, metallo, materie plastiche, cartone o altro materiale di dimensioni unificate.- CONTENITORI (b/c): in questo caso l’unità di grado è anche in grado di proteggere i materiali al suo interno; - Unità di carico costituite: ▪ dallo stesso materiale trasportato, raggruppato mediante reggettatura; ▪ con accessori a perdere quali cartoni, listelli di legno, ecc; ▪ con accessori a recuperare, quali incastellature, regoli, ecc. Per facilitare il trasporto è bene che le unità di carico: risultino sovrapponibili; possano essere movimentate con le forche; risultino stabili anche nel caso in cui appoggino solo parte della superficie teorica di appoggio ecc. TRASPORTATORI A RULLI - GENERALITÀ Sonocostituiti da una serie di rulli montati su apposite strutture montanti impiegati per il trasferimento e l'accumulo di colli rigidi tali da evitare impuntamenti con i rulli sottostanti (lunghezza sufficiente da appoggiare su due rulli). Sui materiali movimentati con un trasportatore a rulli possono essere effettuate operazioni di vario genere quali montaggi, lavorazioni, imballaggi, pesature, ecc. I rulli possono essere anche utilizzati come elementi di sostegno e di scorrimento nei trasportatori a nastro.
TRASPORTATORI A NASTRO - GENERALITÀ
Sono impiegati per il trasporto continuo in orizzontale o in pendenza, di materiali alla rinfusa e di carichi leggeri.
- Materiale dei nastri
- Tela e gomma (per materiali alla rinfusa)
- Fibre naturali e sintetiche
- Acciaio (materiali abrasivi, alte T)
- Rete metallica (per altissime T, essiccatoi/raffreddatoi)
PARANCO
Utilizzati per il sollevamento dei carichi. Montando il paranco su carrelli in grado di traslare su appositi profilati
denominati "monorotaie" è possibile muovere i carichi lungo la direzione delle rotaie oltre che sollevarli. CARROPONTE Costituito da un paranco o da un argano mobile su una struttura metallica a sua volta scorrevole su via di corsa sopraelevate permette di effettuare manovre di sollevamento e traslazione di carichi nello spazio. Con i carroponte è possibile effettuare manovre di sollevamento e traslazione di carichi in uno spazio la cui proiezione orizzontale ha forma rettangolare, senza avere alcun intralcio sul pavimento. CARRELLI Mezzi di trasporto e spesso anche di sollevamento discontinui a traslazione manuale o motorizzata; Possono essere dotati di attrezzature particolari a prelevare il carico (forche o altro); I criteri di scelta si basano sulla portata massima, dipendente dall'entità e dalle dimensioni del carico e sul tipo di gommatura delle ruote dipendente dalla pavimentazione e influente sulla resistenza al moto che incontrerà il.carrello.CARRELLI TRASPORTATORI-ELEVATORI MOTORIZZATI
Consentono movimenti di sollevamento e traslazione motorizzati, con motori elettrici o a combustione interna a seconda dei costi di acquisto, gestione e manutenzione ed eventuali condizioni ambientali particolari.
AUTOMATIC GUIDED VEHICLES (AGV)
Il sistema di trasporto automatico più flessibile ed innovativo è quello che usa carrelli a guida automatica AGV lungo una serie complessa di percorsi.
Il sistema di guida fa seguire ai veicoli, in modo automatico, i percorsi richiesti dalle esigenze di movimentazione proprie dello stabilimento. I veicoli non seguono un percorso unico, ma devono compiere tragitti diversi ed effettuare delle deviazioni: il carrello individua il percorso da seguire attraverso i segnali ricevuti dalle guide e dal calcolatore dedicato.
SISTEMI DI TRASPORTO AEREI CON CARRELLI AUTOMOTORI (AEM)
Consistono in carrelli motorizzati che, scorrendo su vie di corsa sopraelevate, sono in grado di svolgere operazioni di
trasporto completamente automatizzate da uno o più punti di partenza ad uno o più punti di arrivo. LE SCORTE
Tutti i beni tangibili non strumentali acquisiti dall'impresa per lo svolgimento del proprio business, compresi tutti i prodotti finiti, e tutti i materiali ed articoli che verranno consumati nel processo manifatturiero.
CLASSIFICAZIONE
Materiali Diretti: entrano direttamente nel prodotto
Materiali di imballaggio: entrano indirettamente nel prodotto
Materiali sussidiari e di consumo: servono per alimentare il processo
Parti di ricambio: MRO: maintenance, repair & operations
CLASSIFICAZIONE SECONDO LO STADIO DEL PROCESSO LOGISTICO
Nei depositi di stabilimento • es. Panda nel piazzale di Melfi
In transito nel sistema distributivo • es. Panda caricata su trenobisarca
Presso il punto vendita • Es. Panda presso il concessionario FIAT Autopozzoni
Classificazione secondo la funzione svolta: si caratterizzano per EFFICIENZA, EFFICACIA, QUALITA.
SPECULAZIONE-
assicurare la disponibilità del prodotto (es: accaparramento, sbilanciamento domanda/offerta, …) - controllare meglio il pricing dei prodotti (es. grossisti, GDO) - Cogliere delle opportunità di investimento (es. commodity market) Le scorte in un nodo della filiera logistica contribuiscono al rispetto del livello di servizio erogato ai nodi a valle della filiera logistica consentendo di ammortizzare le varie fonti di incertezza che caratterizzano la filiera logistica: - incertezza di domanda - incertezza di fornitura - Incertezza di conformità - Incertezza di capacità LE SCORTE IN TRANSITO Sono le scorte presenti all'interno dei mezzi di trasporto. Il loro valore medio è proporzionale al flusso medio ed alla durata del viaggio di trasferimento. LE SCORTE NEI DEPOSITI - Vive: Scorte di articoli che vengono ancora movimentati e quindi non hanno perso il proprio valore economico e logistico - Morte: Scorte di prodotti che hanno perduto il loro valore discorta. La formula per calcolare la giacenza media è la seguente: Giacenza media = (Si(t-1) + Si(t)) / 2 dove Si(t-1) è la scorta fisica all'inizio del periodo t e Si(t) è la scorta fisica alla fine del periodo t. La determinazione della disponibilità media La disponibilità media è calcolabile come media ponderata della disponibilità pesata in relazione all'intervallo di tempo in cui si è rilevata una determinata disponibilità. La formula per calcolare la disponibilità media è la seguente: Disponibilità media = (Ai(t-1) + Ai(t)) / 2 dove Ai(t-1) è la disponibilità all'inizio del periodo t e Ai(t) è la disponibilità alla fine del periodo t. La determinazione della scorta di sicurezza La scorta di sicurezza (SS) è calcolabile utilizzando la formula generale: SS = k * σD dove k è un coefficiente di sicurezza e σD è la deviazione standard della domanda o del lead time di rifornimento. La scorta fisica (Si(t)) è la quantità di merce fisicamente presente a magazzino alla fine del periodo t. La scorta disponibile (Ai(t)) è la quantità di merce che risulta a disposizione per qualsiasi impiego alla fine del periodo t. La scorta fisica è calcolata utilizzando la formula: Si(t) = Si(t-1) + Ri(t) - Di(t) [Si(t) ≥ 0] dove Ri(t) è la quantità di merce ricevuta nel periodo t e Di(t) è la quantità di merce distribuita nel periodo t. La scorta disponibile è calcolata utilizzando la formula: Ai(t) = Si(t) + Oi(t) - SSi(t) - Ii(t) dove Oi(t) è la quantità di merce ordinata nel periodo t e Ii(t) è la quantità di merce impegnata nel periodo t.La formula per calcolare l'indice di rotazione delle scorte a quantità è:
IRQ = (G1*T1 + ... + Gn*Tn) / (T1 + ... + Tn)
L'indice di rotazione delle scorte a quantità indica il numero di volte in cui "ruota" (ossia si rinnova) il monte scorte di un articolo o di una classe omogenea di articoli i nell'arco temporale considerato t (generalmente è riferito all'anno).
L'unità di misura della quantità dipende dal tipo di articolo: numero di pezzi, confezioni, cartoni, UdC, m2, m3, litri, kg...
L'indice di rotazione delle scorte a valore è:
IRV = VALORE DEL FLUSSO IN USCITA / RIMANENZA MEDIA
Può essere adottato per misurare la rotazione dell'intero magazzino (in cui vi sono più articoli con valori di flusso e giacenza assai diverse tra loro).
L'indice di copertura delle scorte